Io amo letteralmente i racconti introspettivi, ma detesto quando si distaccano dal personaggio trattato. Questo è plausibile, reale, Rukia avrebbe potuto porsi queste domande. Rispecchia un po' la sua inesperienza nel mondo degli umani, il fatto che non sia abituata ai sentimenti. E che dire? Anche questa volta sto amando una tua storia. *-*
Sembra così naturale per Rukia avere simili pensieri! In ogni caso, il fatto che in tutte le tue storie a tema IchiRuki che ho letto fin'ora hai rappresentato Rukia, personaggio complicatissimo, proprio come ci si aspetterebbe, è FANTASTICO.

Come (hai) detto sul forum IchiRuki sì, avevo in progetto di recensire questa shot: cosa che mi appresto a fare ora.
Alùr. =W= Questa shot mi è piaciuta perché è molto lineare - non come le mie, piene di giri di parole e prolisse fino alla nausea - e ha tre argomenti base: notte, vita, sensi. Tutto ruota intorno a questo.
Rukia analizza, seziona ogni particolare che vede. Non è umana, non può permettersi di non dare importanza ad ogni più piccola cosa, perché sa che presto tutto questo ‒ come poi il resto della Soul Society, essendo consapevole che al ritorno sarà mandata al patibolo ‒ non lo rivedrà più. In più, non vive da più di un secolo, è morta da bambina o comunque in giovane età: perciò alcune sensazioni le sono del tutto sconosciute. E la capisco, quando si sente oppressa da questi sensi che a lei mancano da tanto tempo; a certe cose non ci si potrà mai abituare, perché son cose che nemmeno un normale essere umano accetta.
E ad accentuare questo c'è Ichigo. Ichigo, che ha svariati anni e sofferenze meno di lei ma che pare conoscere il mondo al suo stesso modo ‒ se non di più. Con un corpo diverso, tutto da scoprire, ed esattamente nei canoni umani. E Rukia si trova a rimpiangere quel suo gigai così esile e impermeabile, il non poter assorbire ciò che le passa sulla pelle (diamine, perché mi stanno venendo pensieri sconci? @___@), il ritrovarsi sempre uguale, sempre la stessa mentre intorno a lei cambia tutto. Una dichiarazione soft (?) al Fragolo ‒ senza discrezione, senza romanticismi, senza problemi. Nitida e chiara, schietta. Proprio com'è Rukia.
Insomma, ho apprezzato parecchio questa storia. :D Probabilmente te ne commenterò altre - che ho letto, ma la pigrizia!... -; intanto sappi che questa l'ho sapprezzata particolarmente. ♥

...E dopo l'introspezione di Ichigo, ecco quella di Rukia. *-*
Altrettanto bella, altrettanto accurata, altrettanto vivida.
Sì, perchè malgrado tutto, malgrado il corpo in cui Rukia si trova sia solo un gigai, lei è terribilmente viva: lo confermano quei sensi da cui si sente sopraffatta, e che la confondono più di quanto già non sia.
Penso che i complimenti principali vadano allo stile. Scrivi veramente bene, in maniera diretta e scorrevole, ma non banale: i contenuti sanno catturare, coinvolgere, e anche una semplice introspezione (tema che a volte può diventare tristemente ripetitivo) qui risulta incredibilmente precisa e originale, arricchita -come nell'altra tua storia che ho letto- da paragoni splendidi e da frasi che sono dei veri gioielli.
...E se a tutto ciò vogliamo aggiungere che Rukia è un personaggio parecchio imperscrutabile, allora il mio apprezzamento per questa fanfiction cresce a dismisura, perchè l'hai resa davvero IC, ponderando alla perfezione ogni frase per adattarla alla sua personalità.
Bravissima, nei preferiti anche questa. Compliments. :)
...Oh, e grazie infinite per i commenti che mi hai lasciato ultimamente: ne sono stata davvero lusingata! (_ _)
Bye,
Ludo.

Io dico che questa fiction è molto, molto, molto bella. Te lo devo proprio dire, trasmette un sacco di emozioni, i miei complimenti! Penso che tu abbia caratterizzato benissimo il personaggio di Rukia: credimi, non è affatto semplice descrivere così accuratamente come hai fatto tu una personalità simile! Sei stata davvero bravissima! Scrivi ancora, baci <3. Kyù.