Recensione premio dal contest “Neo Superheroes vs Badass Villains”

Wow! È la parola che mi è salita alle labbra quando ho – piacevolmente – capito che non è un elaborato centrato su una coppia. Il titolo mi aveva fuorviata, avevo temuto di dover leggere problemi esistenziali di una coppietta di adolescenti. Per fortuna, mi sono sbagliato!
La One Shot è interessante. Come hai scritto tu nella “postfazione”, è un momento non scritto, ma piuttosto importante. Buona la gestione del descrittivo – sempre molto difficile da rendere accattivante quando supera una pagina di word. Tuttavia, l'introspezione non si può rendere se non in questo modo, anche perché sarebbe ridicolo far parlare i personaggi con loro stessi, per valutare le proprie emozioni (a meno che non sono psicopatici... ^^).
La scelta di inserire il dialogo per spezzare il descrittivo è perfetta e le poche battute sono piuttosto significative.

Però – adesso passo a qualche appunto meno positivo – il muro di testo... lo so, te lo abbiamo già fatto notare nel concorso, ma anche qui, nonostante sia un elaborato di una pagina e mezza di word (quindi corto), è pesante e dà un effetto ammucchiato che nella scrittura non dovrebbe esistere, nemmeno in un saggio.

Ti faccio notare anche che usi due indicatori di dialogo diversi, il trattino corto (-) e quello lungo (–). Sì, EFP è un forum amatoriale, dove si pubblica per il piacere di pubblicare non per far bella figura su un fantomatico editore... tuttavia l'estetica ha sempre la sua importanza ;)

Ti segnalo un piccolo refuso. “Come mi ha i voluto bene in questi anni” → “hai”

Aggiungo un consiglio e ho quasi finito di rompere. ^^
Cerca di non usare troppe locuzioni come “a un certo punto decise”. Il tuo obbiettivo è essere precisa, ma purtroppo, al contrario, risultano pedanti. Non voglio passare per la rompiscatole di turno, ma io e Myddr questi dettagli li abbiamo capiti dopo qualche bastonata, e mi pare giusto condividerli con persone altrettanto appassionate.

Infine ho un dubbio personale. Perché hai usato il termine “signore” per indicare lo sconosciuto che corre? Ora, io ho dei problemi con il termine “signore”, perché nella nostra esistenza lo usiamo tantissimo... in uno urban fantasy, per indicare un individuo che sopraggiunge, lo trovo stonato – soprattutto se il suddetto si rivela addirittura una divinità. Forse i termini “individuo” o “sconosciuto”, potevano essere più azzeccati ed evocativi, regalando a quel personaggio un alone di... mistero? Mi permetti l'esagerazione? ;)

Finito <3
Mi scuso per aver trasformato una recensione in papiro e concludo portandoti di nuovo i miei complimenti ^^
ti saluto con la speranza di poterti leggere ancora, magari in un altro nostro concorso.