Ciao bella! <3
Come promesso, eccomi qui a recensire la tua storia :).
Piccola premessa: sono sempre sincera quando do il mio parere e, ti prego, non avertene a male per le mie osservazioni, non voglio in alcun modo offendere nessuno! Detto questo, parto a recensire u.u
Allora, allora, allora. Prima di tutto, è preferibile non usare il "tu" impersonale, anche se in alcune traduzioni di libri inglesi lo usano (questo solo perchè la lingua non hanno il SI impersonale che abbiamo noi). Quindi, al posto del "tu" è meglio se usi il "si"; te lo consiglio.
Altra annotazione riguarda la punteggiatura, principalmente nel primo paragrafo. Ora, tu hai utilizzato spesso la parola "volte" in proposizioni differenti tra loro. Ho dedotto che tu volessi fare un discorso unico, mettendo un punto fermo solo alla fine; e ci può stare benissimo, non è errore. E' però errore l'uso che fai delle virgole. Nel tuo primo paragrafo, è più consigliabile utilizzare il punto e virgola. Ti faccio vedere a livello pratico:
Ci sono volte, nella vita, in cui vieni messo alla prova; volte in cui non sai cosa scegliere tra il bene e il male; volte in cui sei succube di scelte altrui; volte in cui non sei ascoltata abbastanza; volte in cui ti lasci andare e non pensi a nulla; volte in cui faresti di tutto per ottenere qualcosa.
Ti ho correto la punteggiatura.
Altra annotazione è da fare su questo periodo, sempre per la punteggiatura che ti correggo subito:
Adelaide Ashley Silverkey - chiamata dagli amici semplicemente Adel - era una ragazza dal carattere coraggioso e testardo ma terribilmente freddo e riservato. Si basava sul suo istinto che, spesso, (prima del che evita la virgola, meglio metterla dopo, perchè divide il soggetto dal verbo; se però tra due virgole c'è una parola - come spesso in questo caso - va bene usare due virgole) la portava a essere impulsiva e ad agire in modo scorretto. Sapeva come essere gentile e disponibile ma, (prima di ma o di qualsiasi altra congiunzione è preferibile non usare la virgola; meglio dopo anche in questo caso per lo stesso discorso di prima) la maggior parte delle volte, tendeva a diventare vendicativa verso chi la contraddiceva o faceva del male a lei o alle persone che amava.
Per quanto riguarda la grammatica, non mi pare di aver notato altre cose. Probabilmente sono sviste, però la prossima volta cerca di fare attenzione, mi raccomando ;).
Parlando invece del contenuto, avrei altre osservazioni da fare.
Prima di tutto, la descrizone di Adel. Ora, non so se ti serviva proprio nel prologo fare tutta la sua descrizione sia fisica che caratteriale. Fossi stata in te, mi sarei limitata a qualche accenno al fisico / viso ed il resto lo avrei fatto venir fuori nei vari capitoli, ad esempio la sua passione per le lingue ed il disegno, lasciando che il carattere venisse fuori da sè, invece di metterlo lì senza un nesso che ben leghi la descrizione con quello di cui si sta parlando.
Altra cosa; avrei evitato di far diventare subito Adel la protagonista di un qualcosa più grande di lei. Insomma, la si conosce a malapena e già subito diventa oggetto di un qualcosa di losco, preoccupante, persino pericoloso (potrebbe esserlo, non lo so con certezza).
In più, credo che si noti troppo il fatto che tu abbia preso spunto dalla saga di Shadowhinters (saga che AMO con tutta me stessa e sulla quale spero di poter sclerare un po' con te su Facebook *^*). Partendo dalla passione per il disegno di Adel (come Clary), arrivando poi alla sparizione del padre (che ricorda quella di Jocelyn), per poi concludere con la frase della nonna di Adel (che riprende molto le parole di Hodge nel film quando lui e Clary si incontrano).
Non ho altro da dire (anche perchè ho scritto un papiro, scusami ti prego!). Spero che i miei consigli ti siano stati utili, come spero di non averti offesa in alcun modo perchè non era mia intenzione. Vedi tu come continuare e se continuare.
A presto, spero di sentirci in altre storie! <3
Un bacione grande grande ed un lunghissimo abbraccio, con tutto l'affetto che ho nel cuore, Letizia <3 |