Recensioni per
Turno di notte
di bisy

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/01/16, ore 18:58

Bene, festeggerò la mia ricomparsa recensendo una storia...mortuaria. Carina come cosa.
Ma ciancio alle bande. (?)

Bonsoir e buon anno nuovo.
Dato che voglio essere alternativa, partiamo dalla fine di tutto, che a mio parere non è altro che la chiave di lettura dell'intero racconto.
In sintesi: il morto si risveglia circondato dal terrore del medico che lo stava assistendo, lo fa fuori, e se ne va tranquillo fuori paese.
Concretamente è questo, detto in uno straccio di parole povere, ma ovviamente il tutto ha un significato molto più allusivo, astratto. Altro che soprannaturale, anche se hai fatto bene ad inserirlo nella categoria C'è molto da dire, troppo, potrei star qui a parlare di centinaia di interpretazioni, nascoste per bene nel colpo di scena delle righe finali, ma meglio concentrarsi su una cosa e basta.
Intanto complimenti, perché non ti smentisci mai e c'è proprio da dirlo, hai una visione delle cose davvero profonda e singolare. Una qualità che pochi hanno. Senza contare che adoro quando gli autori lasciano quel "ché" di misterioso alla fine di un racconto...
Ora proverò con un grande azzardo, ma che secondo me potrebbe essere una delle interpretazioni più affascinanti e, dal punto di vista psicologico della narrazione, un tocco "di classe" davvero rilevante.
Sono la stessa persona.
Il vecchio e il dottore, le due figure di spicco, l'uno che potrebbe specchiarsi negli occhi dell'altro. C'è tanta ordinarietà in questa storia, tanta calma e adagio, come se i personaggi avessero spento la luce e un po' di quella che è la frenesia (a volte utile) della vita. Come se lo scorrere del tempo si fosse fermato. Il medico non si preoccupa più di tanto dei gravi problemi che dimostra il suo paziente, si da per vinto e non chiama i colleghi se non dopo il decesso, sottolineando che ancora questi non né vogliono sapere di aver a che fare con il fallimento della loro professione. Tutto va a rilento. E no, non sono mica scema, ho letto del "caos della routine", "gli ospedali sovraffollati", il traffico rumoroso...tutto ciò che ci si aspetta da una capitale come Parigi. Eppure c'è qualcosa di intrinseco nei personaggi che non mi convince. No, per niente. Forse parte tutto da quel medico, un po' isolato, che proietta nel vecchio malato il suo riflesso, quello che sarà il suo futuro d'anziano. Solo e abbandonato, insoddisfatto di sé, paralizzato in momenti della vita che non è riuscito a godere appieno. E non ce la fa proprio ad accettare questo suo carattere, l'andare spento con cui svolge le cose, senza un pizzico di sana preoccupazione. Si vuole dare una seconda chance, uccide lo spirito che lo opprime e che lo controlla, su cui fa affidamento (come il paziente ripone la propria vita nelle mani del medico) e torna nella sua città. Ha gli occhi diversi, occhi profondi d'un vecchio che ha visto la propria morte, che non è altro che lo spegnersi della gioia della vita.

Perdona il papiro, ma quando si tratta delle tue storie...io proprio non ce la faccio a non perdermi in questi sentieri intricati, a tentare di trovare uno spiraglio all'interno del labirinto di parole.
Brava, troppo...insomma, qualcuno di accorga di questo talento.
Ciao ciao ♥
_Among_the_lines_

Recensore Master
01/01/16, ore 16:16

Ciao bisy...in primis Buon anno...come sempre le tue storie sono oltre corrette in italiano, sono acute e fini riguardo le osservazioni e tutto ciò che il lettore può trarre dalla lettura...questa è una storia che farriflettere sulla condizione dell'uomo e in generale di qualsiasi essere umano sulla terra...il mondo dei morti vede aldilà delle nostre capacità ecco perché il ragazzo viene dilaniato dallo spirito del defunto...anche se la vita del l'infermiere è breve è amara e cruda e questo il defunto lo ha potuto vedere nel mondo dove adesso appartiene...a presto