Bella, bella, bella... un insight sui pensieri della reggia di Versailles- un concetto davvero originale e penso unico, almeno per quello che riguarda questo fandom!

Il palazzo e il Petit Trianon che si fanno le confidenze mi hanno fatto sorridere- un'immagine simpatica che un pochino spezza tutta questa atmosfera di grande malinconia... che in ogni caso è quel tipo di malinconia calma e serena e piena di nostalgia.

Tutti gli abitanti che si sono susseguiti nei secoli sembrano essere stati dei libri aperti, per la reggia, tranne Oscar- sempre chiusa, enigmatica, irraggiungibile. Lei era proprio su di un altro piano di esistenza, e chissà dove sarà adesso?

Scritta davvero benissimo, uno stile semplice, elegante e che sa trasmettere perfettamente il tono generale della storia.

Tantissimi complimenti per questo fantastico, piccolo racconto, che in così poche parole lascia tanto al lettore!!

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Buon pomeriggio.
Mi sono sciolto mentre leggevo questo tuo raccontino.
L'ho trovato scritto benissimo, e soprattutto con una dolcezza sublime. Il testo mi ha passato tranquillità mentre leggevo, nonostante il fatto che sfiorasse ricordi davvero truci e tristi...
Tuttavia, nonostante l'amarezza che può trasparire tra le varie righe, il finale non esprime dolore, ma comprensione di ciò che accaduto, ed accoglimento del proprio passato e del proprio futuro. Quasi un senso di pace che aleggia nei vari saloni...
Il palazzo, le mura... tutto molto suggestivo.
Mi è piaciuto molto leggere questa tua creazione, è stata davvero molto intensa, interessante ed originale.
Complimenti per tutto!
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

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Una correzione:gli valletti(oppure paggetti) chi erano puniti in luogo di loro padroni si chiamavano “souffre-douleurs”,NON “chasse-douleurs” come tu dici.Ma in nessun posto non e menzionato che,a la corte francese,esistevano davvero questi paggetti puniti per le marachelle(o altri fatti riprovevoli) commessi da principini(sebbene il fatto fosse plausibile).Dunque,quello che tu scrivi riguardo queste cose deve essere rettificato per presentare i FATTI CORRETTI DAL PUNTO DI VISTA STORICO REALE,non dal quello plausibile.
Inoltre,la relazione tra Maria Antonietta e Fersen E STATA VISSUTA DA QUEI DUE INNAMORATI ANCHE A VERSAILLES,tra le mura della reggia,non solamente a Petit Trianon(e probabilmente piu a Versailles)!Dunque,anche la reggia di Versailles avrebbe dovuto sapere di questa relazione e parlare di lei da FONTE PROPRIA,senza saperlo da Petit Trianon.
Poi,NON E PROPRIO VERO che,come dice qualcuno,le mure “percepiscono la realta cosi come a molte persone tente di sfuggire”.LE MURE SONO DEGLI OGGETTI e quindi NON HANNO SENTIMENTI O AFFETTI E,per questo,NON POSSONO SEMPLICEMENTE PERCEPIRE LA REALTA cosi come la percepiscono gli esseri umani!Dunque,anche se le mure “non mentiranno mai di fronte a cio che hanno visto o sentito”,LORO NON POSSONO ESSERE PIU OGGETIVE che le persone!Poi,nella storia sentiamo la voce della reggia,non quella delle mure!
E il palazzo NON HA PERSO “IRRIMEDIABILMENTE” QUALCOSA solo perche non e piu abitato del re.Anzi,DI SICURO IL PALAZZO E ALLEGRO di accogliere tra le sue mura cosi tanta gente venuta da tutto il mondo e di essere anche un museo!E,di nostri giorni,anche Versailles sarebbe stato ancora i palazzo del re,SAREBBE STATO ANCHE APERTO per i visitatori francesi e stranieri.Se lui ha perso qualcosa,si puo parlare delle cose chi sono cambiate al suo interno,in seguito alle modificazioni avvenute durante i secoli.
Di Oscar NON SI PUO ASSOLUTAMENTE DIRE che “non e rimasto niente,perche lei e leggenda”!Anzi,se parliamo della realta storica,Oscar NON E ESISTITA,dunque NON POTEVA RIMANERE NIENTE DI LEI!Ma,se parliamo della sua storia,allora DI OSCAR RIMANE TUTTO,proprio perche lei e una leggenda e leggende rimangono PER SEMPRE!E NON CAPISCO come puo qualcuno arrivare alla conclusione che “i fantasmi di Charlotte e Joseph ora si troveranno la”,quando NON C’E NIENTE NELLA TUA STORIA che possa condurre a questa conclusione(per non parlare del fatto che Charlotte di Polignac NON SI E SUICIDATA nella realta)!Poi,NON CAPISCO AFFATTO dove appariscono “le pene di Maria Antonietta nello specchio” in questa storia!Certe persone hanno decisamente troppa imaginazione per vedere COSE CHE NON SONO STATE SCRITTE IN NESSUN POSTO e per fare connessioni con storie di altro fandom!Questa storia NON HA NIENTE DI SPAVENTOSO,come qualcuno suggerisce.
Riguardo Andre,al contrario di cosa dice altra persona,CONSIDERO CHE E UNO ERRORE IL FATTO CHE NON SI PARLA DI LUI NELLA STORIA!Lui e INSEPARABILMENTE LEGATO DI OSCAR(“L’OMBRA E LA LUCE”) e,per questo,DOVEVA ASSOLUTAMENTE COMPARIRE NELLA STORIA!Anche se lui ha amato Oscar in silenzio(ma solo fino a un momento),IL SUO AMORE COSI GRANDE DOVEVA ESSERE STATO PERCEPITO delle mura del palazzo e raccontato da loro nella tua storia.

Bellissima. Eterea e delicata come solo tu sai fare. Anche triste e malinconica in una maniera quasi intollerabile, Oscar come cartone per molti versi è assai più duro di Joe.

Quanto dolore devono aver visto quelle stanze... la morte di Charlotte e Josef mi avevano mandato veramente in panico ai tempi e non è un quieto ricordare neanche ora... quindi i pallidi fantasmi dei due bambini ora si troveranno là.
E le pene di Maria Antonietta intrappolate nello specchio. Questa immagine mi fa quasi impressione. L'idea di rivedere ancora il suo bellissimo volto piangente nel riflesso mi farebbe scappare da lì a gambe levate, altro che gita turistica.

E Oscar. Oscar di cui non è rimasto niente.
Ecco, questo mi piace, perché lei è leggenda e come le leggende volano alto e non rilasciano sbavature.
In questo piccolo capolavoro vi sono concentrati tutti i sentimenti che è umanamente possibile provare e mi fa uno straniante effetto che a parlarne sia una cosa inanimata.
Ma sono le cose che conservano il ricordo dei viventi, le cose che vive non sono state mai, o a loro volta dovrebbero morire.

Oltre ai contenuti, trovo fantastica l'impostazione.
Prima persona, un po' controversa e non facile da tenere. Di solito non mi conquista ( non so perché mi allontana invece che avvicinarmi, ma è questione di semplici gusti personali, la trovo supponente ), ma stavolta funziona alla grande, e non poteva essere altrimenti visto che a servirtene sei tu!

Se hai scritto qualcosa di Oscar sarà sicuramente la prima cosa che leggerò una volta finita la long di Joe!
Alla prossima!

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molto carino e molto originale!
Mi piace l'immagine del Petit Trianon pettegolo che sussurra di uno scandalo :)
Oscar qui ne esce con molto onore: niente di fragile, forse sognava l'amore anche lei, forse non era felice eppure tutto lo teneva questa per sé. Di André non si parla (non è una pecca), ci sta: in fondo il suo ruolo è stato quello di averla amata in silenzio.

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Anche se te l'hanno detto già tutti, anche io non posso non unirmi al coro che afferma l'assoluta originalità di questa storia. E' davvero un'intuizione brillante e molto acuta, che rende la lettura quasi magica, ma anche permeata da un senso di nostalgia che conduce per mano il lettore, a rimembrare gli antichi fasti di una Versailles in grande spolvero, ma che ci fa appunto anche da eco, di un periodo non sempre sereno e gioviale, perché anche pieno di lati oscuri e molto spiacevoli come ben noto a tutti noi
Personalmente preferisco ricordare il re timido ed impacciato che gioca a fare il fabbro, che si vede anche nella serie e la sua consorte, a fare la contadinella, piuttosto che ricordare infauste tragedie e vili sotterfugi e cospirazioni consumatesi tra quelle mura. Mi è piaciuta molto la sottile malinconia di questa reggia a cui tu hai donato un'anima ricamata dalle tue parole.
Brava, ottimo lavoro!
(Recensione modificata il 20/12/2015 - 08:35 pm)

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Carissima, perdona per averci messo tanto a recensire questo bel racconto; lo avevo letto un paio di giorni fa, ma fra i mille impegni ho potuto trovare il tempo di lasciare un commento solamente adesso.
Devo dire di aver trovato questa storia davvero orginale: confesso di non essere una grande esperta di Lady Oscar, lo vedevo da piccola ma essendo così giovane non sono mai riuscita ad apprezzarlo pienamente, senza trovarlo troppo angosciante, ed ancora non ho avuto l'occasione di riguardarlo con una maggiore consapevolezza (cosa alla quale intendo comunque rimediare, prima o poi.).
In ogni caso, ho trovato davvero bella la tua idea di far parlare le pareti di Versaillers, non solo perchè hai riportato alla mia memoria moltissime cose che hanno caratterizzato la mia infanzia e che quasi avevo rimosso, ma anche perché hai messo in evidenza un aspetto che molto spesso si tende a portare all'attenzione, quando si parla di qualcosa: "Ma se quelle pareti potrebbero parlare, che cosa direbbero?"
Il bello del far parlare delle mura, è che esse saranno sempre obiettive, non mentiranno mai di fronte a ciò che hanno visto o sentito; percepiscono la realtà, così come a molte persone tente a sfuggire.
Bellissima la parte in cui parli di Oscar, interrogandoti sui segreti che albergano nel suo cuore, che la rendono così diversa da ciò che ella stessa cerca di mostrare agli altri... E poi la Contessa di Polignac, la povera Charlotte (quanto mi addolorava la sua triste storia), la sfortunatissima regina... Hai descritto tutto così bene che mi è sembrato di averli tutti proprio lì, davanti ai miei occhi.
Inoltre, hai raccontato il tutto con la tua consueta eleganza, uno stile raffinando e tutt'altro che pesante, che si addice meravigliosamente al contesto e ai personaggi.

Ci hai regalato un'altra piccola perla, complimenti!

Un abbraccione <3

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Occavolo, non mi ero accorta che avevi scritto pure qua!
Mi accodo agli altri commenti sull'idea originale, dato che hai animato un palazzo reale e il ritratto di Lady Oscar e della regina sono davvero belli!
...ma ne scriverai delle altre, vero? 
Baci baci

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Che piacevole sorpresa! E che idea originale questo excursus storico "vissuto" e raccontato da una delle regge più affascinanti e famose del mondo, protagonista silente ma soprattutto spettatrice di tante vicende storiche o private, romantiche o tragiche! Hai mescolato sapientemente fatti e personaggi reali con quelli di fantasia, per concludere con la nostra bellissima eroina, così diversa da tutte le altre donne.
Versailles è effettivamente un luogo magico, che ti catapulta letteralmente nel passato (io l'ho visitata proprio nel periodo in cui stavo guardando Lady Oscar in tv... ti puoi immaginare quanto fossi esaltata!).
Il tuo stile è sempre impeccabile, poetico ed essenziale.

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Bella questa piccola fic, l'idea di fare parlare un edificio che è stato testimone di tanti avvenimenti importanti mi piace davvero!

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Davvero originale. Raccontare la vicenda dal punto di vista di Versailles è stata un'ottima idea; com'è che si dice? Anche i muri hanno orecchie? In questo caso, anche un cuore e una grande empatia, di certo maggiore di coloro che quei muri hanno circondato e nascosto. Credo che la vicenda della piccola Charlotte sia una delle più strazianti raccontate nell'anime (vabbeh, se si eccettua la brutta fine di Oscar e André). Ottima scrittura e ottimo lavoro... con una buona dose di emozioni delicate e dolenti. Brava.

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Ciao!
Questa tua breve storia vola tra le mie preferite!
L'ho letta e riletta, è davvero una storia stupenda, molto toccante e profonda. Mi ha subito incuriosito questo tuo pezzo perché anche a me piace far parlare gli oggetti e le cose inanimate: se potessero chissà quante cose ci racconterebbero :-)
Le tue righe così delicate e malinconiche mi fanno rivivere le scene che ho visto nell'anime ma in un modo del tutto particolare, sembra quasi di sognare e di sentire la voce del bel palazzo che oggi è un museo ma era un castello da fiaba dove vissero principi e principesse con tutte le loro storie, a volte molto tragiche e dolorose!
Il "ritratto" di Oscar è davvero calzante!
Complimenti è stato un vero piacere leggere queste righe così belle e nostalgiche...Io sento nostalgia nelle parole della Reggia, in fondo anche il palazzo che fu del re ha, irrimediabilmente, perduto qualcosa.
A presto, un saluto
Eldarion

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Ciao!
Ho trovato questa tua idea di dar voce al castello reale davvero geniale, effettivamente con i suoi "occhi" ha potuto assistere all'avvicendarsi di sovrani e delle loro corti, di personaggi, nobili e dame, fra i quali non possono che spiccare la fiera e bellissima Oscar e Charlotte, figura di fanciulla davvero sventurata, vittima inconsapevole delle trame ambiziose di una madre che (troppo tardi) si é invece poi accorta di quanto le volesse bene.
Almeno per qualche momento, prima che l'ambizione riprendesse il sopravvento. Che dire, passa il tempo... ma tu sei sempre brava.
Complimenti!

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