Ciao!
È impossibile descrivere quanto mi sia piaciuta questa poesia! Descrive, finalmente, gli artisti come persone non malinconiche e solitarie, ma brave a cogliere i lati positivi della vita anche dove alle persone comuni sembra che non ce ne siano. Le rime sono tutte incredibilmente belle (ogni volta che ci provo io ne escono delle...cose poco apprezzabili -.-) e mi è piaciuta soprattutto la strofa
"Quando il freddo diventa pungente,
quando la rondine più non si sente,
ma il canto dei corvi sorge marziale,
tutto sembra con odio marciare,
allora gioiscono solo gli artisti,
fiori col ghiaccio vengon scolpiti,
creano caldo, dove c’era tempesta,
dov’era l’odio, portano festa"
L'ho trovata davvero bellissima perché evoca l'inverno in modo malinconico, e perché ritorna la figura dell'artista come persona speranzosa che porta "il caldo dove c'era tempesta". Naturalmente ho amato anche tutto il resto della poesia.
Complimenti!! :) (Recensione modificata il 09/10/2016 - 03:28 pm) |