Ciao!
Ho letto il tuo capitolo tutto d'un fiato, e devo dire che mi ha toccata particolarmente.
L'introspezione è curata nei minimi dettagli, animata da sentimento, o quantomeno coinvolgimento emotivo, ma non cade mai nel banale o nell'improbabile e conserva quella lucidità propria di chi convive con una sofferenza che si cerca di analizzare il più possibile per trovarne la radice. Pensare, riflettere è quindi una ricerca, un tentativo di salvarsi in qualche modo dal mondo e da se stessi, di trovare una via d'uscita e di evadere dalla prigionia mentale che ci si è costruiti con le proprie mani.
Complimenti per la tua storia; oltretutto scrivi proprio bene, non c'è che dire.
Leggerò al più presto l'altro capitolo e recensirò con piacere.
A presto, un abbraccio.
P. S. Scusa la recensione sconclusionata, ma è tutta la notte che sto in piedi, non connetto, mi sa. |