4^ Classificata
Al Contest: "L'inizio e la fine di ogni cosa"
Najara87 / Najara
“Cavaliere di drago”
Grammatica e Sintassi: 3,7/5
Allora… essenzialmente non sei andata così male come il punteggio potrebbe suggerire, semplicemente ho trovato degli errori che sono stati ripetuti più e più volte e, sommati, hanno fatto una bella cifra, purtroppo… ^^’’
Non c’erano errori davvero gravi, più che altro qualche svista qua e là e diversi apostrofi messi al posto degli accenti. Avrei da ridire un po’ di più sulla punteggiatura che, in molti passaggi, ho trovata carente, ma ne parleremo meglio nel prossimo punto.
Stile e Lessico: 7,5/10
Rispetto al storia per il Contest “This Is War II” ammetto di aver notato qualche miglioramento nello Stile, ma purtroppo non sono ancora d’accordo su molti punti e mi dispiace dirlo in modo così crudo, ma sono dell’idea che indorare la pillola non serva a molto… ^^’’
Partiamo dal fatto che ti destreggi comunque bene, ovviamente sai scrivere, ma non sempre il modo con cui hai espresso i concetti o descritto la scene mi è piaciuto.
Per prima cosa non mi trovo molto d’accordo per quanto riguarda la punteggiatura, come già accennavo nel punto precedente: ho sentito molto la mancanza di certe virgole che spezzassero un po’ il periodo troppo lungo e permettessero al lettore di prendere mentalmente fiato, più che altro per farlo staccare un attimo dalla scena, per permettergli di focalizzare prima di passare alla successiva. Come ho anche scritto nell’introduzione non segno proprio tutti gli errori di punteggiatura perché, appunto, ognuno ha il suo Stile e ha un certo ritmo nel narrare gli avvenimenti e quindi dire chi ha ragione o chi ha torto risulta inutile; ma volevo comunque fartelo presente. Mi sono anche mancati i due punti, che spesso potevano essere sostituiti a comuni punti fermi per fondere due periodi diversi, ma intimamente connessi, sopra ti ho fatto qualche esempio e, se servisse, posso fartene altri.
Volevo sottolineare questa cosa della punteggiatura perché purtroppo, almeno per me, ha influito molto, facendomi leggere la tua storia con un ritmo che mi sembrava stentato e piuttosto forzato, obbligandomi a prendermi delle pause che non servivano oppure a farmi assimilare troppi concetti assieme.
Altro punto è proprio come hai strutturato la frase, ripetendo fin troppe volte il soggetto nello stesso periodo quando è possibile evitarlo: solitamente si dà per scontato che il soggetto non cambi all’interno dello stesso periodo, salvo diverse precisazioni; altrimenti la continua alternanza di “nome… lei… le… lei… le… ecc…” diventa difficile da sostenersi. Penso che questo piccolo “problema” (passami il termine, so che non è un vero e proprio problema, ma così rendo l’idea… ^^’’) sia legato alla questione del ritmo di cui ti parlavo sopra: scrivere periodi corti e poco strutturati, difficilmente legati l’uno all’altro può portare a questo.
Non che io sia un’esperta, lo ribadisco ora come nello scorso Contest… ^^’’ … ma ho avuto quest’impressine e mi sembrava corretto condividerla con te.
Per ultimo, la questione del lessico: il tuo non mi dispiace per niente perché comunque non è così alto da farti perdere il filo del discorso, ma nemmeno così basso da farti annoiare… l’unica cosa che ho notato è che, forse, è un filino ripetitivo (sì, un po’ come me… ^^’’). Ci sono diverse ripetizioni sparse all’interno del testo che, almeno per quanto mi riguarda, rallentano un po’ la lettura e che ti consiglierei di eliminare.
Probabilmente te l’avevo già detto nello scorso Contest, ma visto che sono ripetitiva anch’io… ^^’’
Torno però a ribadire che non hai un brutto Stile, anzi, è piuttosto piacevole da leggersi, ma andrebbero limati questi dettagli che lo rallentano un pochino.
Spero di essermi spiegata in modo sufficientemente chiaro… ^^’’
Caratterizzazione dei Personaggi: 9,5/10
Allora, allora… vediamo un po’ da dove iniziare: beh, senza dubbio dicendo che hai fatto davvero un buon lavoro con la caratterizzazione dei personaggi che mi hai presentato, molti mi sono entrati nel cuore o mi hanno incuriosito abbastanza da chiedermi se ci saranno presto altre storie su di loro.
Andando però con ordine, iniziamo con la nostra protagonista, Shira, la ventiduesima principessa del regno di Saharin (ok, qui ammetto di essere curiosa di conoscere anche le altre fanciulle per scoprire se sono tutte come lei oppure solo delle arrogantelle viziate): confesso che sulle prime il suo personaggio non mi ha attirato moltissimo, mi sembrava la classica principessina cresciuta per troppo tempo nel lusso più sfrenato, una di quelle persone senza personalità o senza spina dorsale, non so se mi spiego. E ho avuto questa sensazione per tutta la prima parte della storia, dove Shira si limitava a chinare il capo e obbedire senza avere il coraggio di imporsi.
Sono stata felice di leggere che, finalmente, il suo sangue reale ha prevalso, facendole alzare la testa in cerca di risposte e che la voce le sia tornata tanto da avere quello scoppio d’ira con Aki (lì mi è sembrato un personaggio “vero” sotto ogni punto di vista).
Ne ho poi apprezzato la forza di volontà che l’hanno portata a cavalcare Daiki, per difendere i giovani draghi dai Roc, la stessa forza che l’ha animata in seguito quando, finalmente, si è resa conto che Aki era la sua metà e che senza di lei non sarebbe mai potuta vivere.
Da quel momento in poi è stata un’ascesa nel mio cuore perché Shira è diventata sempre più vera e reale, quasi come una persona vivente che ho avuto il piacere di conoscere: sono partita con lei alla volta dell’inseguimento dell’uovo di Daiki, ho sofferto con lei ad avvertire le violenze provate da Aki, mi sono lasciata prendere dai dubbi, dallo sconforto, dalla violenza, ma mi sono anche fatta travolgere dall’amore, dal desiderio di costruire qualcosa di buono da una violenza di gruppo, di accettare la mia metà e di sorridere alla nascita del bambino e alla schiusa dell’uovo.
Se non si fosse capito, ho iniziato a “sentirmi” Shira e questo mi è piaciuto, perché raramente mi è capitato di immedesimarmi così bene in un personaggio.
Passando ad Aki… come per Shira non sono riuscita ad apprezzarla finché non è stata in pericolo: solo allora ne ho scoperto la forza e il dolore che celava sotto alla sua arroganza, ai suoi modi sgarbati, alle sue parole taglienti e ho scoperto l’anima di una persona lacerata dai dubbi, dalla paura di non far nascere per tempo un bambino che avrebbe condiviso la sua anima con il cucciolo nell’uovo di Daiki. Ma finalmente, alla sua apertura finale ho iniziato ad apprezzarla, anche se ha avuto un paio di cali quando ha accennato ad abortire: perché avrebbe dovuto sapere a priori che Shira l’avrebbe accettata comunque, violata o pura, bella o brutta che fosse… il legame tra loro era sancito e niente, nemmeno un’immane violenza come quella che aveva subìto avrebbe potuto separarle ancora.
Da antipatica, Aki è passata a essere un altro bel personaggio: una di quelle persone chiuse e riservate, che preferiscono celarsi agli occhi degli altri per non mostrare i loro dubbi e le loro debolezze.
E come non potrei spendere delle parole per Daiki?
Dio… lui invece l’ho adorato da subito (devo ancora capire “come” ha deposto l’uovo, ma va beh… dopo certi draghi che ho creato io, non dovrei nemmeno più pormi certe domande… ^^’’): vuoi che fosse un drago, vuoi che mi ha ricordato il mio adorato Oarf, il drago di Nihal, vuoi che fosse così bello e forte, ma l’ho amato da subito. *Q*
È vero che ha lo stesso carattere scontroso e chiuso di Aki all’inizio (anzi, è anche giusto, visto che sono la stessa persona), ma su quell’essere magnifico, una caratterizzazione del genere, sapeva più di fierezza selvaggia. È stato bello vedere la sua doppia faccia: dolce e amorevole come qualsiasi padre potesse essere con il suo uovo, ma selvaggio e spietato con i nemici che hanno osato toccare la sua famiglia.
Rispetto ai commenti precedenti so di aver detto un po’ meno, ma rischierei di stare qui ore a scrivere solo complimenti per questa meravigliosa creatura: ti basti sapere che l’ho adorato, punto e fine. u_u
Ovviamente, poi, ci sono i personaggio secondari: il padre di Shira, suo fratello Mansur (grazie al quale l’avventura è iniziata), il cavaliere Kimi, il suo sacerdote, Ai, il suo drago, il Maestro e tutti i personaggi che, poco a poco entrano nella nuova vita dell’ormai ex principessa.
Non starò qui ad analizzarli uno per uno (altrimenti farei davvero una Valutazione che non finisce più… ^^’’), ma vorrei semplicemente dirti che anche con loro hai fatto un ottimo lavoro e hai aperto tante di quelle porte che faccio fatica a tenerle tutte a mente.
Anche se spesso questi personaggi sono solo comparse, oppure ci vengono presentati relativamente poco all’interno della storia, ogni volta è facile associare il nome a una persona formatasi in carne e ossa nella testa del lettore.
Ammetto che ho particolarmente apprezzato il personaggio di Kimi e quello del Maestro: la prima per il suo carattere e il secondo per la sua storia che, senza dubbio, dev’essere molto interessante.
Io ti esorto a gran voce ad ampliare questi personaggi, scrivendo ancora su di loro e, soprattutto, ad avvertirmi quando lo fai perché sono sinceramente incuriosita! *Q*
Fatti i dovuti elogi ti spiego perché non me la sono sentita di darti il punteggio pieno: hai creato dei personaggi davvero notevoli, ben caratterizzati, in cui è facile impersonarsi o amarli (in particolare Daiki, ehm, scusa! ^^’’) … però, ho avuto un po’ l’impressione che alcuni passaggi, alcuni cambi d’umore fossero leggermente forzati, che alcuni ragionamenti, in dati momenti, fossero difficili da realizzarsi, soprattutto per quanto riguarda la protagonista che ho amato, ma che ho trovato dall’umore e dalle azioni molto variabili. Senza dubbio è una donna, senza dubbio è complicata, ma alle volte mi è sembrata un po’ eccessiva nei suoi sbalzi d’umore, non so se mi spiego bene… ^^’’
È stata comunque una sensazione marginale, che non mi ha impedito di gustarmi la storia, ma visto che l’ho avuto, ho pensato di fartelo notare e di farlo pesare leggermente sul punteggio (non così tanto, ma un pochino).
Sviluppo della Situazione Iniziale: 3/3
“La storia deve iniziare con un rifiuto”
Beh, senza dubbio la Situazione scelta coincide perfettamente con l’inizio della storia e, oltre a questo, si rivela particolarmente importante per lo svolgimento della stessa. Shira e Mansur litigano proprio per una “scommessa” e la risposta di Shira sembra categorica: un no a tutti gli effetti.
Poco dopo scopriamo che il no è diventato un sì e, proprio per grazie a questo, l’avventura della giovane può avere inizio.
Ho apprezzato molto che tu abbia ripreso in più punti della storia la decisione di Shira di cedere alla proposta del fratello e di come questo abbia irrimediabilmente cambiato la sua vita.
Complimenti, un ottimo utilizzo.
Sviluppo della Situazione Conclusiva: 3/3
“La storia deve finire con qualcosa che si rompe”
Come per il punto precedente, anche qui devo farti i miei più sentiti complimenti. ^^
Ancora una volta la Situazione coincide perfettamente con la fine della storia, ma non solo, come prima la Situazione è stata ripresa durante tutto l’ultimo capitolo.
Mi è piaciuto molto il dettaglio delle poche immagini nate dalla mente del bimbo, quelle che riguardano il piccolo drago bianco e argentato (penso che sarà davvero adorabile).
In altre parole, ancora complimenti e punteggio pieno, brava! ^^
Bonus: 4/4
- Guerra/conflitto: sarò sincera, ho avuto molti dubbi riguardo quanto Bonus, perché sì, c’è stato un conflitto alla fine della storia che ha visto coinvolti molti cavalieri di drago, Shira, Aki e Daiki; ma non mi è sembrato così importante, non fraintendere, era importante, ma non così tanto. Poi, rileggendo la storia per la seconda volta, ho visto il vero conflitto: quello interiore di Shira e di Aki, ho sentito la battaglia che si svolgeva nella loro mente e per questo ho deciso di assegnarti il punto Bonus.
- Draghi: e beh, se non ti avessi assegnato questo Bonus sarei stata una ragazza pazzerella, eh? XD … i draghi sono protagonisti essenziali della tua storia, anzi, sono addirittura parte dell’anima del proprio sacerdote. Senza contare che io amo i draghi, quindi già solo per aver scritto di loro ti meritavi il Bonus, che è stato ancora più meritato per la bellissima trama che hai intessuto alla storia.
- FemSlash: è senza dubbio la coppia principale (anche se non l’unica). La presenza di questa particolare coppia ha permesso di ricamare la storia e a darle così tanti colpi di scena che sono stati davvero apprezzati; senza contare la sorpresa finale, quella del bambino che ha avuto Aki, nato dalla violenza certo, ma cresciuto nell’amore che Shira e Aki provano l’una per l’altra e per il piccolo. Ottimo lavoro.
- Fantasy medievale: direi che ci sono tutti gli elementi essenziali del fantasy tradizionale: i draghi (quelli non posso MAI mancare), un cavaliera, una sacerdotessa, l’assenza di ogni tecnologia a noi conosciuta, le battaglie e tutto il resto. Lo sfondo della tua storia è chiaramente medievale e quindi, nuovamente, ti sei meritata questo Bonus.
Originalità: 5/5
Ok… io credo che questa sia una delle storie più originali che mi è capitato di leggere ultimamente e non sto scherzando! *Q*
Spesso ho letto di storie su cavalieri di drago davvero belle, ma comunque trite e ritrite nei contenuti e, in effetti, proprio a leggere il titolo della tua sono partita leggermente prevenuta e invece… l’illuminazione! *Q*
Ho adorato questa storia, ma davvero… l’idea che il drago non sia altro che un involucro vuoto che debba essere riempito con l’anima di un altro essere vivente, legandoli così in modo indissolubile ed eterno è stata una genialata come non ne vedevo da un bel po’.
Le informazioni fornite per spiegare questa scelta, inoltre, sono ben curate e, soprattutto, molto chiare e plausibili, ma sono aperte alle eccezioni (che in generale confermano solo la regola).
Ammetto che l’unica cosa che mi risulta piuttosto misteriosa allo stato attuale è lo spiegare come un drago maschio possa deporre un uovo… ma va beh, non importa… ^^’’
Tutto il resto, invece, è stato magnifico: tutta la storia del legame posto dal sacerdote al proprio cavaliere, al fatto che dal loro amore candido e puro come la neve debba nascere un bambino che si legherà all’uovo generato dal drago per donargli la vita quasi a indicare che, bene o male, siamo tutti connessi, siamo tutti legati gli uni agli altri.
Wow… non so già più cosa dire tanto questa storia mi è piaciuta! *Q*
Trama: 5/5
Sebbene la storia parta con una dinamica piuttosto semplice e statica, questa subito si evolve, assumendo sfaccettature che la rendono estremamente interessante e che invogliano il lettore a continuare a leggere.
Riga dopo riga è possibile entrare in un mondo fantastico, quello dei cavalieri di drago e, un po’ per volta, com’è stato per Shira, possiamo scoprirne i segreti, i misteri e le meraviglie che avvolgono le figure di questi imponenti e meravigliosi animali.
Proprio come Shira, ero desiderosa di saperne sempre di più e, lo ammetto, mi sarebbe piaciuto trovarmi al suo posto. Nonostante questo e i piccoli tumulti tra il cavaliere, il suo drago e la sacerdotessa, la vita scorre lenta e tranquilla fino alla svolta, al rapimento di Aki e al suo rocambolesco salvataggio per concludersi nel migliore dei modi, non che sia fan accanita dei lieti fine, ma quando sono belli come questo è impossibile non apprezzarli.
L’unica nota forse un po’ dolente è il mandante del rapimento di Aki e i motivi che lo spingono a voler dei cavalieri di drago al suo servizio: o meglio, immagino che sia per avere delle creature molto potenti dalla sua, ma mi sfugge il perché… è perché vuole conquistare il mondo? O ci sono scopi diversi?
Questa mancanza, però, è senza dubbio dovuta al limite di parole che ho imposto, perché sono certa che se avessi avuto il doppio delle parole in più saresti riuscita a spiegare davvero tutto… ma questi “buchi” (passami il termine) mi fanno sperare in un seguito. *Q*
In questa storia, quindi, c’è tutto quello che un lettore potrebbe desiderare: una trama avvincente che si lascia scoprire poco a poco, colpi di scena e rivelazioni a dir poco meravigliose, introspezione attenta e ben calcolata, azione e spargimenti di sangue (ho apprezzato la scena in cui Shira si abbandona completamente ad Aki e Daiki) e quel tocco d’amore e positività che non guasta mai alla fine di ogni buon racconto che si rispetti.
Ti meriti altri complimenti perché davvero hai fatto un lavoro non notevole, di più!
Gradimento Personale: 9,5/10
Senza dubbio questa è stata una storia che ho amato, ma da buona pignola quale sono ho trovato delle cosette qua e là che non mi sono piaciute del tutto (niente che fosse così terribile visto che hai comunque ottenuto un ottimo punteggio).
Per prima cosa confesso che non mi sono piaciuti molto i nomi dei personaggi… ^^’’
È un parere puramente personale, quindi non te la prendere: so che hai fatto delle ricerche, riportandomi al fondo della storia i significati dei nomi, ma purtroppo non sono stata in grado di apprezzarli tutti, anche perché molti mi sono sembrati troppo simili tra loro oppure dalla musicalità stridente. Per esempio ho apprezzato molto Daiki, ma il suo nome proprio non mi piace… sorry… ^^’’
Spero che non te la prenderai per questo piccolo dettaglio (non credere che non l’abbia fatto anche con altri libri, tipo ho odiato i nomi tutti simili dei nani de: “Lo Hobbit” giusto per fare un esempio famoso).
È già il mio secondo Contest al quale partecipi quindi dovresti sapere che sono una ragazza piuttosto complicata… ^^’’
Come ho già detto anche in Stile e Lessico, non ho apprezzato del tutto il modo e il ritmo con cui hai descritto la storia: a parer mio la punteggiatura andrebbe davvero rivista e anche un po’ le ripetizioni, ma non ti annoierò dicendoti di nuovo le stesse cose, semplicemente volevo ricordartelo da brava persona petulante che sono! :P
Altra cosa che mi è in parte dispiaciuta è stata il non sapere proprio tutto riguardo ai draghi, su come si riproducono tra di loro. Un po’ come non sapere chi fosse il vero e proprio cattivo di turno, quello all’apice della piramide… ma di nuovo penso che sia dovuto al numero limitato di parole, come ho anche detto sopra.
Spero sinceramente in un seguito o in un prequel perché ho un sacco di domande e di curiosità sui personaggi! *Q*
Vorrei sapere di più su Kimi, ma anche sul Maestro, sull’addestramento di un cavaliere di drago e di un sacerdote, scoprire come si è creata questa tradizione così magnifica e un sacco di altre cose.
Penso che il bello di questa storia (oltre alla trama e ai personaggi) sia stata la possibilità di aprire una porta su un nuovo mondo tutto da esplorare e da scoprire… e spero che vorrai davvero approfondirlo perché io vorrei essere la prima a leggerne! *Q*
Non ho poi null’altro da aggiungere poiché ho speso tutte le mie parole migliori nei punti precedenti (come al solito non mi smentisco mai… ^^’’) e niente… a parte queste minuscole cosette, ho veramente amato la tua storia! ^^
Titolo & Impaginazione: 3,5/5
Come ho già accennato, il Titolo mi ha incuriosito e allo stesso tempo mi ha fatto partire leggermente prevenuta sui contenuti, ma sono stata veramente felice di sbagliarmi. ^^
Benché sia senza dubbio adatto per il genere di storia che hai scritto, non mi ha del tutto soddisfatto: è vero che Shira è la protagonista delle vicende, ma è anche vero che, con la complessità di trama che hai instaurato, dire che il cavaliere è l’elemento fondamentale mi sembra riduttivo.
Avrei optato per un Titolo che racchiudesse tutti gli elementi principi del racconto: il cavaliere, il drago e il sacerdote.
Poi, di nuovo, sono pareri personali… ^^’’
Per quanto riguarda l’impaginazione di nuovo ci sono delle cosette che, a mio avviso, non vanno: più che altro penso che tutta la storia sia scritta troppo attacca, rendendo i paragrafi piuttosto lunghi e massicci. Personalmente sarei andata a capo molto più spesso per isolare dei concetti o anche solo dei nomi importati in quel momento o per quella situazione.
Bonus Velocità: 2/2
Sei stata la terza in ordine di consegna, anzi, mi hai fatto un bel regalo pre-natalizio. XD
Il Bonus Velocità è quindi senza dubbio meritato… u_u
Totale: 55,7/62
Vincitrice del Premio Speciale: “Miglior Storia Originale” |