Recensioni per
If
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 577 recensioni.
Positive : 570
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Recensore Master
18/02/22, ore 12:25

Recupero tardi, un pezzetto per volta, desultoria, forse, ma non per questo meno appassionata.
Grazie per questa fiabe bella e spesso anche crudele come devono essere le fiabe.
Grazie per questo intermezzo romano.
Grazie per i tuoi Oscar e André.
Silvia

Nuovo recensore
24/05/21, ore 14:47
Cap. 80:

Un capitolo struggente... ma non poteva che essere così purtroppo. La consolazione è la vita che hai regalato loro prima di quel momento... e la speranza di ritrovarsi!!

Recensore Veterano
02/04/21, ore 09:49

Ho finito di leggere questa storia, anche se due capitoli non sono riuscita a leggerli, è scritta bene, mentre leggevo i personaggi mi sembrava di vederli, pero alcuni capitoli mi hanno lasciato un senso di angoscia. Non credo che nel tempo riuscirò a rileggerla

Nuovo recensore
31/03/21, ore 13:38

If…un romanzo (perché secondo me è proprio questo) un romanzo bello ed avvolgente.
Ho cominciato a leggerlo a dicembre 2020 e mi ha accompagnata per qualche mese. La lettura è importante ed intensa, ci vuole attenzione e impegno.
Inutile dirti quanto sia stata coinvolta dalla storia, esattamente come è inutile omaggiare la tua bravura nello scriverla. Il tuo stile è impeccabile e riconoscibile.
Il dramma che si consuma riga dopo riga, capitolo dopo capitolo, è incalzante. Appena si affaccia l’idea che finalmente gli eventi prendano la giusta direzione arriva un nuovo ostacolo da superare.
La costante? Beh, l’amore e la determinazione. Non nego che qualche volta io abbia odiato la tua Oscar per questa sua istintiva predisposizione a mettersi nei guai.
Sei stata in grado di passare da momenti di estrema angoscia, come nel caso della violenza (fiato corto e occhi lucidi) a momenti di dolore intenso e travolgente, Mimose, Martin ed infine la morte di Andrè (fiumi di lacrime).
Hai attraversato con estrema disinvoltura il periodo storico fornendo un quadro ben preciso di quanto accadeva, in particolare mi è piaciuta molto l’idea di attraversare gli anni durante la loro permanenza in Italia attraverso gli occhi e lettere di Bernard, il Conte Rudolf e Sir Joseph Hornett.
Ogni dettaglio trova posto nel corso della storia. Un puzzle dove ogni pezzo sai già dove andrà posizionato senza la minima esitazione. Alla fine, tutto torna. Nessuna parola lasciata al caso.
Il passaggio che più mi è piaciuto (uno dei tanti, ma citarli tutti sarebbe impossibile), forse anche perché portava con sé uno scorcio di falsa leggerezza è quando nella “grotta” al capitolo nr. 50 elaborano insieme quanto accaduto per poi ritrovarsi di nuovo, davvero molto romantico e intenso.
Con il tuo modo di scrivere accarezzi le parole, le lasci sospese, le riprendi, le stravolgi, le sussurri, le gridi!
Non sono solita lasciare delle recensioni lunghe ed elaborate ma questa volta non ho potuto davvero evitare. Confesso di essermi fermata qualche giorno al capitolo 70, ansia e angoscia di nuovo ma la curiosità è donna e non mi sarei mai perdonata di non aver portato a termine la lettura.
Ora che è finita leggo le tue parole alla fine del capitolo e comprendo, anche dalle recensioni, che l’hai modificata, implementata e corretta; non ho letto la prima stesura di IF ma ti assicuro che ho apprezzato molto la “seconda”.
Immaginare un possibile futuro per Oscar e Andrè è un argomento che su questo sito leggo sempre appassionatamente. In questo caso, come in “Un Insolito Cupido” la trama è talmente verosimile che mi ritrovo a viverla attraverso le tue parole. Leggerò presto “Paris”.
Stento a credere che di questa dote tu non ne abbia fatto una professione.
Ora bando alle sviolinate. Ti saluto e ti ringrazio per aver condiviso.
Celine
p.s. epilogo bellissimo con i piccoli Oscar e Andrè che si incontrano a Parigi...

Recensore Veterano
23/03/21, ore 11:59

Anche di questo ho letto solo ultima parte, non sono proprio riuscita, scusa ancora

Recensore Veterano
23/03/21, ore 11:58

Ho iniziato a leggere, ma poi ad un certo punto non sono riuscita a proseguire, scusa

Nuovo recensore
20/02/21, ore 06:43

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Scritta molto bene. Da la sensazione di impersonare i soggetti in prima persona. Ha un sapore antico. Molto impressionante.

Nuovo recensore
15/02/21, ore 14:38

Io sono una lettrice silente che non ha mai recensito nessuna delle storie che ha letto. Dunque ... da dove iniziare? Ho rivisto la serie dopo 30 anni in questi mesi e mi sono infuriata terribilmente per la fine dei personaggi protagonisti (quando avevo 14 anni mi ero rifiutata di vedere le ultime due puntate apposta). Personaggi -  Oscar, Andrè Alain e Girodelle, meravigliosi e di questo andrà sempre dato atto alla Signora Ikeda. Tuttavia a rileggere il manga e a rivedere l'anime, una persona matura comprende che: a) Oscar e Andrè erano inizialmente due personaggi gregari (soprattutto nel Manga) che poi con lo sviluppo periodico della storia hanno preso inconsapevolmente il sopravvento e b) la loro story line ha guadagnato una sua dignità autonoma tardi rispetto al momento in cui la narrazione è stata repentinamente e bruscamente interrotta per motivi che forse poco hanno a che fare con un progetto letterario vero e proprio, ma forse di più con le esigenze commerciali della casa editrice. Quindi quando gli integralisti della fine tragica dei due compagni accampano aneliti e motivazioni shakespeariane, controbatto sempre che secondo me non è perché i due protagonisti muoiono che la fine della storia ikediana non mi è piaciuta e che volevo il lieto fine alla Disney, ma perché c'è una totale e irritante incompiutezza della linea narrativa. A nessuno mai è venuto in testa di cambiare la fine di Romeo e Giulietta perché, sebbene la storia duri il tempo di una piece teatrale, tutta la narrazione si snoda sul tentativo dei due protagonisti di portare a termine il loro progetto e ... falliscono tragicamente (quindi - male - ma il cerchio si chiude. Premessa, climax, anti-climax, conclusione... triste, ma magistrale). Nella storia originale di Oscar e Andrè non è così e questo si vede e infastidisce perché c'è un senso di frettoloso incompiuto che due personaggi così intensi e meravigliosi non si meritano affatto. C'è talmente tanto potenziale inespresso in questi due personaggi che è impossibile secondo me non prevedere un finale diverso,  Pare che all'autrice sia stato imposto di tagliare corto e cosa c'è di più facile che far morire eroicamente i due inusitati protagonisti sfuggiti un po' di mano e andati sopra le righe, la cui rivoluzione personale è stata solo accennata.  Presa dalla frustrazione, ho quindi iniziato a navigare sul web e mi sono imbattuta su questo sito di fan fiction e ne sono stata rapita. Alcune storie hanno un lieto fine dysneiano, altre sono talmente OOC da non avere il diritto di portare il nome dei protagonisti originali, altre molto belle, ma interrotte bruscamente, altre sull'orlo della volgarità, altre ancora scritte con i piedi  e poi ... e poi ci sono Paris e If. Ognuno di noi fan di Lady Oscar ha forse nella sue testa sviluppato una storia alternativa  come continuazione alla storia originale. Bene! La tua storia è quanto di più simile e intenso a quanto io personalmente ho fantasticato sulla loro continuazione (perché nella mia testa non accetto la fine che gli ha fatto fare la Ikeda in quel momento della narrazione per lo meno). Davvero, in certi momenti mi sono stupita e sorridevo da sola (a volte in treno che non è bello!) perché scoprivo dei passi o dei dialoghi e delle evoluzioni della trama, identici a come io stessa me le ero immaginate nella mia testa. A volte addirittura la colonna sonora delle persone che ti hanno recensito era nella play list che io ho fatto e che mi accompagnava nella lettura. Lettura (Paris e If di seguito) che mi ha tenuto tutta d'un fiato per 15 giorni e che mi ha dato emozioni intensissime. Penso - a quanto mi ricordo - di non avere mai pianto leggendo un romanzo. Forse mi mancava la colonna sonora, forse le immagini, ma con il tuo romanzo (perché di questo si tratta) ho iniziato a piangere con la morte di Mimose e non ho più smesso. Al capitolo della morte di Andrè ho proprio dovuto interrompere perché avevo una spina nel cuore che pungeva troppo forte.  Forse perché è più di un romanzo, ma una sceneggiatura vera e propria che quindi parla a tutti e 5 i sensi e per immagini estremamente vivide e reali da poterle non solo vedere, ma anche toccare e annusare. Lo sviluppo dei personaggi mi è piaciuto immensamente. Ho adorato la Oscar guerriera e allo stesso tempo mamma e moglie, e poi ancora e di nuovo irrimediabilmente guerriera perché...non è forse così che un po' tutte noi ci sentiamo e vogliamo essere? Dove è scritto che se una donna fa un mestiere tipicamente maschile e ne veste i panni, non possa essere contemporaneamente anche un'amante appassionata, una mamma, una moglie e continuare ad adorare il suo lato maschile? Il bello di questo personaggio è proprio questo: che non accetta di essere imbrigliata in schemi prestabiliti e tu sei stata capace di comunicarlo in maniera egregia. Che dire poi di Andrè? Cosi forte e allo stesso tempo così fragile e umano? Anche io - nell'immaginarmi un proseguo della storia - ho sempre pensato che il rapporto fra i due non sarebbe stato sempre zucchero e miele (non basta una notte di lucciole...) e sapevo che presto o tardi Andrè le avrebbe vomitato addosso una serie di pesanti recriminazioni... e che dire? Nel suo amore irrimediabile e disperato per lei, anche lui è stato umano e questa umanità lo ha reso così intenso e reale che a volte penso sia quasi una persona vera e che conosco e per la quale non smetterò mai di fare il tifo, perchè non c'è nessun altro se non una persona come Andrè che può stare accanto tutta la vita ad una persona come Oscar Luce e Ombra...sempre. Un altro personaggio che io adoro e che ho adorato nella versione che hai dato tu, è Alain. Vero e unico ago della bilancia fra i due. Ho sempre pensato che dopo Andrè, verso il quale l'amore era un fatto "ineluttabile" , l'unico altro uomo che Oscar ha a modo suo amato è proprio lui: il nostro Alain... così simile a lei in tanti aspetti e così integerrimo e ligio ai suoi ideali da sacrificare ogni cosa. Già perché Alain - a differenza di Oscar - non aveva un Andrè a provare a farlo vivere "solo" per il loro amore. Bellissimi e poetici tutti i personaggi di contorno. I soldati di Paris, i soldatini di IF, la meravigliosa Mimosa e lo struggente Martin, il silenzioso Ismael e Sir Hornett. Bella anche la redenzione del Generale che finalmente diviene "solo" un padre e vero e ultimo deus ex machina negli eventi. Crudissima la storia, anche nei risvolti che toccano Oscar personalmente,  ma di nuovo, non è un cartone animato, non è un romanzo Harmony, è quanto accadeva a quei tempi - a maggior ragione a donne e a bambini -  e inoltre la Rivoluzione è stata una vera tragedia umana, come lo sono tutte le guerre per altro: Narrare di come sono riusciti a sopravvivere in qualche modo (inclusa la sopravvivenza ai tanti sensi di colpa) è stato  molto più difficile, crudo e decisamente meno banale che farli morire eroicamente al primo giorno e... bella lì. Però, forse il Manga e il cartone animato, hanno fatto il loro mestiere e non si poteva pretendere di più. Detto questo, a parte ringraziarti davvero per la condivisione della tua visione e del tuo talento e per aver tenuto il mio cuore e la mia mente incollati a questa stupenda storia, ti chiedo? Ma perché non contatti una casa di produzione cinematografica? Secondo me presto o tardi faranno di Lady Oscar una saga cinematografica o una serie TV (tipo il trono di Spade o Vikings) e non vedo nessuna e dico nessuna sceneggiatura più adatta dei tuoi meravigliosi Paris e IF. Pensaci... provaci...!
La mia colonna sonora? Shape of My Heart di Sting.  Sempre PARISIFdipendente e grazie ancora.

Recensore Junior
13/12/20, ore 21:23

Cosa dire semplicemente spettacolare!!! Penso che fra qualche anno rileggero' queste due storie Paris e If che mi hanno portato in un'altra dimensione!!! Veramente bravissima si vede che ci metti molta passione quando scrivi...... gli ultimi capitoli sono stati stati veramente molto toccanti...... spero un giorno di trovare questi tuoi racconti in libreria...... adesso mi accingero' a leggere pur......

Recensore Junior
12/12/20, ore 19:28
Cap. 81:

Non pensavo ad un finale cosi triste!!!! Meraviglioso il ricordo di OSCAR in attesa di incontrarsi con André in un'altra dimensione!!!! Bravissima libri ne ho letti tanti tanti ma non ho mai pianto così!!!

Recensore Junior
11/12/20, ore 18:41
Cap. 78:

Che capitolo meraviglioso!!! Commovente come sempre......spero che André ritorni a vedere......

Recensore Junior
05/12/20, ore 19:44
Cap. 36:

Allora è ufficiale, mi sono innamorata di Alcantia e mi voglio trasferire là dove la “luce del mare sulle rose è difficile da ritrovare altrove...”😻 che meraviglia e che meravigliosa descrizione!!
Non so se sia un luogo partorito dalla fantasia dell’autrice oppure se esista davvero in una reale località nei pressi dell’odierna Livorno ma ha davvero colpito e fatto centro nel mio immaginario. È luogo idilliaco, che strizza l’occhio al mio ideale di bellezza e che, principalmente, ispira e infonde un senso di tranquillità, anzi addirittura di pace.
In definitiva gli ingredienti ci sarebbero tutti, per Oscar ed André, per assaporare a lungo e a fondo un po’ di quella vita che gli è stata sempre preclusa, un po’ di quella felicità che hanno davvero finora solo assaggiato.
Spero vivamente che, nonostante le difficoltà e le nubi che già ho intravisto all’orizzonte, riescano a goderne un po’.
Pare anche che in Donna Lari ritroveranno un po’ di quell’affetto materno che finora era stato incarnato dalla unica e irripetibile figura di nanny. Lei è incomparabile ma è bello poter pensare che in altra forma e modo il suo affetto è giunto lì insieme con loro.
Mi piace già questo nuovo personaggio che solo in due paragrafi è già stato inquadrato e delineato benissimo.
Qui, in questo capitolo, le è stato affidato un ruolo di raccordo, quasi fosse l’anello che unisce il presente tutto nuovo di Oscar al suo passato, a particolari della sua famiglia che forse, Oscar, si era immaginata ma che non conosceva davvero e che però adesso riconosce in pieno.
Le parole di Donna Lari hanno un senso, il racconto ed i dettagli sono plausibili, Oscar forse pensa di non sapere più chi sia ma in verità ritrova se stessa, cioè si ricongiunge con ciò che è stata finora, e si riconosce in quel racconto, in quello che il Generale suo padre aveva voluto lei diventasse, anzi che lei fosse. A proposito, colgo al volo l’opportunità di dire quanto io abbia apprezzato apprendere della sua grande generosità nei confronti dei custodi! 😍 che è ulteriore conferma dell’idea e dell’immagine di lui che mi ero fatta in questi mesi grazie alla lettura delle tue magnifiche storie. 
In definitiva un uomo severo, per lo più giusto, profondamente pratico (di quella praticità che rasenta non l’incredibile ma il cinico) ma che conosce anche la magnanimità e la generosità, attributi che, se si eccettua il cinismo, si ritrovano elevati alla massima potenza nella degna figlia.
Figlia che però sembra finita davvero in una specie di pozzo di San Patrizio, buio e senza fondo.
Profondità e oscurità che Oscar sembra cercare di continuo alla ricerca di ricordi che riaffiorano però torbidi e in forma di “tasselli visionari e falsi” che sprofondano i suoi “sensi ancora più giù” proprio come fossero in caduta libera.
Una Oscar che è presa quasi tra due “fuochi” diversi, attratta  appunto dal buio ma poi anche dalla luce piena ed ampia, quasi un richiamo ad uscire e a recarsi in un luogo nuovo che attrae come il canto melodioso di una sirena🧜‍♀️ e cioè la spiaggia!
È una lotta continua con quello che desidera ma che non può avere. Perché lei desidera André almeno quanto lui desidera lei, ma la questione non è quella, non è il loro amore o quanto anche carnalmente si desiderino (perché no del resto!) ma c’è quasi una ragione superiore che tiene Oscar nel limbo e non può trattarsi  solo (neanche fosse cosa da poco!!) della violenza che lei ha subito.
Lei sembra “impazzire” e noi impazziamo con lei che si gira e si volta a cercare “La voce, quella voce lontana, tiepida, piccola… Una risata argentina, assurdamente intensa e serena, un poco acuta, a segnare il confine tra una realtà sepolta nella mente e l’irreale sogno della vita.” È forse una piccola anticipazione del futuro a cui lei non può, vista la malattia, permettersi di pensare. 
Oppure è tutto davvero un sogno, che loro siano sopravvissuti al 13 e al 14 Luglio, perché questa storia ha i connotati del classico sogno.
Contiene speranze (è chiara qui quella per una nuova vita che cresce nel grembo della nostra Oscar!) ma che potrebbero anche essere semplice proiezione di ciò che sarebbe potuto essere e che, invece ahimè, non è stato!🤯🤯🤯🤯
Le nubi all’orizzonte ci sono.... ma chi è questa Madame de la Tour?Donna compita e morigerata, colta e genuina sembrerebbe: Joria!  Vorrebbe che André la chiamasse con il suo nomignolo... che pretesa!
Mi preoccupa e anche tanto ma non posso che mantenere e rimarcare il mio atteggiamento positivo! André ora è un uomo libero, può fare ciò che vuole, certo, ma non credo che la nuova “condizione” gli darà alla testa e che cambierà la sua indole, il suo modo di essere, il modo di rapportarsi al mondo e a ciò che gli gira attorno.🤯 Gira anche a me la testa!
Solo uno stolto si farebbe risucchiare da un simile scenario e, per fortuna, André, stolto, non è mai stato! Sarebbe come rinnegare vent’anni di vita, sarebbe come non aver vissuto.
Joria dovrà rassegnarsi! Non la biasimo ma André non è uomo per lei, soffrirà anche lei ma noi sappiamo che nulla potrebbe intaccare il legame che esiste tra André ed Oscar.
Lei, Oscar, si caccerà nei guai perché è “testarda”, perché è lei, sempre unicamente e magnificamente lei anche in questa fanfiction. IC come non mai, anche in attesa di un bambino 👶!! Perché è in dolce attesa, vero?
Che dire, procedo, vado avanti in questa lettura impegnativa... ho appena visto che Pur ha (finalmente 👏🏻) un nuovo capitolo! Leggerò appena possibile, lo sto già pregustando.
A presto, Gattinapelosa 😻

Recensore Junior
04/12/20, ore 18:24

Annalisa é la prima volta che mi spuntano le lacrime.....leggendo una storia con un forte phatos.....gli ultimi capitoli sono stati meravigliosi.... bravissima....

Recensore Junior
03/12/20, ore 22:31
Cap. 35:

Wow🤩 , inizio col dire che mi è piaciuto moltissimo l’inizio del  capitolo, un modo per riconnettere noi lettori alla realtà storica che fa da sfondo a questa fiction e che io avevo perso di vista negli ultimi capitoli presa e immersa, fino al collo, nei meandri delle vicissitudini personali di Oscar e André.
Inizio quindi  tutto incentrato sul parallelismo tra gli eventi di una stessa, storica, giornata (il 6 Ottobre 1789). Eventi importanti e, appunto, legati alla Storia con la lettera maiuscola ma giornata vista, vissuta e raccontata nella realtà di due paesi diversi e quasi messi a demarcazione di ciò che ormai è lontano e passato e di ciò che invece è presente e vicino e che deve ancora avvenire.
È un totale cambiamento di rotta, vi saranno delle nuove opportunità e, per i nostri, una nuova vita in quel del Granducato di Toscana. Il vecchio e il nuovo, anche se non sono convinta che i “nostri” sapranno lasciarsi alle spalle la vecchia vita e tutto ciò che conoscono.
Non pensavo che sarebbero giunti “indenni”, cioè vivi, su queste coste e il contrasto con il buio della situazione creatasi a Versailles e la solarità della nuova “terra bruciata dall’estate” è abbagliante 🌞 anche se sperare in una vita piena e felice è “follia” come quella che il “mare  intensamente azzurro, pieno e bianco” invoca.
È ancora troppo presto per dire se a loro quella sperata speranza verrà concessa ma continuo a ripetermi, nella mente e nel cuore, che se l’autrice li ha condotti fin qui, una motivazione debba per forza esserci. 
Hanno sofferto tanto e forse soffriranno tanto ancora ma sono persuasa che non siano arrivati in Italia solo per soffrire.
Ed infatti un piccolo assaggio di felicità io l’ho già avuto, anzi la felicità l’ho assaporata quasi subito e grazie all’intuizione di André (Dio, quest’uomo sarebbe da sposare solo per questo gesto, uno fra i mille compiuti ma che la dice tutta sull’uomo che è!!😻) al suo slancio di generosità sincera, sentita ma anche ponderata e alla sua volontà di non voler abbandonare il “soffione di Tarassaco” al suo ignoto e ingrato destino. Perfino  Oscar ne è rimasta sorpresa e colpita.
Sono sardoniche e pure meravigliose le parole con le quali André mette a tacere i dubbi del Capitano Norel de Ville: “Mettetela come vi pare… so che ognuno di noi è unico, irripetibile! Ma ugualmente non si dovrebbe cedere all’istinto della rassegnazione…il destino ha tanti modi per intrecciare le vite…” ed tutto così tremendamente vero e reale quel che dice perché le sue parole sono vere e sono magnificamente vive.
Io non so quale sia il bello della “questione” delle tue storie (ma tale questione è seria, deve esserlo, perché le tue storie hanno davvero una marcia in più... forse anche due o tre) ma molto probabilmente è proprio la capacità dell’autrice di saper rendere i personaggi persone vere e forse anche i sogni in realtà.
André non è solo André magnificamente André😻 ma anche uomo e persona vera, lui vive!
Ora, ecco, io non so quale sia il loro destino in questa storia unica e meravigliosa ma sono presa tra l’incudine e il martello, tra sentimenti agli antipodi per situazioni che già pregusto e altre di cui temo e mi preoccupo.
Da quello che l’autrice ha già sapientemente lasciato intravedere (cioè una, molto più che probabile, gravidanza di Oscar) e quello che ha velatamente e mirabilmente prospettato (l’introduzione di due belle dame belle, colte e senz’altro sinonimo di guai!) si evince che sarà un destino, bello, anche non facile forse, ma sicuramente arricchito da situazioni e opportunità che nella storia originale erano state precluse e negate ai “nostri” beniamini.
Oscar, nel mentre, è ancora lì nel “buco” buio (come quello del piccolo Louis Charles che nello stesso giorno si stringe al petto della madre) del non ricordo e del sonno con la  “notte assolata di voci e rumori attorno a sé”. 
Descrizione ancora una volta fantastica ed esaustiva del limbo in cui lei vive le sue stanche giornate e con André che vorrebbe solo, nelle ore della notte e del giorno, ascoltare il respiro di lei per accertarsi che sia viva, senza svegliarla. 
Terribile e dolce al tempo stesso, con lei che invece sembra, anche ora, essere (non so come perché non so da dove tragga la forza) consapevole di voler vivere una vita straordinaria!
I punti e gli spunti sono così tanti che sono naturalmente “costretta” ad indulgere oltre nella lettura per assaporarne ogni utile piega e a leggere il capitolo svariate volte.
Sono tante, troppe le cose che sono finite annotate sullo schermo, i miei mezzi e capacità sono quelli che sono, limitati e banali, mentre ci sarebbero pagine da scrivere su quel roseto che rivive nelle parole e nei “non detti” di Madame Artemisa de la Tour, sul perché il Generale Jarjayes lo avesse voluto e “ordinato” scientificamente e cromaticamente proprio in quel modo, e poi che dire di quella entusiasmante descrizione della “Nascita di Venere”?
Il tutto sarebbe da rileggere almeno una decina di volte😱.
Questa è una storia veramente straordinaria e che mi terrà impegnata a lungo anche nella spasmodica attesa che il nuovo capitolo di Pur arrivi al più presto. 
Buona serata e a presto.
Gattinapelosa 😻

Recensore Junior
03/12/20, ore 18:03
Cap. 53:

leggo sempre i tuoi scritti con molta foga!!!!! soprattutto gli ultimi capitoli!!! Veramente meravigliosa la tua oscar e il tuo Andre.....
Belli sentirli cosi innamorati nonostante tutte le loro peripezie per stare insieme. Bellissime le ultime frasi del capitolo:

Verrò con te Oscar…
Come ho sempre fatto e come farò sempre…

Brucia nelle vene…
Tu bruci dentro di me…
Non c’è fuoco o vento o polvere o fatica che potrebbero tenermi lontano da te…
Come potrei non esserci Oscar?
La tua luce non mi ha impedito di starti accanto e nemmeno il buio mi fermerà…
Io ci sarò sempre…

Io sarò sempre con te…

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