Recensioni per
The Garden of Nothing
di HolyFools

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/02/16, ore 11:48

DECIMA CLASSIFICATA al contest "E lasciatemi divertire!"

Grammatica: Per quanto abbia riletto il tuo testo, non ho trovato nessun errore di ortografia, grammatica o battitura: hai messo molta cura nella stesura, complimenti!
5/5

Stile: Il tuo stile è secondo me molto buono, è davvero maturo e sa sfruttare la musicalità di ogni singola parola, così quello che ne esce è un componimento ben equilibrato (anche se talvolta, a mio parere, caratterizzato da un’eccessiva ridondanza nel susseguirsi di alcuni termini che ho trovato misteriosi e quasi incomprensibili, come “La sterilità dell'immaginazione, disidratazione lenta e continua”, “rane e cavallette fra i campi di grano, paludi e proiettile nel petto”, frasi tra le quali avrei voluto trovare un appiglio, un’ancora che mi desse una chiave di interpretazione). Sicuramente, il testo risulta affascinante per il registro che hai utilizzato e per l’atmosfera che hai saputo sapientemente creare. L’alternanza tra versi piuttosto lunghi e versi molto brevi enfatizza la presenza di questi ultimi, che conferiscono effetto alla poesia.
Da questo punto di vista, la tua poesia mi è piaciuta molto, brava!
13,5/15

Originalità: Anche l’originalità del tuo testo è molto spiccata: pur avendo già letto testi poetici che parlano di un trauma o di un rapporto conflittuale tra personalità, il succedersi di immagini che hai proposto colpisce il lettore in modo secondo me molto incisivo, tanto quanto le significative e puntuali allusioni alla storia del Rigoletto (opera che mi ha sempre inquietato) e alla mitologia nordica, con il supplizio di Loki, che impreziosiscono ulteriormente il testo.
Ciò che ne esce è uno scritto per nulla banale e per nulla semplice da comprendere, ma che sorprende e coinvolge chi lo legge.
4/5

Gradimento personale: Purtroppo, la tua poesia non ha incontrato i miei gusti: innanzitutto, non sono riuscita a comprenderla per nulla ad una prima lettura. Tendo a preferire ciò che è semplice; certo la semplicità è un’arma a doppio taglio perché a volte rischia di sfociare nella banalità, e sicuramente la tua poesia non è priva di spunti di riflessione ed anzi mi è apparsa molto profonda e ricca di un qualche contenuto che, purtroppo, con dispiacere non sono riuscita a cogliere; nemmeno il titolo o le note d’autore mi hanno permesso di sciogliere appieno i dubbi che avevo leggendo e a creare un’interpretazione chiara del testo.
Hai saputo creare molto bene, a mio parere, un’inquietante atmosfera di mistero, a cominciare dalla prima immagine dell’altalena, passando per le citazioni del Rigoletto, che ho apprezzato, per finire al rimando al mito di Loki che, data la mia pressoché nulla conoscenza della mitologia norrena, non avevo mai letto, ma che ho scoperto essere simile a quello di Prometeo. Questa metafora è, a mio parere, molto azzeccata.  
È evidente un disagio interiore nella protagonista, un trauma nel rapporto con la madre in seguito al quale lei si è rifugiata in questo suo giardino, ma si susseguono quelle che per me sono immagini molto oscure, molto diverse e chiuse, che non ho saputo interpretare.
Dato che questo parametro si basava sul solo gradimento personale, io devo dire che il tuo scritto è troppo criptico per essere da me apprezzato completamente, ma sicuramente è un’opera matura, profonda e davvero molto valida, complimenti.
7,5/15

Eventuali punti bonus: /

Per un totale di 30/42 punti 

Recensore Junior
30/12/15, ore 14:58

Ciao!
Avevo letto la tua poesia alcuni giorni fa. Aspettando di avere cinque minuti liberi per recensirla, l'avevo persa di vista ma cerca cerca alla fine, per fortuna, l'ho ritrovata!
Non è per niente facile commentare una poesia di così alta, notevolissima sensibilità. Ne sono rimasta profondamente e positivamente sconvolta in primis per la scelta delle parole, piacevolmente musicali ed eteree, quasi si trattasse di un'ode cantata sulla soglia dei ricordi. In questo giardino del nulla sono proprio essi a farla da padroni; si tratta delle memorie di un'infanzia solitaria, ricca di costrizioni e chiusure. In qualche modo - la mia è un'interpretazione personale e soggettiva, quindi ti chiedo scusa per eventuali misunderstandings - gli eventi passati hanno inevitabilmente "marchiato" la protagonista, costruendo nella sua anima una muraglia difficile da valicare. Ma non impossibile. Avverto tra le righe un sottile invito al non arrendersi, alla voglia di andare avanti nonostante tutto.
Grazie per aver condiviso questa piccola perla...
Buona giornata.