Ciao! So che questa storia è stata messa su Efp più di un anno fa, ma quando ho notato che non aveva recensione ho pensato tipo: SACRILEGIO!
Perché davvero mi ha molto colpita, già dal semplice fatto che partendo da un accessorio si arrivi a collegarlo ad una vita, ad un passato dimenticato ed un altro oscuro che sarebbe meglio cancellare.
Ho deciso di recensirti in questo capitolo perché è quello che mi è piaciuto di più, ma li ho adorati tutti e tre e probabilmente non mancherò di scrivere riferimenti anche riguardo gli altri testi.
La coppia SaboXKoala mi piace molto, anche perché posso immaginarmi un’intera vita passata insieme ad allenarsi e crescere: proprio come hai specificato nel testo del compleanno, quelle due pesti hanno vissuto fino a far diventare la presenza dell’altro al proprio fianco come un fatto certo ed onnipresente, di cui non dubitare mai.
Proprio per questo motivo mi affascina il loro legame, che in un certo senso può anche ricordare quello tra Ace, Sabo e Luffy: la differenza, però, è che quello tra i rivoluzionari è andato intensificandosi in maniera meravigliosa, nella vita di tutti i giorni, per 12 lunghi anni.
Adoro questo lato della vita che al giorno d’oggi è praticamente sparito, al punto che ne ho sentito parlare solo nelle storie: quell’amicizia che c’è fin da bambini, che cresce e si rigenera.
Perché mentre io sto a sclerare fangirlando sulla meraviglia che è la ZoSan, non posso fare a meno di pensare che tutti i legami dei Mugi si sono creati in relativamente poco tempo: Sabo e Koala, invece, hanno avuto una vita insieme, ed è proprio questo che adoro.
Ed è proprio questo il concetto che continuo a ripetere dall’inizio della recensione, quindi scusa se ti sto annoiando con questi sproloqui ma volevo proprio farti capire cosa ne penso.
E ricollegandomi a quanto scritto prima, tu hai aggiunto un “rituale”, il rituale del cappello, che ho amato: è servito proprio come prova, come pegno che il loro non è un rapporto normale, perché ci sono quegli indizi che fanno divenire anche le parole di troppo. Immagino le emozioni che prova Koala nel momento in cui Sabo ogni volta gli porge il cappello: in generale è davvero dolce e suggerisce tanti spunti introspettivi.
Anche il “semplice” fatto che Koala non vuole far preoccupare il biondo, raccontandogli che la missione è stata facile, l’ho trovato molto dolce.
Gli sguardi, i gesti familiari ed amati, Sabo che viene riconosciuto dal ritmo del suo incedere, tutto di loro dimostra quanto siano legati, e nonostante tutto quanto continuino a crescere.
E poi arriva anche l’amore, come una cosa spontanea del resto, come se fosse inevitabile, perché io l’ho visto così: ed i cappelli con googles, unici longevi testimoni, di vitale importanza per le loro vite.
Davvero mi è piaciuta moltissimo, ed anche se tutto il trip mentale introspettivo fosse soltanto una mia invenzione, ti ringrazio per aver scritto questo capolavoro che ha dato una ventata d’aria nuova ai miei pensieri.
Appena posso mi farò un giro sul tuo account per vedere se hai scritto altri bei lavori. ^^
Alla prossima,
_Kalika_ |
