Buonasera!
Eccomi qui per lo scambio delle recensioni indetto da Christine Carter :)
Comincio subito premettendo un punto: conosco l'universo narrativo di Percy Jackson soltanto tramite il primo film che vidi distrattamente qualche anno fa...?
Sì, qualche anno fa. Circa Death Note, invece, sono appena più versato: vidi l'anime, del quale ho un buon ricordo per la trama intelligente se non molto cerebrale, e quindi lo conosco appena un po' di più di Percy Jackson.
Il fatto che non conoscere praticamente per niente questi due universi non mi abbia impedito di godermi la tua storia è un indizio del fatto che l'hai narrata bene, certificando che non serve conoscerne i fandoms di base per leggerla.
Sì, ci sta qualche spiegoncino qui e lì ma non intendo criticarli: non ne sono un grande estimatore, l'ammetto per non sembrare il rompipalle di turno, ma d'altrocanto il non usarli quando possibile è una mia scelta nata per complicarmi la vita.
Se sono fatti bene, con uno spirito anche simpatico, gli spiegoni aggiungono molto. Io penso non bisogni abusarne, tuttavia: ogni spiegone è come se la trama s'interrompesse e Piero Angela cominciasse a spiegare cose.
Ma talvolta, come ho detto se fatto bene, queste interruzioni da parte di Piero Angela sono positive e benvolute.
E qui sono venute bene; un paio di volte si rallenta un po' il tutto, vedi il momento su Jason, ma nel complesso funzionano!
La cosa che più mi è piaciuta in merito è il fatto che la narrazione avvenga quasi a rotta di collo, con le occasionali interruzioni, mimando l'iperattività di Percy. E' un bel tocco, i miei complimenti, che autentifica quel che dici quando, appunto, lo dici iper-attivo.
Lo è, possiamo percepirlo dalla narrazione ed io adoro queste caratterizzazioni.
Andiamo avanti; i due personaggi in scena li dettagli moltissimo menzionando, più che il loro aspetto o che, le storie vissute e le relazioni che hanno. In un certo senso tramite loro introduci un gran numero di altri personaggi che potrebbero apparire così come non entrare mai in scena.
Tuttavia si sente che è un mondo popolato, pieno di soggetti con ognuno il loro carattere, e che sebbene la scena sia particolarmente incentrata su Annabeth&Percy, esistono anche gli altri.
Gakuno Kanagawa, per qualche ragione, mi convince gran poco. Nasconde qualcosa, è troppo simpatico per essere vero.
E' come se si sforzasse di essere il funny guy del momento finché non ci narra del Caso Kira. Lì diventa serio, come a volere dare più peso ancora a tale vicenda.
Qualcosa mi dice che non ha detto tutto, specie perché non ha fatto menzione degli Shinigami anche se potrebbe onestamente non sapere di loro,
Lo tengo d'occhio u.u *stringe le palpebre con palpabile astio*
La stesura, forse, è il punto debole della storia. Non è brutta, attenzione. Come ti ho scritto sopra, il suo ritmo veloce e frenetico è bello, ha un suo carisma e funziona bene.
Il problemino, secondo me, è che un pochino è disordinata. Non è niente di grave ma qualche volta mancano degli spazi; per esempio dopo la virgola.
Gli spazi dopo la virgola un po' te li dimentichi in giro xD i due puntini invece dei tre teoricamente si possono usare però è poco comune.
Se ti piacciono, tuttavia, non ho di che ridire u.u
Insomma, mi è piaciuto molto leggere questa storia e sono certo che una singola rilettura ti potrebbe portare a sistemarla in men che non si dica. E' solo questione di grafica e spaziatura, un minimo per ordinarla un po'.
Detto questo ti faccio ancora i miei complimenti e ti lascio una meritata bandierina verde! ^^
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