Recensioni per
Il sapore del sacrificio
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/09/17, ore 19:02

Versione breve: AMO TUTTO GRAZIE 
Versione lunga: ho bisogno di andare per punti, quando si parla di Finrod sono capace di andare avanti a balbettare per ore dicendo tutto e il contrario di tutto, quindi qui serve darsi ordine. Quindi, punto primo.
La cosa che mi ha colpita di più è il parallelismo tra l'amore mortale e quello immortale, che è anche quello che ti dà il colpo di grazia leggendo la Athrabeth - le cui citazioni sono state simili a una pugnalata al cuore, ovviamente in senso positivo.
Amo il parallelismo che hai fatto tra la cerca di Beren - che non era stupido, e sapeva benissimo che Thingol gli aveva risposto l'equivalente elfico di "quando gli asini voleranno", ma non comincio con Thingol o finisce malissimo - e le parole di Andreth nei confronti di Aegnor, quell'amore che segnato in profondità dalla morte non conosce limiti. È un qualcosa che Finrod non potrà mai capire fino in fondo, e non potrà mai essere in grado di vivere sulla sua pelle, tanto che il pensiero non l'aveva nemmeno sfiorato, come non ha sfiorato la mente di suo fratello quando se n'è andato lasciandosi Andreth alle spalle (e concordo sul fatto che se ne sia andato senza una parola, sono convinta dell'esistenza di una sorta di "presunzione" degli Elda, che si vede anche in Finrod, di ritenere le loro decisioni quelle giuste e più sagge a prescindere rispetto a quelle degli uomini, anche nei tempi antichi.)
Punto secondo, la parte in cui Finrod cerca di confortare Beren, attraverso la musica, cercando la sua mente, è di una dolcezza assoluta. La fiducia reciproca che li unisce, e l'aggrapparsi l'uno all'altro per mantenere la calma è struggente. E, nella certezza della morte, i pensieri di Beren non sono di rancore, di rabbia, di rimpianto, ma sono sempre per Luthien, per la quale lui ha intrapreso la sua cerca senza speranza, e il cui pensiero non lo tormenta negli ultimi anni di vita, ma invece gli è di conforto.
Punto terzo, il rapporto tra Finrod e Andreth, e i continui tentativi di Finrod di cercare di capire fino in fondo il suo modo di vedere le cose. È questo a mio parere a rendere Finrod (e Elrond dopo di lui) tra i più saggi tra gli Elda, questo voler comprendere gli uomini, ma anche imparare da loro, dal loro modo di vedere il mondo. Ed è così che il Findarato che parte da Aman, con in testa immagini di territori da dominare, regni da costruire, lascia spazio al Finrod che decide di sacrificare sé stesso in nome di un amore che non è nemmeno in grado di comprendere, ma che ha imparato a rispettare. E forse in lui c'è anche un'ombra di rimpianto per aver incoraggiato Aegnor a dirle addio, per aver avuto la presunzione di credere che quella fosse la scelta giusta per il bene di entrambi.
Punto quarto, Amarie. La cosa bella del suo personaggio è che i dettagli sono relativamente pochi, ma che lasciano spazio a diverse intepretazioni. Io sono assolutamente a favore dell'idea che Amarie abbia scelto di non andare, e mi piace l'interpretazione che hai dato delle sue ragioni, e dell'incompatibilità tra i desideri che li ha portati a compiere scelte diverse - in questa seconda parte almeno concordo in pieno. La consapevolezza di Finrod che il viaggio l'avrebbe uccisa è vivo e reale; anche se fosse sopravvissuta la ghiaccio, non riesco a vedermi una Amarie felice o anche solo in pace nella sua vita in Endore, stride completamente con l'idea che mi sono fatta di lei, e che traspare anche in questa storia. Ma era vero anche il contrario, che Finrod non sarebbe mai stato felice se fosse rimasto; è sempre parte della natura dell'Amore degli Elda, che non riesce a sovrastare ogni cosa se tutto il resto è rimpianto o sofferenza.
Punto quarto, il finale, che è stato un altro colpo al cuore, perché Finrod ancora non capisce cosa sia che muove Beren così a fondo, così come non comprende i sentimenti di Andreth, eppure è proprio quello a spingerlo allo stesso sacrificio, a dare via la sua vita immortale, di Elda, superiore a quella di un uomo nella mente di molti di loro - nonfaccionomi - per dare anche solo un'occasione, un attimo in più a Beren, una briciola ancora di speranza. E questa secondo me è la quadratura del cerchio nell'evoluzione del personaggio di Finrod, che ho amato in ogni descrizione che ne hai fatto, nei pregi e nelle contraddizioni, era tutto perfetto e boh, basta, amo tutto :D
Grazie grazie grazie, e complimenti!

Recensore Master
13/02/16, ore 12:18

Eccomi qua, e non vedevo l'ora.
ho i brividi, sul serio.
Non ho ancora finito tutta l'Athrabeth: mi manca tutta la parte delle note, però tutta la parte di dialogo sì, quella sì.
E ho le lacrime agli occhi e sapevo che non sarei dovuta passare subito dalla tua storia, perchè avrebbe significato un colpo di grazia inevitabile ;________;. I miei poveri feels.
Non sarà una recensione molto lunga o sensata, me ne scuso fin da ora...

Per prima cosa lasciami dire che ritrovare quelle stesse frasi che ho appena letto in Inglese, tradotte qui in Italiano tra i pensieri di Findarato, è stato un colpo al cuore. Anche perchè sono tra quelle che più mi hanno colpita mentre leggevo... Quella della fiamma è... non ho parole per descriverla, l'avevo messa d'istinto come frase di fb, perchè era troppo, troppo, giusta. Troppo umana, significativa, esplicativa di quello che siamo e saremmo disposte a rischiare. Quello che gli Elfi non comprenderanno mai (anche se forse sono ingiusta a dire ciò).
Mi hanno colpita perchè mi uccide l'idea che Finrod in quella situazione ripensi al dialogo con Andreth, mi pare quasi di rivederla lì accanto a lui. Adoro Finrod. E' uno degli Elfi che amo di più, e il finale mi ha spezzato il cuore, come capita ogni volta che rileggo quel punto nel Silma. Così epico, così pieno di... Redenzione? Adempimento? Pace? Non saprei quale scegliere, ma la morte di Findarato la reputo una delle più belle e giuste mai raccontate. Devo dire che non mi sono mai interessata molto alla sua storia con Amarie: per me non era che un nome, che compare una singola volta in una singola riga (perlomeno per quanto ho letto io finora, immagino che magari nella Home venga citata di più), ma ho adorato ogni singola riflessione riguardo a lei, che ti ha dato poi modo di esprimere la differente concezione dell'amore, sia per quanto riguarda Elfi e Uomini in generale, sia per quanto riguarda Finrod, Beren e Andreth nello specifico. 

"Nessuno dei due sarebbe stato la gioia dell’altro, se solo uno di loro avesse dovuto abbandonare i propri sogni per l’altro" ecco, questa frase in particolare mi ha colpita e sono d'accordissimo. Mi ha fatto ripensare molto a Irime e suo marito (del quale ora ho scordato il nome, sorry xD. Era tipo Calindo? O questo era un personaggio di Tyel o.O?), che si sono separati per motivi un po' analoghi se ricordo bene. Tuttavia nel loro caso la mia impressione era stata che la separazione fosse decisamente meno amara di questa. Non so quanto dipenda dai caratteri delle persone coinvolte, ma tra Irime e consorte mi era parso ci fosse una maggiore maturità e consapevolezza di quale fosse il bene dell'altro.
Finrod invece parrebbe aver compreso solo ora alcune cose sull'amore, e che il suo desiderio di aiutare Beren sia soprattutto un tentativo di fare ammenda, anche nei confronti di Andreth (sebbene non è che le abbia mai fatto un vero e proprio torto).
E lo amo ancora di più per questo, per la sua infine ritrovata consapevolezza e per il suo spirito di sacrificio.

Finrod non può più fare nulla per Andreth (e non hai idea di quanto tutti gli accenni a lei e Aikanaro mi abbiano fatto venire una gran voglia di leggere qualcosa esclusivamente su loro due. Possibilmente ROSSCIO), ma per Beren sì. E la tua idea di aver voluto collegare le sue vicende e esprimere tutti i sensi di colpa dell' Elfo nei suoi ultimi momenti di vita è stata bellissima e tremenda (nel senso che mi ha uccisa xD).

Grazie di averla scritta, davvero, e perdona questa recensione senza capo nè coda çç.
Un bacione e alla prossima! (Andreth e Aikanaro pliiiiiiiiiiiiiiz, me vuole prestoooooo ♥♥♥♥♥♥♥♥)

Benni

 

Recensore Veterano
19/01/16, ore 21:40

Kan!
Oddio, non vedevo lora di avere un po’ di tempo per dedicarmi a questo racconto!
L’ho aspettavo tanto, e ho perso il conto di quante volte l’ho riletto!
E’ meraviglioso, Kan, sul serio.
Sai quanto amo il personaggio di Findarato, e trovare questo racconto stupendo su di lui mi ha resa immensamente felice!


Il momento in cui hai scelto di ambientarla mi ha fatto salire le lacrime agli occhi già da subito, e tu poi l’hai reso perfettamente: Beren e Findarato soli, lasciati per ultimi, che hanno appena assistito impotenti alla morte dei loro dieci compagni… con quel buio opprimente, gli occhi del lupo che compaiono all’improvviso, i rumori orribili che sono l’unica cosa che Finrod e Beren possono percepire…
E’ un dettaglio che mi rimane sempre impresso quando leggo questo pezzo nel Lay di leithian, che mi fa sempre venire il brividi, e ritrovarlo nella tua storia mi ha colpita tantissimo!
Sei riuscita a ricreare la stessa atmosfera che si percepisce nella scena del lay, sul serio: complimenti!

Meraviglioso il dettaglio di Findarato che cerca di mantenersi costantemente in contatto con Beren attraverso l’osanwe:è un dettaglio a cui non avevo pensato,ma ora mi hai aperto veramente un mondo, e lo trovo assolutamente perfetto:
Beren e Findarato sono rimasti soli, hanno assistito impotenti alla morte dei loro compagni, e mi sembra più che plausibile che questo li abbia spinti a cercare ancora di più la reciproca compagnia, per quanto sia possibile…
Fin’ora avevo pensato che tutto ciò che potevano fare, legati come sono, sono brevi conversazioni a bassa voce, e aggrapparsi alla consapevolezza che l’altro c’è ancora.
Ma il dettaglio della comunicazione del pensiero aggiunge a tutto questo una dimensione tutta nuova: il pensiero permette a Findarato e Beren di restare in contatto ancora di più, e Findarato in particolare se ne rende conto.

Ho adorato il modo in cui cerca di mantenere questa comunicazione costante, attraverso le canzoni, le parole, le immagini: sa che Beren ne ha bisogno, e probabilmente anche lui ne habisogno, per mantenere la calma che è fondamentale per lui e per Beren.
In fondo penso che cantare fosse consolatorio anche per Findarato stesso, magari lo aiutava a ricordare luoghi e momenti più felici…

Mi ha colpita anche il fatto che Beren non tenti a sua volta di chiedere, di mandare a sua volta un pensiero a Finrod: mi sembra una cosa più che comprensibile: è il modo di Beren di resistere a ciò che sta passando: ascoltare ciò che Findarato gli comunica e rifugiarsi nei propri pensieri, il cui soggetto principale non può che esere Luthien, ora più che mai.
E giustamente Ingoldo rispetta la scelta di Beren di tenere per sé i suoi pensieri, perché sa qual è l’unica cosa a cui Beren vuole pensare al momento, e intuisce quanto siano personali i pensieri di Beren sulla sua amata, e di sicuro sente che quei pensieri sono ancora più fondamentali delle canzoni e della calma.
Luthien è ciò che ha spinto Beren a intraprendere quel viaggio, è ciò che lo tiene attaccato alla speranza, ed è qualcosa che deve rimanere solo per lui….


Un altro dettaglio che ho amato è il modo in cui Findarato cerca le canzoni giuste, quelle che possono fare meglio a Beren: questi particolari, il canto, la volontà di confortare, di aiutare… Sono così meravigliosamente in linea col carattere di Findarato: davvero, mi sono commossa nel leggerli!

Ed è inevitabile che l’attesa snervante, il silenzio, la stessa ricerca dei canti degli Edain, riportino a galla ricordi del passato…
Ho amato l’accenno ad Andreth, e il modo in cui la vicenda di Beren e Luthien mostra l’amore di Andreth per Aegnor sotto una luce totalmente diversa.
Prima a Findarato sembrava giusto metterla in guardia, spiegarle tutto ciò che poteva trasformare quell’amore in sofferenza. Forse lo aveva fatto in un eccessivo tentativo di proteggere l’amica e il fratello, forse perché, non essendoci precedenti, era veramente convinto che fosse una decisione che veramente avrebbe portato solo sofferenza…
(Mi sono fatta questa domanda non so quante volte, leggendo l’Athrabeth…)
Comunque sia, forse il dubbio in qualche modo è rimasto anche a lui, e ora ha l’occasione per ripensarci, e per provare a vedere le cose in maniera diversa.
Ora, grazie a Beren, può veramente vedere messo in pratica ciò che Andreth aveva cercato di dirgli: come gli uomini, proprio perché la loro vita è più breve, sono veramente disposti a sopportare qualsiasi sofferenza, a rinunciare a qualsiasi cosa, pur di avere un momento di felicità.
Andreth avrebbe affrontato le stesse cose per Aegnor, e ora Ingoldo ne ha la certezza.

Ma Findarato ha anche la certezza che Aikanaro non lo avrebbe voluto, come non lo ha voluto lui.
(La frase sulle decisioni simili causate dalla parentela è di un’ironia così amara..)

E alla fine, veniamo ad Amarie.
Non ho mai sopportato il suo personaggio, non so nemmeno io bene perché… Forse a pelle, o forse perché, per colpa di alcuni dettagli, mi da l’idea di una che lascia che siano altri a decidere per lei…
Però, devo dirlo, con questa storia mi hai mostrato una prospettiva nuova, che mi è servita per andare oltre le mie idee.

Amarie la sua scelta l’ha fatta: ha scelto di rispettare i doveri che ha in Aman, e dinon correre incontro a un’oscurità che non conosce e che quindi teme molto di più rispetto a quella che è piombata su Aman.
Probabilmente, come gli altri Vanyar e penso anche i Teleri, le basta pensare che i Valar riusciranno a dissipare quel buio, e tanto le basta.
Non le interessa Endore, né la vendetta.
Non ho capito però se il fatto che Findarato alla fine sia partito l’abbia delusa, o se semplicemente ne abbia preso atto come lui ha accettato il fatto che lei si è rifiutata di partire.

Ho amato come hai descritto Findarato in questo flash-back, anche lui rapito dalle parole di Feanaro, anche lui attirato da quelle terre inesplorate… Ingoldo voleva partire, voleva le vedere le terre di Endore, ed era pronto a portare avanti sia la scelta in sé, sia tutti i motivi che, pensava, la rendevano la scelta giusta.

Le sue riflessioni davanti alla morte di Elenwe sono strazianti, perché arriva la consapevolezza di cosa sta costando veramente quella fuga, e anche di cosa poteva costare per lui nello specifico, se Amarie si fosse lasciata convincere…

Mi è piaciuto molto il passaggio in cui Findarato sente che sia un bene che entrambi abbiano fatto la propria scelta senza seguire a tutti i costi laltro, perché effettivamente è stata la cosa migliore: Amarie o sarebbe morta, o avrebbe detestato le continue guerre e la continua angoscia.
Findarato invece non avrebbe fatto che pensare a come sarebbe stato, ai fratelli e ai cugini che sono partiti, e non avrebbe mai avuto veramente pace.
Questa in particolare è una cosa di cui sono sempre stata sicura anche io: Findarato sarebbe stato tormentato dai rimpianti, se non fosse partito, se non avesse seguito i suoi fratelli e cugini.


Il finale mi ha fatta piangere, lo ammetto.
Hoamato il modo in cui hai deciso di concludere: dopo il terribile combattimento con il lupo, Findarato in qualche odo sente di avercela fatta. Non sa che arriverà Luthien e che Beren si salverà, ma è come se in qualche modo lo sentisse, come se sentisse che il tempo che ha guadagnato servirà a salvare veramente Beren.
Così il giuramento è mantenuto e, soprattutto, Beren ha la possibilità che merita di essere felice con la sua Tinuviel. La possibilità che avrebbe dovuto avere anche Andreth, quella che non hanno trovato Findarato e Amarie.
Ingoldo voleva che Beren l’avesse, e questo ha dato un senso ancora più profondo alla vittoria contro quel lupo e, forse, anche al giuramento stesso che Finrod ha fatto al padre di Beren.

Grazie, grazie veramente, Kan: ho amato profondamente questa storia, i dettagli che hai inserito, le descrizioni, le riflessioni, e soprattutto Findarato.
So che non è il tuo personaggio preferito, ma hai fatto un lavoro veramente perfetto con lui!
Davvero, Kan, mentre leggevo lo sentivo proprio, ed è stato meraviglioso!
Sei riuscita a inserire tutto, in questa storia: le varie sfaccettature del suo carattere, dall’orgoglio che lo ha spinto a partire per Endore all’affetto che nutre per gli uomini, la sua amicizia con Andreth, il ricordo di Amarie: C’è tutto questo e anche di più!
Hai raccontato quello che è Findarato, senza però perdere mai di vista il momento in cui è ambientata la storia, un momento che, secondo me, è infinitamente difficile da scrivere.
Complimenti davvero, e grazie ancora!


Un abbraccio!
Tyelemmaiwe

Recensore Junior
12/01/16, ore 13:06

Wow, Kan, quanti temi interessanti concentrati in un'unica storia (morte di Findarato, Beren e Luthien, Aegnor e Andreth, Findarato e Amarie...). E scritti con una fluidità sorprendente, che ti conduce in un baleno dall'inizio alla fine lasciandoti con la sensazione tipo "wait, ho davvero letto tutto questo?"

Ma cominciamo dal principio. Una situazione tra le più terribili e spaventose, la cella in cui sono rinchiusi (ormai soltanto) Beren e Findarato. Tre frasi asciutte, che ti chiudono in cella lì con loro, categoriche e non c'è scampo.
Perfetto, direi. E lo dico.

I suoi occupanti, però, sono sereni, e questo perché Findarato impone la calma a sé stesso e la trasmette all'Uomo che gli sta vicino.
Davvero bella l'idea del canto, lo stesso che aveva cantato alla gente di Beor, mentre faccio più fatica a vedermi Beren che tiene la mente aperta a Findarato, anche se il fatto che da lì arrivi il conforto può essere un bell'incentivo.

Findarato, stando così a contatto con Beren, il cui pensiero è completamente rivolto a Luthien, è quasi costretto a riflettere sull'amore. E a paragonare quello che è stato per lui l'amore per Amarie, con ciò che è per quest'Uomo, pronto a sacrificare la vita stessa pur di non rinunciare alla sua compagna. Ed è indotto poi a tornare col pensiero alla separazione di suo fratello e di Andreth (un caso speculare a quello di Beren e Luthien), che ora vede sotto un'altra luce.

Un flusso di pensieri che, come ti dicevo all'inizio, scorre senza intoppi, fatto di frasi brevi, essenziali, da citazioni inserite a proposito… E' tutto molto verosimile, davvero ben scritto. Brava!

E tra questi pensieri, quello che più condivido.
"Era la vita così breve che avevano davanti a far sì che fossero capaci di simili sacrifici?"
Eh sì, mio caro Findarato! Noi non possiamo dilungarci troppo in inutili elucubrazioni, perdere l'attimo e vivere di ricordi. La nostra, di fiamma, si spegne in un istante. Che almeno si spenga per un motivo per cui è valsa la pena. (Scusa... la mia parte Umana ha prevalso per un attimo sulla mia parte Elfica…).

Ottimo il finale: Findarato risoluto, eroico… e anche folle e selvaggio! (Esci finalmente dal ruolo che interpreti, Ingo!!) Ho apprezzato.

Io pure, anche se in termini molto diversi, immagino un arco di crescita davvero ampio per Findarato. (Per certi aspetti molto simile a quello della sorella.) Un arco che parte da un carattere in cui predomina l'egocentrismo assoluto, la considerazione di sé all'estremo livello, e conduce al sacrificio finale. Il succedersi degli avvenimenti e soprattutto l'incontro (o lo scontro) con alcune persone (per citarne alcune: Beor, Barahir, Andreth, Curufin, Celegorm, Beren, Sauron stesso, per non parlare di Turukano e Artanis) hanno reso possibile questo cambiamento.

Va beh, meglio tagliare. Era per dire che lo immagino un personaggio molto complesso e che tu hai fatto un lavoro per nulla "senza senso", ma anzi, molto interessante.

Solo un'altra cosa (perché anche questa mi è piaciuta)... in quell'ultima frase, molto d'effetto ("ogni singolo squarcio aveva il sapore di vittoria e di libertà") io ci leggo una traccia dell'antico Findarato, quello egocentrico, per così dire. Per quanto ne sa lui, Beren verrà divorato dal lupo che sostituirà quello appena sbranato, ma ciò che importa è che lui ha tenuto fede al suo voto, ha conservato il suo onore, ha lasciato un'immagine di sé eroica ed è arrivato a dare un senso alla sua vita.

Davvero un ottimo lavoro, Kan. Grazie per aver condiviso.

Los

PS
Ammetto il controsenso nel dire "non possiamo dilungarci troppo in inutili elucubrazioni" e poi passare le giornate a speculare sul carattere del maggiore degli arafinwion… manco fosse stato un feanarion!

Recensore Veterano
08/01/16, ore 19:13

confesso che questa storia mi abbia lasciato in una tremenda vagonata di feels che manco te li immagini, roba che il mio povero cuore si è bellamente spezzato, insomma, Kan, I can't ç________ç

per Findarato la mia opinione temo si sappia, ormai, tanto più che un bel tempo credevo che fosse l' Uomo della Mia Vita(tm) (questo prima che arrivasse Celegorm e che rubasse il suo posto nel mio cuoricino, a suon di 'ehi, guarda che sono anch'io gnocco, biondo e pieno di feels, e sicuramente non sono buonista e melenso come quello lì' :P), comunque la sua storia mi lascia sempre in un brodo di feels che la tua ff non ha fatto altro che attizzare bellamente <3 
tanto per dire, il dettaglio degli occhi del lupo è perfetto, ricorda perfettamente il Silmarillion e mette un'ansia tremenda, se lo devo dire! brr, i compagni divorati dal lupo, è una cosa che mi suscita un sacco di angoscia, e sì, trovo che tu abbia reso alla perfezione anche questo <3 e mi piace l'idea che Finrod canti per Beren, nel tentativo di consolarlo ... così come l'accenno ai canti che Finrod ha cantato ai suoi tempi agli antenati di Beren, non so, l'ho trovata una cosa molto dolce <3
mi piace tantissimo poi come Finrod pensi a come Beren si è imbarcato in quell'impresa suicida per amore di Luthien, e si chiede se lui sarebbe stato capace di fare altrettanto ... e i suoi pensieri su Amarie sono davvero dolcissimi, per quanto Amarie in realtà non si attiri tutta questa mia simpatia XD non so, sarà che su di lei sappiamo pochissimo (non che  questo mi abbia mai fermata, altrimenti come si spiega la mia ossessione per GilGalad, di cui sappiamo una cippa e mezzo a dir bene? °^°) ma quel che abbiamo non mi fa impazzire, ecco °^° però trovo che le tue riflessioni siano incredibilmente azzeccate, d'altra parte uno dei due avrebbe dovuto sacrificare qualcosa per l'altro, e questo non avrebbe necessariamente comportato la loro felicità, anzi ... e così come poteva morire Elenwe, nell'Helcaraxe, così poteva accadere benissimo ad Amarie! e ok, non sappiamo cosa la trattenesse lì (limare le unghie alla regina dei vanyar, ahahahahahhahah. ok, è diventato ufficialmente canon da questo momento, perchè lo dico io! u____ù), ma sicuramente poteva avere i suoi motivi, ed ammetto che non mi piacciano tanto le coppie in cui stanno sempre attaccati l'uno all'altra, quindi a conti fatti la Finrod/Amarie qualche punto potrebbe beccarselo, per quanto il fatto che lei sia una Vanya mi abbia sempre fermata dal shipparli xP 
scherzi a parte, mi piace come le parole di Finrod in qualche modo rieccheggino quelle di Feanor .. e mi piace come lui si risponda, come sia consapevole che non sarebbe mai rimasto tranquillo in Tirion sapendo quel che i suoi cugini hanno fatto, mi piace come si interroghi e giunga alla conclusione che non voglia una risposta vera . 
ma il punto clou della storia sono stati gli accenni ad Andreth (la mia bimba bellissima ç________ç), oddio, quanto li adorati. Kan, sei un'ammazzafeels, sappilo. adoro come Finrod si renda conto che Andreth sarebbe stata capace di fare qualsiasi cosa pur di vivere con Aegnor, e le parole di lei, per quanto tradotte e decontestualizzate, mi hanno uccisa, ancora una volta </3 
mi ha spezzato il cuore vedere come Finrod si renda conto di aver chiuso gli occhi troppo facilmente di fronte a quell'amore, nella vana speranza che Andreth capisse che Aikanaro e lei erano troppo diversi per trovare un punto di contatto ... diamine, ho il cuore spezzato, tanto più a pensare che Aegnor probabilmente non le ha mai parlato, non si è mai spiegato ... dio, il dolore! Aegnor, ok, sei tanto puccio e caro ma mi vien voglia di prenderti a badilate per le minchiate che hai fatto ç______ç e ci si mette pure Finrod a giustificarlo, roba da prendere a testate pure lui! ç____ç
mi piace poi come Finrod si interroghi su come i mortali siano capaci di sacrificare qualsiasi cosa per un solo attimo di gioia, senza perdersi in indugi come gli Eldar, che invece sono più portati a tergiversare (spezzando così il cuore alle loro innamorate, Aegnor, shame on you!), e come sia questo pensiero poi a dargli la forza necessaria per adempiere al suo giuramento e salvare Beren, come decida di sacrificarsi per dare a Luthien e Beren quella possibilità che Andreth e Aegnor non hanno mai avuto ç____ç 
ammazzafeels pure la scena finale, di grande effetto malgrado fosse poco dettagliata (lì altrimenti si entrava nello splatter spinto, urgh!) e oddio, la morte di Finrod mi fa già piangere di per sè, se me la metti giù così, poi ... ç____ç 
niente da dire, Kan, sei sempre stupenda e trovo stavolta che tu ti sia superata, non sai quanto mi abbia commossa, diamine, sono in un bagno di lacrime a dire bene ç_____ç 
niente, sto disagiando e la chiudo qui, ti dico solo che non vedo l'ora che arrivi il prossimo aggiornamento, con tanto di Rossa PassioneH(tm) (era ora, son secoli che aspetto, LOLOLOLOLOLOL :P)
ciao, ci sentiamo prestissimo! :*

Feanoriel 

Recensore Master
06/01/16, ore 21:32

Per quel che mi riguarda, Kan, puoi tranquillamente farti passare la tremarella, seriously.
Non provo grande affetto per Findarato, lo sai, ma questo è un momento che mi colpisce sempre (e su cui, come già ti ho detto più e più volte, mi piacerebbe scrivere... E forse lo farò, perché mi son resa conto che abbiamo cose diverse da dire e la cosa mi stuzzica).
Allora, comincio con una cosa che mi è piaciuta tantissimo ma che mi ha anche lasciata perplessa: l'Osanwe. Sembra che Findarato ne faccia uso con Beren, ma ho sempre pensato fosse esclusiva prerogativa degli Elfi (cioè che la mente degli uomini fosse impossibilitàta a "ricevere"). O dici che siccome Findo è un Elfo tra i due riesce ad avvenire una comunicazione tramite Osanwe? Mi interessa molto il tuo parere!
Ho poi adorato l'inizio, con quel "gli occhi del lupo"... Non è un lupo ad aver ucciso i dieci compagni. Sono "gli occhi del lupo". Un dettaglio inquietantissimo e perfetto, che ha sempre colpito tanto anche me, sia nel Silma che in The Lay of Leithian.
In genere non immagino tanta "compostezza" nella morte dei compagni di Findarato e Beren, però l'immagine che ne hai dato è potentissima e straziante. E nonostante io trovi che Findarato nei confronti degli uomini sia quanto meno paternalistico, vederlo cantare per Beren mi ha procurato una fitta al cuore. Era qualcosa a cui proprio non avevo pensato e... Non so, mi ha intenerita.
E poi Amarie... E tutte le riflessioni di Ingoldo in tal senso. Allora, di sicuro ne abbiamo già parlato: io tendo a non avere una gran simpatia verso Amarie, proprio per quel "non le fu permesso"... Non le fu permesso? Ma da chi? Perché? Diamine, avesse detto: guarda, Ingoldo, mi spiace ma non mi va di partire per questo viaggio folle, allora l'avrei apprezzata. Ma "non le fu permesso" mi sa di divieto. E il divieto mi sa di qualcosa dall'alto (un padre apprensivo? O chissà che altro... Insomma, qualcosa di più grande a cui lei non ha saputo o voluto ribellarsi) il che sarebbe legittimo, non tutti siamo forti o di temperamento ribelle o altro. Solo, la cosa me la rende piuttosto antipatica. E poi è una Vanya, non dimentichiamo!
Ma ecco che tu, da brava sofista, hai rigirato la frittata e lo hai fatto ottimamente. Amarie potrebbe anche aver avuto dei doveri a cui voler adempiere. E questo sì che me la fa vedere sotto un'altra luce, una luce diversa, sicuramente più apprezzabile. Però no, Amarie. Non mi piaci. E' inutile. Sei bionda. E limare le unghie alla regina dei Vanyar è un dovere di 'sta ceppa... Ok, ok, lo so che i tuoi doveri erano cose più alte... Ma erano comunque doveri di 'sta ceppa.
Ok, la pianto di bashare inutilmente la povera Amarie, che non mi ha fatto assolutamente niente. Sorry, Amarie. Ti devo anche un ritratto, che arriverà... Un giorno.
Btw, mi piace come tu abbia sottolineato il fatto che Findarato, per convincerla, utilizzi termini che riecheggiano in tutto e per tutto quelli di Feanaro... E come, vedendo Elenwe morta (ecco, la morte di Elenwe, anche se descritta appena, mi procura ogni volta una fitta al cuore) abbia pensato che Amarie non sarebbe sopravvissuta allo Helkaraxe.
E forse un po' Findarato se la canta e se la suona, mentre tira le somme prigioniero in Tol in Gauroth. Ma su una cosa ha pienamente ragione: nessuno dei due sarebbe stato felice, se avessero dovuto sacrificare i propri sogni l'uno per l'altra. E inevitabilmente uno dei due avrebbe dovuto farlo, se avessero scelto di restare uniti. Perciò credo proprio abbiano fatto bene così come han fatto, perché tu sai come la penso.
E veniamo alla parte che mi ha veramente sciolta: i pensieri rivolti ad Andreth. Ok, sapevo ci sarebbero stati. Ma per certe cose non si è mai pronti, diamine. A parte che le citazioni dall'Athrabeth... Ok, tradotte non rendono a pieno, ma ti assicuro che uccidono lo stesso... E Dio, Dio, che rabbia Aikanaro, e Findarato... E tutti gli Eldar!
Sì, diamine, Aikanaro se ne è andato senza una dannatissima, miserrima parola. E io darei fuoco alla sua chioma di fiamma, per questo. E tu, Findarato mio bello... Arrenditi all'evidenza, se avesse parlato Andreth lo avrebbe convinto e straconvinto. E se non lo avesse convinto... Beh, qualcosa avrebbe fatto. Ma non si sarebbe arresa tanto facilmente, non lo avrebbe "capito". Ok, che poiAikanaro non è nemmeno totalmente da biasimare, io ce l'ho con Findarato che lo spalleggia invece di scuoterlo e convincerlo a sposare Andreth! Ma ok, ok, mi calmo.
Sì, gli uomini mortali han vita breve: e in virtù di ciò son più risoluti, devono esserlo. Prendono decisioni, si sacrificano, agiscono. Gli Eldar, belli loro, hanno l'eternità davanti, si sposano quando possono, se non è oggi è domani, se non è domani è l'anno prossimo... O no, c'è la Bragollach, facciamo tra altri vent'anni, cia. E io non ho mai sclerato contro gli Elfi quanto stasera... Perdonatemi, Eldar miei belli! Ma a volte siete da prendere a tranvate nei denti, insomma!
Btw, mi piace. Mi piace che alla fine Findarato si sacrifichi proprio per questo, per un amore tra mortali e immortali, tra Eldar ed Edain. E la forza del sacrificio si avverte tutta nelle ultime righe, nelduello contro il lupo... Non sei scesa in dettagli truci, ma è assolutamente perfetto così com'è. L'ho adorato, semplicemente. E alla fine della storia avevo un groppo in gola che ancora non accenna a sciogliersi.
Perciò davvero Kan, hai fatto davvero un ottimo lavoro.
Ti abbraccio fortissimo e ti faccio un mare di complimenti!
Grazie infinite per questa storia, e scusa gli scleri insensati!

Melianar