Recensioni per
Un oltraggio alla Vita
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/12/16, ore 22:08

Ciao Kim! :3
Stavolta ho deciso di leggere una tua poesia, giusto per cambiare un po' =)
Hai deciso di trattare un argomento delicato e per nulla semplice, ma sei riuscita a parlarne in modo intenso e allo stesso tempo crudele. Questa tua poesia mostra i fatti esattamente come sono, senza nascondersi dietro a niente, sei stata lontana dalla circostanza e alla leggerezza, questo è un particolare che trovo rende la poesia originale.
Le sensazioni/emozioni che hai descritto sono molto reali, tant'è vero che mi sono venuti i brividi e la pelle d'oca!
Devo farti tantissimi complimenti, sei davvero bravissima e hai un grande talento per le poesie (ovviamente lo stesso vale per le storie) ♥
Alla prossima :3

Recensore Veterano
16/04/16, ore 01:12

Una poesia introspettiva e drammatica ruotante attorno ad un tema non banale trattato in maniera originale ed impeccabile. Sembra un telegramma, vero? Bene, adesso mi lascio andare. Mi serviva come aggancio per stemperare il tono drammatico del tuo componimento che, se non fosse chiaro, mi ha fatto riflettere e mi ha incuriostio, oltre che piaciuto. Il tema è uno dei miei più cari e non posso che concordare con quello che hai scritto, anche se, per fortuna, non ho mai dovuto ancora aver a che fare con la solitudine e il dolore per la perdita di qualcuno di caro. Diciamo che riesco a immedesimarmi e a far mie esperienze di vita, belle o brutte ch'esse siano, che non ho ancora vissuto, ecco. É facile dire di andare avanti e di farsi forza e coraggio, ma se non lo si vive in prima persona, non si può capire davvero come si sente una persona che ha perduto qualcuno di caro. Tutto sembra diverso e quello che prima dava allegria, adesso o non lo si nota oppure tende a far guardare all'indietro, così scatenando dispiacere, rimpianti, sensi di colpa e rabbia. Penso che tu abbia sottolineato tutto questo e anche di più, in forma sicuramente più gradevole della mia recensione. Molto, molto brava e, non so se voluto, il testo risulta anche abbastanza musicale. Perciò, ti faccio i miei più sentiti e sinceri complimenti. ;-) :-)

Recensore Master
09/03/16, ore 14:48

Ciao, cara, dopo secoli torno a leggere e recensire qualcosa su Efp e mi sei venuta in mente tu. :)
Cercavo un componimento breve e intenso, introspettivo, e l'ho trovato subito con te.
E' un testo che veramente fa riflettere molto, e ti intristisce, ma può essere anche un incentivo per ricordare, a chi ne ha bisogno, che il sole splende per tutti, e che gli oltraggi alla vita non si devono alimentare, per quanto la sofferenza sia parte irriducibile dell'uomo da cui nella vita non si può scappare, perchè i momenti bui ci sono per chiunque, purtroppo.
Nella poesia c'è il riferimento appunto al sole che splende, ma la sofferenza lo oscura, così come ti raggiunge più in fretta e non lascia scampo. L'unica via d'uscita sono le parole che hai intercalato veloci, rabbiose, nel mezzo del componimento, dando un ritmo forte al testo.
Prendere coraggio, affrontare, parlare, lottare. Il sole splende fuori ma ognuno ha il diritto di godere di quei raggi. L'importante è lottare, anche se nei momenti bui la cosa sembra impossibile e troppo difficile e il luccichio dell'oscurità è lì in agguato.
Una poesia che fa molto meditare, brava.

Recensore Junior
08/03/16, ore 08:41

Proprio come era accaduto con la tua vecchia storia 'Limitazioni', anche in questo caso mi trovo in possesso di ben poche parole da poterti offrire per conforto... per questo ti voglio dire una cosa: il fatto stesso che tu voglia parlare, voglia scrivere del tuo dolore, il fatto stesso che tu voglia che chiunque possa leggerne e saperne, è già un atto di grande forza interiore, perché è segno di voler esorcizzare il dolore--e in quesfo modo combatterlo.

Recensore Master
11/01/16, ore 17:18

Le poesie hanno un grande potere, quello di esprimere concetti complessi a parole e di renderli alla portata di tutti. L'accostare termini in un modo specifico, dettato dalla sola ispirazione, può cambiare molte e dirne delle altre sempre più importanti. In questo caso ci fa aprire gli occhi di fronte all'avidità della morte, alla chiusura della vita verso coloro che soffrono e la miriade di aggettivi che hai usato può solo metter terrore di cadere in tale oblio...

Recensore Master
11/01/16, ore 12:45

Kim, con questa poesia hai dato voce ai pensieri di tanta gente, quella che rimane quando qualcuno se ne va. E' curioso e allo stesso tempo terribilmente trista, ma la morte di una persona può sconvolgere la vita di altre mille. E' il prezzo che dobbiamo pagare per vivere.
Tutti usano le stesse frasi: bisogna reagire, guardare avanti. Su questo sono d'accordo, certo, ma a parole sembra tutto facile, tutto scontato.
Si prova un nodo alla gola, come se si volesse piangere, ma le lacrime non vogliono uscire. Si prova un vuoto immenso dentro, si arriva ad immaginare che la persona venuta a mancare sia al nostro fianco, e si finisce per convincersene.
Brava Kim, non ho altro da dire. Questa poesia è perfetta, crudelmente vera.