Ciao. Avevo già notato questa storia, ma volevo leggermela con calma, perché gli Avengers non sono qualcosa che puoi trattare in due parole, devo immergermi completamente nel loro mondo ^^
Allora, a intrigarmi e attrarmi era stata la frase sul fatto che tanti bambini, durante la Seconda Guerra Mondiale, avevano perso i loro papà: quindi mi ero approcciata a questa storia con un misto di tensione e con un bel groppo in gola, perché temevo di leggere il peggio.
Ho seguito quindi con ansia il racconto della protagonista, che rivive i drammatici momenti in cui si è dovuta separare dal proprio padre e, te lo devo dire, all'inizio non riuscivo a capire dove volessi arrivare: cosa centrava il tutto con il titolo? E davvero, dove si voleva arrivare?
Ho messo da parte tutto questo, e alla fine... alla fine mi sono commossa, quando tutto ha trovato il suo posto.
Alla fine ho potuto vedere veramente la sorpresa, la felicità esplosiva di questa donna nel sapere che l'uomo che ha salvato il suo papà e tante altre persone è vivo, è ritornato, e ho avuto la sensazione tangibile e certa che lui, Captain America, fosse il vero padre di questa storia, colui che ritorna sempre dalla guerra per proteggere chi ama, la mano amica che porta speranza e coraggio.
Sei stata bravissima e, lo posso ben dire, davvero ben tornato a casa, Cap!, perché tu sei tu riuscita bene a entrare in questo magico mondo, e a far entrare anche noi.
Bellissima in particolare l'ultima parte, dove la protagonista parla ammirata e commossa della figura del nostro Steve, e grazie per aver condiviso questa bellissima storia con noi.
Alla prossima,
Manto :* |