Recensioni per
Thursday's child
di mattmary15

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/08/18, ore 12:32

Ogni giorno della mia vita sono stato fuori posto. 
Con poche parole (a mio avviso perfino più azzeccate della scelta della canzone-emblema, per quanto stupenda) hai riassunto alla perfezione il tormento interiore di Saga. Nel momento della morte e della redenzione fra le braccia di Atena Saga crolla sotto il peso stesso della sua fragile costruzione.
So che potrebbe parere folle, ma ho sempre trovato un parallelismo fra la sua doppiezza e la natura bivalente di Saori/Atena, che riassume in sé l'ossimoro dell'essere umano e divino.
Complimenti
S.

Recensore Master
25/01/16, ore 15:32

Mi è piaciuta molto, compresa anche la scelta della canzone.

Gemini Saga è stato vittima e carnefice; alfiere e giocatore; imperatore e custode del mazzo.
Sì, ha pianificato una presa del potere, ha detenuto il potere, ma nascondendo dietro di sé un'ombra più scura.
Chissà se si è, alla fine, reso conto di essere stato manovrato, che poi è un po' difficile capire la portata di questa "manovra": io direi che Kanon ha agito un po' come in "Inception", instillando in Saga una certa idea e l'idea è tutto nella testa di certe persone. Impianta l'idea di conquistare il mondo nella testa di un giovane bavarese che sogna di diventare pittore e guarda che casino ti viene fuori.

Alla fine, quando le tue manie di grandezza vengono ridotte al lumicino che in realtà sono, quando tutti i castelli crollano e tu di trovi a contemplare le macerie puoi inveire contro l'ingiustizia che ti ha colpito, puoi girarti e andartene o puoi "raccogliere un pugno di sabbia" e accettare la sconfitta.

Saga è spezzato: io credo che il suo vero senso di colpa non sta tanto nelle azioni malvage che ha compiuto quanto nel fatto che non è stato in grado di opporsi. E ciò è debolezza.

Abbraccio.

Recensore Master
14/01/16, ore 22:59

Monday's child is fair of face,

Tuesday's child is full of grace,

Wednesday's child is full of woe,

Thursday's child has far to go,

Friday's child is loving and giving,

Saturday's child works hard for a living,

But the child who is born on the Sabbath day

Is fair and wise and good in every way


Sono sempre stata indecisa su quale canzone di Bowie rendesse al meglio il carattere di Saga, se questa o l'altrettanto monumentale The Man Who Sold the World. Forse la seconda si addice di più a Kanon, che ha venduto il mondo a Poseidone. Tenendo le dite incrociate dietro la schiena, ma sono dettagli.
Saga, invece.
Saga l'anima tormentata, Saga e il suo desiderio di alzarsi oltre tutto e tutto, di raggiungere chissà quali limiti - il cielo, forse?
Credo sia stata l'ambizione a perderlo. Perché Saga lo stratega, alla fine, avrebbe continuato a guardare al cielo anche se la sua doppiezza non fosse venuta fuori, anche se fosse rimasto sano. E si sarebbe chiesto fino a che punto sarebbe riuscito ad arrivare. C'è tanto spazio, nel cielo. Si espande a vista d'occhio, dopotutto. E dopo le nuvole, lo spazio infinito, e ancora oltre. C'è di che perdersi, rincorrendo questo sogno, quest'aquilone.
E alla fine, quando Saga cade, quando scopre che il suo viaggio è arrivato al capolinea, cosa continua a chiedere ad Athena?
Un futuro. Perché è questo che io leggo in quel refrain.
Throw me tomorrow

Only for you I don't regret

That I was Thursday's child

Un futuro. Un poter continuare ad andare avanti, ancora ed ancora, ma solo per lei. Per Athena. E forse è per questo che Saga non riesce a trovare conforto nel suo abbraccio. Perché pensa a quanto ancora avrebbe potuto fare, se solo avesse avuto un futuro.


Sì, il mondo è orfano. Il mondo è un posto un po' più triste. Il mondo fagociterà una leggenda, la masticherà e rivomiterà e se ne approprierà, facendola diventare qualcosa di pop come le orecchie di Topolino o il costume di Superman (o la zuppa Campbell's, se più ti aggrada). Una spilletta da appiccicare sullo zaino, assieme ai tanti mostri sacri che l'hanno preceduto. Questo mi rende triste. Perché le leggende non muoiono mai (e lui se ne starà volando a casa, alla galassia da cui proviene. O in alternativa è tornato a fare il Re dei Goblin.).

Grazie per questo punto di vista su Saga e sulla sua eterna irrequietezza.

P.S.: un suggerimento, prima che qualcuno più zelante di me te lo faccia notare: le regole del sito vietano che si utilizzino per intero le strofe di una canzone. Ti consiglio di scegliere quelle che ritieni più salienti (e lo so che è difficile) e lasciarle all'inizio e alla fine. Anche perché spezzano il flusso dei pensieri di Saga. Ed è un vero peccato!
Un abbraccio