Buon giorno cara persona! Questa tua piccola storia eh davvero molto bella, ma triste e malinconica. Si avverte tutto quel senso di irrequietezza che il giovane capitano Levi sta provando in quel attimi e quella macchia, che da tempo non c'è più, ma che lui vede ancora, è l'unica cosa che non riuscirà mai e poi mai a mandarla via, purtroppo. La morte del Comandante Erwin Smith ha lasciato davvero un grande senso di vuoto, il quale sarà davvero difficile riuscire a colmarlo del tutto è definitivamente. Beh, niente impossibile in questo mondo quindi chissà, forse un giorno un domani ci riuscirà. Ma deve ricordarsi che ha Hanji al suo fianco, lei è sarà più che pronta a consolarlo e a tirar su il morale.

Non sono solita leggere le fic shonen-ai e ancor meno le yaoi.
Sono inciampata nella tua quasi per caso e ho finito per leggerla tutta d’un fiato, rapita.
E sono arrivata in fondo con il cuore gonfio di tristezza e i lucciconi agli occhi. Non mi capita di frequente, ma tu hai scritto qualcosa di così delicato e struggente che non potevo non restarne scossa.
Ho adorato il tuo stile asciutto e incisivo, che si adatta così bene alla personalità del protagonista. Levi è il narratore, è colui che deve affrontare la quotidiana assenza dell’uomo che amava. E lo fa chiudendosi in una menzogna, rifiutando la realtà. E la sofferenza che permea da ogni suo gesto, dalle sue illusioni è come una pugnalata al petto. Questa fic è potente ed è stupenda.
Mi dispiace davvero tanto che non sia stata accolta come avrebbe meritato.
Mi auguro però che tu non smetta di scrivere, perché sei davvero brava.
Spero di leggerti ancora.

(Giudizio espresso in occasione del "The Wings of Freedom ~ eruri contest" sul forum di EFP)

La macchia di N (Nia su efp)
Grammatica & Stile: Niente da dire, lo stile è pulito e scorrevole, scivola via in un attimo e trasmette tutto quello che deve trasmettere. Anche la grammatica va benissimo, non ho trovato errori né di battitura né di distrazione e il testo risulta corretto nel suo complesso; pure la scelta della formattazione la trovo azzeccata.
Caratterizzazione: Ci siamo, i personaggi – Levi soprattutto dato che alla fine la storia ruota intorno a lui principalmente – sono centrati. Hanji dimostra di essere quella che tiene a Levi, cerca di penetrare nel suo muro perché preoccupata per lui vista la sua condizione, ma allo stesso tempo non vuole distruggere qualcosa che, per lui, significa tutto e quindi non lo costringe a dare un taglio netto. Erwin, nelle sue apparizioni sporadiche, negli sprazzi che la memoria di Levi ci concede, appare quello che è sempre stato: un uomo con la speranza per il futuro, con grandi aspirazioni e il desiderio di salvare quello che può salvare, anche a rischio di tutto.
E Levi, sebbene si trovi in una condizione “ai limiti” appare come dovrebbe: una persona distrutta, che ha perso la bussola che aveva faticosamente trovato e stretto e che continua a stringere malgrado non sia più di nessun aiuto per la sua vita, per il suo futuro. Risulta la persona che è, dopo aver perso quello a cui teneva di più e che lo ha reso instabile.
Originalità: In qualche meandro della mia mente devo dire che mi aspettavo fin da subito una storia del genere; i personaggi si prestano molto a questo genere di epilogo e trovo che anche come è stato presentato, con un inizio non proprio chiaro, lasciando un senso di aspettativa, vedendo dal punto di vista di Levi che pian piano realizza qualcosa che già sa, ma che non vorrà probabilmente mai ammettere apertamente sia qualcosa di originale. Già visto forse, ma alla fine oltre all'idea di fondo, bisogna anche saperla realizzare e ci sei riuscita.
Utilizzo prompt: Il prompt secondo me è azzeccatissimo, hai fatto bene a cambiare e devo dire che ci sta molto. Per quanto non sia così evidente, tutto in questa ff, se si legge con attenzione, ruota proprio intorno alla speranza. La speranza infranta di Levi principalmente, che ormai non ha più altro a cui appigliarsi se non una macchia che probabilmente è l'essenza stessa di quello che ha perduto per sempre e che gli è necessaria per continuare ad andare avanti, ma allo stesso tempo lo tiene ancorato al passato.
Giudizio personale: Mi è piaciuta un sacco, lo ammetto. Ammetto anche di amare parecchio i bad end, perché seppure io preferisca i finali belli e felici, sono convinta che i più reali siano proprio i primi. Sono realistici e mettono a nudo i personaggi molto più di quanto possano fare dei finali con epiloghi allegri e spensierati. Stesso motivo per cui mi piacciono i finali che lasciano un senso di inquietudine – insomma molto horror per intenderci. E niente, sei stata brava, francamente fin da subito ho capito dall'atmosfera che c'era qualcosa che non quadrava e che non doveva essere ciò che sembrava, motivo per cui penso che quando è venuto tutto a galla, lasciando intendere la situazione prima, mi sono commossa e non poco. Sono una sensibile, che ci vogliamo fare? Dunque niente, bravissima, sono contenta che tu l'abbia scritta, perché per quanto straziante, merita di essere letta e apprezzata.