Recensioni per
Seventeen
di Nuel

Questa storia ha ottenuto 185 recensioni.
Positive : 183
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
04/01/20, ore 16:49

Carissima Nuel,
ammetto di avere dentro un certo vuoto... è tanto che seguo questa storia e sono già alla fine. Quasi non posso crederci ma, soprattutto, ho moltissime emozioni che devo palesare, e una fra queste è il sapore dolceamaro che mi ha lasciato, ma dopotutto niente è semplice, nella vita, e Stella sta affrontando troppe cose insieme tra cui capire i suoi veri sentimenti. Ha troppe cose per la testa e quel cambio di sesso di certo non fa altro che amplificare i problemi della vita... e di certo crearne di nuovi, tipo capire se ama o no Gus, non sono d'aiuto. Quando si arriva ad un limite si cerca di tenere ciò che si può gestire e scansare le cose in verità creano più problemi. Capisco la delusione di Gus e capisco anche però il suo senso di libertà, alla fine. Stella non sa cosa vuole e forse nemmeno lui lo sapeva, e ha la libertà ora di scoprirlo con Dylan. Può trovare da solo la strada, e alla fine sta facendo quello che suo padre voleva: fare esperienza e capirsi, scoprire cosa vuole dalla vita e dalla sua sessualità.

Per quanto riguarda Justin e Brian, invece, è la parte dolce del capitolo. La proposta non è solo molto dolce da immaginare, ma rimangono pur sempre loro: invece di nascondere tradimenti, sono palesi e si accettano, ma l'amore c'è. Sono liberi di bramare altro, ma l'amore reciproco resta. Non è semplice arrivare a una conclusione simile, ma loro possono. Possono perché hanno compreso a pieno le esigenze dell'altro, ed è per questo che funzionano. Mi piace davvero moltissimo il loro rapporto.

Insomma, cara nuel, un finale che mi ha lasciato molte cose ma, per fortuna ho il seguito completo da leggere, e vorrei capire cosa succederà a Gus e Stella, se si ritroveranno, e se potranno avere magari un amore come quello di Justin e Brian ♥ Come sempre sei in grado di affrontare ogni sentimento, ogni emozione, in modo umano. Per questo mi lasci sempre qualcosa nel cuore, quando ti leggo.
A presto,
Miry

Recensore Master
29/12/19, ore 01:59

Carissima Nuel,
ti sei passata come un treno da me e io mi presento qui con ritardi mostruosi, ma queste feste ho lavorato, quindi non ho avuto modo di ricambiare le tue recensioni, ma giuro che rimedierò, anche perché dopo questo capitolo voglio sapere, voglio sapere cosa succede e se Brian è veramente così stronzo, anche se come Stella, un po' lo capisco e un po' no.
C'è tutto un mosaico di eventi, che parevano poter finalmente permettere a Gus e Stella di proseguire il loro cammino insieme, ma pare invece che non sarà così- Il loro rapporto non è semplice, più che altro per il fatto che Gus ha conosciuto Stella che era Steve, quindi un uomo, e che Stella sta ancora compiendo la sua trasformazione, che sarà corporea, ma anche emotiva... fors persino spirituale. Un cambio completo che coinvolge qualsiasi persona che è all'interno di un anello dove lei è il centro di tutto e Gus è troppo vicino, ed è troppo coinvolto in un momento della sua vita fatto di scelte e di difficoltà,una fra queste avere un padre che non sempre si rivela comprensivo ma che comunque lo mette sempre al primo posto.

Impossibile non immedesimarsi in ognuno di loro, eppure qui chi ci rimetterà di più, secondo me è Gus. E' dentro un vortice di cambiamenti,anche non suoi. L'unico cambiamento dove lui non sceglie è quello di Stella ma lo coinvolge comunque. Insomma... un gran bel caos mentale, traumatico per la sua età... ma comunque niente dice che potrebbe funzionare comunque e che possano fare quel percorso insieme.
Vedremo cosa deciderà di fare Stella... vedremo. Nel frattempo ti dico che ho il cuore spezzato per lei... perché comunque Brian l'ha aiutata molto più di chiunque altro, nelle sue scelte e questo lei di certo non lo può dimenticare.
A presto cara Nuel, se non ci sentiamo prima, buon anno ♥
Miry

Recensore Master
19/12/19, ore 14:33

Carissima Nuel,
si sente l'aria di finale, e ho visto che mi mancano pochissimi capitoli alla fine, ma sono felice che non sarà davvero finita (e in più ho visto che ho altre shot su quest'opera, da leggere, il che mi rende molto felice), ma questo capitolo è stato straziante.
Io mi sono sempre messa nei panni di Paul sin dall'inizio, ma ammetto che entrare anche in quelli di Brian non sia difficile. Dopotutto a lui stava bene quello che Justin faceva, ma qui ci ha sempre rimesso Paul, che non è n violento, uno stronzo, un menefreghista; è uno che a Justin ci tiene, così tanto che ha sempre disapprovato quella relazione a tre, ma non gli ha mai privato di amare e vedersi con Brian... se non è questo vero amore, io non lo so.
Ed è qui che si spalanca la consapevolezza. Brian stesso si mette nei panni di Paul pur non avendo le sue stesse idee. Capisce che i suoi ragionamenti non sono da tutti, anzi... ed è ora che anche Justin se ne renda conto. È ovvio che tenga ad entrambi, ed è palese che prediliga Brian su tutti, ma non può tenere due piedi in due staffe, per rispetto di Paul che una cosa così non la accetta, e gli dà modo di scegliere una volta per tutti per il bene di tutti.
Io amo Brian; si rivela sempre uno stronzo ma alla fine è quello che riesce a rendere determinati e difficili concetti, lineari, cercando di entrare a suo modo nella testa di chi la pensa diversamente.
Ma Justin ha scelto... ha sempre scelto Brian. Paul esce di scena, e i nostri restano. La disperazione mischiata all'erotismo del finale, mi hanno fatto salire un brivido lungo la schiena. Davvero un capitolo bellissimo, l'ho amato dal profondo **

Ah ti segnalo un piccolo refuso: «Lui è pronto a tutto a per te, per farti felice [...]
A prestissimo,
Miry

Recensore Master
13/12/19, ore 11:46

Carissima Nuel,
ma che bello questo capitolo! Anche se si fonde con la confusione mentale di Gus più che legittimata, siccome Stella sta cambiando sesso e i dubbi ci sono. Chi non li avrebbe? Entrambi stanno vivendo un momento di mutamenti, ma per ora Stella sembra quella che ha preso la faccenda con molta più calma, forse perché Brian ha fatto del suo meglio per darle un obiettivo – anche se,conoscendo Brian, non si ha mai la sensazione che lo stia facendo senza alcun fine, ma comincio a credere nella sua bontà, specie dopo questo capitolo e quello che ha fatto per Aidan... dimostrando un certo cuore, anche nel non cedere al giovane meccanico e rimanendo dunque federe a Justin, anche se immagino che non sarà sempre così...
Brian e Justin mi piacciono da impazzire, sono una coppia meravigliosamente delineata e descritta, piena di sfumature diverse, visti spesso da molti personaggi diversi, quindi ormai come se li conoscessi davvero... ma adoro vederli dal POV di Gus. Perché conosce suo padre, dopotutto, e sa quanto davvero tenga a Justin. Più di quanto voglia far credere ♥
Cara Nuel, mi innamoro sempre di più di questi personaggi. Con l'anno nuovo mi sono imposta di cominciare la serie. Uno di quegli obiettivi che spero di mantenere!
A presto, complimenti come sempre,
Miry

Recensore Master
05/12/19, ore 19:07

Carissima Nuel,
eccomi qui che giungo da te, finalmente! Che bel capitolo. Sembra proprio che Justin abbia un po' di messaggi subliminali che lo spingono a dover scegliere tra Brian e Paul. Dopotutto avere due piedi in due staffe fa male, ma soprattutto fa male a Paul, sempre accondiscendente e, come dice Justin, lo sopporta anche nei momenti in cui è più cupo e meno determinato. Semplicemente aspetta che passi. Brian è più duro su quel lato. Non gli dà tempo di buttarsi giù, lo incita ad andare avanti, a non mollare. Il che è un bene, ma Brian rimane sempre il più dominante, e Justin pende dalle sue labbra, inesorabilmente, ma è a lui che sta bene. È lui che decide chi lo fa stare meglio e, dal finale, sembrerebbe proprio che Brian abbia la meglio. Dal canto mio, avendo cercato di capire un po' com'è fatto Paul, capisco che il suo fascino sia anche nel suo essere tanto accomodante e accondiscendente nei riguardi di quel ragazzo, ma forse davvero merita qualcuno che sappia dargli la stessa attenzione.
Per quanto riguarda Brian, invece, noto una lieve confusione mentale (ho amato però la descrizione del barista/meccanico e i discorsi sulle auto. lavoro in una officina come contabile, ma sono abbastanza ferrata in materia siccome mi interessa conoscere i motori, quindi sono rimasta affascinata da come l'hai impostato). Sin dall'inizio del suo paragrafo si capisce che ha bisogno di qualcosa, di qualcuno e questo qualcuno è Justin. Si vogliono, abbisognano l'uno dell'altro, e il fatto che gli chieda di indossare lui il preservativo e quindi dominarlo, a mio parere significa dimostrarli molto più di quanto Brian voglia far credere.
Un capitolo un po' malinconico, molto introspettivo, che decisamente ho amato.
Un abbraccio, cara Nuel,amo sempre di più questi personaggi ♥
Miry

Recensore Master
26/11/19, ore 00:24

Carissima Nuel,
eccomi qui giunta al 14esimo capitolo?? Okay, il tempo passa, specie quando si legge un prodotto così ottimo, che non solo è piacevole leggere, ma è anche un'esperienza profonda, quando si entra nella psicologia dei personaggi in modo così umano.
Ho adorato la prima parte con Lindsay e Paul. Entrambi sono lì per Justin, anche se Paul ha sentito parlare di Lindsay e Mel ma loro non hanno mai sentito parlare di lui.
A me il personaggio di Paul piace davvero moltissimo, per la sua determinazione e per il suo accettare Justin per quello che è, e ciò che vuole. Justin si fida di lui, probabilmente è la persona più importante che ha dopo Brian, ma quest'ultimo è tutto il suo mondo e questo, Paul, lo ha accettato ma forse vive di speranze che sa si sfalderanno, perché rimarrà sempre secondo. Non sono amici ma nemmeno due amanti travolti da un forte sentimento o, per lo meno, forse lo sono a senso unico. Il che non può che dispiacermi e non posso che amare il modo con cui affronti sempre questa decisione che Paul ha preso, di non chiudere mai la sua porta a Justin.

Per quanto riguarda la seconda parte, Stella è silenziosa e uditrice di discorsi terribili, che vedono protagonisti ancora una volta i pregiudizi degli altri. Eppure, in questo carico negativo di un mondo, quello dell'omosessualità, che dovrebbe essere semplicemente condensato a qualsiasi altro, ci vedo un barlume di speranza nel rapporto tra Brian e Stella. In realtà l'evolversi delle cose tra loro un po' mi preoccupa, contando che ho lasciato l'ultimo capitolo con Brian e Gus che discutono di argomenti spinosi, come il doversi divertire prima di grandi passi, di grandi "catene" allicciate con altri.
Insomma, il rapporto evolve, ma la reazione di Stella mi mette in allarme.
Non mi resta che proseguire e scoprirlo.
A presto, mia cara Nuel. Come sempre leggerti è più che un piacere. È un'esperienza di umanità ♥
Miry

Recensore Master
20/11/19, ore 16:58

Carissima Nuel,
ti chiedo scusa se arrivo così tardi, ma infine eccomi qui!
Un capitolo intenso, pieno di emozioni e quando parlo di emozioni, parlo proprio di sentimenti, anche quelli più contrastanti. Se da una parte Justin sente il bisogno di tornare da Brian e Gus, palesando la sua fedeltà nei riguardi del compagno,dall'altra Brian non sembra trasmettere lo stesso messaggio a suo figlio, il quale gli confessa l'amore che prova per Stella e che viene decisamente banalizzato da Brian.
Brian è sempre un bel personaggio, e i suoi comportamenti sebbene spesso così infimi, non sono mai forzati. Sono parte di un personaggio che, comunque, in 13 capitoli ho imparato ad accettare e capire, sebbene non condivida sempre le sue idee, come in questo caso.
Dice a Gus di fare il suo percorso, di fare esperienza, mentre aspetta che Stella si senta a suo agio col suo corpo, ma... quanto è giusto? Quanto è sbagliato?
Gus ama Stella, e questo comprende la fedeltà totale, no? Sa a cosa sta andando incontro, forse lo ha sempre saputo, ma immagino che un conto sia pensarlo, un conto sia esserci dentro.
In sostanza, posso un po' capire il discorso di Brian, ma non lo condivido, specie se suo figli gli ha appena detto quanto profondo è ciò che prova per la sua ragazza... subito dopo averlo ringraziato per ciò che sta facendo per lui. Un po' bastone e un po' carota, Brian...
Lui e Justin si dicono ti amo in modo diverso, andando con altri partner ma senza mai tradisrsi davvero. È una cosa loro, che hanno accettato, ma che non è per tutti così.
Insomma, un capitolo bellissimo, che tocca sempre tematiche molto delicate, e lo fa con la tua penna sempre attenta e soprattutto nel rispetto di ogni categoria.
Complimenti come sempre, per quel che mi lasci, qusta storia la sto amando ogni volta di più ♥
Miry

Recensore Master
10/11/19, ore 20:43

«L'amore non è mai sbagliato, Brian»,
Carissima Nuel,
con questa bellissima frase che è praticamente il mio motto ogni volta che scrivo, che apro questa recensione di questo capitolo che ho letteralmente adorato!
Brian che si schiera in difesa di Stella, Stella che lo vede come unica persona che può aiutarla in quella condizione in cui si sta trovando. A parte che avrei dato un pugno al preside, se mi avesse detto tutte quelle cose, ma Brian ha fatto di meglio. Non solo ha promesso qualcosa che, comunque, servirà sempre in una scuola, ma lo ha fatto con due intenti: il primo è quello di corrompere, l'altro è quello di dover costringere la scuola a ringraziare dei "gay", per questo. Una mossa furba, davvero furba, e sinceramente Brian continua a rimanere il mio personaggio preferito che, lo ammetto, affiancato a Stella, mi piace sempr tantissimo. Sembra quasi che sia l'unica che riesce a metterlo in difficoltà. Dopotutto lui ammette con Michael che la ragazza gli piace, la crede coraggiosa, ma che il problema non è lei... il problema è Gus e la sua confusione. La paura che suo figlio possa comprendere di non amare entrambe le cose, ma di amarne solo una, e cadere quindi facendosi molto male, è l'unica cosa che lo preoccupa. Ma, ripeto, L'amore non è mai sbagliato e tutti, prima o poi, ci facciamo i conti.
Comprendo la sua preoccupazione, ma Gus deve fare il suo percorso, capire cosa vuole da solo, senza nessuno che lo intralci o lo influenzi.
Spero davvero che Brian, questo, possa capirlo in toto.

Come sempre bellissimo capitolo, mia cara Nuel. Come sempre affronti certe cose con una delicatezza invidiabile. A presto, dunque,
Miry

Recensore Master
05/11/19, ore 17:57

Carissima Nuel,
un capitolo davvero intenso questo, e devo dirti la verità: se già amavo Justin per la sua caratterizzazione, qui me ne sono innamorata follemente. Adoro come difenda sempre Brian, come ammetta che però è quello che è ma che lui accetta quel suo lato, o probabilmente non avrebbe dubbi nei riguardi della sua relazione con Paul. Quest'ultimo dal canto suo si è rivelato di certo comprensivo, e questo forse rende le cose ancora più complicate, in quella loro relazione. È accondiscendente, accetta tutto per amore di Justin e, come si suol dire se lo ami davvero, lo lasci andare ed è quello che sta cercando di fare, spingendo Justin a tornare da Brian e da Gus, che ormai Justin reputa come un figlio e a cui tiene tantissimo e, nel corso della storia, ne abbiamo avuto modo. Lo stesso per Stella. Essendo un'orbita che gira intorno al satellite di Gus, rientra nelle sue premure. Molto umano, molto dolce, ma è qualcosa che appunto vuole delle scelte, soprattutto, in questo caso, nei riguardi di Paul che, dopotutto, vorrebbe una stabilità e cerca di darla lui, a Justin, concedendogli ogni libertà di scelta per il suo bene.

Invece Debbie. Niente, inutile dire che mi farei adottare come nipote da lei, per quanto mi fa piegare in due dal ridere. La lingua più biforcuta che abbia mai letto, di un'intraprendenza e giovinezza sconfinate. Una mente aperta, che non ha un solo metro di giudizio, ma molti, a seconda della situazione.
Tutto poi torna a Stella; la sua situazione complicata che necessita di comprensione edi amici, visto che la sua condizione e la verità potrebbero seriamente allontanarne molti, siccome la genteè quello che è.
Cara Nuel amo questa storia, e ho adorato questo capitolo, e entrare nei tuoi personaggi e farmi coinvolgere è sempre un piacere immenso.
Un abbraccio,
Miry

Recensore Master
31/10/19, ore 12:43

Carissima Nuel,
in un week end estremamente pieno, finalmente mi concedo il piacere di leggerti e di continuare questa long, con estremo piacere **
un capitolo bello, che vacilla dal fluff di Hunter e Mary che coronano un sogno, tra i corridoi di un ospedale, mentre la notizia della verità su Stella ormai dilaga a macchia d'olio tra tutti. Un segreto che la ragazza avrebbe voluto mantenere come tale ma che di fatto è impossibile che lo rimanga. Posso solo immaginare il disagio che possa sentire; posso solo immaginare quanto sia destabilizzante fingere qualcosa che è semplicemente ciò che lei si sente di essere, ma che il mondo – per la maggior parte, non è in grado di comprendere. Sempre ben affrontati, tali temi, dalla tua penna deliziosa **

Per quanto riguarda Brian, invece, è tormentato dalle paturnie del figlio. Tiene a Gus e per quanto la natura di Brian sia tutt'altro che tranquilla e pacata, pare che per ora quello sia il suo chiodo fisso. Stronzo, ma non menefreghista. Convinto di aver sempre ragione, ma di certo Brian è un personaggio che sa riflettere, e questo lo rende più umano di quanto possa sembrare. Gli anni di certo lo hanno cambiato e la paternità è parte di quel cambiamento. Lo si nota da come hai descritto perfettamente la sua introspezione, con questa riflessione su quanto le cose siano cambiate. Su quanto in quella discoteca non si lasci andare con nessuno, come forse un tempo invece avrebbe fatto.
Il tempo cambia le cose, le persone e Brian sembra avere altre priorità, ora come ora, sebbene ricerchi compagni occasionali comunque, ma che somigliano quasi ironicamente a Justin.
Bel capitolo, come sempre arricchisci le mie pause dal lavoro **
A prestissimo,
Miry

Recensore Master
09/10/19, ore 20:40

Carissima Nuel,
eccomi qui, finalmente. Questo capitolo è un po' dolcettosissimo, un po' amaro. Sì, perché all'inizio mi sono un po' spaventata dalla reazione di Gus alla sua notorietà nella nuova scuola. Ho avuto paura, perché ho visto in Gus una scintilla che si accendeva, e i suoi dubbi dopo, quando si ricongiunge con Stella, un po' mi hanno preoccupato. Che stia cominciando a farsi delle domande? Che stia cercando di capire se Stella gli piace allo stesso modo di Steve? Eppure apprezza ciò che suo padre ha fatto e vuole fare per lei – sebbene conosce bene suo padre e sa che la fiducia totale non è proprio ciò che vorrebbe dargli. E sinceramente, nemmeno io, dopo aver inquadrato Brian (sebbene lo adori proprio per la sua tridimensionalità, che spicca di certo tra tutti e lo rende più umano di quel che vuole far credere). Stella è tenerissima, si sente a suo agio, si sente bella e finalmente forse si sente reale. Mi fa sempre tanta tenerezza, è dolcissima, non vorrei mai vederla soffrire. Mi sono abbastanza affezionata a lei ♥

A finire di intenerirmi sono stati Ben e Michael. Di certo una coppia che ha trovato una dimensione nel mondo, malgrado tutto... che hanno preso quel "in salute e in malattia" come una vera e propria regola di vita di coppia. Qualcosa che va oltre l'amore, è spirituale. Per questo ti faccio i miei complimenti ancora una volta sia per la tua empatia verso i personaggi – che trasmetti sempre fortissima a noi – sia per i temi trattati, mai in modo banale, sempre con un'umanità ineccepibile.
Davvero, mi perdo nelle tue parole, ogni volta.
A presto,
Miry

Recensore Master
07/10/19, ore 11:43

Cara Nuel,

mi sento come quando si torna da un lungo viaggio e devo confessarti che mi mancheranno da morire questi personaggi, che tu hai saputo scrivere così bene. Stella si è dimostrata matura non accampando scuse che potevano fornire un appiglio. Credo che il fatto che Gus volesse fare l’amore con lei sia stato ciò che l’ha fatta decidere a troncare, perché Gus vuole fare l’amore con un corpo che lei non accetta come tale. Io non so che si prova realmente a sentirsi nella pelle sbagliata, ma capisco che se lei si sente una donna vuole fare l’amore come una donna. Steve per lei non esiste, Steve è una maschera che si è stufata di portare, ma è anche un qualcosa che potrebbe fare del male a Gus e non solo perché potrebbe essere preso in giro e picchiato, ma semplicemente perché potrebbe finire per essere legato a una persona che non lo attrae davvero fisicamente, perché qui Brian aveva ragione, Gus ha soli diciotto anni e non può davvero sapere, o meglio: non può avere la certezza che duri. A voler essere cinici, la certezza che una storia duri non la sia ha mai e l’eterosessualità o l’omosessualità o l’essere qualsiasi altra cosa non garantiscono il finale del vissero felici e contenti. Ho messo recentemente in una nota che i personaggi non sanno di essere parte di una storia, né che per loro finirà tutto bene e agiscono di conseguenza. Ecco perché Gus e Stella si sono lasciati.

La dichiarazione di Brian e Justin è molto romantica ed è di quelle che preferisco (e credo tu sappia anche il perché ^^) è privata: non ha bisogno di feste, annunciazioni e pacchianate (amo i matrimoni romantici, ma finirò senz’altro per sposarmi in comune con soli i testimoni, quindi figurati quanto mi fanno gongolare ‘sti due che si promettono cose soli in mezzo alla gente: AMO). Come amo molto il concetto di scelta della coppia (il matrimonio è un contratto civile, lo è sempre stato: poi dal Cinquecento la Chiesa ha provato a regolarizzarlo e a controllarlo, ma sempre e solo un contratto civile è, per tutti) ed è molto maturo questo approccio di scelta giornaliera, che ha un concetto differente di fedeltà. Nel senso: Brian dice “non siamo come quelle coppie eterosessuali [sic] che devono avere bisogno l’uno dell’altro…” al netto del paragone, spiega un concetto bellissimo di indipendenza e di fiducia nella coppia che può sopravvivere anche a ingerenze esterne, purché siano entro le regole del coinvolgimento fisico. Brian e Justin sono più fedeli di quanto non pensino l’uno all’altro perché hanno superato l’affaire Paul e non si sono mai innamorati dei loro partner occasionali. Si scelgono ogni giorno e se lo sono detto nel modo più dolce di tutti. Io ADORO questo finale e trovo che tu sia stata bravissima nel tessere una trama lunga, ricca di spunti, coinvolgente, emozionante e capace di far avvicinare al mondo di QaF chiunque grazie alla forza dei sentimenti che narri perché l’amore, sia esso omosessuale, bisessuale o eterosessuale è, come diceva Dante, il motore che muove le stelle ♥.

Tantissimi complimenti, è una delle storie più mature e belle che abbia mai letto su questo sito (e non ne ho lette poche) e tu hai una sensibilità spiccata nel trattare temi anche difficili (voglio il seguito del seguito/ti prego **).
Buon inizio settimana,
Shilyss :)

P.S.
Da adesso in poi mi getterò sulle shot... muwahahaa! (Si sfrega le mani soddisfatta)

Recensore Master
30/09/19, ore 12:32

Carissima Nuel,
Ho avuto per un attimo fede in Brian, anche se ho pensato: è forse impazzito? Da dove gli viene tutta questa premura nei riguardi di Stella? E invece c'era il doppio fine, anche se dubito che possa davvero trattarsi solo di questo. Dopotutto secondo me la verità è che davvero Brian non vuole fare la guerra con Gus per sempre. E Stella, comunque, sarebbe materiale da diatribe forse per una vita intera. Aiutando la ragazza un po' avrebbe la risposta che cerca e un po' aiuterebbe Gus. Stella, però, non sembra esattamente il centro delle sue preoccupazioni. Il che è triste, ma magari questo aiuto nel look e nell'istruzione potrà farlo cambiare? Vedremo!

Passiamo poi a Justin... In questo capitolo la tematica dell'AIDS è affrontata come dovrebbe essere: ovvero con la consapevolezza che il sesso protetto è necessario, ma che esiste il desiderio di privarsi di quelle barriere, ogni tanto... perché dopotutto fare l'amore è sempre bello e lo si vorrebbe fare senza paure e limitazioni, no? La scelta – e affrontare il rischio, sta a chi lo fa, poi. Ma a che prezzo? Justin è in quel vortice di pericolo, e Paul è un po' il suo punto debole, sebbene di mezzo vi sia sempre, costantemente, il pensiero di Brian. Mi sto un po' preoccupando, ecco ._.
Complimenti come sempre per gli argomenti trattati, per come ce li racconti e sopratutto per avermi catturata in questo vortice **
A prestissimo,
Miry

Recensore Master
29/09/19, ore 13:47

Cara Nuel! ^^

So che non ti sorprenderai nel ritrovarmi qui ^^ visto che sei una deliziosa abitudine e sono al penultimo capitolo. Ho sempre ammirato e criticato Brian in egual misura perché è uno squalo nel lavoro e nella vita, ma qui, nonostante tifi per Stella e Gus, non ho potuto non essere concorde con lui. Tifo per Romeo e Giulietta, ma al posto di Brian avrei fatto un discorso tanto differente, alla luce della consapevolezza che mio figlio basa ogni sua scelta futura su una ragazza che potrebbe non amare dopo l’operazione? Il bello di questa tua storia sta nel fatto che Brian è quello che vogliamo, ma non è un ipocrita, non dice “peace and love” perché è giusto dirlo, ma arriva al nocciolo di una questione che sarà ingiusta quanto ci pare, ma un fondo di verità lo ha. Tra l’altro lui non è che disprezza Stella o il suo percorso, tutt’altro: solo che si fa un legittimo dubbio, perché la storia d’amore di Gus è di quelle che sarebbe complicato gestire pure a quarant’anni, al netto di ipocrisie. E questa storia non ce le ha perché Brian può permettersi (e lo fa) di sollevare un problema spinoso a costo di passare per lo str£$o di turno.

Ecco perché io lo adoro <3. Ogni tanto lo detesto, ma prevalentemente lo adoro. Leggendo prima il seguito c’era sempre quest’ombra scura sul passato di Brian, ma devo dire che il suo discorso è giusto e paterno, come paterno è l’atteggiamento verso la ditta. Come al solito Kinney mi ha rubato tutto lo spazio, ma sappi che adoro anche Lindsay e ho adorato quella gelosia/amicizia che esiste in seno a questa famiglia allargata sempre molto ben descritta. Il fatto che tu abbia scelto di far parlare Brian con dei dialoghi e di gestire la spiegazione del suo punto di vista in questo preciso modo ha reso il capitolo, che tratta un tema e un momento delicato, come sempre magnificamente scritto e appassionante. Un caro saluto, con tanta stima ^^,

Shilyss

P.S.
La vacanza a Palm Springs, awwww <3

Recensore Master
25/09/19, ore 23:02

Cara Nuel!

Credo che questo sia il più bel capitolo di tutta la long. Non me l’aspettavo e c’è una tale dignità nella scena. Parto da Paul, perché credo che l’unico modo di analizzare bene la cosa sia partire da lui, da quest’uomo ambizioso che vive da sempre come facente parte di una minoranza e che ambisce a qualcosa di più. È bello, ricco, di successo e ha una personalità forte e decisa, tale che si rende conto dell’impossibilità della sua situazione e la affronta da uomo, faccia a faccia con Kinney. Sa che potrà perdere e, con tutta probabilità, se lo aspetta anche, ma deve fare un tentativo, deve provarci fino in fondo. La cosa tragica è che apre letteralmente il suo cuore a un rivale dall’indubbio fascino, dai modi arroganti. Amo che tra i due ci sia stima perché entrambi “valgono” come soggetti e ho amato la franchezza del loro parlarsi senza retoriche o giri di parole. Brian insiste molto su un concetto che mi è piaciuto. Quando Paul insiste per prendere la decisione per Justin imponendogli di scegliere, Kinney la mette su un piano particolare: dice “tu non puoi sapere cos’è meglio per lui” e a pensarci ha ragione, nessuno ha il diritto di scegliere “cosa è meglio”.

Quest’estrema libertà ovviamente è un’arma a doppio taglio, perché quando Brian affronta Justin davanti a Paul gioca sporco. Lo caccia sapendo che l’altro esploderà. Credo che abbia bluffato, nonostante l’otp sia quella. Il dialogo tra Paul e Kinney l’ho trovato semplicemente bellissimo. È davanti a Paul che Brian si rende finalmente conto di cosa sta perdendo, che capisce ciò che forse non ha mai voluto vedere proprio in virtù di questo stile di vita libertino e disinibito, in cui la fedeltà del cuore non è quella del corpo? E la reazione di Brian è bellissima perché è scompostamente composta – tra l’altro è bellissimo come lo descrivi quando Paul l’osserva. Rispetto ai due giganti, l’artista Justin appare come il più fragile. È un aspetto che mi piace, di lui? Senz’altro è realistico. Ci sono uomini che hanno moglie, figli e amanti e che tengono allegramente il piede in due staffe perché non vogliono scegliere. Altri che non si prendono le loro responsabilità a venti, a trenta e a quarant’anni – che poi sono una nuova età adolescenziale; certo avere quarant’anni nel 2019 non è uguale ad averli nel 1939 o nel 1949. Perché Justin dovrebbe scegliere? Brian non gliel’ha mai imposto, a Paul pareva stare bene. Sicuramente tra Pittsburgh e New York ci potrà essere stato qualche ripensamento, qualche buon proposito, ma per citarti una mia frase che ti è piaciuta tanto, la vita è imperfetta e i romanzi dovrebbero tentare di imitarla. :)
L’ho adorato.
Shilyss

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