Recensioni per
Mazzi di violette
di Lady Five
Che dire? Gli altri recensori hanno già detto e fatto (persino la segnalazione per le scelte del sito) tutto quel che era possibile dire e fare. I due protagonisti non hanno un nome, come la città, e appaiono "grigi", come la città e come la loro incompiuta storia d'amore. La tua scrittura è come se dipingesse dei quadri in maniera perfetta: l'albergo, le strade, il palazzo, la camera vuota alla fine, solo coi piccoli oggettini comprati nei mercatini... senza eccedere in descrizioni e particolari superflui. La narrazione è lenta e "stanca", come nei classici russi, e si percepisce una malinconia per le cose passate. Tutte cose perfette per questo tipo di storie. È un peccato che gioielli come questo ammufiscano nelle soffitte di chi li ha pensati. Se ne hai altri tirali fuori (e perdonami la schiettezza). Ho ritrovato lo stile (seppur differente, si coglie la stessa scorrevolezza e la stessa asciuttezza) dell'altra tua che ho letto (la favola del "dono") e trovo che le cose non "dette", i "sospesi" e i "misteri", siano i tocchi che danno classe a un racconto. |
Me lo sono lasciata per ultimo, questo racconto. |
"Mazzi di violette" è un titolo piuttosto neutro, piuttosto "innocuo", da cui ci si può aspettare dolcezza, innocenza, passione... qualsiasi cosa. Ma le viole rimangono il fiore "del pensiero" e per questo della nostalgia, del ricordo, del sogno. Mi sbaglio se penso che la scelta di questo fiore, così semplice e affascinante, non sia casuale? |
Sei riuscita a costruire così vividamente l'immaginario di questa storia che dopo tre righi ti pare di esserci dentro davvero. La protagonista, anche se ne hai tracciato appena i contorni, l'hai descritta così bene che mi sembra di aver capito chi sia. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Splendida prova di te, davvero. |