Recensioni per
Pensieri fugaci e situazioni impreviste
di Mirella__

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
21/06/16, ore 21:15

Valutazione per il contest "Drabbleggiamo?". Drabble vincitrice del premio "Charme" per il miglior titolo. 


4)TEMA
 
Grammatica: 10/10 
Stile: 9/10 
Trama e uso del tema: 10/10 
Gradimento personale: 8/10 
Totale: 37/40 


Grammatica: 10/10 
Perfetta. 
Stile: 8.5/10 
Lo stile di cui ti sei servita in questa drabble è enfatico, i pensieri di Walter arrivano alla mente del lettore come un fiume che scorre velocemente, ma in maniera limpida, immediatamente comprensibile. 
"Sono suo padre; no, è una bugia.": in questo caso segnalare il distacco tra le due frasi con una pausa maggiore, come il punto, sarebbe però stato meglio. 
Ti suggerisco inoltre d'inserire un verbo nella frase "La felicità del dolore ignorato" perché renderebbe la lettura più armoniosa e comprensibile.  
Per il resto non ho nulla da eccepire, il testo è estremamente fluido e la frase finale incisiva, perfetta per la chiusara. Il lessico è semplice, ma non banale. Brava! 
Trama e uso del tema: 10/10 
Il tema è stato avvalorato, è il perno rotante di questa drabble puramente introspettiva: l'ultima frase, in particolare, esalta l'idea del dolore emotivo in maniera graffiante, con un'intonazione sentenziosa e rassegnata. La visione di questo Peter, che matura la consapevolezza di essere la causa della sofferenza di Walter, trasmette pienamente l'idea del dolore accompagnato dai rimorsi e da un continuo tormento interiore. Nulla da ridire! 
Gradimento personale: 8/10 
Mi ha trasmesso tanta tristezza, questa drabble. Non è che mi piaccia sentirmi così, a piacermi sono le storie in grado di influenzare il mio umore e comunicare le emozioni di cui parlano in maniera mirata. L'immagine iniziale del tulipano bianco è così ingannevole, accostata alla frase finale! Crea un contrasto vincente e inaspettato. Lo stile immediato e l'enfasi con cui i pensieri di Peter piovono sul lettore mi hanno fatto venire voglia di leggere e rileggere la drabble. Non male!

Recensore Master

Valutazione per il contest "Drabbleggiamo?"


3)PROVERBIO
 
Grammatica: 9.9/10 
Stile: 6.5/10 
Trama e uso del proverbio: 7/10 
Gradimento personale: 6.5/10 
Totale: 29.9/40 


Grammatica: 9.9/10 
Va bene, ti segnalo solo un'imprecisione qui di seguito: 
- “Devi avvertirmi quando decidi di sparire!” Sibilò Olivia tra i denti.: se il discorso diretto è seguito da una descrizione ci vuole la lettera minuscola (- 0.10). 
Stile: 6.5/10 
Non mi ha colpito particolarmente. Non disdegno uno stile semplice in una drabble, se è descrittiva, ma quando sono i dialoghi a predominare, una lettura di questo tipo mi lascia un senso d'inconsistenza. La struttura dei dialoghi non è immediatamente comprensibile: certo, hai sottolineato in grassetto i pensieri di Peter, ma una nota per specificarlo avrebbe tolto ogni dubbio, visto che si tratta di un testo breve, in cui già di per sé è difficile inquadrare il contesto e lo scenario. Hai usato un espressione troppo colloquiale, a mio avviso: "Ripeteva continuamente qualcosa tipo:", è un modo di dire che appartiene perlopiù al linguaggio del parlato, in un contesto narrativo stona parecchio. 
"“Non ti metterò al corrente di tutto ciò che faccio”. La guardò truce anche quando lei prese il telefono.": quando il discorso diretto finisce è meglio andare a capo per non dare un tono frettoloso alla narrazione. 
Nota di merito, la semplicità stilistica è adatta a esprimere la comicità del momento catturato, ne suggerisce l'immediatezza. 
Trama e uso del proverbio: 7/10 
Il proverbio è stato usato benissimo, con Walter spettatore delle continue zuffe tra Peter e Olivia; è oltretutto una frase che gli si addice! 
Il momento descritto è comico, ma lo ritengo poco incisivo o degno di nota per tutta una serie di elementi messi assieme: il testo non dice nulla di nuovo rispetto alla serie televisiva, amo i Missing Moment, ma questo non è stato valorizzato al meglio, attraverso questo stile elementare che *elenca* cosa sta succedendo, più che *raccontarlo*. Non hai aggiunto nulla di personale, non hai rielaborato la scenetta descritta. La trama non mi ha soddisfatto, peccato però per il proverbio, perché quello è semplicemente perfetto! 
Gradimento personale: 6.5/10 
Più che di trama si dovrebbe parlare di dialoghi, perché sono questi ultimi a predominare. La scelta è rischiosa in un testo breve, dato che questi ultimi tendono ad assumere perlopiù le sembianze di un elenco, in cui il coinvolgimento emotivo del lettore è escluso. Questa è quello che mi succede di solito con drabble di questo tipo, ma gli altri non leggono di certo le drabble con la mia testa: questa precisazione è doverosa per spiegare il mio livello di gradimento. Avrei preferito leggere qualcosa di più introspettivo, con meno dialoghi, qualcosa di più elaborato a livello di contenuti, con un finale più espressivo. 

Recensore Master
21/06/16, ore 21:10

Tredicesima classificata al contest "Drabbleggiamo?"


[Totale: 133,3]
 


FANDOM 
Grammatica: 9.4/10 
Stile: 7/10 
Trama: 7/10 
Gradimento personale: 7/10 
Totale: 30.4/40 


Grammatica: 9.4/10 
C'è una frase confusa e hai sbagliato un tempo verbale, qui di seguito ti elenco le correzioni: 
- Alla fine è arrivato anche per me quel giorno in cui, guardandomi indietro, non mi pento di nulla: 'non mi sono pentito' ( -0.20), devi mantenere il passato prossimo. 
- Il dolore va via, lascia cicatrici, ma su un corpo immaginario che della bellezza non sa che farsene: la frase retta dal 'ma' indica un contrasto con 'lascia cicatrici', però la sua funzione avversativa, da come l'hai impostata tu, non si percepisce, soprattutto perché affermi due verità opposte: "il dolore va via, lascia cicatrici." Il significato del periodo è confuso concettualmente (- 0.50). Un suggerimento per correggere la frase può essere: "Il dolore va via e lascia cicatrici inutili, perché le lascia (o 'imprime', se vuoi evitare la ripetizione) su un corpo [...]. 
Stile: 7/10 
L'ho trovato un po' confusionario e altalenante, alterni frasi fluide ed equilibrate ad altre poco chiare; espressioni auliche (positivismo cronico, perplime) incontrano a distanza ravvicinata un registro semplice (soliti casi disgustosi), cosa che fa sembrare lo scritto artificioso. Il modo di ragionare del protagonista mi è sembrato tuttavia in linea con la sua personalità: appare contraddittorio, attraverso vocaboli che da un lato esprimono insieme oppressione, gioia e fastidio (incastrato in un positivismo cronico che mi perplime e mi lascia in un fastidioso stato d'allerta, sono felice, stupido pendolo). 
Trama: 7/10 
Hai scelto di descrivere una condizione emotiva che non si allaccia a un episodio specifico, bensì a un momento generico. La trama avrebbe potuto lasciare maggiormente il segno se, trattandosi di uno scritto breve, ti fossi soffermata su un istante o un ricordo specifico. 
Il registro linguistico di cui ti sei servita, però, aiuta a rendere lo scritto meno generico, poiché risulta appropriato all'indole della voce narrante. 
Gradimento personale: 7/10 
Quello che mi ha colpito di questa drabble è l'associazione di termini dal significato contrastante: 'incastrato' presuppone malessere e fastidio, ma è associato a una sensazione di 'positivismo' che subito dopo viene definito 'cronico'. Le frasi che hai elaborato suscitano un effetto straniante, credo che possano colpire il lettore a prescindere, anche se non si conosce Peter. 

Recensore Junior
29/03/16, ore 13:54

Mamma mia quanto ho amato queste tre drabble non credo di poterlo nemmeno spiegare! Avrei voluto recensire prima ma il tempo è poco e solo ora riesco a trovarne un po'! Come ti avevo già scritto nell'altra recensione l'unico peccato è che siano finite così preso e quel 'figlio che non sarà mai davvero mio' mi ha fatta rintanare in un angolino a piangere sul pc!
Stupenda davvero! Mi piace moltissimo come scrivi: gli aggettivi giusti con i nomi giusti che formano delle frasi scorrevoli, piacevoli da leggere... passo sul tuo profilo a vedere se trovo altre perle per commuovermi un po' ;) Ciaooo

Recensore Junior

DAVVERO BELLISSIME ENTRAMBE! *.* Spero di leggerne più di tre (sottinteso quindi che mi auguro un aggiornamento di più di tre capitoli) Soprattutto questa l'ho apprezzata davvero tanto, quel 'divertiti' alla fine è stato stupendo! Fin ora è la miglior Fan Fiction che abbia trovato su Fringe!
;D alla prossima!

Nuovo recensore

Stile, grammatica e lessico.

Il tuo stile è semplice e coinvolgente. Non ci sono errori grammaticali nella drabble e la punteggiatura è sapientemente inserita. Rispetto ad altre tue drabble qui il lessico è più semplice, quasi elementare.
Il cambio di registro mi ha stupito ma credo che vada a vantaggio della narrazione per i motivi che ti dirò poi nella trama.

Voglio sottolinearti due frasi:

- La guardò truce anche quando lei prese il telefono.
- Peter la guardò allontanarsi.

Se parla con una persona è normale che la osserva. Il primo “guardò” lo comprendo, volto a sottolineare l’irritazione di Peter. Il secondo, invece, mi sembra forzato perché non è accompagnato da nessun sottointeso, descrive solo un’azione e quindi risulta una frase non rilevante. In una storia molto lunga frasi così non sono un problema, in una drabble sarebbe bene che ogni azione avesse un significato e una sua importanza.

Trama e uso del proverbio.

Mi hai stupito! La volta precedente ti ho sottolineato la fatica nel seguire l’inizio della drabble perché non riuscivo a capire di chi mi stavi narrando, stavolta sei stata incisiva. L’incipit è perfetto, introduce la narrazione e cattura l’attenzione, credo che il cambio di registro e di stile ti abbia portato a sviluppare un’ottima storia, che risulta coinvolgente fin dalle primissime parole.
Mi piace come hai sviluppato la trama scindendo da un lato i pensieri su Walter e dall’altro il rapporto con Olivia, la narrazione scorre su due binari paralleli, volti a mettere in evidenza il sentimento che la ragazza sta iniziando a nutrire, e di cui Peter sembra essere all’oscuro.
La trama è articolata, incentrata su uno scambio di battute da un lato e su dei pensieri dall’altro: lo scambio di battute permette di vedere il rapporto tra Oliva e Peter; i pensieri sottolineano invece la natura di questa collaborazione, non solo professionale.
Hai fatto veramente un ottimo lavoro, la trama è originale e complessa, l’inserimento del proverbio è ottimale. Devo essere sincera è anche molto nella natura di Walter come frase, per cui sei stata anche brava a sceglierlo.

Gradimento personale.

Mi piace. Questa drabble unisce tutto quello che una storia in pochi termine deve riuscire a dare:
- una trama
- un sentimento
- una situazione.

La situazione è quella di "odi et amo" tra Peter e Olivia espressa attraverso dei dialoghi coincisi ma incisivi. Il sentimento è quello che traspare dalle parole della ragazza e la trama, che permette di dare un senso a tutto, sono i pensieri posti a destra di Peter.
Sei riuscita ad orchestrare tutto così bene che alla fine il personaggio principale non capisce cosa stia accadendo, ma il lettore sì. Questa non è una cosa da poco, mi hai veramente colpito. I personaggi poi sono molto IC, sia Peter sempre un po’ tonto, soprattutto in amore, sia Olivia che non si apre e tentenna preferendo mostrare la sua parte più acida, sia Walter che sa sempre tutto e nel suo modo contorto, qui attraverso un proverbio, cerca di spiegarlo al figlio.

Nuovo recensore
21/01/16, ore 15:09

Ciao,
ho letto la storia e ti lascio il giudizio relativo al contest "Drabbleggiamo?"

Stile, grammatica e lessico.
Il tuo stile è maturo: utilizzi periodi articolati e ben strutturati. I termini sono tutti molto ricercati, sinonimo di un lessico vario e fornito.

Non ho trovato errori grammaticali o periodi da segnalarti, voglio porre però l’attenzione su una parola: “perplime”. Ho cercato sui vocabolari il termine, non sono riuscita a trovarlo, poi ho indagato meglio e scoperto un articolo sull’Accademia della Crusca a questo proposito. È un termine di uso colloquiale, che sta entrando in ambiti più formali; personalmente non ne conoscevo l’esistenza e ovviamente non l’ho considerato errore, perché va a sostenere quanto ti ho detto prima: la tua ricerca e cura di ogni termine inserito nella drabble.

Trama e originalità.
È difficile definire una trama nella tua storia, perché sono dei pensieri che Peter fa sulla sua esistenza e come tali non hanno una linearità e uno svolgimento, ma solcano la mente del protagonista. Questo aspetto non è una critica, ma una costatazione, non ci può essere un inizio, svolgimento e fine se si cerca di mettere in evidenza l’interiorità di un personaggio.
La tua drabble ruota intorno al tema della felicità, data da una quotidianità non perfetta ma priva di dolore. Credo che la felicità sia uno stato d’animo immediato e che scaturisce da qualcosa, per tanto sarebbe più giusto parlare di serenità, cioè uno stato d’animo costante che rimane anche se si affrontano dei “casi disgustosi” o altro. A parte questo piccolo appunto i pensieri possono essere traslati a Peter e sono perfettamente coerenti al personaggio.

Per quanto riguarda l’originalità devo dire che è presente nella scelta di narrare un momento quotidiano indefinito, piuttosto che un evento più importante nel telefilm.
La forza della tua drabble sta nella tua capacità di scrivere, nella scelta di farlo attraverso i pensieri del protagonisti e nel narrare un momento di vita.

Gradimento personale.
La drabble in un primo momento mi ha disorientato, con l’uso del corsivo si intuisce che stai narrando dei pensieri, ma di chi? Bisogna andare al terzo rigo e solo tramite i nomi fatti si risale al protagonista di questi pensieri: Peter. Il non dare indicazioni precise sul personaggio è un punto che va a tuo svantaggio, perché se il lettore non sa di chi si sta parlando non solo non riesce, fin da subito, ad immedesimarsi nel racconto ma addirittura può perdere interesse lasciando la pagina. Quindi è bene in qualche modo, mettendo Pov o altro segnalare fin dall’inizio, soprattutto in una drabble, con un numero limitato di parole, chi parla.
Oltre a questo la storia è scritta bene, soprattutto le ultime due frasi riescono a far riflettere e ad arrivare a lettore, meno l’inizio. Infatti l’incipit è indefinito, non cattura e non trasmette nulla, e questo ti ha un po’ svantaggiata nel mio giudizio, poi sono le due frasi finale a lanciare un messaggio e a far arrivare il senso della storia. Non so se la tua sia stata una scelta, ma ogni frase in una drabble ha la sua importanza.
Inoltre come ti ho detto nella trama, secondo me parlare di felicità è errato perché racconti della serenità di una persona, che ad un certo momento della vita si guarda indietro senza più rimpianti, guarda al futuro con speranza e accogli il presente con tutto ciò che di buono e di cattivo porta.