C'è stato un pezzo preciso in cui ho seriamente creduto di scoppiare a piangere dal nervoso. Non perché non mi piacesse o avesse qualcosa di sbagliato, ma per la verità cruda che sbatte ancora in faccia. L'ho letta quando l'hai pubblicata, l'ho riletta un paio di giorni dopo e ieri sera, poi stasera. Non avevo idea di cosa potessi dire o/e se stare zitta, ora semplicemente mi ritrovo a scrivere questa recensione per te e questa storia che tremendamente mi parlano. Caterina, sono restata in silenzio per tanto tempo, magari aspettando qualcosa che mi sciogliesse un po' come questa storia sta facendo. Avrei voluto piangere un sacco di volte per un sacco di punti e parole. Semplicemente ti ringrazio per ciò che hai scritto e pubblicato, perché riesci sempre a trasmettermi quello che io provo ad evitare. L'ho adorata e l'ho sofferta, ma è in assoluto la migliore one-shot che io abbia letto nell'ultimo periodo.
Un abbraccio infinito,
Fabiola. (eh sì, se ti ricordi di me sono ancora qui!)

Io rimando esterrefatta ogni volta che leggo qualcosa di tuo. Forse dovrei smettere di stupirmi perché so perfettamente quanto tu sia brava e quanto le parole scorrano con naturalezza in te.
E' sempre un piacere leggerti, provare sulla pelle ciò che inventi o che magari racconti - chi lo sa -.
E' quasi impossibile stufarsi di te e dei tuoi pensieri, un po' incasinati, veri e intensi. Mi fai vivere tutta un'altra storia, tutto un altro mondo e riesci a farmi immedesimare in ogni parola che scrivi.
Non è una dote di poco conto, credo che coinvolgere il lettore sia una delle soddisfazioni maggiori per un scrittrice e tu ci riesci appieno.
Anche con poche righe trasmetti così tanto che io non posso far altro che complimentarmi, davvero.