La storia la conoscevamo già, ma mi è venuto in mente, leggendo questa storia, che forse la conoscevamo solo in apparenza.
Tutti ci siamo immaginati il dolore di Bulma alla morte di Goku, o come avrebbe potuto reagire Vegeta, tanto per fare un esempio. Eppure a raccontarci cosa era successo era stato Mirai Trunks, che non poteva che darci solo un’idea di tutto ciò che aveva rappresentato la morte di Goku e l’arrivo dei cyborg 17 e 18, perché in fondo il suo era un altro punto di vista, quello di un personaggio che, seppure affascinate, conoscevamo appena.
Questa storia ce la racconta Bulma invece, in una serie di eventi significativi che in pochi pensieri ed emozioni danno una rappresentazione veramente efficace e commovente di quello che è accaduto in quel futuro alternativo.
Bulma è un personaggio a tutto tondo che sa essere forte come una roccia, determinata e perfino ottimista, quando il suo mondo le crolla letteralmente sotto i piedi. È proprio la Bulma che conosciamo, in tutto e per tutto, e ogni cosa viene raccontata dalle sue emozioni, dai suoi pensieri e dai suoi gesti.
E così scopriamo attraverso le sue angosce quanto è stata dolorosa per Vegeta la morte del rivale e quanto in realtà lei lo conosca a fondo e lo ami anche a questo punto della storia, quando capisce prima ancora di lui come si sente, per esempio, o quando intuisce che non appena percepito il pericolo si sarebbe precipitato a combattere (quel Vegetaaaaa! urlato alla finestra è un’immagine veramente emozionante!).
Scopriamo che quell’istintivo gesto di affetto verso Gohan che torna sconfitto dalla battaglia, quando mette da parte la sua angoscia per confortarlo, e la sua empatia per Chichi, nel momento in cui sa che entrambe sono sole, è il modo in cui si sente ancora legata a Goku.
La sua profonda amicizia con il suo eroe, che molto spesso viene trascurata per altri temi, in questa storia mi ha emozionato tanto, perché va ben al di là del semplice fatto che solo Goku può salvare la Terra. Qui per la prima volta in tante storie che ho letto (non me ne vogliano altri autori/autrici che probabilmente non conosco^^), l’amicizia tra Bulma e Goku ha avuto un ruolo di primo piano al pari dell’amore tra Bulma e Vegeta, e l’ho apprezzato molto.
Potrei citare anche il suo voler andare a vedere di persona, il voler recuperare i corpi dei suoi amici anche se non potrà resuscitarli... e la disperazione che la coglie alla fine, senza difese, quando davanti al corpo di Vegeta si trova di fronte alla realtà che aveva cercato di non ammettere fino in fondo (quando scorge il suo stivaletto bianco e nota che è macchiato di sangue, e la cosa non le piace… quella è un’altra scena che mi ha colpito molto).
Potrei andare avanti per ore, in pratica, ma te lo risparmio XD
Il punto è che Bulma non poteva che essere la protagonista in questa storia, e tu le rendi giustizia in modo splendido.
Il finale poi, quella speranza che dopo aver preso coscienza della morte di Vegeta sembrava svanita per sempre, chiude il cerchio con l’inizio, con l’immagine innocente e felice di un bambino di pochi mesi che lei sente destinato a grandi cose e che ribadisce, ancora una volta, che Bulma forse non ha mai combattuto realmente in prima linea, ma lei c’è sempre stata, proprio lì, proprio a un passo da quella prima linea.
Grazie per aver pubblicato questa storia nonostante avessi dei dubbi… e non dico altro a proposito dei dubbi XD
Baci, lilac |