Recensioni per
Il Male lo sa
di ValorosaViperaGentile

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Veterano
23/02/16, ore 04:02

Andando avanti con questa serie inquietante e affascinante sui personaggi più oscuri di GOT, era inevitabile scontrarsi con Meryn Trant.
Egli è, al pari di Ramsay, un altro di quei pochi personaggi della serie con molto poco chiaroscuro: è disgustoso tout-court, senza se e senza ma.

E devo dire che tu gli rendi pienamente giustizia, perché il tuo brano è un pugno nello stomaco: duro, abrasivo - nello stile e nelle immagini, tanto quanto nel lessico. Nessun giro di frase poetico, nessuna licenza svolazzante a costruire eleganti metafore per mascherare la pila fumante di sterco nascosta al di sotto. Qua vai giù diretta e a muso duro, ed è così che doveva essere. Mi piace quando uno scrittore è capace di chiamare le cose col loro nome: fica pelosa, ad esempio - perché è così che si sarebbe espresso un individuo simile, ed è giusto e doveroso adeguarsi a una mente triviale, e dunque esprimersi in modo triviale.
In questo modo l'immedesimazione è totale - sì, anche con un personaggio sgradevole come questo, perché la magia della narrativa è proprio questa: riuscire a farti mettere per un attimo nei panni di *chiunque* - umano, animale o mostro - in una mimesi che a volte è piacevole, altre è terribile, ma in ogni caso... è il viaggio che conta.
Qua, mi hai fatto fare un viaggio ben lontano dalla prima classe - ho visto i pensieri di un pedofilo, di un vizioso, di un essere meschino che prova gusto nel battere una giovane indifesa, mentre intanto se lo fa venire duro pensando alle bambine che presto brutalizzerà.
Ripeto: siamo lontani dalla prima classe, ma il viaggio non poteva essere più verosimile - più vero.
Brava. Mi piace chi ha il coraggio di sporcarsi le mani, e tu l'hai saputo fare.

Ti lascio un paio di piccole note formali, vedi tu se possono esserti utili:

ha mani forti ed esperte, per queste cose (toglierei la virgola)

Senza alcuna invidia batte ancora e ancora, col piatto (idem come sopra)

La fa livida, ma lascia tutta solo per gli occhi di Sua Maestà (ma lascia tutta? Mi sa che manca qualcosa)

Recensore Veterano
19/02/16, ore 19:48

Interessante momento quello che hai scelto per questa finestra sull'animo di Cercei. 
Martin comincia a parlarci attraverso lei molto, molto avanti nella trama ed un po' mi dispiaciuto non vedere qui un suo riferimento alla profezia. 
La paranoia è uno dei pallini del carattere di Cercei, secondo me.
Sottolinea il perché di alcune sue decisioni e scelte stupide, una delle ragioni che la portano ad agire senza pensare due volte. Lei non è stupida, ed il tuo POV ci mostra anche una sua capacità di lavorare a lungo termine quando davvero lo vuole, ma purtroppo per lei stessa non è nemmeno intelligente quanto si crede d'essere.

Però l'oro sta nel suo astio -ancora fortissimo!- per Lyanna Stark. E' solo un passaggio, non la chiama nemmeno per nome e ciò è impagabaile, ma lì si può sentire la sferzata. 
Il colpo di frusta, la persona che Cercei ha come nemica anche dopo la tomba...e che, ironicamente, la rende in questo l'uguale opposto di Robert. Robert ha continuato ad amare la sua immaginaria versione di Lyanna.
Cercei continua ad avere astio nei suoi confronti. Così come l'alcolismo, sono quei dettagli che dicono che i due non erano proprio incompatibili ma più che altro simili sfaldati dalle storie passate e dagli schiaffi reciproci.
Ma cervo e leone sono entrambi re e due re nella stessa stanza vogliono dire guerra.

Pregevole anche questo POV di Cercei, bandierina verde meritata!
A rileggerci presto! :)
 

Recensore Veterano
18/02/16, ore 17:52

Ed eccoci al momento di entrare nella mente perversa di Ramsay - forse uno dei veri cattivi di Got - senz'altro uno dei sadici reali, non mosso da motivazioni dolorose e di vendetta, bensì da una sete di sangue e un gusto per la sofferenza altrui che lo rendono indigesto come la peperonata ingerita alle tre di mattina.

Quello che più mi è piaciuto di questa flash è il paragone tra le cagne e le donne, con le prime che sembrano avere un posto d'onore nella vita di Ramsay, com'era da aspettarsi del resto, assai più che le loro controparti umane.
Questo riecheggia molto della natura bestiale del padrone - stavo per dire "di lupo" ma gli farei un favore; il lupo è una fiera onorevole, legata al branco per affetto oltre che per convenienza - e per questo molto più adatta agli Stark che non ai Bolton, figuriamoci al loro bastardo.
Ramsay mi sembra più simile a un furetto - un roditore di quelli cattivi e mordaci, che non ti affrontano a terreno aperto (troppo piccoli per sfidare un lupo), ma ti entrano nel letto quando meno te li aspetti e la mattina dopo ti svegli pieno di morsi, e magari con una bella infezione nel sangue.
A ogni modo, il furetto mefitico sembra aver trovato la sua preda di elezione nel piccolo polpo che si credeva un Kraken - e mi hai fatto rabbrividire quando hai scritto quella cosa sul "tentacolo in meno", per non parlare dell'idea balenata sul finale, perché sappiamo tutti com'è andata a finire. Bel finale a effetto, mi è proprio piaciuto, e poi mi piace essere strapazzata, e tu strapazzi.
Inquietudine e disgusto, dunque - che poi sono le sensazioni che mi ha sempre dato Ramsey ogni volta che è apparso sullo schermo, e che tu hai saputo catturare molto bene.
Azzeccatissimo, come sempre, il proverbio, che è a dir poco lapidario - un bel macigno sulla tomba di Theon, e benvenuto Reek - lunga vita a Reek.

Formalmente il pezzo è buono, lo stile è ben affilato, come si confà a un frammento che parla di un personaggio del genere; ho rilevato un paio di cosette che si potrebbero migliorare, vedi tu se possono esserti utili.

un vero Bolton, quando è a Forte Terrore (la virgola è di troppo a mio parere; la frase è già abbastanza svirgolettata prima, e il finale di frase lo lascerei fluire libero)

con le altre bestie, nel canile (idem come sopra)

belon (Il nome corretto mi pare sia Balon)

Recensore Junior
18/02/16, ore 01:57

Eccomi qui anche alla terza. ùù

Allora, come sai ritengo Ramsay uno dei veri e propri cattivi della serie: quelli senza rimedio, ingiustificabili sotto ogni punto di vista. Dunque partiamo con delle premesse non troppo positive circa questo personaggio; eppure, questa drabble è una delle mie preferite della raccolta, perché non solo sei riuscita a lasciarlo meravigliosamente IC, senza renderlo una macchietta stereotipata, ma lo hai fatto risplendere in tutta la sua cupezza del suo animo.

Il paragone delle sue donne alle cagne - fedeli compagne anche nel libro - mostra quanta considerazione egli abbia di loro, nonché degli esseri umani in generale: elevatosi al grado più alto, quello di figlio legittimo, neppure chi si suppone gli sia più vicino lo è davvero, o è davvero suo pari; solo sminuendo gli altri, tenendoli sotto il proprio tallone, egli sente di poter provare qualcosa di simile a un perverso affetto - l'affetto del padrone per un giocattolo su cui ha potere di vita o di morte.

La chiave di Ramsay, che hai giustamente evidenziato, è il suo sentirsi "superiore": alle sue donne, a Theon che ridurrà a Reek, alla comune morale che è solo "mollezza di mente". Nei hai catturato l'essenza con questa drabble, il suo voler essere un dio che prende e che dà - che poi nella serie si espliciterà nel suo rapporto con Theon\Reek.

Quindi, brava. ùù Ti segnalo solo un nome impreciso (è Balon Greyjoy) e passo alla prossima. :*

Recensore Veterano
18/02/16, ore 01:37

Eccomi al secondo capitolo di questa interessante raccolta, e la luce dei riflettori stavolta è tutta per la controversa Cersei, uno dei personaggi più ostici di tutta la serie - non a caso spesso al primo posto nelle liste dei "più odiati".
Non così è per me, nonostante non sia una dei miei preferiti, perché comunque le riconosco una resilienza e una forza interiore che la fanno in qualche modo risplendere, pur con tutto il carico di ombre che la sua parte oscura - e ben presente - si porta dietro.
Cersei è una Lannister nel bene e del male - e dei Lannister incarna egregiamente i pregi e difetti, forse davvero l'erede più degna della casata, se solo fosse nata uomo.
Dico questo perché la *tua* Cersei riecheggia perfettamente queste caratteristiche, e lo fa (fai) usando una simbologia azzeccatissima che arricchisce, come sempre, il brano di sottotesti che vanno al di là del narrato superficiale. Mi riferisco, ad esempio a quel "cuore di granito" sepolto sotto un sembiante dorato, apparentemente duttile e morbido; pugno di ferro in un corpo di velluto - e trovo che questa immagine incarni perfettamente lo spirito di Cersei; è bravura riuscire a trovare la giusta immagine - la giusta metafora - così da evocare subito il fulcro di un personaggio, o di un concetto, senza doversi perdere in lunghe descrizioni - e questo è particolarmente vitale in una flash, dove ogni parola deve essere soppesata fin nella minima grammatura, limando e distillando lo stile fino a operare un vero e proprio processo di sublimazione.
Dico sempre che scrivere flash valide è una forma d'arte - come lo è scrivere racconti più complessi - in forme diverse, ovviamente.
In un pezzo come questo, ciò che conta sono le immagini, l'impronta che si crea nelle retine del lettore, e che deve essere il più ficcante possibile, così da lasciare un segno indelebile, non avendo - per riuscirci - l'ausilio dello sviluppo (di trama, personaggi, ambientazione ecc).
Per questo è fondamentale usare le giuste metafore, i giusti rimandi meta-letterari, così da sopperire in intensità quello che non si può esprimere in estensione.
Devo dire che tu stai affinando questa "tecnica", come creassi delle piccole acqueforti fissate nel tempo, una per ciascun personaggio, e il risultato è una impressione duratura nella memoria.
Ottimo anche il proverbio scelto per introdurre il pezzo - vedi?, ho usato la parola resilienza ancor prima di pensare al titolo, ma come vedi non mi sono sbagliata - e ritorna dunque la morale di fondo, che qua è quella della volontà che tutto soggiace, volontà feroce che non si piega davanti a nulla.
O meglio: demorde solo alla fine, in quello sprazzo di morbidezza tra le braccia di Jaime, dove la leonessa si concede di farsi preda, non per lui, ma per se stessa, perché conosce il piacere che ne deriverà. L'unico piacere che si concede tramite quel corpo di donna che disprezza e che la limita, assieme a quello di essere madre; ma la maternità le porta anche dei crucci, come tu ben dici, mentre il rapporto carnale col gemello sembra essere unica fonte di totale delizia (almeno a questo punto della serie; in futuro sappiamo che le cose cambieranno.)
E insomma, mi sa che ho sproloquiato a dovere anche stavolta, ma volevo mettere per iscritto i vari pensieri/sensazioni che ho provato leggendo il pezzo, e mi scuso se possono suonare confusionari,
A livello formale, nulla da segnalare: il pezzo è ben scritto, fluido ed elegante, senza mai sconfinare nei barocchismi o nella ricercatezza fine a se stessa - da esibizione - che come ben sai ho in uggia assoluta.
Bene. Ci rivediamo a casa di Ramsay, anche se non so quanto la visita sarò piacevole. :D

Recensore Master
17/02/16, ore 17:44

1^ Classificata al contest "Quando il fantasy è Dark!"


Titolo 5/5 → Questo titolo mi convince: mi incuriosisce e mi resta impresso, è sintetico eppure dice molto. Mi piace.

Sinossi in 200 parole 3/5 → La prima parte mi piace decisamente (anche se non ho capito la ragione del trattino medio dopo “insegna”. La seconda parte mi convince meno: “Ecco una carrellata” mi disturba un po', troppo colloquiale, quasi una trovata da rivenditore che vuole piazzare la propria merce. Il contenuto del resto della frase va bene, ma avrei preferito una esposizione più in linea con la prima parte.

Formattazione 6/10 →Il testo è giustificato, ma mancano i rientri sul margine sinistro e, inoltre, c'è un cambio di interlinea ad ogni a capo, che fa sembrare ogni periodo un paragrafo a sé.

Grammatica ed ortografia: 8/10 → Ci sono alcuni errori o, meglio, delle sviste. Un vero peccato. Te le segno di seguito.

Stile/lessico: 8/10 →Direi che è piuttosto buono, abbastanza preciso. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai usato le metafore del granito e dell'oro nella seconda flash, quella dedicata a Cersei, ma in generale devo dire che è stata un'ottima lettura.

Originalità: 3/5 → Hai preso spunto da episodi precisi, mettendo nero su bianco dei pensieri che, probabilmente, sono abbastanza comuni, vicini ad ogni fan della serie. L'hai fatto molto bene comunque.

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10 → Pro e contro delle fanfiction e delle flash: da un lato ti avvali di un'ambientazione e di descrizioni note a chi legge, che ti permettono di non doverti soffermare troppo sulle descrizioni, dall'altro, non descrivendo, in realtà, lasci che la caratterizzazione venda data da quel sostrato di conoscenze proprie del lettore. I tuoi personaggi sono perfettamente riconoscibili, tuttavia non sono caratterizzati in maniera approfondita. Lo sono “quanto basta”.
In aggiunta a questo devo “lamentare” il fatto che, salvo per gli episodi 3 e 4 non c'è un vero malvagio nelle tue storie. Il desiderio di vendetta è quanto di più umano vi sia e, in aggiunta, i personaggi che citi hanno motivi più che validi per fare quello che fanno. Gli unici veri malvagi sono i protagonisti degli episodi 3 e 4, ser Meryn Trant e Ramsay Bolton.

Contestualizzazione: 8/9
rating: 3→Arancione, direi che ci sta. Sebbene non ci siano vere e proprio descrizioni, gli accenni e i temi (specialmente nella flash numero 4) giustificano in pieno questo rating.
Genere: 2 → Il dark non ce lo vedo molto, ma è essenzialmente colpa delle flash: cinquecento parole sono davvero poche per rendere l'atmosfera. Drammatico e Introspettivo, invece, sono appropriati.
Note/Avvertimenti: 3 → sia le note che gli avvertimenti sono perfettamente giustificati. Nulla da dire.

47/64

1)
“Quel che troppo è troppo, [...]” → manca la prima “è”: il modo di dire è “quel che è troppo è troppo”.
2)
“L'ostinazione di non precipitare giù, e quella di rialzarsi subito in piedi quando accade comunque.” → toglierei la virgola dopo “giù”.
3)
“Belon Grejoy” → Balon Greyjoy
4)
"Picchiarla è suo dovere, e farlo gli era piaciuto; tempo prima, quando il Re le aveva mostrato le teste mozze di padre e nutrice sulle mura della Fortezza Rossa e la piccola cagna aveva mostrato un accenno di zanne" → il punto e virgola divide la frase, tanto che ci si aspetterebbe qualcosa, un verbo principale che regga la proposizione temporale successiva. Sarebbe meglio sostituire il punto e virgola con una semplice virgola.
"La fa livida, ma lascia tutta solo per gli occhi di Sua Maestà e dei cortigiani a cui ha concesso la grazia di assistere." → non capisco quel "ma lascia tutta". Ho la sensazione che manchi qualcosa.
"Lui hai suoi, di tesori personali, [...]" → “ha i”, ti manca uno spazio.
5)
A Castel Granito, che è l'ombra dorata di Approdo del Re, come la Regina Madre quella ragazzo Tommen, va il merito: [...]" → immagino che manchi un “del” prima di “ragazzo” e anche una virgola prima del nome “Tommen”.
"[...], per la morale vendetta." → correggimi se ho frainteso: immagino intendessi “mortale” vendetta, e non “morale”, che sarebbe stato appropriato per una vittoria, ma non tanto per una vendetta, tanto più che la vendetta di Ellarya è molto concreta.

Recensore Junior
16/02/16, ore 23:49

Eccomi qui a recensire anche questa seconda drabble. ùù Piano piano le farò tutte.

Come sai, Cercei non è il mio personaggio preferito, tanto nei libri quanto nella serie; la trovo irrimediabilmente insopportabile, ma nonostante questo riconosco il personaggio come ben costruito (quantomeno nei libri, dove trovo più costanza); a questo punto della serie non molti retroscena vengono dati su di lei, ma rileggendo l'episodio dal suo punto di vista, le sue decisioni - anche questo crudele atto nei confronti dell'animale - hanno un senso, per quanto siano poco condivisibili.

Rivedo la Cercei così com'è nella serie: piena di astio, si sente sola contro il mondo, e lo è; ingiustamente punita dal Fato, che avrebbe fatto di lei il figlio maschio che Castel Granito meritava - o così crede; la figlia di suo padre e della sua epoca, che sfoga la sua rabbia presente e i vecchi torti, colpendo dove più può far male e dimostrando la sua forza in modo vagamente simile a quanto fa Joffrey.

Ho apprezzato i suoi pensieri di madre - per quanto riluttante ad esser donna, non si è tirata mai indietro di fronte alla maternità - e quelli di disprezzo rivolti a Robert, che pure a questo punto della serie non pare la bestia che finisce per rivelarsi.

Mostri le sfaccettature del personaggio rimanendo fedele alla sua natura piena di ombre da cui non desidera uscire, ma getti un raggio di luce per un minimo di chiarezza.

Ho apprezzato come sempre i riferimenti - ben spiegati nelle note - e lo stile, che è adatto alla narrazione. Insomma, passo alla prossima e bandierina verde, al solito. ùù

Nuovo recensore
16/02/16, ore 21:11

Premetto che non seguo Game of Thrones da un po', quindi sicuramente mi sarò fatta un po' di spoiler, ma non importa.

Allora, parto subito con i complimenti, perché più che prosa a me è sembrata una poesia. È decisamente scritta benissimo, a parte qualche errore di battitura e ho amato tutte le descrizioni: coincise e schiette senza mezzi termini o troppe sfumature.
Non seguendo la serie io ho capito, e dimmi se sbaglio, che l'uomo di Dorne sta cercando la vendetta sui Lannister, soprattutto per la morte di Oberyn avvenuta ormai anni or sono. Questo però non implica la vendetta da parte di Cersei per Myrcella; sembra che il testo non abbia un inizio e una fine (non è una critica, ma un complimento) perché il testo potrebbe partire anche da metà e potrebbe poi collegarsi a quella che tu hai impostato come "inizio" o "fine". Per spiegarmi meglio è una "Ruota che gira": se A si vendica di B, B fa lo stesso con A e via dicendo, quindi non c'è mai una vera fine.

Ora, passiamo alle critiche (molto leggere direi XD). Come ti ho anticipato prima, sembra una poesia e come tale potevi impostarla in quel modo secondo me. Renderebbe meglio quello che hai scritto e darebbe originalità al testo.
Consiglio sempre sia a me stessa che agli altri di leggere più volte il testo perché purtroppo è facile sbagliare scrivendo su una tastiera, ma questo è solo un piccolo "advice" niente di più.
Nel quinto paragrafo quando descrivi l'atto di baciare hai inserito un solo trattino: era voluto? Perché non si capisce quando finisce la frase e dove inizia il resto, ma se è tutto insieme allora mi scuso in primis.
Infine, ti consiglierei di mettere la parola SPOILER perché molti non sono in pari con la saga e potrebbero non leggerti o farlo e criticarti.

In fondo a tutte queste parole ti faccio i miei complimenti perché ho amato questo piccolo, ma intenso testo. Continuerò a leggerti sicuramente e ancora complimenti.

Sara

Recensore Master
16/02/16, ore 17:11

Eccomi a recensire anche questo ultimo capitolo, almeno fin'ora.
Essendo prima di tutto una lettrice, non ho mai amato il modo in cui hanno stravolto il personaggio di Ellaria, che nei libri mi piaceva molto, ma nella serie mi è caduta dal cuore.
Sono pro Lannister, per cui l'ho odiata per ciò che ha fatto a Myrcella, una ragazzina innocente che ha dovuto pagare per i crimini della madre, ma questa tua storia mi ha fatto provare una grande empatia per quelli che devono essere stati i suoi sentimenti per Oberyn e il vuoto che deve aver provato una volta che lui è morto. Lo definirei il miglior capitolo fin'ora, brava brava e ancora brava! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo... nel frattempo, l'aggiungo alle seguite ^^
Alla prossima!

Nayra

Recensore Master
16/02/16, ore 17:06

Giuro che non ti sto stalkerando xD
Ma questa tua storia mi ha preso molto e la sto leggendo tutta d'un fiato! Trovo che il titolo per questo capitolo sia azzeccatissimo, adatto ad un pedofilo schifoso quale è Meryn Trant. Scoprire i suoi macabri gusti nella quinta stagione è stato sconvolgente, ma non c'era altro da aspettarsi da uno come lui...
Quando colpiva Sansa per ordine di Joffrey, non lo faceva con passione, lo faceva perché gli era stato ordinato. Un burattino, un soldato di latta senza anima né cuore. Il modo in cui considera già Sansa troppo vecchia e prova eccitazione all'idea di povere bambine indifese da sfruttare mi ha dato i brividi... si è meritato la fine che gli è stata riservata!
Brava :)

Nayra

Recensore Master
16/02/16, ore 17:01

Wow. Mi hai lasciata senza parole! Un altro bellissimo capitolo, incentrato sul tenero *ehm ehm* Ramsay. Ti dirò, sarà anche un mostruoso psicopatico, ma penso che abbia il suo perché. Non mi è mai dispiaciuto come personaggio, nonostante non gli abbia mai perdonato ciò che ha fatto a Theon e a Sansa. È veramente un personaggio ben strutturato, la follia gli scorre nelle vene.
Mi è piaciuto molto il paragone tra le cagne e le donne che porta nel suo letto, il modo in cui consideri più importanti le cagne che lo accompagnano nelle sue macabre caccie che le puttane. È molto da Ramsay e tu l'hai reso alla perfezione. Brava di nuovo!

Nayra

Recensore Master
16/02/16, ore 16:57

Ciao di nuovo ^^
La mia Cersei! Come potevo non recensire un capitolo sulla mia amata Cersei?
Devo dire che hai fatto davvero un ottimo lavoro, riesci a rendere perfettamente i personaggi di cui scrivi e così hai fatto con Cersei. Una donna forte, fiera, una vera leonessa di Castel Granito che nonostante il suo ruolo di donna si è fatta avanti in mondo crudele e maschilista come quello di GoT.
La sua ossessione per il potere è stata anche la sua croce, però. Bellissimo il riferimento a Lyanna Stark, la lupa del Nord sulla quale lei stessa è riuscita a trionfare, ma non è riuscita ad ottenere l'amore di Robert, che Lyanna si è portata nella tomba.
L'amore che, nonostante tutto, prova per i suoi figli è una cosa che ho sempre ammirato di lei, il modo in cui la esprime la sua unica debolezza, perché ha saggiamente imparato che l'amore è, appunto, una debolezza.
Bravissima ^^

Nayra

Recensore Master
16/02/16, ore 16:50

Ciao :)
Ho notato solo ora questa tua bellissima raccolta, quindi mi appresto a lasciarti un parere.
Innanzitutto, apprezzo l'idea originale di dar voce a questi personaggi che da sempre vengono scartati e un po' ignorati, se proprio dobbiamo dirla tutta.
È vero che in questa saga non esistono buoni o cattivi, ma se proprio bisogna fare una distinzione (un po' stereotipata, per i miei gusti) direi che tu hai centrato appieno il punto.
Personalmente, non essendo una fan degli Stak eccetto per Sansa, non ho mai provato odio particolare per Walder Frey. È uno di quei personaggi che mi è sempre rimasto abbastanza indifferente, ma tu in poche righe hai espresso tutta la sua essenza. Tutto l'odio e il rancore che si è portato dietro per anni, tutto il disprezzo che si è guadagnato dalle varie Casate, alla fine anche lui ha avuto la sua vendetta.
Probabilmente la mia sarà un'opinione impopolare, ma Robb l'ho sempre considerato un personaggio sopravvalutato, stupido ed ingenuo. Ciò che è successo alle Nozze Rosse se l'è cercato e, come gli dissero, la guerra l'aveva persa nel momento in cui ha sposato Jeyne/Talisa.
Che altro dire... bravissima, corro a leggere i prossimi capitoli!

Nayra

Recensore Veterano
12/02/16, ore 19:31

Buona sera! 

Vidi il tuo link ieri sera e lessi la seconda storia, il POV su Cercei Lannister, non accorgendomi d'avere balzato oltre il primo. Al termine dello studio pomeridiano ho voluto rimediare a questa mia mancanza e dunque eccomi qui a lasciarti le mie impressioni.

Allora, che soggetto! Lord Walder Frey, il signore delle Due Torri (o delle Torri Gemelle...in ogni caso scatta la citazione...) e del guado.
In un certo senso, il carattere di questo signore emerge già un pochino dalla storia normale ed è facile comprendere perché Martin non abbia mai voluto narrare dal suo Punto di Vista: al di là del fatto che avrebbe detto troppo e troppo presto, non è un personaggio molto "attivo".
Però ha una parte di ragione nel fare quello che fa e in questo tuo scritto si ha la sua visione delle cose, la sua presa sull'incidente diplomatico causato dal a noi prematuramente strappato Robb -tu sei Robb!- Stark.
In effetti ha ricevuto l'ennesima beffa, si è preso un nuovo schiaffo morale vedendosi sottratta una corona a qualche passo dall'averlo e pertanto si è vendicato.
Che poi lui creda davvero che Tywin lo proteggerà è un bel tocco d'arte; rende realistico il momento in cui questo POV è ambientato.
Sarebbe stato strano se, invece, lui avesse espresso del disinteresse verso la cosa. Il bello del suo tradimento è il fatto che non ha vinto nulla, ha perso tutto e probabilmente ci ha fatto caso ma non gli interessa più di tanto.
E' talmente vecchio che un qualsiasi castigo non arriverà mai a lui, quanto ai suoi figli invece...ne può schierare una compagnia, quindi poco conta uno in meno od uno in più.
Almeno fintanto che quelli capaci non inizieranno a tirar le cuoia.

La citazione ad Amleto è preziosa, complimenti!

Questa è stata una resa interessante del carattere e dei pensieri di lord Walder. Un po' breve, questo lo dico, ma penso che tu non volessi dilungarti eccessivamente.
Bandierina verde meritata!
Alla prossima! :)

Recensore Junior
10/02/16, ore 21:20

Ero assolutamente convinta di averti recensito questa flash e sono corsa a rimediare accorgendomi del contrario. XD

Dunque, Walder Frey è lontano dall'essere il mio personaggio preferito, nella serie quanto nei libri; tuttavia, ho apprezzato questa passeggiata nella sua mente contorta, assaggiare quella che è la "logica del cattivo".

Penso che tu abbia reso vividamente tanto la sua frustrazione, l'odio segreto covato per chi calpesta il suo buon nome e la sua dignità di uomo, quanto la furbizia animale che lo caratterizzare. Walder è mosso dalla vendetta per il suo onore, dallo schiaffo del destino che lo vuole offeso due volte dalla stessa famiglia (ho amato il particolare in cui rivede in Robb la madre, più che il padre - esponente di quella stessa casata che lo ha crudelmente sbeffeggiato).

Ho trovato disgustosa anche la sola menzione di Roslin da parte sua - forse perché vedo lei come un personaggio puro e lui come un uomo così corrotto - ma ho trovato realistico che la figlia non sia altro che un'estensione del padre, senza un proprio status indipendente nella sua mente.

L'amara lezione - essere prima di tutto fedeli a se stessi - che hai scelto per questa flash è adattissima la personaggio, e trovo tutto il pezzo in generale ben pianificato.

Sullo stile è inutile che mi soffermi ancora: sai bene cosa ne penso, e anche stavolta non hai sbagliato un colpo. Ci vediamo dunque al prossimo capitolo per tuffarci nella testa del cattivo di turno. XD <3

[Precedente] 1 2 [Prossimo]