Recensioni per
Love is a dangerous disadvantage
di BrokebackGotUsGood
“…Mi spaventa perché...Non sono sicuro che lui voglia quello che voglio io…”: ormai questo è un John profondamente sconvolto da ciò che prova per Sh. Infatti la sua principale paura, prima di conquistare la coscienza che Holmes è diventato la sua ragione di vita, era di apparire “diverso” dagli altri perché coinvolto in un legame omosessuale. Ma, con la scoperta progressiva che Sh non poteva essere riduttivamente chiuso in una qualsivoglia categoria umana e che, quindi, il loro legame era speciale, Watson, ora, è reso insicuro dalla possibiltà che Sh possa respingerlo così, senza drammi, in un modo altero e freddo e, proprio per questo, più doloroso perché sarebbe senza possibilità di appello. |
Oooh ma finalmenteee ! Io letteralmente non vedevo più l'ora :3 |
Non smetterò più di abusare il termine ' bravissima ', ormai c'è da farsene una ragione x3 |
Adoro anche questo capitolo ! Sei davvero molto brava :) |
Ancora complimenti :3 |
Bello, bello, bellissimo :3 |
Ma sei bravissimaaa :3 |
Sono davvero felice che tu sia riuscita a concludere questa storia e soprattutto sono felice che lo abbia fatto in questo modo. Non trovo che il finale sia fluff (e dal mio punto di vista è un complimento, dato che odio il fluff stucchevole), penso che sia una conclusione romantica che, però, tende al realismo e tiene conto dei caratteri dei protagonisti. Cioè, John ha trovato il coraggio di provarci con Sherlock, rischiando di ricevere una porta in faccia. Sherlock ha fatto esattamente la stessa cosa, solo che per lui la faccenda è molto più complessa perché è Sherlock Holmes e quindi logica, ragione, raziocinio e assoluta incapacità di gestire i sentimenti. Eppure, alla fine, entrambi arrivano a trovare il coraggio di buttarsi in una relazione e si ritrovano a baciarsi e a stringersi. Tuttavia c'è comunque la consapevolezza che ci sono ancora tante questioni irrisolte fra loro e che dovranno parlare e discutere di cosa sarà il loro rapporto, e di come lo vivranno giorno dopo giorno. Trovo una coclusione realistica e romantica senza essere sdolcinata. |
Che bello! Finalmente John ha trovato il coraggio di dichiararsi a Sherlock! Quest'ultimo mi ha fatto venire quasi un infarto quando inizialmente ha rifiutato l'amore di John! Per fortuna ci ha ripensato! |
Un capitolo bellissimo! E' costituito praticamente solo da due scene, ma sono entrambe fondamentali nell'economia complessiva della storia. La prima scena è il risultato di tutto quello che hai costruito fino a qui: le esitazioni di John, il suo quasi ostinato non volersi rendere conto del cambiamento dei suoi sentimenti verso Sherlock, Sherlock stesso e la sua adorabile confusione, tutto si raccorda nel loro bellissimo dialogo in cucina e in quel bacio che è perfetto. |
“…opprimente masso di emozioni represse…”: è l’azzeccata definizione di ciò che ingombra la strada che dovrebbe permettere ai due protagonisti di raggiungersi e di capire finalmente che sono complementari l’uno all’altro, in modo definitivo. “…le nostre vite fossero costantemente appese a un filo…”: ed è proprio quest’aspetto che rende il loro legame ancora più profondo e cioè quel sentirsi sempre vicini, anche senza dimostrarlo apertamente, profondamente uniti tanto più grande è il pericolo che li minaccia. Fino ad ora, secondo me, questo è il capitolo più bello della tua storia e, per “bello”, intendo intrigante, emozionante, teneramente vero, credibilmente IC. A proposito di quest’ultima osservazione, sei talmente abile nel ricreare le atmosfere del 221b ai “bei” tempi, quelli ante-Mary, per intenderci, che ti è bastato, per esempio, richiamare solo quella battuta (“…«John»...”), quel semplice nome pronunciato da Sh, che l’ho risentito tale e quale, vibrante di echi che sommuovono l’anima (e non solo), quindi mi sono sentita, per un attimo, nei panni di Watson di fronte a quella complicata meraviglia della natura che è il suo coinquilino. |
Bello, questo capitolo, che inizia in modo avvincente con un’efficace serie di sms. Si rafforza la mia certezza che tu ti sappia muovere in modo credibile e piacevole sui binari di un confortante percorso IC, sia per quel che riguarda il mondo interiore di John sia i comportamenti di Sh, (“…Avevamo passato qualche secondo in quella posizione, dopodiché Sherlock, come resosi improvvisamente conto della situazione anomala…”) un personaggio quasi inafferrabile, a volte, dal fascino e dall’eleganza unici. I due protagonisti li stai facendo agire sulla base di una profonda e veritiera introspezione psicologica ed un’ammirevole gradualità: piano piano si definisce un qualcosa che è sempre esistito, fin dal loro primo incontro al Barts,. Non affretti il “chiarimento” con precipitose scene di sdolcinato romanticismo o erotismo precipitoso, tutto è secondo quello che sono realmente i personaggi. E, inoltre….scrivi proprio bene. |
“…Madre single sulla quarantina…”: il capitolo si apre con una gustosa “esercitazione” mentale di Sh che si esibisce in una rassegna di deduzioni sui clienti del ristorante. E’ evidente che lui si senta bene quando può esprimere la sua indubbia superiorità intellettiva, ma qui ci fai giustamente cogliere qualcosa in più: ci hai comunicato che, in questo frangente, lui lo fa in modo quasi gioioso, perché, lì da Angelo, c’è John. E’ lampante che il consulting, come un pavone che mostra la sua splendida ruota alla femmina per corteggiarla, cerchi di offrire a Watson quella che lui ritiene essere la sua migliore immagine. Forse, per il momento, non c’è in lui un tentativo chiaro di seduzione, o almeno questo è quello che crede. In realtà (“….non è una cosa estremamente ridicola, l'amore?..”) il muro di difesa, che ha eretto intorno al suo cuore per evitare quelli che ha, fino ad ora, ritenuto inutili sprechi emozionali, si sta lentamente sgretolando. Così continua la sua esibizione razionale, gustandosi gli sguardi ammirati del suo blogger. La conclusione del capitolo è sorprendente…..ma non troppo. Brava. |
Mi accorgo solo ora (8 giugno 2016) che non ho più recensito la tua storia e, sinceramente, non ho capito perché, visto che, spesso, vago per la sezione e cerco qualcosa di valido su cui valga la pena soffermarsi. Probabilmente sono stata distratta da altro. Comunque, eccomi. Dici che i casi che si presenteranno a Sh non saranno coinvolgenti ma, ti dico che questo, per me, non costituisce un limite in quanto preferisci, come dici giustamente, tenerli come sfondo a quello che è il divenire (se mai diverrà…) di uno tra i più interessanti ed originali legami affettivi che animano la letteratura, il fandom, la tv. Da incallita johnlocker, infatti, amo molto essere coinvolta, da lettore, nei loro scambi relazionali, specie quando prevalgono l’ammiccamento e i teneri sottintesi. E qui, da te, c’è una fitta trama di frasi non dette, di desideri non espressi, di Sh e John, insomma. Vado avanti. |
John deve ancora capire cosa fare? |