Recensioni per
Abbozzo
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
16/02/16, ore 20:47
Cap. 1:

Adoro le creazioni Willow Tree, che possiedo in dose massiccia!! E anche questa piccola storia, così breve eppure così completa e dolce in ogni sua parte. Non sarebbe stata più d'impatto se tu avessi scritto quaranta capitoli…è perfetta così. Bellissima. Grazie.

Recensore Master
15/02/16, ore 14:09
Cap. 1:

Li ho visti, credimi. Ho visto ogni rossore, ascoltato ogni sospiro ed ogni balbettio, ogni palpito di cuore. Perché la tua scrittura non si limita a narrare. Fa prendere vita ai personaggi, li fa speciali, unici, incredibilmente veri. Gli occhi verdi di Michelle ed i capelli scuri di Fabrice, insieme al cognome ed all'accenno all'impegno di mamma Marie l'unico filo invisibile con la storia dei nostri, seppure così presente nella dolcezza dei protagonisti, che si riverserà in quel figlio che unirà le loro caratteristiche... Incredibile cara come anche questa volta le nostre storie si assomiglino... L'amore, quello di Fabrice e Michelle, o di Oscar ed André che si concretizza, che si fa carne e racconta ciò che si è o si è stati... Condivido in pieno, carissima, l'amore è amore sempre, tutti i minuti di tutti i giorni. Un abbraccio cara e grazie per avermi emozionato anche questa volta!

Recensore Master
15/02/16, ore 10:04
Cap. 1:

È bellissima. Che si tratti di Oscar e André, Rosalie e Bernard o anche soggetti più originali, hai un modo di scrivere meraviglioso! Mi è piaciuto molto leggere dei genitori di André. Complimenti per come hai delineato i loro caratteri. Bravissima!

Recensore Master
15/02/16, ore 07:54
Cap. 1:

È stupenda anche le statuins bravo fabrice a non farsi scappare michelle, bravissima.

Recensore Master
14/02/16, ore 19:05
Cap. 1:

Bellissime queste immagini che mi ricordano quei film neorealisti che ci raccontano della nostra Italia rurale.
Quanta innocenza e quanta dolcezza in tutti questi gesti e in questi pensieri.
Mi piace l’idea che anche il papà di André avesse la sua dolcezza e delicatezza...
Evidentemente in quella famiglia si trasmetteva per via maschile, considerata invece la spigolosità di carattere di mamma Marie!!! (e il suo mestolo....) Ahahahahah!!!!!
Bravissima come sempre. Sei una vera scrittrice e sono contenta di averti spronata a scrivere, visto il piacere di leggerti sempre!
Un abbraccio Lucia

Recensore Junior
14/02/16, ore 18:42
Cap. 1:

Bellissima ciau!
Ammetto che inizialmente ero convinta partecipassi o con uno stralcio di "Rivoluzione" o con uno appartenente a "Il giorno in cui sparì il Cavaliere Nero", invece mi hai sorpresa parlando di due personaggi a cui di dedica molta poca attenzione: i coniugi Grandier.
Molto dolce e delicata questa storia in cui ci narri un po' la nascita del loro amore!
Bravissima come sempre!
Un bacissimo, a presto!
Ps. Mercoledì ho fatto l'esame di Sociologia Giuridica ed indovina chi è stato il primo autore che mi ha chiesto il professore? Montesquieu!
Ti giuro, stavo per scoppiare a ridergli in faccia!

Recensore Master
14/02/16, ore 18:20
Cap. 1:

Ciao ...bello come descrivi la stagione im cui inizia un amore..gesti e suoni e luci. Suggestiva brava...a presto J

Recensore Master
14/02/16, ore 17:28
Cap. 1:

Ohhh, il prequel del prequel!!
Innanzitutto grazie per la immeritata dedica!
Grazie per aver scelto babbo e mamma Grandier, li amo molto.
Che e` bellissimo, molto mel tuo stile, dolce in quei momenti che esistevano un tempo, lo sguardo a lei rubato alla messa, le confidenze al lavatoio....
Ci sono frasi delicate e momenti molto profondi nella loro innocenza.
Una meraviglia.
(Recensione modificata il 14/02/2016 - 07:03 pm)

Recensore Master
14/02/16, ore 15:17
Cap. 1:

Credo che questo racconto sia una piccola deliziosa perla. "Abbozzi", l'hai intitolato...vi ho scorto diversi "abbozzi". L'abbozzo della Vita di Andrè, lo stadio "embrionale" da cui parte tutto, pennellare il carattere ed i colori di mamma e papà per farci comprendere "come" lui sia potuto essere "così". La ricerca delle radici, non solo scomodando "l'araldica" ( i blasoni lasciamoli perdere..), ma attingendo direttamente alla fonte, alla "radice dei sentimenti"...
Ma anche gli "abbozzi" spazio temporali in cui si muovono i protagonisti, come hai deciso d'impostare la storia stessa. Come una serie di "visioni", di "ricordi a sprazzi" che a sprazzi si insinuano nella mente e nel cuore, che si "incarnano", silenziosi e possenti, come visioni, come scene di vita vissuta, cesellata come quel ciocco di legno, ed intagliata tra le pieghe dell'anima.
L'uso stesso di una "terza persona" che proprio del tutto "terza" non è...quel vociare di ragazzi, quei pensieri nascosti urlati solo al silenzio del proprio cuore, tutti quei discorsi diretti nascosti dalla punteggiatura inesistente che sfumano nell'indiretto...proprio come un "abbozzo" appunto, un ricordo che fulmineo compare dal nulla nella testa. E tu le senti le parole che si scambiano, limpide e cristalline come fossi affacciato ad una finestra, ma in realtà esse si fondono e si confondono con lo sbiadire del tempo, con la "polvere" che si deposita su di un libro chiuso da un po', che attende solo il momento propizio per venir riaperto, per riappropriarsi del suo contenuto...
Tenerissimo, lieve, dolce, ma non melenso ( affatto!!), quell'incontro in Chiesa, luogo d'incontro per eccellenza in altre epoche quando le "condivisioni" tra ragazzi non erano poi così "scontate". Quello stare in bilico tra la "salvezza dell'anima" ( Michelle, a quanto pare...ragazzina devotissima e partecipe..) ed il richiamo di qualcosa di più terreno ( l'urgenza di rivederla di Fabrice...osservarla in un momento "solenne" per eccellenza come l'Eucarestia, e pensare a come muove le labbra, come si piegano le gote, contemplarla nella sua carnale innocenza...), connubio delicato, sfumato, di "sacro e profano", mitigato dai sogni e dalla verde età...
Senza contare che nell'epilogo quel briciolo d'audacia che non t'aspetti arriva proprio da lei, la dolcissima Michelle. Che sembra cogliere la timidezza di lui, "oltrepassa" di contro la sua per accogliere una nuova giovane promessa...
Non credo di meritare alcuna citazione, Veronica...ho solo azzardato un'ipotesi, uno "scorcio" diverso e poco esplorato che mi ha sempre incuriosito. Il merito ed il bello è tutto e sempre vostro.
Ti dico, solo, grazie.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
14/02/16, ore 14:39
Cap. 1:

Carissima sono felice che l ispirazione sia arrivata ma io lo immaginavo... splendido il loro incontro ed il loro amore. Un abbraccio fortissimo 😘

Recensore Master
14/02/16, ore 13:59
Cap. 1:

Ciao Veronica,
che romanticona che sei!
Molto bella questa storia fuori dai soliti schemi.
Un innamoramento molto delicato,Fabrice che la cerca durante la messa,una timida proposta per un regalo,tutto in qualche modo ci parla di Andre' ,perche' in suo padre c'e' la sua tenerezza,il suo modo di amare.
E che bello quell'abbraccio delle statuine che Michelle rende reale in una timida dichiarazione d'amore.
Non deludi mai.
Anna

Recensore Master
14/02/16, ore 13:59
Cap. 1:

Sempre originalissima e piacevole da leggere, anche quando i personaggi non sono quelli che ci infiammano di solito, ma altri che sanno comunicare storie di sentimenti profondi e emozioni che trascinano anche noi! Bravissima!

Recensore Master
14/02/16, ore 12:51
Cap. 1:

Mi è piaciuta molto questa OS...in pratica una storia originale che ben s' inserisce nel contest e che con quegli occhi verdi, il falegname, il nome di Marie diventa il naturale prologo ad un altro racconto, quello che noi conosciamo, quasi fosse una ff su un inedito gaiden dell'Ikeda. ;) Hai descritto con elegante leggerezza l'innamoramento di questi due ragazzi, con uno stile diverso dal solito, in apparenza più semplice, fluido e colloquiale, che proietta il lettore nell'affresco realistico e struggente di un mondo che sembra ormai lontano anni luce dal nostro, con dei richiami anche al recente passato dei nostri nonni (penso alle lavandaie, ai tuffi nel fiume, ai discorsi tra ragazzi). Tornando a Fabrice e Michelle, che ci sia qualcosa di ineluttabile e fatale in questo amore si percepisce dall'incipit quasi folgorante con cui ce li presenti; poi ecco quella statua buttata che lei ritrova e apprezza, un abbozzo che però parla d'amore e diventa anche titolo e simbolo di quello che sarà tra loro, ovvero l'unione che darà vita al piccolo André. Unione perfettamente rappresentata dalla seconda statua, una delicata paradossamente sfrontata dichiarazione d'amore. Brava!

Recensore Master
14/02/16, ore 12:05
Cap. 1:

Molto bella e romantica, davvero! Hai ragione, la festa degli innamorati dovrebbe durare sempre! Amarsi deve essere ogni giorno.