Recensioni per
One Month of Silence
di johnlockhell

Questa storia ha ottenuto 41 recensioni.
Positive : 41
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/05/16, ore 15:26

Wow, che capitolo!
C'è davvero tutto.
In primo luogo, la risoluzione del caso, che è sconvolgente ed emozionante.
I sentimenti di John che si sono chiariti, sono così contenta di questo.
E infine la donna che arriva ad aggredire Sherlock per l'amore della sua famiglia, provocando la reazione violenta ma sempre razionale di John.
Mi ha davvero emozionata! Alla prossima!

Recensore Master
30/04/16, ore 13:26

Dunque, ho girato a lungo attorno alla tua storia, un po' indecisa se iniziarla o meno. In buona parte perché entravo nel fandom e ne uscivo praticamente subito, del tutto insoddisfatta di quanto trovavo e finivo col non incrociarla mai. Ma l'altro giorno girovagavo da queste parti, nella speranza di riuscire a trovare qualcosa di decente da leggere e ho rivisto questa. Ho deciso di iniziarla anche se non era ancora finita e sono rimasta piacevolmente sorpresa. Non faccio mistero che di recente la stragrande maggioranza di quello che viene pubblicato in questo fandom su Efp non mi piace, o finisce con non soddisfarmi del tutto. Ma questa storia è stata un faro nella nebbia. Bella. Davvero, davvero bella. Sì, non è perfetta dal punto di vista stilistico e infatti nei primi capitoli sembrava che fossi in rodaggio! Mano a mano, però, sei migliorata. Onestamente non ricordo le tue fic passate, ma magari andrò a fare un giro sul tuo profilo. In ogni caso, quello che ho letto qui è molto soddisfacente. Certo, il tuo Sherlock strappa il cuore.

Ma andiamo per gradi.

Inizierò con i casi, che sono la parte che mi ha più sorpresa. Di solito nelle Johnlock si tende a mettere da parte i gialli e il lavoro di Sherlock, a pro delle faccende di cuore. Io dico che è un vero peccato, perché in un fandom che ha ormai detto tantissimo, il lato legato al mistero e ai casi offrirebbe tantissimo. E infatti, questi due mi sono piaciuti. Il primo l'ho trovato geniale. Io non uso tanto spesso questa parola, ma nel caso del delitto in metropolitana, è un termine assolutamente azzeccato. Innanzitutto non te lo aspetti, perché tu sei lì che ti struggi per John e che speri, in cuori tuo, che Sherlock faccia il suo passo in avanti (gigantesco per lui anche se, agli occhi di chiunque, quasi misero) e circondi le spalle di John con le sue braccia... e invece accade l'imprevisto. Un omicidio particolare, il tuo. Legato a fattori che ormai sono di quotidianità, come i selfie (e ammetto d'aver trovato curioso che l'arma del delitto fosse l'asta per i selfie). Insomma, un caso non scontato. Con personaggi la cui storia ricorda in parte quella di John e Sherlock, in un accostamento che fa riflettere Sherlock e che lo colpisce molto nel profondo. Un movente solido. Un'assassina metodica, precisa e incredibilmente paziente. Ho fatto molta fatica a individuare i particolari su questo caso e infatti, al contrario del secondo delitto, non ne ho indovinato la soluzione finale. Riguardo invece il caso del bambino ucciso, ecco, questo l'ho trovato un po' più semplice. Da un lato. Qui c'è ovviamente un impatto emotivo differente rispetto al delitto nella metro, e una drammaticità che mi ha colpita in modo di molto maggiore. Ma in ogni caso era molto credibile. Tutto quanto. Dalla bambina che nasconde il corpo del fratellino (quell'immagine è allucinante a pensarci) sino ad arrivare alla madre che si incolpa per proteggere la figlia. Come ho detto... pazzesco.

E poi c'è Sherlock. Che è un po' il perno attorno al quale ruota tutto quanto. Uno Sherlock che, come accennavo all'inizio, colpisce sotto molti punti di vista. Qui non abbiamo una macchietta a cui vengono dati diffettucci di poco conto, come troppo spesso accade nelle Johnlock. Qui ci mostri in modo anche piuttosto brutale, un personaggio contorto, profondamente innamorato di un John che è disposto a lasciar andare nonostante ne sia terribilmente geloso. Ma abbiamo uno Sherlock anche molto egoista, che dichiara il proprio amore e che bacia John, soltanto dopo averlo drogato. Davvero, quella scena è pazzesca. Vedere Sherlock Holmes così disperato, così innamorato e al tempo stesso represso da questi sentimenti che lo opprimono, è stato incredibile. Le sue parole sono una stilettata al cuore. Il modo in cui lo ama mi ha colpita davvero, come è disposto a mettersi da parte per la felicità di John, come pensa di sopprimere e accantonare quello che prova perché se farà in quel modo sarà meno doloro... ma anche com'è disposto a sacrificarsi e a prendersi una pallottola soltanto per tenere John al sicuro. Io credo di aver anche pianto un paio di volte! XD

In tutto questo abbiamo John. E su di lui ho la sensazione che quanto avvenuto nel finale di questo capitolo, cambierà un po' il suo modo di vedere il suo "amico" Sherlock o, come ha detto qui, "il suo Sherlock". Il suo comportamento fino a ora è stato comprensibile e giustificato. John ama Mary ed è disperato per il suo tradimento, per le bugie e quindi sì, capisco davvero i dubbi che si fa in proposito. I pensieri sulla figlia o riguardo una possibile vita che potrebbe avere con la piccola e con Mary. Insomma, capisco tutto. Anche il fatto che classifichi l'immagine di un bacio con Sherlock come un qualcosa di non importante perché è normale fra amici. Ma è anche un po' ora che si renda conto di chi è Sherlock Holmes e di cosa prova per lui.

Sì, lo so. Avrei un altro milione di cose da dire e non ho detto nulla. La sostanza è che mi è piaciuta parecchio e che non vedo l'ora di un aggiornamento.
Alla prossima.
Koa


Ps. Sempre pensato che "Scotland Yard" fosse un nome perfetto per Lestrade ;)

Recensore Master
29/04/16, ore 11:09

Intanto bentornata! :D
La conclusione del caso mi è piaciuta molto e il personaggio della signora Larson ti è venuta bene: è una donna disperata, messa all'angolo, in preda al panico, che tenta di fare qualunque cosa per arginare un disastro chesi è già compiuto. In realtà io pensavo che potesse benissimo essere stata la bambina e non per un gesto di crudeltà, ma perché i bambini non hanno ancora sviluppato il senso del pericolo o della morte e poteva averlo fatto senza avere l'intenzione di uccidere il fratello, ma la scelta della nonna è stato un ottimo colpo di scena.

Recensore Master
28/04/16, ore 17:27

Già il titolo mi soddisfa, figurati…Si addice perfettamente all’epilogo drammatico ma anche alle emozioni di John e Sh, prigionieri in quel vissuto in cui sono immersi in cui il vero significato e valore del loro legame è ancora sotteso a tante situazioni di sfortunata incomprensione. L’uno appare frastornato dalla confusione in cui la sua vita, o meglio il suo cuore, è piombata, l’altro si nasconde dietro ad una inquietante iperattività. “…ma proseguirono oltre, sorpassando la figura addormentata…”: anche in questo capitolo ritrovo l’ammirevole equilibrio del testo, te l’ho già detto, probabilmente, fra parte narrativa e parte dialogica, tutt’e due efficacemente coerenti l’una con l’altra, mai scontate. Infatti, uno dei difetti più diffusi nei testi scritti di vario genere, per esempio, è il ricorso insistito al dialogo per scampare all’esigenza di precisione e di oggettività del racconto. Si preferisce, purtroppo spesso, lasciare agli interventi dei personaggi la spiegazione di tutto ciò che è avvenuto perché “si fa più presto”. Da te non c’è questo, brava. “…Ed ecco la dolcezza di Sherlock, pensò John osservando la scena…”: bello questo passaggio in cui John trova conferma di uno dei tanti motivi per cui è innamorato di Sh e cioè della sua nascosta umanità che, proprio per questa sua caratteristica di cosa sotterranea, è ancora più “abbagliante” come dici tu. Epilogo convulso, drammatico e preoccupante. Grande. Per concludere riporto una frase che mi ha fatto sorridere per l’eleganza con cui hai fatto affiorare un po’ di “lemon”: “…Prima che qualcosa iniziasse a scaldarsi anche al di sotto del tavolo per colpa dei suoi pensieri impertinenti e fuori luogo…”.

Recensore Master
27/04/16, ore 17:51

Ciao! Finalmente hai pubblicato il nuovo capitolo!!
Non vedevo l'ora di leggerlo!
Che dire, lo ammetto, non avevo pensato alla nonna, davo per scontato che fosse stata la bimba!
Certo che la signora Larson ha fatto proprio una cavolata! Prendersela con Sherlock!! Voleva proteggere la sua famiglia, lo capisco, ma io al posto di John le avrei sparato!!

Spero solo che Sherlock si riprenda in fretta.. lui e John hanno tanto di cui parlare!!

Alla prossima.. spero presto! :)))
 

Nuovo recensore
14/04/16, ore 22:53

Meno male che anche John sta iniziando a capire i suoi sentimenti! Mi piace molto come vengono trattati i suoi pensieri, come matura la consapevolezza di avere più di una semplice amicizia con Sherlock, di voler provare a spingersi oltre.
Poi c'è questo nuovo caso pazzesco che, perlomeno fino a qui, deve avere un movente davvero importante e struggente, non è solo un semplice omicidio, proprio come nel primo caso.
Alla prossima!

Recensore Master
11/04/16, ore 17:29

Anche questo caso è molto interessante e non vedo l'ora di conoscere le motivazioni della madre e se è stata davvero lei a uccidere il figlio. Con l'occasione John riflette sulla sua imminente paternità: chiaramente ama il bambino che deve nascere, ma da quel che emerge dalla terza serie a me sembra che questa gravidanza non sia stata programmata e abbia colto il dottore di sorpresa. Inoltre mi sembra di aver capito dalla tua storia che ciò che al momento muove John verso Mary è il senso di responsabilità, che stride con ciò che vorrebbe fare se agisse d'istinto (tornare alla vita che conduceva prima di Mary).
Trovo verosimili i suoi dubbi per quel che riguarda una possibile separazione, perché già le persone hanno delle remore a divorziare dalle persone normali quando c'è di mezzo un bambino (anche se poi al lavoro ho visto che lo fanno lo stesso), figuriamoci quando il coniuge è un'assassina a pagamento!
E anche le riflessioni che John fa a proposito della sua sessualità sono assolutamente credibili, perché le certezze nella vita sono tali finché non arriva qualcosa a scombussolarle (e, tra noi, non penso che siano moltissime le persone al mondo a segnare uno zero assoluto sulla scala Kinsey: diverse persone provano qualcosa, anche solo a livello di ammirazione/cotta/fantasia astratta verso lo stesso sesso).

Recensore Master
10/04/16, ore 23:12

Comincio sempre la lettura dei tuoi capitoli cercando di sistemarmi meglio di fronte allo schermo e penso che, una volta finita, la tua storia, andrà riletta con calma, comodi comodi, perché non è solo una ff, ma un giallo, una storia d’amore, una storia di vite che s’intrecciano. “i suoi occhi erano così tristi… desolazione negli occhi di Sherlock… La pozza di tristezza…”: ecco che si avvera quello che avevo previsto alla fine della precedente recensione. Infatti, il fragile equilibrio emotivo di Sh è stato sconvolto da una delusione che non avrebbe ragione di essere, visto che lui si è perso, durante il sonno di John, una rivelazione che avrebbe potuto dargli la pace, forse. Ora Sh è convinto che il suo blogger a lui pensi solo come ad un amico, non necessario per la sua vita e non determinante per le sue scelte. Prima c’è Mary, questo crea un mare sconfinato di tristezza e desolazione nell’animo del consulting che lui fatica ad arginare. E’ difficile sorridere a John con il dramma che si porta dentro. Tutto ciò lo rappresenti benissimo, facendo stridere volutamente la solare umanità di Watson con la devastazione che si allarga nel cuore del detective. Avvincente tutta l’altra parte “gialla” della storia (è stata la nonna?!). Direi che i fumi della febbre ti hanno giovato..

Recensore Master
10/04/16, ore 18:36

Bentornata! Non vedevo l'ora di leggere questo capitolo! E' bellissimo!!
Finalmente sappiamo anche che cosa pensa John.. così ha sognato di baciare Sherlock diverse volte eheh
Se solo sapesse... :)))))))
Pensavo che lo avrebbe baciato, sulla collina, anche se non era il momento giusto...
Forse lo avrebbe fatto, se non fossero stati interrotti dalle urla della signora Larson...

Penso che anche questo caso li spingerà a riflettere molto sulla loro situazione...

Per amore si può fare veramente di tutto...


Alla prossima! Bye!! :)


 

Nuovo recensore
05/04/16, ore 18:13

Non ci credo! Ora Sherlock si è pentito di aver ingannato John, era riuscito ad esternare i suoi sentimenti ma deve sempre complicare tutto. E anche John prova qualcosa per lui, peccato che entrambi abbiano perso l'occasione di saperlo! E ora un altro caso, benissimo!

Recensore Master
05/04/16, ore 12:35

“dillo! Dillo solo una volta, per favore. Dillo almeno una volta!”
In questa supplica accorata - bellissima - per me c'è molto di Sherlock: una volta spogliato dei muri che si è costruito attorno e del famoso "caring is not an advantage", Sherlock è un uomo che è capace di amare (da bambino l'abbiamo visto con il suo cane) e che per amore è capace di gesti estremamente altruistici. Ma allo stesso tempo è un uomo che pensa di essere condannato a non essere corrisposto.
Sembra aver rinunciato definitivamente, quindi immagino che ora il gioco passi nelle mani di John.

Recensore Veterano
04/04/16, ore 11:16

Ciao,

Sempre bene, sempre brava, tutto descritto alla perfezione. Sei molto brava e sciolta nelle descrizioni ed è un piacere leggerti..peccato che mi hai spezzato il cuore :-P

Che mazzata! iniziamo in tristezza questa settimana. Non voglio usare la parola "crudele"..ma..perchè?! Adesso starò in attesa degli sviluppi continuandomelo a chiedere. :-PP

Ok, aspetto i sogni che possono essere un tormento e il nuovo caso del prossima capitolo.
Alla prossima :)))

Recensore Master
03/04/16, ore 22:50

“…cogliendo le labbra ancora divaricate di John… il cuore piantato così alto in gola…”: è un momento romantico e tu lo rappresenti bene, stemperando la tenerezza, che potrebbe sfociare in un tono sdolcinato, con un giusto pizzico di ironia, ad immaginare l’espressione estasiata di John e la tensione imbarazzata di Sh. Hai costruito una scena grandiosa e piacevole quella in cui il sedativo fa “fuggire” Watson verso l’oblio dell’intontimento, non permettendo al consulting di sapere ciò che lo angoscia e cioè se i suoi sentimenti sono ricambiati. “…Tornò ad afferrare il corpo di John…”: sono convinta che questi momenti tragicomici al 221b che tu ci rappresenti in modo puntuale non sfigurerebbero in qualche ripresa sul setlock della BBC, tanto credibili ed IC li fai muovere, quei due. A dissolvere il clima malinconico ma tenero della veglia premurosa di Sh, ecco il nome di Mary, pronunciato da John nell’incoscienza, che provoca una tempesta nel cuore del detective. Perché “Mary” e non Sherlock?! Il consulting fugge dalla camera, colmo di rabbia e delusione, perdendosi l’ultima “cosa” che Watson aveva da dire…Capitolo ben scritto anche questo, veramente molto piacevole e caratterizzato da verosimili ritratti dei due protagonisti.
“…Macigno sul cuore compreso…”: questa è la frase che mi rimane, pesante, estremamente significativa perchè intuisco che la strada che unisce Sh e John dovrà necessariamente passare per il cuore devastato di Holmes. E non sarà una passeggiata…Complimenti.

Recensore Master
03/04/16, ore 22:39

Bhe, Sherlock se la è proprio cercata.
Povero John!
Drogato, baciato ed abbandonato! :-D
Insomma, Sherlock non può certo incolpare John di nulla.
Ha fatto e disfatto tutto da solo.
Se anche John gli avesse confessato di amarlo, cosa avrebbe risolto, visto che poi si è dimenticato tutto?
Se Sherlock si arrende, dopo questo suo guaio, si merita una bella botta in testa! ;-)
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Master
03/04/16, ore 21:57

La descrizione del bacio mi è piaciuta molto, peccato che John fosse un po' fuori :)
Sherlock voleva estorcergli una dichiarazione d'amore.. per questo lo ha drogato?
E il caro dottore ha perso i sensi sul più bello, tipico...
Quindi adesso il detective vuole rimangiarsi tutto? Intende far finta di niente? Oppure spingerà John tra le braccia di Mary? In fondo si è convinto che John voglia stare con lei, visto che lo ha sentito pronunciare solo il nome della moglie mentre giaceva addormentato...
John invece ha sussurrato anche il nome del detective, peccato che quest'ultimo non lo abbia sentito!
Mi sono messa ad urlare quando è uscito dalla stanza, sigh!

Che dire, ormai non sto più nella pelle, sono troppo curiosa di sapere che cosa accadrà nel prossimo capitolo!

Bravissima!! :)))))))))

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