Prima classificata al contest "La piramide dell'amore"
Totale: 65.4/70
Grammatica: 8.4/10
La grammatica va bene, c'è qualche tempo verbale sbagliato, dovuto sicuramente a dimenticate revisioni del testo. Attenta anche a qualche errore di distrazione.
- in piedi davanti di lui: "a lui", errore di distrazione (la frase segue il primissimo dialogo tra i protagonisti)
- facendo sentire l ancora più vecchio e inadeguato: "facendolo" errore di distrazione (la frase si trovo poco prima dei primi versi della canzone che citi)
- i pochi nomadi che popolano la zona: la narrazione si svolge al passato, quindi "popolavano". (- 0.20)
- nelle righe immediatamente successive hai scritto confort: si scrive "comfort". (- 0.20)
- fu precisamente in quel momento aveva pensato al deserto del Gobi: hai dimenticato "che", errore di distrazione; hai iniziato la frase con "fu", quindi avresti dovuto mantenere il passato remoto "pensò"; la narrazione, però, si svolge interamente al trapassato prossimo, quindi la frase corretta sarebbe: "era stato precisamente in quel momento che aveva pensato", per renderla più scorrevole potresti scrivere "era stato in quel preciso momento". (- 0.20 per tempo verbale sbagliato)
- diede a Wilfred la motivazione necessaria a sporgere una mano di fuori e afferrare la lanterna spenta che aveva in parte: manca una parola alla fine. (- 0.20)
- lui era un paleopatologo non un matematico: ci vuole la virgola prima di "non". (- 0.10) la frase è alla fine della parte quattro
- Sembra essersi mantenuto bene», fu l’osservazione della ragazza. Subito dopo si rese che il suo commento: "si rese conto", errore di distrazione.
- La mummia non si poteva di certo dire avesse un bel aspetto: "la mummia" è complemento oggetto, non soggetto, perciò la frase corretta è "non si poteva di certo dire che la mummia avesse un bel aspetto"(- 0.30); "bell'aspetto".
- così agì d'istinto la cinse con un braccio: le frasi vanno separate, inserisci la virgola oppure la "e"; errore di distrazione
- la punta di freccia: "della freccia", improprietà lessicale (- 0.20).
- Un giorno l’ho trovato morto e accarezzandolo scoprii che: "ho scoperto" (- 0.20), non cambiare tempo verbale.
- «Tuttavia... suoi occhi dicono il contrario»: "i suoi occhi", errore di distrazione
Stile: 9.5/10
Se trovassi un libro scritto col tuo stile lo comprerei subito e lo leggerei in una manciata di giorni: scorre meravigliosamente! La sensazione che mi ha dato a ogni riga è che ogni singola riflessione, virgola e suddivisione in paragrafi sia giusta: sia per gli aspetti di contorno (impaginazione, punteggiatura) che per quelli fondamentali (andamento della narrazione, introspezione, svolgimento della trama, espressione dei concetti), mi è sembrato estremamente equilibrato e fluido. Leggerei un libro scritto in questo modo in pochissimo tempo, non ci sarebbe un momento in cui potrei stancarmi, non mi troverei mai a pensare "questa riflessione è troppo prolissa oppure troppo scarna", non mi apparirebbe mai pesante o artificiosa la successione dei dialoghi. Il tuo stile, oltretutto, lascia la sua impronta con la sua sobria eleganza, non ricorre a costrutti complessi né a numerose metafore, ma non è nemmeno povero e prevedibile. Hai avuto la capacità di catturare la mia attenzione nell'immediato, sei riuscita a farmela mantenere dall'inizio alla fine. Complimenti!
Titolo: 3.5/5
Come titolo non è male, mi ha incuriosito perché è inusuale, ma manca qualcosa; se fosse una persona, diciamo che avrebbe poco sex-appeal. La pertinenza alla trama c'è, ma essendo Ria il personaggio che suscita maggiore coinvolgimento nella lettura, per gusto personale avrei preferito leggere un titolo che riguardasse direttamente la sua persona. Forse l'hai evitato di proposito per creare il colpo di scena finale, in cui emerge l'elemento sovrannaturale, perciò ti riconosco il merito di aver saputo spostare l'attenzione sul professore e di essere riuscita a stupirmi.
Caratterizzazione personaggi: 14/15
Ria è tutto fuorché stereotipata, è un personaggio tratteggiato con cura, in maniera distinta. Eccentrica, appassionata, enigmatica: mi è piaciuta. Dalla descrizione fisica di Wilfred mi è parsa nell'immediato una Mary Sue, poi quel dettaglio sui suoi vestiti larghi ha fatto crollare ogni sospetto, suggerendo l'idea di una persona che ha qualcosa da nascondere o che è riservata e, mano a mano che proseguivo nella lettura, mi sono resa conto di essere ben lontana da una Mary Sue. Il fatto che Ria non ami le giornate soleggiate è un dettaglio che si sposa curiosamente con la sua passione; quella semplice rivelazione è stata in grado di provocare in me un'associazione immediata con la paleopatologia, ho immaginato la ragazza in luoghi umidi e bui, poco illuminati, alle prese con qualche reperto in una grotta dimenticata dal mondo, cosa che non molte ragazze della sua età farebbero; questo è uno dei primi assaggi di lei che la rende diversa dalle solite protagoniste. Ria esteticamente rimanda al sole e al mare, invece caratterialmente alle ombre, agli spazi isolati e inesplorati: è un contrasto che mi piace molto.
«È curioso come una melodia possa portare alla luce certi ricordi sepolti. Sono solo onde: l’aria che si comprime e forma questa cosa invisibile che possiamo udire». Mi ha colpito molto questa frase, perché dice tanto di Ria in modo sintetico: ci fa capire quanto lei sia analitica, riflessiva, dedita alla ricerca di risposte di tipo esistenziale.
Wilfred per la metà della storia vive del riflesso di Ria, la sua personalità rimane in ombra, in adorazione della ragazza, poi però ci viene mostrato qualche dettaglio in più che ci permette di capirlo meglio. Oltre a essere una persona riservata, Wilfred è un uomo che soffre perché sa di essere invecchiato, e lo fa al punto tale da non rendersi conto che la luce nei suoi occhi sia rimasta la stessa di quando era giovane; mantiene le abitudini che aveva da ragazzo, secondo me, anche per una ragione inconscia, ovvero sentirsi meno distante da Ria. È curioso che con questa sua sofferenza faccia un lavoro collegato alla morte, com'è curioso che Ria, nella sua giovinezza, sembri attratta al suo stesso modo dalla paleopatologia. Tutti questi contrasti rendono entrambi molto interessanti, l'unico tasto dolente è che Wilfred denota meno spessore: se dovessi metterlo a confronto con Ria, lei sarebbe una meteora e lui una stella sfocata.
Uso dei prompt: 15/15
Amore segreto: 5/5
L'amore di Wilfred per Ria rimane tale per tutta la storia, così come noi ignoriamo se la ragazza lo ricambi oppure no. Nel finale lasciato in sospeso c'è la possibilità che i sentimenti di Wilfred vengano svelati, ma non ci è dato sapere e, anche se ciò avvenisse, l'amore tra i due protagonisti potrebbe rimanere comunque segreto agli occhi altrui; essendo lui un professore e lei una studentessa, per giunta con moltissimi anni di differenza, una loro ipotetica relazione sarebbe da nascondere. Richiesta perfettamente rispettata!
Canzone: 5/5
I primi versi che hai citato fanno da cornice per descrivere Ria, sono perfetti. La canzone si allaccia anche a Wilfred, in maniera più sottile, quando fai riferimento ai suoi sogni segreti e al suo voler scoprire tesori nascosti. C'è anche il riferimento alla maschera, riadattato alla trama e costruito su Ria. Nell'immediato può sembrare che la canzone non sia molto presente, ma leggendo ci si rende conto del contrario. Ottimo!
Citazione: 5/5
Meraviglioso. L'hai allacciata alle teorie sull'universo, mi è piaciuto da matti! Wilfred non ha risposte certe sull'universo, ma è certo che solo un amore impossibile possa essere eterno. Apparentemente sembra una frase buttata lì a caso, invece hai scelto il momento perfetto per inserirla nella storia. La condizione di Wilfred e Ria, poi, rende impossibile il loro amore, non tanto per la differenza d'età e la faccenda alunna-professore, ma perché il lettore che segue il punto di vista di quest'ultimo ha la percezione di un amore non corrisposto.
Originalità: 10/10
Tutto di questa storia mi è sembrato originale. Dietro al cliché del professore e della studentessa c'è una trama insolita, una protagonista femminile particolare e il punto di vista è quello del professore faccia a faccia coi suoi sentimenti, quando invece in genere è la studentessa a capitolare e a dichiararsi. Mi piace il fatto che l'esito del loro legame sia rimasto in sospeso, e mi ha sorpreso la dote straordinaria di Ria, del tutto inaspettata. Complimenti!
Gradimento personale: 5/5
Voglio leggere un seguito, adesso! Come ti ho appena detto mi è piaciuto questo finale in sospeso, ma al tempo stesso l'ho odiato perché mi sono affezionata ai personaggi e al contesto, e voglio conoscere di più su di loro, sia presi singolarmente che in un'ipotetica storia d'amore.
Questa storia mi è piaciuta sin da subito, poi alla seconda lettura l'ho amata in tutto e per tutto. Dovrei citare ogni dettaglio, ogni riflessione per dire quello che mi è piaciuto, perché non c'è veramente nulla che mi abbia lasciato delusa, dubbiosa o insoddisfatta. Grazie per avermela fatta leggere! |