Ciao Luca, spero che per te sia una buona giornata!
È stato bello trovare questa poesia in una ricerca totalmente curiosa, considerando quanto per me sia importante leggere di affetti tra madre e figlio, con una cura e un'attenzione legata a quello materno.
Penso sinceramente che sia una tra le poesie più dolci e ricche (metaforicamente parlando) del tuo repertorio e sto cercando di essere più obiettivo possibile, credimi.
Sarà che ho un debole per le affermazioni di un piccolo grande affetto come questo ma vorrei far presente quanto ci sia una vastità di linguaggio e di similitudini che rendono partecipi entrambe le figure protagoniste, in un richiamo che non può che ingigantire le anime e farle crescere piano piano.
La prima parte è esattamente la manifestazione dell'orizzonte e della grande importanza che un figlio innamorato dona alla sua più grande amica; un amore reso grazie a tutti i sensi possibili che vanno alla scoperta di novità e di conferme, di vivere la vita sapendo che ogni traguardo sarà dovuto solo e soltanto a lei, al suo respiro e al suo profumo unico ed inimitabile.
Ma al tempo stesso in una mamma si accendono delle attenzioni e dei segnali che prima non trovavano spazio nella sua mente e nel cuore.
Ha bisogno di avere accanto il suo piccolo tesoro, stringerlo, insegnargli e vivere il cambiamento imperfetto che può comunque essere limato perché si sa, l'esperienza può veramente aiutare in molti, molti casi, specialmente se mossa da sentimenti e sensazioni piene di fuoco e di amore che vibrano nell'aria.
La parte finale è la concretizzazione di un qualcosa di percettibile solo dalle persone coinvolte, una melodia che è sfaccettata da diverse note che si incastrano l'un l'altra in un'armonia fantastica, capace di distruggere ogni difficoltà con la semplicità delle cose, di portare la luce più luminosa nei pericoli più alti e rischiosi.
Hai usato un linguaggio magnetico e calibrato in una spiegazione di un sentimento autentico quanto sentito, genuino nel suo narrato.
In più tutte le dovute pause grammaticali hanno il grande potere di rendere forti e solidi i versi e il messaggio, pienamente condiviso e bellissimo, molto umano, altruista e sincero.
L'unica pecca - ahimé - che devo segnalarti è quel "qual'è" che è un erroraccio grammaticale comune che mi fa veramente male vedere normalmente, poi in una poesia così magnetica e bella come questa ancora di più!
Ciò comunque non toglie è che è stato commuovente leggere questo componimento e che mi hai veramente rubato un pezzetto di cuore per quello che hai scritto, quindi che dire, ti riconfermi assolutamente con tutte le lodi di questo mondo.
Subito tra le mie preferite qui sul sito!
Un abbraccio sincero,
Watashiwa
P.S: Questa è una ripubblicazione dovuta al problema che EFP sta avendo in questi giorni: a me ha cancellato questa recensione e l'ultima poesia che avevo pubblicato.
Mi era arrivata anche la tua risposta ma dato che voglio che ci sia, eccola qui, più o meno come quella che avevo scritto.
A risentirci, alla prossima!
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