Torre di Carta, recensione regalo!
#5. Non badare a questo numero, sto numerando pian piano le recensioni mentre scrivo, così le lascio in ordine. Tornando a noi, ho sbirciato un pochino nel tuo account in cerca di qualcosa di adatto da recensire, quindi sono giunta qua e posso dirmi molto soddisfatta di ciò che ho letto – ma davvero l’avevi scritta per un mio contest? E perché cavolo la tua ispirazione non ha collaborato? Alla prossima la malmeno, la tua ispirazione, oh se la malmeno! *agguanta la padella e la sventola davanti a sé* coff* Meglio se torniamo a noi, okay? (aspè, ma era un contest del 2015? E siamo quasi nel 2018? Oddio il tempo è passato troppo in fretta D: ).
AU in cui Ymir e Christa sono nel mondo di Pacific Rim. Fico! Tanto per cominciare, mi piace come hai riadattato il tutto, dall’uso del nome ‘Christa’ al posto di ‘Historia’, da come hai rielaborato la storia della madre – che è sempre idiota pure qua, yeee – al ruolo che hai dato a Ymir come pilota, il cui partner è pure Reiner, bello! Ah, qui ho riso tanto: ‘«O, se vuoi, la prossima volta che sono nello Jaeger, io e Reiner facciamo una capatina in città e la spiaccichiamo casualmente».’ Come usare i robottoni per sfasciare cose a caso. Amo. Lo farei anche io, eh, alla grandissima proprio – e datemelo un vero robottone, vi prego *immagina di pilotare un Valkyrie di Macross o un Aquarion a caso*.
Il passato di Christa è sempre tragico, e la sua ancora di salvezza resta sempre Ymir, cosa che non mi dispiace per nulla. Mi piace come pian piano sei partita dal cercare di rabbonire Christa per farla partecipare alla commemorazione a cui deve presenziare Ymir stessa, a come Christa non solo non la prende bene, ma molla Ymir con un certo quantitativo di rabbia. E, come sottolinea Ymir, a quel giro nemmeno il sesso può funzionare per far pace.
Così, alla fine, finisce che Ymir invece che essere all’evento, molla Reiner – che 100% si incavolerà come una bestia – e raggiunge Christa, che ha nel frattempo deciso di dare uno sguardo al proprio passato. Certo che, oh, essere spiaccicati da un kaiju non deve far mica ridere. Come diavolo ha fatto a salvarsi dopo quello? E il trauma? Fosse una militare come nel manga, ‘sti cazzi, ecco, ma alla fine non era altro che una giovane che s’è vista morire davanti sua madre, madre pure abusiva, per quel poco che rammenta/le hanno detto. Doppio trauma, direi, ma sorvoliamo.
Ymir in tutto questo non fa altro che risollevarle il morale. Farla andare avanti. E poi una volta a casa, si mette in testa di regalarle dei tarocchi – non proprio il massimo come idea, concordo, ma Ymir da un certo punto di vista non è mai stata troppo delicata. Uno Jaeger è più delicato di lei, in effetti. Eh, sì. Il finale, infine, mi è piaciuto molto, è leggero e dolce, e fa capire che Christa ha trovato qualcuno che la fa essere felice malgrado l’orribile passato.
Infine, posso dire di averla trovata ben scritta e ben strutturata. Sì, non ho trovato errori, bene o male, quindi ne sono particolarmente contenta! Mi dispiace che non abbia potuto partecipare a quel mio contest – non ricordo nemmeno quale fosse, o meglio credo di avere una qualche vaga idea. Ho apprezzato particolarmente questa storia! Che poi l’avevo adocchiata già da parecchio, però sono discontinua con la lettura e quindi mi sono decisa solo per il regalo di Natale a recensire, e credo di aver fatto bene *-*
Davvero complimenti!
Buon Natale!
Mokochan (Recensione modificata il 21/12/2018 - 12:50 pm) |