Quando c'è qualcosa dedicato a Sandor mi fiondo subito a leggerla, ancora meglio se tratta di una SanSan! Innanzitutto complimenti davvero, hai saputo cogliere l'essenza della complessa figura del Mastino ed averla inserita tra le parole di questa delicatissima Flash. Sandor arriva a dannare sè stesso per quell'attrazione troppo forte verso la ragazza del Nord, maledice il suo viso sfigurato motivo di timore per Sansa e la prega di non soffermarsi sul suo aspetto atroce, bensì donargli un ultimo saluto sereno cantando per lui una canzone d'amore. Ho apprezzato la sensibilità delle tue parole, che trasportano la Flash in una dimensione sognante dove i protagonisti sono isolati dagli altri, pronti a darsi l'ultimo saluto tra rimorsi e lacrime amare. Sandor è abbastanza OOC, forse un tantino troppo dolce per il suo essere ma comunque ciò non disturba, anzi; regala sospiri al lettore che vede in questa coppia tanto, ma tanto amore (e troppi maledetti feels). Che dire, ti rinnovo i complimenti e ti ringrazio per aver condiviso il tuo lavoro. Ti esorto a scrivete ancora su loro! Alla prossima, Melly.

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Ho visto che avevi postato e quando ho capito cosa, o meglio, su chi non ho potuto non leggere subito...io adoro quest'uomo (come hai detto c'è la sindrome di Quasimodo XD), mi fa una profonda tenerezza, amo il fatto che tra tutte le dame di Approdo del Re abbia scelto Sansa, la più giovane e indifesa, per donarle il suo cuore. Con la tua consueta sensibilità hai scelto uno dei momenti più delicati e appassionati e l'hai reso alla perfezione, come sempre.
"La tua immagine la custodisco gelosamente nella mia mente, all'interno di questa testa sfregiata."
questa frase è stupenda e dimostra come non serva scrivere papiri per comunicare qualcosa di realmente struggente! A presto!

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