Il mio povero cuore.
Adoro questa serie e leggere fanfiction vagamente noir con dei risvolti molto più seri del dovuto mi dà veramente modo di riflettere ma al tempo stesso di fare i conti con emozioni che credevo sopite o comunque da mostrare in certi contesti...
Sono dell'idea che il mondo di Zenigata e Lupin sia veramente complementare ed unico rispetto a qualsiasi tipo di relazione che è nata all'interno di tutte le stagioni dell'opera: sono l'uno la nemesi dell'altro, sono destinati a stare insieme e a rincorrersi sempre e comunque e quando l'ombra di uno andrà in un posto qualsiasi del mondo arriverà poco dopo sempre l'altra.
Detto questo, penso che la vita sia imprevedibile per chiunque e per questo motivo, dato il loro lavoro continuo che prevede l'utilizzo di armi da fuoco, può veramente avvenire un epilogo del genere e anche io sono più propenso a vedere Koichi morente rispetto a Lupin in quanto penso che sia più umano e meno agile rispetto al suo avversario a schivare e sfuggire a questi aspetti.
Vedere Lupin che uccide un uomo e non provare esattamente niente, andando propriamente contro alla sua moralità e al modo di essere tipico di compiere un lavoro, è già un campanello d'allarme che preannuncia un cambiamento irreversibile nel momento e sicuramente nel futuro dopo quel momento.
Con questo non dico che Lupin diverrà spietato da un momento all'altro ma sono sicuro che la presenza di Zenigata gli permetteva di restare più sul gioco effettivo di guardie e ladri e di scappare sfruttando i suoi trucchi e abilità, considerando sopratutto l'anime però.
Credo che una personalità come quella di Lupin III possa veramente ferire qualcuno senza pensarci su quando qualcuno tocca pesantemente le persone al quale è affezionato e questo aspetto più noir e poliziesco l'ho apprezzato non poco.
Mi è piaciuto anche il modo in cui parlano sapendo entrambi (ma dimostrandolo in maniera pressocché diversa) che non ci sarà una prossima volta, rendendo tutto molto più angst del dovuto e da appassionato cogliere i riferimenti agli OAV e alla serie di Fujiko mi ha veramente avvicinato non poco a questa one-shot, proprio perché questi ricordi devono essere mantenuti per sempre in una condivisione che dalla fine in poi sarà fortemente spirituale e più forte che mai.
Qui è come se Arsenio fosse il figlio che compie le marachelle ma si fa sempre voler bene e Zenigata il padre più saggio e testardo, più saggio e più consapevole che il suo destino è veramente concluso ma può avere l'amara consapevolezza di aver trasmesso a Lupin qualcosa di prezioso che nessuno della sua banda potrà mai dargli con spontaneità: l'affetto per la vita.
Il loro rapporto non morirà mai e sono certo che una volta finito tutto in Terra per entrambi si ricongiungeranno una seconda volta da qualsiasi altra parte perché rapporti così complessi non possono mai e poi mai finire del tutto.
Un mondo di prendersi in giro, di inseguirsi e di consapevolezze completamente inedito e condiviso in un momento permeato di un alone serio ma possibile, in quanto riguarda il rischio del mestiere.
Lo stile della one-shot lo reputo parecchio agile e fluido in quanto non solo rappresenta bene i movimenti dei personaggi e lo shock quando arrivano gli spari ma anche la loro caratterizzazione e le loro sfaccettature più organiche e visibili nella storia che abbiamo imparato a conoscere tutti.
Anche grammaticalmente ed ortograficamente è assolutamente tutto a posto (ho notato solo la ricopiatura sbagliata di "man" in "men" prima che cominci la storia, una svista da niente) ma il linguaggio è molto semplice e diretto (specie nei dialoghi) e ogni azione è collegata all'altra con periodi diretti quanto ben scritti, racchiudendo tante emozioni diverse tra loro.
Una fic che eleva le figure di Lupin e Zenigata e le unisce in un caldo abbraccio fatto di parole finalmente dette, consapevolezze e di lacrime versate ma al tempo stesso invisibili, per il grande affetto che è finalmente esploso e porterà alla nascita di nuove realtà e pensieri, in quanto è una chiusura di un ciclo importante.
Il mio povero cuore è sopravvissuto e ti fa i miei sinceri complimenti per la profondità semplice di questa storia puramente angst ma al tempo stesso interessante e vivida.
Un abbraccio,
Watashiwa |