Ciao, ho deciso di recensire questa storia per l’iniziativa dei compleanni de Il Giardino di Efp.
La scelta di usare la prima persona in una fanfiction è, a mio parere, una delle più difficili. Soprattutto quando si tratta di personaggi che nell’opera originale sono stati filtrati dall’occhio altrui (da quello di Harry), attraverso una narrazione in terza persona che, lungi dall’essere dal punto di vista di un narratore onnisciente, somiglia molto a quella in prima persona. Tutto quanto sappiamo di Hermione (e di qualsiasi altro personaggio) lo dobbiamo a quello che Harry vede e alle conseguenti congetture che noi lettori possiamo fare.
È una Hermione un po’ infantile quella che traspare dalle prime righe, lontana dalla sofisticatezza psicologica e , specialmente, culturale degne della “strega più brillante della sua età”. Credo che il problema non sia tanto nella caratterizzazione – Hermione è pur sempre un’adolescente, con i suoi dubbi e le sue angosce, dalla lacrima facile – quanto in uno stile di scrittura in parte ancora acerbo. La prima riga, l’introduzione, fa pensare più a un temino delle elementari che ai pensieri di una strega ormai donna. Soprattutto è quell’ “infatti” a sporcare il tutto, a voler aggiungere a tutti i costi una specifica non necessaria.
La situazione comunque migliora col proseguo della narrazione, pur con i limiti della difficoltà a gestire la prima persona. L’Hermione che presenti è umana, anche più umana dell’originale, dove i dubbi si pongono sulla scena con prepotenza.
Certo, il tutto si pone su un enorme What if, che pure non stona. Il rapporto tra Ginny e Hermione è sempre stato di amicizia quasi fraterna, nutrito dal fatto di essere le solo ragazze in un contesto prettamente maschile, come è quello di casa Weasley e di Grimmauld Place. Sono quasi opposte. Hermione è studiosa e negata nello sport, tanto quanto Ginny è un’atleta e dotata di un’intelligenza più pratica.
C’è una Ginny un poco OOC, forse troppo affettuosa. La Ginny del libro è un po’ un maschiaccio e di costumi abbastanza liberi, fiera come il fuoco.
Personalmente fatico a vederla in una situazione come quella che descrivi quando l’atmosfera si accende di erotismo, così come fatico ad immaginarmi una Hermione così passiva, pur sotto l’influsso della candela. Ma del resto le intere basi della storia stravolgono il contesto cui il lettore del canon è abituato. Ti consiglierei ti aggiungere l’avviso OOC.
Mi lascia neutra, ci sono elementi positivi, ma devono ancora essere sviluppati. In più, c’è una narrazione ancora acerba anche dal punto di vista sintattico e grammaticale. Ti voglio far notare due cose in particolare.
- Fai attenzione, passi ad un certo punto alla narrazione in passato remoto col verbo “corsi”. Credo che sia dovuto a una scrittura di getto e poi non ricontrollata con sufficiente attenzione, dato che il medesimo errore viene ripetuto anche in altri punti, con sempre maggiore frequenza man mano che la storia prosegue.
Non comprendo (e in parte non condivido, ma ciascuno è libero di fare come vuole) l’improvviso cambio di POV, denotato solo dall’uso di un font diverso
Quando si tratta di scrittura e di recensioni, non sono tipa da buonismi, perciò spero che mi vorrai perdonare per la recensione neutra all’interno dell’iniziativa dei compleanni.
Ribadisco, la fanfiction non è scritta troppo male, deve solo essere limata e parte della bandiera bianca è dovuta al mio gusto personale.
Per il resto, ti faccio i miei migliori auguri di compleanno. |
