Ed eccomi qui, prima commentatrice di questa storia. È con sommo rammarico che ritrovo sempre la conferma che in questo sito le Blaise/Neville non hanno il minimo successo e vengono spesso dimenticate e/o ignorate, anche quando sono ben scritte. Ad ogni modo, spero con il mio piccolo commentino di poter fare la mia parte per cercare di bilanciare, seppure un minimo, la situazione.
Premetto che sono una grande amante di questo pairing e, proprio per questo, non è facile per me riuscire a dare un giudizio oggettivo ad una storia: essendo poco diffuso, ci ho ragionato e sognato e ricamato sopra così tanto che, in qualche modo, lo considero “mio”… Ad ogni modo, prometto di cercare di essere il più possibile obiettiva.
Innanzi tutto, partirò dalla trama. Si tratta di una storia molto semplice, lineare, chiara, e ricalca alla perfezione alcuni dei cliché che sono tipici di questo coppia (e che io stessa ho amato usare, a volte, perché, diciamocelo, ci sta alla perfezione): l’amore quasi a senso unico di Neville per Blaise, che lui stesso considera quasi sono una cotta adolescenziale da coltivare senza nutrire alcuna speranza, perché “lui” è troppo bello, troppo popolare, forse troppo Serpeverde per guardarlo; l’occasione propizia, il sesso, che Neville considera solo come una possibilità, come un evento unico da sfruttare, perché non ce ne saranno altri; l’amore, inaspettato e forse per questo, più bello. Ti faccio i miei complimenti, perché hai saputo renderlo alla perfezione nonostante la quantità minima di parole. Hai detto il giusto, senza perderti in voli pindarici e addentrarti troppo nella psicologia dei personaggi. Ammiro molto chi riesce a dare pienamente il senso ad una storia senza una quantità di parole eccessive, perché, per quanto mi riguarda, sono affetta da una prolissità incurabile e io non ne sono assolutamente in grado. Spesso le storie brevi mancano di qualcosa, e invece nella tua c’è tutto.
Ed ora Neville. Mi piace molto, sarò sincera, il che è di per sé una rarità, perché di frequente lo trovo eccessivo. Mi piace che il tuo Neville non si butti giù, che non si dia dello sfigato alla bella posta come tanti scrittori tendono a fargli fare: ha un’occasione e la coglie, seguendo il cuore, senza starsi a fare troppe seghe mentali. Il fatto che poi Blaise mostri di ricambiarlo, dopo, è solo un regalo in più.
Un solo piccolo appunto, una cosa che non mi è piaciuta molto: la lacrima. Ora, qui si tratta di un parere ESTREMAMENTE personale, ne sono cosciente, perché ho sviluppato una sorta di allergia nei confronti delle lacrime di Neville. Purtroppo, molte delle rare scrittrici che trattano (o hanno trattato) il personaggio hanno la tendenza a trasformarlo in un piagnone senza spina dorsale, una sorta di bimbetta spaventata dalla sua stessa ombra. Non che il tuo sia così, ci mancherebbe altro, e magari la tua scelta è dettata da motivazioni personali: però, credo che un gesto, uno qualsiasi, che Neville avrebbe potuto fare durante sarebbe stato ugualmente efficace.
Riguardo a Blaise, in questa storia è solo un personaggio “accessorio”, quindi vedrò di approfondirlo nella shot gemella.
Il tuo stile è molto bello, molto poetico… ammetto che non è uno stile che mi piace particolarmente, ma anche questo è un gusto del tutto personale, perché io non sono una persona poetica, per niente: ad ogni modo, tolti i gusti personali mi sento di dire che scrivi molto bene (e non ti dico quanto ho riso quando ho letto la tua definizione “Principessa della melassa”!)
In conclusione (... finalmente, penserai tu! ^^) mi sento di dirti che la storia è molto buona e che mi è piaciuta molto (lo specifico perché, nella mia prolissità e pignoleria, magari poteva anche venire un dubbio), e ti assicuro che è molto bello vedere trattare una coppia tanto amata con tanta cura, senza eccessi. Spero di trovare ancora tue storie che trattano dei “miei” due piccoli.
Un bacione.