Recensioni per
Incubi Sereni
di Ayr

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/01/18, ore 15:21
Cap. 2:

Le punizioni peggiori sono quelle che non ti costringono troppo, o meglio: ti costringono, ma lasciano che sia tu stesso a stringere il cordone del nodo scorsoio attorno al tuo collo. Il Conte non è un quaquaraquà, un cattivo da operetta che se ne resta sullo sfondo a rappresentare una minaccia che non si concretizza, né si palesa. Non è il babau delle favole, o il mostro che si nasconde nell'armadio; non nasce dalle nostre paura, ma fa leva, sulle nostre debolezze, le nostre paure, le nostre necessità.
Mi piacciono gli antagonisti intelligenti, li trovo molto più interessanti dei protagonisti. Capiamoci: non sto dicendo che Aren non mi piaccia, solo che si tende a prendere le parti del protagonista perché, alla fine, è la sua, la storia che leggiamo; ma un antagonista ben studiato e ben gestito è un ottimo strumento di catarsi per il lettore.
Valentine è il personaggio che emerge in questo capitolo, che è modellato su di lui. Bello, divertente, e fa piacere prendere le sue parti nel dialogo con Aren; il quale, mi dispiace dirlo, sta soffrendo per colpa del Conte, sì; ma non credo che il prezzo per essere riammesso nel Circolo sarà lieve, o abbordabile, o sostenibile: temo che Cyril ci andrà di mezzo. Oh, sì. Oh, sì.

Lo stile continua ad essere piacevolmente accattivante. Ti accoglie, ti prende per la manina e ti conduce lungo le psicologie dei personaggi. Ho trovato molto belle anche le descrizioni e le metafore che hai usato, tra tutte Valentine che sonda l'anima di Aren passando attraverso i suoi occhi ed immergendosi nella pupilla, che diventa un buco nero, sì, ma anche una sorta di cannocchiale alla rovescia.

Complimenti, di storie così scorrevoli e con dialoghi autentici ce ne sono davvero poche, in grio.
(Recensione modificata il 24/01/2018 - 03:26 pm)

Recensore Master
17/01/18, ore 17:21
Cap. 1:

Ho scelto di dare un'occhiata a questa tua storia perché mi trovo in un periodo della mia vita in cui provo un bisogno quasi fisico di leggere storie fantasy. Qui abbiamo un urban fantasy, con Elfi Oscuri, Vampiri, Umani e tutta una serie di creature uscite dai bestiari medievali (Incubi e Succubi su tutti) che frequentano una discoteca.
Ti dirò, sembra interessante, sembra qualcosa di nuovo. Certo, da un primo capitolo come questo - un prologo - non si può capire dove la storia andrà a parare - e sarebbe un clamoroso autogol, giusto? -, tuttavia accogli il lettore nel tuo mondo buttandolo nella mischia. Questo prologo gli fornisce tutto ciò che ha bisogno di sapere per mettersi comodo, varcare le porta di Incubi Sereni e godersi il viaggio.
Sono stata davvero soddisfatta di comprendere che, in questa vicenda, i Vampiri giocano il ruolo dei malvagi malvagissimi. Non che gli Elfi Oscuri siano pezzi di pane; mi rendo conto che quest'ambientazione non è certo Forgotten Realms, ma dalle parole con cui la voce narrante descrive il protagonista, costui ha una buonissima ragione per avercela coi Vampiri (niente funziona come motore degli eventi meglio della cara, vecchia vendetta), ma gli Umani?
Perché li descrive come una razza inferiore?
Lo sono perché questa società è gerarchicamente organizzata, con razze e classi e caste allineate secondo un ordine preciso, oppure sono sue fisime mentali, nel senso che il gruppo etnico da cui proviene considera gli Umani come razza inferiore e lui si confà a questo modo di vedere?
Insomma, mi hai lanciato alcune esche (il voler scoprire se il desiderio della vendetta personale sarà soddisfatto; la stratificazione sociale del tuo mondo;) e mi accomodo per vedere come andrà a finire.

Mi piace la scelta linguistica: stai raccontando una storia, ma il tono non è pomposo o aulico, come ci si aspetterebbe da un fantasy à la Tolkien; hai una prosa asciutta, ma non arida. Personalmente, apprezzo i periodi complessi, trovo che il periodare stesso di un autore sia la misura della sua capacità di scrittura e di adattamento alla materia che sta trattando (ché una barzelletta ha bisogno di essere immediata; un romanzo, no).
Trovo che Malvento sia un nome bellissimo, musicale e che è tutto un programma.
Visto che ti sei spesa per fornirci un'impaginazione degna di un curatissimo romanzo young adult, mi permetto di darti due suggerimenti.
Il primo, è quello di inserire un'interlinea. Quando si legge su un supporto digitale, come può essere lo schermo di un computer o quello di uno smartphone, l'occhio si affatica più che con una pagina stampata. Se inserisci una maggiore distanza tra una riga e l'altra del tuo racconto, offri agli occhi del elttore una boccata d'aria. Letteralmente.
Il secondo suggerimento è quello di ripensare la lunghezza dei capoversi.
Andare a capo il più possibile è un cosiglio che serve non solo ad aiutare l'occhio durante la lettura, ma anche il cervello.
Il capoverso serve a concedere una pausa al cervello. Lui si ferma, letteralmente, per riprendere a lavorare alla figa successiva. Ma quell'intervallo, quel capoverso, è fondamentale per il nostro cervello, perché mentre lui interrompe la lettura per un secondo, tira i fili e riannoda i pensieri. E leggere pesa molto di meno. In questo primo prologo vai a capo di rado: non è molto lungo, e quasi non ce ne sarebbe bisogno, tuttavia, da quando inizia a parlare della Sacra Spina fino ad arrivare alla discoteca Incubi Sereni, ho contato dieci righe, prima di un altro capoverso. Sinceramente, trovo siano tante, anche perché fornisci informazioni su informazioni.

Ho trovato due piccole sviste, che ti segnalo di seguito.
Quei bastardi non erano altro che parassiti i quali,
Dopo parassiti ci va la virgola.

il sangue dei Malvento gridava, pretendendo di essere lavato con quello dei suoi uccisori, e Syran non l'aveva lasciato inascoltato.
Visto che il sangue dei Malvento gridava vendetta e Syran non ha ancora posto rimedio alla cosa, il tempo corretto è non l'avrebbe lasciato inascoltato.

Ho messo la storia tra le preferite, spero di essere costante nel recensirla il prima possibile, tempo e impegni permettendo; quando si parla di vendetta, io mollo baracca eburattini e mi metto ad ascoltare...

Alla prossima!!

Recensore Master
27/12/17, ore 21:49
Cap. 9:

Sto notando che questo genere di finali ti devono davvero piacere, qui come in altre storie c'è un finale triste che non è buono o cattivo.
Questo perché non ci sono buoni o cattivi, ma solo persone che portavano avanti i loro interessi.
Uomini o mostri, non cambia tanto.
Lo sfogo di Aren contro il Conte ti è riuscito davvero bene, mi ha stupito che sia riuscito a tirargli anche solo un pugno.
Perché l'ha lasciato fare.
Cmq Il Conte e Valentine mi piacciono molto per il loro modo di fare.
Su Aren..."vai pure a morire, i deboli vanno incontro al loro destino. Il Conte ti ha usato, sei stato utile adesso che non hai più una funzione muori pure, perché individui come te da sfruttare non mancano. Quel poco di valore che avevi, si è esaurito. "

Recensore Master
24/12/17, ore 18:30
Cap. 8:

Colpo di scena finale, mi stavo chiedendo quando pensavi di mostrare l'elfo mutaforma del primo capitolo. Alla fine il vero protagonista si rivela essere Aren.
Questo spiega anche la testardaggine di Cyril e il suo curioso dappertutto, ero davvero convinto che fosse solo stupidità.
Mi hai fregato alla grande.
Non mi sarei aspettato questa comparsa. Questo alza tutta una serie di domande: dal tipo cosa sapeva il Conte? Aveva previsto tutto? Cosa succederà adesso? Cosa farà Aren?

Recensore Master
24/12/17, ore 07:19
Cap. 7:

Questo capitolo è un concentrato di disperazione che hai descritto molto bene.
Aren è in trappola e finalmente l'ha capito, nei suoi ragionamenti però ha dimenticato la possibilità che muoiano entrambi. Aren uccide Cyril, in preda alla brama di sangue, e lui viene ucciso da qualcuno.
Che magnifico scherzo del destino, sarebbe per i due amanti.
Di questo capitolo ho apprezzato molto la descrizione che dai del Papavero Nero e gli insulti che Aren rivolge al pensiero del Conte ma sopratutto di Valentine.
Questa situazione mi ha davvero incuriosito, sono proprio curioso di vedere come si evolverà la situazione.
Forse, l'unico errore del Conte è stato dimenticare che gli individui che hanno perso tutto possono fare l'incredibile. Vedremo...

Recensore Master
23/12/17, ore 20:21
Cap. 6:

Bellissimo e grandissimo il Conte, ho amato la sua astuzia e il suo stile. La sua sottile perfidia merita un applauso.
Ha giocato con Aren per tutto il tempo in modo magistrale, il poveraccio è stato preso in giro e non può fare niente.
Su Aren hai descritto molto bene tutto lo stress e l'ansia che ha provato, senza dimenticare la sua rabbia finale.

Recensore Master
23/12/17, ore 13:27
Cap. 5:

In pratica... è tutta colpa di Cyril che ficcanasava dove non doveva.
Per la verità è colpa di entrambi, essendo ambedue solo capaci di piangersi addosso. Tutte e due sono troppo deboli di carattere.
Aren avrebbe dovuto sgridarlo,fargli un cazziatone, allora forse il tizio avrebbe capito.
Altro che innocente ed inesperto, è un c.....one.
Spero veramente che entrambi facciamo una brutta fine. Ho letto con piacere il dramma che Aren è costretto ad affrontare.

Recensore Master
22/12/17, ore 20:13
Cap. 4:

Scena a dir poco ardente, la passione è a dir poco prorompete.
Ho apprezzato il fatto che sei riuscita a descrivere il tutto senza mai essere volgare.
Mi è piaciuto molto come il Conte non conceda favori solo in cambio di un rapporto sessuale. Il sesso è una cosa, gli affari del Circolo sono altro.
Pare abbia indovinato, quando ho detto che Aren sarebbe stato perfetto da usare contro la Sacra spina, un capro espiatorio più che adatto.

Recensore Master
20/12/17, ore 06:27
Cap. 3:

Davvero ottima la descrizione degli ambienti, soprattutto quella degli statti d'animo. Amo queste ambientazioni dove la feccia è ancora più tale, dove la mediocrità abbonda e individui sopra la media, buoni o cattivi, risaltano sulla disgustosa massa.
In questa città ingrigita, la tristezza ha vinto su tutti indipendentemente dalla classe sociale.
Operi, borghesi e aristocratici hanno perso la speranza o sono semplicemente annoiati. Per ritrovare interessi ed emozioni, niente di meglio di un bordello dove vivere un illusione per qualche ora.
Non mi aspettavo di vedere già adesso il Conte, posso dire che ha una forte personalità ma per il resto non mi pronuncio, in attesa di vedere come si svilupperà questo personaggio.
Adesso non resta che aspettare che i "buoni" facciano il loro ingresso.

Recensore Master
19/12/17, ore 07:00
Cap. 2:

Posso dire che ho davvero apprezzato Valentine, mi piacciono molto i personaggi con il suo modo di fare.
E' un tipo professionale, da l'idea che non abbia mai avuto problemi di cuore.
Vuole nutrirsi degli incubi degli umani, non dare problemi di particolare.
Direi che qui vediamo dei mostri "civilizzati", non demoni che vanno in giro a mietere vittime in continuazione.
Aren è davvero una lagna, " Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala. " Questa sarebbe stata la mia risposta. Ho la sensazione che questo vampiro da due soldi porterà problemi.
Si è già dimostrato debole una volta, non hanno realmente bisogno di lui e non credo che la sua presenza darebbe un qualsiasi vantaggio. Spero che il conte lo rifiuti o che lo faccia eliminare da qualcuno della Sacra Spina. Così gli umani avranno il loro "mostro" morto e tutti saranno soddisfatti.

Recensore Master
15/12/17, ore 20:54
Cap. 1:

Gran bell'inizio... un'elfo mutaforma? Questa si che è una novità, sei piuttosto fantasiosa quando si tratta di inventarsi protagonisti dai tratti unici. Lo dico dopo aver letto altre tue storie che coinvolgo un cavaliere nano con una gamba di metallo e un elfo albino.
Non ci riuscirei mai ad essere così poco convenzionale.
Da quello che posso capire la società umana è piuttosto chiusa e xenofoba. Credo che il protagonista dovrà guardarsi sia dalla sacra spina che dai vampiri, se vorrà raggiungere il suo scopo.

Recensore Master
13/10/17, ore 14:35
Cap. 9:

E raggiungo l'epilogo, con sommo dispiacere e alcune domande non di poco conto per me che tifavo per la coppia in questione.
Inizio subito dicendoti che il capitolo mi è piaciuto, come i precedenti del resto, e che hai costruito davvero molto bene i tuoi personaggi. Nonostante la fedeltà verso il Conte ai danni di Aren da parte di Valentine, io continuo ad adorarlo, proprio perché alla fine non si pente: lui ha fatto il suo dovere, ha fatto passare il bene superiore avanti piuttosto che l'amicizia che lo legava con il povero vampiro. Certo, non sempre questo comportamento è lodevole, sicuramente non è mai gratuito, però è coerente con il suo personaggio e ha un suo valore, forse non agli occhi di Aren, ma del Conte e di se stesso sicuramente. E se lui ha rispettato ciò in cui crede, allora credo si possa dire che ha fatto la cosa giusta.
Il Conte è comunque un b******o, nulla da recriminare, non si è smentito neanche in questo tragico epilogo, altro che buon cuore e pietà. L'eleganza che mantiene in ogni suo gesto durante lo scontro, la sua non reazione fisica a favore di una manifestazione di quello che è il potere della sua Malia, l'indifferenza sorniona di fondo che si mischia con quella misericordia e senso di giustizia con cui si nasconde persino ai suoi occhi... tutto, da fan, me lo ha fatto odiare ancora di più. E accidenti, lo devo dire anche se sembra un controsenso, a Valentine che crede così tanto in lui.
Aren è stato un ingenuo, irriducibile povero innamorato ormai inutile persino ai suoi occhi, ai quali appare svuotato e consumato dall'interno. La sua rabbia, la sua voglia di vendicarsi sul Conte, ha coperto l'inganno e la presa di coscienza del tradimento. Ma, ed è qui che arriva la grande domanda che mi assilla, è veramente così? Voglio dire, sicuramente Cyril era una spia e un elfo scuro, ma siamo sicuro che non lo amasse? Che non lo abbia amato alla fine? Una volta che Aren era stato allontanato dal Circolo e mostrava i segni della Bramasangue - e Cyril era un elfo, una creatura che doveva conoscere questi eventi sovrannaturali - perché non l'ha lasciato e cercato un altro contatto all'interno del Circolo? Nulla gli impediva di cambiare nuovamente forma e ingannare qualcun altro. Io voglio credere che l'amore fosse sincero, così come il tentativo di poter vivere quella vita insieme. E forse è anche questo che sconvolge in parte il nostro Aren: la consapevolezza di aver perso anche quel piccolo flebile sogno.
Credo di aver detto tutto, e se ho dimenticato qualcosa... beh, complimenti per questa storia, per tutta la storia, mi è piaciuta davvero.
A presto!

Recensore Master
11/10/17, ore 15:10
Cap. 8:

Ciao, rieccomi a proseguire il mio cammino verso la fine, che pensavo si facesse sempre più cupa ma che in realtà ha preso tutt'altri connotati.
Ti segnalo solo che ci sono alcuni problemi di punteggiatura, sopratutto nella prima parte del capitolo. Il ritmo è molto spezzettato e le virgole creano errori sintattici, poiché molto spezzano dei legami logici tra le varie parti del periodo. Detto questo, il racconto è sempre di mio gusto e, cosa che non credevo possibile, mi hai sorpreso. Cioè, è più corretto dire che me l'hai fatta sotto il naso!
Cyril era un elfo, giusto? E dire che avevi parlato di queste creature nel tuo prologo, eppure io non ci ho prestato attenzione, perché pensavo fosse un dettaglio per arricchire il contesto e dare spessore al background del tuo mondo; e invece... mi hai sorpreso, Ayr, e mi levo il cappello davanti a questa risoluzione inaspettata della trama! Dire che il mio orgoglio è stato colpito è dire poco: di solito noto questi accorgimenti. Sto perdendo colpi!
Il capitolo è stato molto ben strutturato, anche se la vicenda mi ha ricordato il primo pasto della Malia del Conte, molto simili i due casi, ma la Bramasangue credo sia un qualcosa che è molto simile alla Malia: la prima ti toglie il senno, la seconda prende il sopravvento con il suo potere, quasi fosse un'entità a sé, che chiede un tributo. Hai gestito perfettamente bene la doppia sensazione provata da Aren: da un lato l'innamorato felice di ritrovarsi tra le braccia del suo amato; dall'altra la bramosia del suo essere vampiro che finalmente ha a portata di mano la sua ambita preda.
Le scene sono state descritte molto bene, anche i dialoghi mi sono piaciuti. Adesso, in parte, comprendo l'ingenuità e la purezza di Cyril, il suo modo di amare casto, innocente, fragile e potente, disarmante. La sua natura di elfo - così come lo immagino io adesso - era lì, a un soffio dall'urlare, e io non l'ho sentita. Il modo in cui si cede completamente a lui è stato struggente e violento, perché violenta è stata la conclusione.
E adesso le domande triplicano: il Conte lo sapeva? E Cyril voleva qualcosa da Aren che andava oltre l'amore? Mi insospettisce il fatto che è stato scoperto più volte a gironzolare per le stanze di "Incubi Sereni". La sua curiosità mi intriga. Adesso necessito assolutamente di sapere cosa architettava il Conte, e cosa succederà nell'epilogo, che presumo - spero di non sbagliare - tiri le somme tra Aren e il Conte, con Valentine a fare da mediatore. Già, Valentine: quanto sapeva e quanto ha suggerito con il suo ruolo di seduttore al Conte? Di certo, il succube non è uno sprovveduto.
Bene, bene. Le mie domande sembrano infinite. Ci sentiamo presto nell'ultimo capitolo^^
A presto!

P.S. Scusa il ritardo, ma come al mio solito sembro avere una maledizione addosso: ogni volta che programmo una cosa, puntualmente succede qualcosa che me la fa disdire. Devo imparare a lasciarmi guidare dall'improvvisazione^.^
(Recensione modificata il 11/10/2017 - 03:11 pm)

Recensore Master
28/09/17, ore 18:07
Cap. 7:

Ed eccomi anche qui, scusa l'attesa^.^
Un bellissimo capitolo, fresco, scritto molto bene, introspettivo quanto basta e ben amalgamato con le bellissime descrizioni a cui ormai mi hai abituato. La lettura scorre piacevole e coinvolge nelle dinamiche della vicenda. I pensieri di Aren, che qui prendono il sopravvento come non mai senza freni, sono molto ben curati e hanno confermato tutte le supposizioni che avevo fatto nel precedente capitolo. Sono un genio!:D
No, la verità è che tu descrivi molto bene i tuoi personaggi e le loro vite, con caratterizzazione e background. Io non ho doti magiche, non posso prevedere quello che ti passa per la mente; se ho carpito i tuoi personaggi è perché tu non sono li hai saputi immaginare ma anche trasportare magnificamente su carta.
Questo capitolo, non ho ben capito perché, mi è parso ancora più bello dei precedenti, a partire dallo stile che hai usato. La lettura è piacevole, genuina, di immediata comprensione, e la narrazione è scorrevole, fluida, ricca ma non pesante e... beh, non so spiegartelo, perché mi piacciono tutti i tuoi capitoli, però questo mi ha colpito. Chissà, starò perdendo colpi ormai. Oggi è tutto il giorno che sono al pc e vedo cose strane ovunque. In ogni caso, complimenti per questa bellissima storia.
Che dire di più? Ho praticamente previsto tutte le dinamiche nel precedente capitoloXD Aren è arrivato alla mia stessa conclusione, e devo dire che i miei pensieri sono i suoi, nel senso che io e lui consideriamo il Conte alla stessa maniera in questo istante, nonostante io abbia appena letto il capitolo sulla sua infanzia non riesco ad accettarlo più di tanto. Il messaggio del Conte è: impara il prima possibile è qualunque legame è una debolezza con cui gli altri possono farti a pezzi. Il che è una legge sacrosanta, ma inaridire il cuore vuol dire anche smettere di vivere. Il Conte anche per questo è arido, svuotato, e si deve riempire di cose di rumore di caos di lusso, di tutto ciò che è pomposo e barocco per colmare il vuoto di cui si è imbottito. Altro che arsenico!
Aren è stato descritto magnificamente, a partire dai luoghi a cui si è avvicinato: il pub dove si sbronza e affoga il suo dolore, rifuggendo la vicinanza di Cyril; lo sguardo immoto della sirena dell'insegna; e infine il risalire faticoso verso i quartieri tranquilli e lussuosi che li ha donato tempo prima il Conte. E questo mi ha sorpreso, perché in modo ambiguo fai anche capire che il Conte lo comprende, che sa ciò che è meglio per lui; e questa dualità di pensiero non fa che aumentare la rabbia mia e di Aren, sappilo u.u
L'ambiente, in questo caso, è in contrasto ben costruito con i sentimenti di Aren: la tranquillità esterna cozza con il fuoco che lo sta ardendo dall'interno.
Il poverino non ha retto emotivamente e ha buttato fuori anche l'anima: temo che fra poco neanche l'alcol potrà più reggere a causa della Bramasangue.
Un bellissimo e stupendo capitolo, mi ha davvero colpito, non pensavo potessi ancora alzare l'asticella, sei bravissima.
Ormai mi avvicino alla fine, e non so davvero dove andrai a parere. Voglio dire, di solito mi faccio un'idea ben precisa di come possa finire una storia, ma qui ci sono aperte così tante porte e il personaggio è talmente braccato che non so quale disperato tentativo metterà fine ai suoi tormenti. Complimenti anche per questa suspense che hai creato in me, non mi capita spesso quindi non posso fare altro che lodarti. Accidenti, devo aspettare il prossimo capitolo per sapere. Ormai ci sono^.^
Spero che questa recensione abbia senso, mi sento un po' con la teste per ariaXD
A presto!

Recensore Master
27/09/17, ore 13:56
Cap. 6:

Ciau^.^
Giungo prima del previsto, lo ammetto, è stato più forte di me:)
Ormai sono a buon punto con la tua storia, e più si avvicina la fine e più ho voglia di vedere come finisce.
La verità? Mi aspettavo un simile trucco dal Conte - quale altro modo per prendersi la sua vendetta?* - il quale si è tanto divertito tanto quanto Aren a stento controllato. Probabilmente sarebbe scoppiato in un'esaltazione di giubilo se Aren gli fosse veramente saltato al collo.
L'attesa che sei riuscita a far sentire, quella impaziente di Aren, è stata la mia attesa. Devi immaginarti me che facevo "ora glielo dice, ora glielo dice" e il Conte che continuava a sorseggiare vino... immagine stupenda quanto insopportabile.
Ciò che ammiro è l'eleganza che riesci a far trasparire al Conte e a Valentine, con questi modi viziosi e sopra le righe, con quello charme che uno come Aren glielo risputerebbe in faccia. I personaggi si muovono nella scena, quasi come un grande cast di attori che sa dare spessore a ogni più piccolo e importantissimo aspetto del suo ruolo; sono realisti e allo stesso tempo teatrali, con queste scene create ad hoc.
La presenza muta di Valentine mi è piaciuta, è presente e si fa notare anche se sa come restare ai margini, li riempie comunque. Il duello psichico con il Conte è stato insuperabile. Sembrava che più che del vino, egli si stesse cibando dell'impazienza dell'altro - o forse era un modo gentile per cibare il suo amante?^.^
La sentenza proclamata ha comunque avuto il suo effetto ed è potente ed è stata resa con grazia nella sua fatalità. La contrapposizione tra i modi cortesi del Conte e i pensieri scorbutici e irati di Aren mi hanno saputo coinvolgere nel cuore di questo gioco, in cui a vincere è comunque la morte. Aren perderà in ogni caso, adesso sta da capire quale delle due parti che ti ho citato nella recensione precedente prevarrà - quella che vuole liberare il suo amore o quella che non è può più di soffrire.
La scelta tragica rende ancora più potente e drammatico questo sfortunato amore. L'idea dei vampiri che perdono il controllo mi ha ricordato i "livelli E" dell'anime "Vampire Knight", quindi ho immaginato molto bene ciò che intendessi. L'idea è piuttosto chiara e temo che la parte più debole e egoista di Aren possa temere una simile fine a tal punto da optare per l'altra opzione. Tra l'altro ciò che mi preme di più è il fatto che il suo compagno sembra destinato a morire comunque; e qualcosa mi dice che il Conte lo ucciderà in ogni caso, prima o dopo la dipartita di Aren.
Ti faccio ancora una volta i miei complimenti per questa incantevole e suggestionante storia, mi ha catturato nel suo mondo di perversione e sadismo con un'eleganza che io non so dirti quanto apprezzo: pare che abbia anch'essa quelle maniche con risvolti pomposi e in pizzo, mani delicate e con quei modi infiocchettati che nascondono trappole e oscuri volti.
Leggerò quanto prima il seguito e, come ti ho accennato, arrivo anche nell'altra storia a cui ho già dato un'occhiata e mi piace il pezzo che hai aggiunto, era proprio uno di quei momenti di cui avevo sentito la mancanza;)
A presto!

*Credo che per quanto nessuno dei due lo dica apertamente, anche il Conte è consapevole dell'influenza che Valentine ha su di lui, e che non ne possa fare a meno. Ne consegue che in un certo modo lui debba continuamente sopperire al bisogno di riscatto. E quale modo migliore se non torturando un po' l'oggetto di discussione avuto con Valentine e la sua richiesta? Come se non prendendosela con Aren?
(Recensione modificata il 27/09/2017 - 01:57 pm)

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