Recensioni per
Frammenti
di Shakana

Questa storia ha ottenuto 142 recensioni.
Positive : 142
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/08/21, ore 22:22
Cap. 14:

Ciao cara, non vedevo l'ora di mettermi (momentaneamente) in pari con questa Raccolta (anche se sono comunque un po' triste ç.ç) e questa Flashfic, ancora una volta, non ha affatto deluso le mie aspettative.
Ti dirò, mentre leggevo questo testo avevo in mente, perennemente, le parole di una canzone: “Broken” di Isak Danielson, che racconta della violenza domestica, cosa che avviene anche in questo capitolo – o comunque, in ogni caso, sempre di violenza e dolore si è raccontato.
Quando una persona arriva a pensare che l'amore sia solo sofferenza nel senso più negativo del termine, significa che nella propria vita ha assistito a diversi tipi di orrori. L'amore è anche sofferenza, su questo non ci piove, ma non equivale solo a quello: la sofferenza è solo una delle sfumature dell'amore e non dovrebbe mai primeggiare, perché tende sempre a distorcere quel sentimento in maniera irriconoscibile.
Questo perché, così facendo, si insegna al prossimo un tipo di amore sbagliato, anzi, si insegna qualcosa che non ha nulla a che vedere con l'amore. Perché la violenza, il dolore e l'ossessione non sono amore. Sono, invece, la rappresentazione di una relazione tossica dalla quale è difficile uscirne proprio perché se ne diventa dipendenti, perché diventa l'unico tipo di amore che si riesce ad accettare e riconoscere anche se amore non è.
Si oscilla perennemente tra il desiderio di voler emergere e cambiare la situazione all'arrendersi di fronte ad atteggiamenti che non cambieranno mai. Ma è proprio nel momento in cui ci si rassegna che l'altra persona non riuscirà mai a cambiare, perché le diamo un motivo in più per farci del male.
Il punto di incontro che si crea tra le mani serrate attorno al collo che impediscono di respirare e il non riuscire a respirare in senso più “figurato” legato alla relazione tossica in sé è un'immagine davvero potente.
Non posso che complimentarmi con te anche in questo caso!
In attesa di nuovo aggiornamenti, per il momento ti saluto qui ~

M a k o

Recensore Master
31/07/21, ore 19:09

Ed eccomi qui per lo scambio libero del giardino.
Ammetto che subito, nelle prime righe pensavo si parlasse di una storia d'amore finita da tempo, in cui il ragazzo non si dà pace per la fine e continua a soffrirci anche a distanza di anni e lo dice a lei che si sono appena rivisti ma...ecco che dopo poche righe la piccola e cruda verità: la ragazza è un fantasma, lei si è suicidata. Un colpo al cuore non da poco devo dire, ma un bel colpo di scena che non mi sarei mai aspettata, triste ma allo stesso tempo di forte impatto la scena dove lui cerca di fare capire a lei che con il suo gesto ha perso un sacco di occasioni che la vita le stava riservando data la sua giovane età, ma tutte parole purtroppo inutili in sti casi, se uno è convinto così c'è ben poco da fare.
Un capitolo davvero triste ma di impatto e che mi è piaciuto comunque, poi quando ho letto su cosa ti sei basata l'impatto non fa altro che aumentare, purtroppo il mondo delle star ai nostri occhi spesso e volentieri sembra tanto perfetto, tutto rosa e fiori, ma come tutte le cose d'altronde esistono i pro e i contro e purtroppo la loro vita non è facile, sono continuamente sotto pressione e non tutti la reggono, tanto che arrivano a sti gesti estremi dove non si può più tornare indietro, io spero che il mondo di queste star possa cambiare vedendo queste morti ma dubito fortemente, loro badano più ai soldi e all'etica che al benessere dei loro lavoratori.
Lo stile è perfettamente fluido e scorrevole, errori grammaticali o di battitura non ne ho notati, perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
31/07/21, ore 17:19

Eccomi di nuovo qui *^*
Ancora fatico a credere che mi manchi solo una Flashfic per essere (momentaneamente) in pari, ormai proseguire settimanalmente nella lettura di questa Raccolta era diventata un'abitudine T^T
(Ah, e non vedo l'ora di passare dalla nuova long, anche!)
Comunque, passiamo a questa Flashfic che, come quella precedente, mi ha davvero tanto colpita.
Ti dirò, sono contenta di averle lette entrambe a distanza di tempo ravvicinata, perché entrambe hanno affrontato la tematica delicatissima del razzismo ma, se in quella precedente hai raccontato di un caso mediatico che ha sconvolto il mondo intero e ha avuto una certa risonanza, in questa ci si sposta nell'interiorità di un ragazzo come tanti che vive le sue giornate circondato da persone che non lo capiscono, che ogni giorno subisce diverse cattiverie anche se non direttamente ma che, in ogni caso, lo colpiscono comunque perché lui, solo per il colore della pelle, fa parte di quella parte di persone che sono ritenute “diverse” rispetto a tutte le altre. E il modo in cui hai messo in luce che non importa quanto tu sia acculturato, quanto parli bene l'italiano o addirittura non importa che tu sia nato in Italia, hai la pelle nera e quindi resti comunque uno straniero. Ed è una tra le forme di discriminazione peggiori presenti al mondo, perché tutto si riduce a “hai la pelle nera/di un colore diverso dalla mia, quindi sei diverso da me a prescindere e sei inferiore a prescindere”.
Il fatto è che, come hai sottolineato tu durante il testo, alcune volte questo marcare le differenze non viene nemmeno fatto con cattiveria o malizia, ma solo perché l'intento non è quello, non significa che faccia meno male. Anzi, spesso è proprio nell'ingenuità di certe parole o certi gesti che fa più male, perché la persona che ti sta di fronte non comprende a priori che certe parole o atteggiamenti possono ferire il prossimo.
Anche questa è una Flashfic estremamente vera, che affronta una tematica di cui si dovrebbe parlare sempre di più e lo fa con una consapevolezza e un realismo fuori dal comune. Complimenti anche in questo caso!

M a k o

Recensore Master
31/07/21, ore 17:19

Ciao cara, eccomi qui *^*
Questa Flashfic mi ha strappato il cuore dal petto e me lo ha spappolato davanti agli occhi. È così vera, così cruda e tremenda che ti sto scrivendo questa recensione con le mani che tremano.
La vicenda di George Floyd ha scosso il mondo intero, è inutile negarlo. Forse, per una volta, anche se solo per un istante, ci siamo sentiti tutti sullo stesso piano, addolorati e distrutti per la sua morte. Voglio credere che sia stato così, perché trovo assurdo pensare che al giorno d'oggi ci sia ancora gente che a vicende del genere reagisce con l'indifferenza, sostenendo fermamente che il razzismo non esiste, così come qualsiasi altra forma di discriminazione.
Ma se il razzismo non esiste, allora perché George Floyd è morto? E perché ci sono tantissimi altri George Floyd nel mondo che ogni giorno subiscono la sua stessa, tremenda fine?
Il fatto è che spesso mi domando: quanti altri George Floyd dovranno esserci prima che il mondo intero apra gli occhi e si renda conto che il razzismo e qualsiasi altra forma di discriminazione sono ancora lontani dall'essere estirpati da questo mondo? Che se non apriamo tutti quanti gli occhi ORA, POI sarà troppo tardi? Che chi sale al potere – e ricordiamoci: siamo NOI in quanto popolo a dare potere a qualcuno – ci illude con false promesse per poi non realizzare nulla?
Perché purtroppo è vero, nel momento in cui qualcuno sale al potere, difficilmente si interessa per davvero alle esigenze di un'intera nazione e, ancora più in profondità, alle esigenze di una minoranza. E solo perché si è una minoranza si merita di essere ignorati e calpestati ogni giorno?
La cosa peggiore fra tutte è che se ne sentono ogni giorno di notizie simili. E più vado avanti e più penso “È impossibile cadere ancora più in basso” e invece… l'essere umano è la creatura peggiore presente su questo pianeta; non mi va nemmeno di paragonarci agli animali o alle belve più feroce, perché almeno loro se fanno del male, lo fanno per difendersi, per nutrirsi o seguendo semplicemente il loro istinto. Noi invece facciamo del male perché siamo guidati dall'odio, dalla collera, dall'invidia, dai sentimenti più negativi (e ingiustificabili) del mondo.
È una Flashfic che dovrebbero leggere quante più persone possibili, secondo me. Perché è anche attraverso testi del genere che spesso si apre gli occhi a qualcuno. Complimenti, davvero.

M a k o

Recensore Master
22/07/21, ore 21:03
Cap. 11:

Eccomi di nuovo qui *^*
Questa Flashfic è un incubo, ma non lo intendo in senso negativo, ovviamente.
È un incubo per quello che racconta perché purtroppo è reale e se mi dessero la possibilità di cancellare completamente e definitivamente una tra le tematiche affrontate in questa Raccolta dalla faccia della Terra (ovvero che non esista proprio più come concetto e atteggiamento all'interno della società), credo che sceglierei proprio quella affrontata in questa Flashfic, nonostante anche tutte le altre non siano da meno.
Questo perché, purtroppo, una mentalità del genere legata alla concezione della donna come mero oggetto sessuale dilaga sempre più giorno dopo giorno.
La donna è colei che non può vestirsi come più preferisce perché se mostra qualche cm di pelle in più “vuole solo provocare” e quindi se le succede qualcosa “se l'è cercata”; la donna è colei che deve solo accontentare un uomo durante il sesso, farlo venire a dovere e non fiatare; la donna è colei che se si batte per dei diritti che dovrebbero invece appartenerle fin dalla nascita, è considerata una nazi-femminista; la donna è colei che non viene minimamente ascoltata se una sua foto intima inizia a fare il giro dei cellulari e della rete, perché in quel momento si stava divertendo così tanto mentre le scattavano quella foto che non è contemplabile l'idea che non voglia che sia divulgata tra i contatti.
Il problema è che ci sono tante, tantissime ragazze che sono trattate come Matilde, al giorno d'oggi: solo perché una sua foto ha iniziato a circolare in giro, non significa che meriti quel trattamento. “Eh ma lo fanno tutti” E QUINDI? Solo perché lo fanno tutti, non significa che sia giusto e la foto di Matilde, il modo in cui circola ed è utilizzata, ne è una chiara prova. Perché, in ogni caso, dietro quella foto si cela comunque una persona. Una persona in carne e ossa… e vorrei dire anche “viva”, ma spesso si sa come finiscono avvenimenti del genere, purtroppo.
Il protagonista di questa Flashfic reincarna tutto ciò che c'è di sbagliato in questo mondo. Un parassita che si nutre di sessismo, maschilismo e annichilimento della figura femminile che andrebbe annientato una volta per tutte.
Complimenti anche in questo caso!

M a k o

Recensore Master
22/07/21, ore 21:03

Ciao cara, eccomi qui *^*
Questo capitolo è davvero potente per la tematica che affronta e il modo in cui hai racchiuso tutto quanto nei limiti di una Flashfic è lodevole.
Le relazioni tossiche sono tremende perché ti fanno perdere la percezione di tutto ciò che ti circonda: ti rinchiudi in quel guscio che anziché proteggerti ti fa un gran male e non riesci più a vedere oltre quello che hai e quello che hai è l'unica cosa che ti tiene in vita e ti uccide al tempo stesso.
La protagonista di questa Flashfic ha vissuto – e continua a vivere – tutti gli effetti che la relazione tossica ha portato con sé: ha conosciuto un modo di fare sesso che non contempla l'amore, ha il corpo martoriato da cicatrici invisibili (anche se non credo siano solo psicologiche, ma anche fisiche), tende a domandarsi (e qui ammetto che un barlume di speranza per un attimo l'ho visto) se un giorno sarà felice senza di lui, quella persona che era l'altra metà di questa relazione che non aveva nulla di sano.
Da una parte c'è la consapevolezza che sì, se un giorno incontrerà una brava persona avrà modo di essere felice senza di lui, ma dall'altra c'è anche la consapevolezza che basta un incontro casuale per sconvolgere e mandare all'aria tutto, e infatti si ritrova di nuovo con lui, con la fonte massima del suo dolore, che guarda caso ora la vuole (anzi, sembra proprio pretenderla) solo perché lei ha ammesso di frequentare un'altra persona. Ed ecco che lui realizza di non essere più il centro del suo mondo e rivendica quella posizione di vantaggio, cosa che continuerà a fare, probabilmente, fino a quando non si stancherà del tutto, fino a quando non la lascerà vincere almeno una volta – ovvero lasciandola definitivamente andare.
Come sempre, complimenti anche per questo capitolo, è stata una lettura molto intensa *^*

M a k o

Recensore Master
18/07/21, ore 14:08

Ed eccomi qui per lo scambio libero del giardino.
So che ho sgarrato di un capitolo, ho letto anche quello preccedente ma stavolta ho preferito leggere anche quello dopo e ho deciso di recensire proprio questo.
Stavolta i temi trattati sono due: la pazzia e la droga, due temi che messi insieme fanno un mix a dir poco distruttivo e direi che è vero dato che scopriamo che il protagonista non solo si droga, ma è anche pazzo e ha commesso diversi omicidi di cui lui pare assolutamente non pentirsi dicendo che ha fatto solo un piacere a ridurre una delle sue vittime in sedia a rotelle perchè in questo modo potrà usufruire dei parcheggi riservati agli invalidi e che ha commesso l'ultimo omicidio perchè semplicemente "mi sono svegliato con la luna storta", abbè mi pare giusto, capita spesso di svegliarci con la luna storta ma mica andiamo tutti a commettere omicidi, il mondo in questo modo sarebbe veramente apocalittico se ragionassimo tutti così. Che poi la cosa ancora più brutta secondo me è che questo talmente è pazzo che non si capisce se gli omicidi li ha commessi per via della droga o semplicemente perchè è fuori di testa e quindi li avrebbe commessi in ogni caso e quelle sostanze hanno solo dato il colpo di grazia, verità che non ci è data sapere ma che possiamo immaginare noi, libera interpretazione.
Lo stile è come sempre perfettamente fluido e scorrevole, che non stanca mai, errori grammaticali o di battitura non ne ho notati, quindi perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
16/07/21, ore 12:46
Cap. 5:

Ed eccomi qui per l'iniziativa "ti dedico una recensione" del giardino di Efp.
Mamma mia, questo capitolo devo dire che è il più crudo che ho letto finora, il primo che è riuscito a farmi provare davvero disgusto, in maniera buona non perchè fa schifo come hai scritto ma proprio perchè è descritto davvero bene e quindi non si fa fatica a immaginarsi la scena e a provare davvero disgusto, una storia assai triste quella di una ragazza che pur di pagarsi gli studi ha pensato bene di dedicarsi alla pornografia e di vendere così il suo corpo a gente che non fà film porno solo per lavoro ma che se ne approffitta anche e per bene pure come possiamo vedere, dove lei non è più una persona ma un oggetto, un oggetto che deve solo pensare a soddisfare i desideri e i porci comodi di quegli uomini, che poi si possono considerare uomini? no, io li definirei più maiali, ma nemmeno dicendo così andiamo a offendere quei poveri animali che non sono minimamente paragonabili a questi esseri, chissà quante povere donne, ma anche uomini ricordiamo che la violenza è da entrambi i sessi, si ritrovano in questa condizione e magari non sanno come uscirne, terribile davvero, mette i brividi l'idea.
Anche questo capitolo è scritto in maniera perfettamente fluida e scorrevole e molto esplicita, ma bella non ti stanca mai nonnostante il tema davvero crudo, non ho notato errori grammaticali o di battitura quindi perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima ciaoo.

Recensore Master
14/07/21, ore 00:20
Cap. 4:

Ed eccomi qui per la "ti dedico una recensione", nuova attività del giardino.
In questo quarto capitolo troviamo un capitolo un po' strano, infatti troviamo le parole di una ragazza che parla del ragazzo di cui è innamorata e con cui sta, che lo ama e la fa sentire diversa, la fa sentire amata, i suoi baci, le sue carezze, i suoi sguardi per lei sono tutto, non può farne a meno anche se...e qui il colpo di scena drammatico, il genere che è praticamente il protagonista di queste brevi storie, lei già Immagina che questa storia prima o poi giungerà al capolinea e quindi si chiede come saranno quelle dopo di lei, se sapranno amarlo come fa lei, domande che, si spera non troveranno mai risposta meno che questa storia non sia giunta al capolinea e quindi lei può solo immaginare qualcuno che sarà meglio di lei, piccolo dubbio così che mi è preso leggendo il finale, chissà se ho colto nel segno, nel caso scusa xD .
Come sempre il tuo stile è perfettamente fluido e scorrevole e piacevolissimo da leggere da come è scritto bene, infatti per me leggere qualcosa di tuo è sempre un piacevole, pare di leggere un libro, errori grammaticali o.di battitura non ne no notati, quindi perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoooo.

Recensore Master
03/07/21, ore 22:50

Ciao cara *^*
Potevo forse lasciarmi sfuggire l'occasione di passare da te?
Certo che no, suvvia u.u
Questo capitolo mi è davvero piaciuto perché mette in luce nuovamente il concetto di falsità e ipocrisia, ma questa volta sotto un punto di vista completamente diverso.
Ti dirò, anche se non a un livello tanto estremo, questa sensazione di vivere nella tossicità perenne dell'ipocrisia e dell'indifferenza l'ho provata anche io. Non sono arrivata ad infilzarmi la carne con qualcosa, ma sicuramente dentro di me qualcosa si è lacerato e ha fatto comunque male.
Questo perché, nel momento in cui realizzi di essere sola e senza nessuno che ti comprende fino in fondo, affrontare le giornate diventa molto difficile.
E ci sei solo tu, faccia a faccia coi tuoi pensieri deleteri che, però, riflettono comunque la realtà: una realtà in cui l'apparenza è tutto, in cui è giusto redarguire una figlia se non impugna correttamente una forchetta ma mai accorgersi di come stia a livello psicofisico; una realtà in cui se non sei tu stessa a dire che hai fatto qualcosa, per quanto dolorosa possa essere, nessuno ti ascolta e anzi, ti punta addirittura il dito contro, come il padre che dice esplicitamente che allora è vero, sua figlia ha seriamente dei problemi a livello mentale.
Il problema maggiore è che spesso certe tematiche, all'interno della famiglia stessa, sembrano quasi dei tabù: sia mai che i propri figli abbiano dei problemi; sia mai che possano insidiarsi tra le mura domestiche avversità come delle eventuali malattie fisiche o mentali, sindromi, problemi di alcun tipo; sia mai che qualcuno abbia il diritto di stare male perché la facciata conta più di ogni altra cosa. Poi però si lamentano se i giovani non si aprono e confidano più e preferiscono tenersi tutto dentro arrivando anche a compiere gesti estremi.
E poi, diciamocelo: il pollo troppo cotto fa schifo. (Scusa, ma una parola sul pollo dovevo spenderla xD)
Ti ringrazio per questa piacevole lettura ^^
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
03/07/21, ore 13:02

Ed eccomi qui per la nuova attività "ti dedico una recensione" del giardino.
Andiamo avanti con questa fantastica raccolta, in questo terzo capitolo affrontiamo il tema dell'ansia e della depressione, un altro argomento molto delicato e incompreso da molti, se non da tutti, quando una persona è depressa è difficile capirla purtroppo, solo lei sa cosa ha dentro, cosa la fa stare male e a volte nemmeno lei ci riesce quindi figuriamoci gli altri, insieme alla depressione spesso arriva anche la paura, la paura di non riuscire a vivere come infatti succede alla protagonista che dice che non sa nemmeno se arriverà a 25 anni di questo passo, un finale dolceamaro, che ti lascia con la domanda e la speranza che tutto si risolva per lei.
Lo stile è perfettamente fluido e scorrevole come sempre, che ti tiene incollata allo schermo fino all'ultima parola, scritto perfettamente affrontando anche una tematica delicata, come lo sono tutte quelle di questa raccolta, errori di grammatica o di battitura non ne ho notati quindi perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
27/06/21, ore 12:03
Cap. 2:

Ed eccomi qui, con un ritardo vergognoso, per lo scambio libero del giardino.
Siccome hai dato il libero arbitrio tra questa e nessuno può amarmi ho deciso di buttarmi su frammenti, che già avevo iniziato liberamente.
In questo capitolo troviamo la storia di una ragazza che scrive una lettera al padre, un padre assente, che per lei non c'è mai stato, facendola soffrire terribilmente, cosa che purtroppo troviamo anche nella realtà più di quanto si pensi purtroppo. Lei racconta la donna che è diventata anche proprio per questo motivo, ha fatto e continua a fare tanti errori, tra cui il fatto di concedersi a degli uomini senza amarli davvero, com'è cambiata dalle elementari fino al liceo, lei che vedeva gli altri padri presenti, soffrendo terribilmente perchè vedeva che il suo non lo era e poi...l'ultima, forse la più terribile, ciò che si sono detti l'ultima volta che si sono sentiti, entrambi hanno sbagliato ma ...come saranno andate veramente le cose? cosa si sono detti per arrivare a dirsi cose così terribili? questo non ci è dato saperlo, possiamo solo immaginarlo, lasciando a un finale dal tono dolceamaro, dove nulla è risolto ma possiamo solo chiederci come finirà tra i due.
Capitolo descritto perfettamente seppure in modo breve, come sempre il tuo stile è perfettamente scorrevole che si legge con piacere, senza mai stancarsi e la grammatica perfetta, senza errori di distrazione o altro, perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
20/06/21, ore 23:04

Eccomi di nuovo qui *^*
Non conoscevo Sulli e, prima di andare a informarmi su questa artista, preferisco lasciarti la recensione. Questo perché voglio basarmi solo su quello che ho letto qui e su ciò che questo scritto mi ha trasmesso.
È stata una lettura molto delicata e, al contempo, molto intensa. I protagonisti di questa Flashfic sono entrambi delle vittime: da una parte lei, completamente oppressa dalla sua emotività e dalla sua fragilità; dall'altra lui, dai suoi pensieri legati a ciò che non è riuscito a fare e dal dolore che prova per la perdita di colei che ha amato.
Se da una parte lei ha messo fine alle sue sofferenze, dall'altra lui continua a soffrire: perché è ancora vivo, perché lei è solo un ricordo e perché ripensa a tutto ciò che hanno vissuto insieme, al dolore che si sono procurati, ma anche a tutte le emozioni intense che hanno vissuto.
E soprattutto, lui è dilaniato dal dolore e dal senso di colpa: si incolpa di non averla salvata, di non averla protetta, di non esserle più stato accanto. Quando una persona che abbiamo amato – e che continuiamo ad amare – se ne va a causa di un gesto tanto estremo, una tra le prime cose che facciamo è proprio questa, ovvero domandarci come sarebbe andata se fossimo stati più presenti, se l'avessimo capita un po' di più, se ci fossimo sforzati di non lasciarla sola. Ed è una cosa che è tremenda al pari del gesto estremo in sé, perché sono pensieri che popolano la nostra mente e non si schiodano da lì. Vivremo sempre col rimpianto di non aver fatto abbastanza.
Più leggo questa Raccolta e più il mio cuore si spezza, ma non prendere in maniera negativa le mie parole: sono delle Flashfics intense, ognuna affronta un argomento delicatissimo e quello che più mi colpisce ogni volta è il modo in cui non solo li affronti, ma riesci anche a spaziare da una tematica all'altra. Posso assicurarti che non è facile, soprattutto quando si tratta di descriverle con crudezza e verità senza snaturarle o sminuirle.
Stai svolgendo un ottimo lavoro, davvero.
Non vedo l'ora di proseguire!

M a k o

Recensore Master
20/06/21, ore 23:04

Ciao cara, eccomi qui *^*
Questa Flashfic è tremenda e no, non lo intendo affatto in senso negativo, anzi.
Ancora una volta hai messo in luce una parte di questa società che tutti criticano ma che, al contempo, a tutti fa anche comodo: l'omertà e l'ipocrisia che dilaga ovunque, che ti mette le mani davanti agli occhi come a dire “se non vedi nulla, non puoi fare niente”.
Di persone come il protagonista di questa Flashfic, al mondo, ce ne sono migliaia. E sono quel tipo di persone che vengono additate come folli, pazzoidi, assassine e malvagie quando, nella maggior parte dei casi, c'è un motivo alla base di tutto ciò, qualcosa che le ha spinte a diventare così.
È una tematica estremamente contorta e controversa, perché queste persone che sono condannate dalla società perché attuano azioni moralmente ed eticamente sbagliate, sono proprio le stesse che sono state abbandonate nientepopodimeno che dalla società.
Ci insegnano fin da piccoli il valore della tolleranza, del tendere la mano al prossimo, della comprensione e di tantissime altre cose bellissime, per carità, ma che poi non vengono mai messe in pratica, anzi, succede l'esatto opposto.
E se una persona diventa irriconoscibile al punto tale che inizia ad assumere droghe, inizia a uccidere e a commettere altri crimini verso il prossimo e se stessa, è sì da condannare, ma è anche importante capire perché lo abbia fatto. Perché spesso le motivazioni celate dietro azioni del genere aprono delle vere e proprie voragini e in queste voragini ci siamo, in generale, tutti quanti.
Si parla tanto di aiutare chi è in difficoltà e poi si fa sempre poco e niente. E alcune volte, purtroppo, le conseguenze sono queste.
Complimenti, come sempre, per il modo in cui hai affrontato un'altra tematica delicata. Sei stata bravissima!

M a k o

Recensore Master
30/05/21, ore 23:10

Eccomi di nuovo qui *^*
Mi sono rispecchiata tantissimo in questa Flashfic perché faccio parte di quel gruppo di persone che sì, si sono innamorate ben consapevoli che quell'amore avrebbe fatto soffrire.
Il fatto è che al cuor non si comanda – e purtroppo, aggiungerei pure.
L'amore è il sentimento più irrazionale di questo mondo: sa essere bellissimo e al contempo spaventoso e nella maggior parte dei casi non si sa nemmeno come affrontarlo – forse perché consapevoli che sarebbe una partita persa fin dall'inizio.
E allora ci si lascia andare, spesso sbagliando, ma restando comunque lucidi nelle azioni che si compiono. È un po' come fumare o assumere sostanze dannose per il corpo: sai che fanno male, ma non ne puoi fare a meno.
E quando si arriva alla consapevolezza di sentirsi vivi – di sentirsi umani – attraverso il dolore, ecco che si realizza di quanto grande sia stato quell'amore che forse non se ne andrà mai per davvero. In fin dei conti noi esseri umani siamo fatti di carne e la carne è debole, senza contare che esprime, secondo me, la fonte massima di desiderio. E il desiderio è considerato, in un certo senso, peccato. E se abbiamo veramente un'anima come dicono in molti, con ogni probabilità è stata corrotta ancor prima del corpo stesso.
Non siamo e non saremo mai degli esseri perfetti perché continuiamo a sbagliare e a commettere gli stessi errori. Ed è proprio per questo che siamo umani, dopotutto.
Inutile dire che ho adorato anche questa Flashfic e, ancora una volta, hai raccontato di una tematica molto importante e delicata come solo tu sai fare.
Complimenti anche in questo caso!

M a k o