Recensioni per
Nostos
di Clockwise

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/07/16, ore 23:28

Siamo tornati al 221b, finalmente, dopo tanto tempo, dopo tanto viaggiare, come dici tu, alla ricerca di qualcosa che si era perduto. Giusto, perché la vita è un viaggio che si compie esplorando, passo passo, le cose intorno a noi, incontrando persone, perdendole oppure affiancandoci a loro per proseguire insieme. Questo è successo a Sh, John ed Amanda; come ho già detto precedentemente, la ragazza è un personaggio fondamentale nella tua storia in quanto fa da catalizzatore in quel riannodarsi di intrecci, il legame tra il padre ed Holmes, che si credevano ormai consunti e perduti. La lettera di John è una finestra che si apre rassicurante sulle immagini e sulle emozioni che riportano a ciò che sembrava impossibile far rivivere: il 221b ed il pazzo, grande amore che lì si è acceso, tra concitati momenti di investigazione, drammatici momenti di noia, scoperta di uno splendido essere complementari e necessari l’uno all’altro. Sh si è liberato dalla soffocante cappa di malinconia e di disperazione calata su di lui con la separazione da John e, quest’ultimo, è come se avesse riacceso in sé una luce che sembrava spenta. Il detective ha ritrovato i suoi bronci quasi infantili, le sue spietate analisi su ciò che lo circonda, la sua musica, il suo cuore. Watson ha ripreso semplicemente a vivere con chi gli aveva restituito una ragione per esistere. In poche parole Sherlock ha ritrovato John, John ha ritrovato Sherlock. Io, personalmente, ho trovato una delle più belle storie, la tua, che abbia mai letto. Grazie per averla scritta.

Recensore Veterano
29/07/16, ore 11:17

Mi dispiace di essere arrivata a leggere e commentare soltanto alla fine, o quasi, di questa storia.

E' stata una grande emozione, ogni capitolo e ogni parola. Anche questo epilogo, è perfetto e la lettera di John è la degna conclusione di questa storia.

Bravissima, spero di rileggerti!

ps, sì il trailer è stato devastante :-O

Recensore Veterano
29/07/16, ore 09:29

Ho seguito questa storia passo passo, alle volte lasciando un messaggio (soprattutto all'inizio) alle volte (più spesso) in silenzio.
Hai scritto una storia meravigliosa, originale, tracciata in modo magistrale. Traspare tra le righe un grande amore e cura per le parole e le emozioni, cosa che distingue uno scrittore da un grande scrittore, cosa che credo fermamente tu sia (e poco importa se qui scriviamo ff, la sostanza non cambia).
Ho riletto la lettera di John almeno due volte, incantata. C'è tutto Sherlock, tutto Watson, tutto il loro rapporto in quelle righe, e sono così armoniche e calibrate da essere un piacere per gli occhi ed il cuore.

Insomma, davvero brava. Ogni parola aggiuntiva sarebbe superflua.

Spero di ritrovarti presto.
B.

Recensore Master
26/07/16, ore 23:50

Amanda è un personaggio che, in un crescendo di una credibile caratterizzazione psicologica, hai inserito utilmente nella storia e ne è diventata, secondo me, il perno attorno a cui ruotano rimpianto e desiderio di futuro, malinconia e speranza, disperazione e riscoperta di emozioni e certezze mai perdute. Sh e John, insomma, con il loro eterno rincorrersi, perdersi e ritrovarsi. A lei hai affiancato, quasi in sordina, un' energica Harry Watson e veniamo simpaticamente catturati dalla sua irruenza. "...Sherlock apre la bocca per protestare...la richiude...": anche il carisma singolare del consulting viene messo all'angolo, travolto dalla vitalità della sorella di John. Quadretto simpaticissimo, questo. E le affidi, dal punto di vista narrativo, il difficile compito di rompere il ghiaccio angosciante che imprigiona Holmes ed il suo (ex)blogger ("...non può fare a meno di scoppiare a ridere...una risata liberatoria..."), ottenendo un consolante risultato in cui la tensione si stempera nella speranza di ritornare a sorridere per davvero. Il detective sembra ricaricato, sembra aver ripreso il controllo sulle emozioni ed appare, nel rivolgersi ad Amanda, sicuro e brillante. John, no. Si mostra tormentato e preda di pensieri che lo angosciano. Ma, ben presto, ci accorgiamo che l'energia positiva che emana da Sh nasconde, in realtà una disperata stanchezza interiore ("...il suo viso torna vulnerabile e stanco..."). Amanda se ne accorge e bellissimo è quello stringerlo più forte tra le sue braccia, avendone percepito il dolore che lo assedia. "...Che cosa sono per te, John?...": qui, in confidenza, mi hai trasmesso un'emozione intensa, grazie all'efficacia delle tue parole. Quello che dice, o meglio, pensa Watson, poi, è una delle più belle dichiarazioni d'amore che io abbia avuto il piacere di leggere, veramente. Ne riporto il momento, per me, più commovente:"...Sei il mio inizio, Sherlock, e la mia fine...". Verso la conclusione, il capitolo è un crescendo travolgente di emozioni. Senza fiato. Così chiudo questa recensione e vorrei che ciò che ho scritto non ti suonasse troppo retorico, perché esprime sinceramente ciò che penso.
(Recensione modificata il 26/07/2016 - 11:52 pm)

Recensore Veterano
25/07/16, ore 15:56

Bellissimo capitolo, il finale poi, tanto atteso che mi mancava il respiro, struggente e allegro allo stesso tempo.

Usi immagini davvero vivide, i sentimenti sono descritti in maniera emozionante e per nulla noiosa, anzi ti rendono davvero partecipe.

Attendo con ansia il prossimo capitolo.
Ancora complimenti!!!

Recensore Veterano
25/07/16, ore 15:56

Posso dire che questa è una delle migliori storie che io abbia mai letto. Il modo in cui l'hai scritta è stato fantastico, sembrava di guardare un film. L'idea della figlia di John ritrovata è stata pazzesca, complimenti. Spero scriverai presto un altro capitolo perché io già non vedo l'ora di leggerne un altro. John e Sherlock sono dolcissimi, non sai come ho sclerato durante la lettura di questo capitolo.
Complimenti ancora e al prossimo capitolo.
Bye bye ❤✨

Recensore Veterano
25/07/16, ore 15:04

Devastante questo capitolo, riassunto tutto in "La verità è che non è il lavoro o il successo a definire una persona, quanto l’importanza delle relazioni che costruisce – e questo lui l’aveva capito troppo tardi" perfetta per descrivere lo stato d'animo di Sherlock.

Diciamolo, sono due disastri Sherlock e John, non parlano o parlano troppo, si feriscono e non risolvono. Due disastri molto credibili e realistici e assolutamente IC.

La morte di Mycroft giunge inaspettata e finisce per travolgere anche Sherlock.

Continuo nella lettura, sempre bene!

Recensore Veterano
25/07/16, ore 14:28

Wow, finalmente Sherlock e John, si incontrano nel presente. Prevedo scintille.

E poi c'è Amanda, che non ho ancora commentato ma mi piace molto, una specie di Mary con qualcosa di John. Tanto dolce e tanto caparbia.

Vado avanti, sempre brava.

Recensore Veterano
25/07/16, ore 13:15

Ogni capitolo è un'altalena di sentimenti e verità che emergono pian piano.
Per ogni domanda, una risposta e altrettante domande, dolorose per i nostri protagonisti.

Scrivi benissimo e mi piace questo tipo di narrazione, con dei flashback talmente emotivi da togliere il fiato.

"«È soltanto una cicatrice.»
John annuì. Che altro potevano fare, ora?
Una identica ferita gli si era aperta nel petto" è stata la mia parte preferita e a più alto contenuto di feels.

Bravissima

Recensore Veterano
24/07/16, ore 19:31

Ciao, ti scrivo un commento al volo, ma poi recensirò il resto con calma, perché non posso non dire che questa storia merita di essere letta e amata.

L'ho scoperta solo oggi perché l'intro mi ha aveva un po' confuso, e credo sia il motivo per cui non ha il numero di recensioni che merita.

Ben scritta e ben narrata, appena posso vado avanti a commentare, intanto complimenti!

Nuovo recensore
24/07/16, ore 17:53

Fantastica!; penso sia il miglior modo per descrivere questa storia. Ha fatto breccia nel mio cuore già dalla presentazione.
E Quando una cosa è così ben fatta non rimane altro che che fare le dovute congratulazioni alla scrittrice:
Brava, brava, brava!!
Un bacio,
Restart

Recensore Master
22/07/16, ore 01:24
Cap. 12:

Hai disperso per un momento la malinconica cappa di sofferenza riacutizzata dal rivedersi dopo anni di Sh e John. E l'hai fatto inserendo la concitazione di un inseguimento e la consapevolezza che Amanda sia in pericolo. In quegli attimi di confusione ed impeto si abbassano le difese personali, è come ritrovare una lontana consuetudine a sfidare il pericolo. I due sembrano riannodare il filo di un discorso perduto. In questo capitolo ritrovo ancora un magnifico Sh, che si erge splendidamente scolpito dalla sofferenza e temprato dalla coscienza di aver incontrato, nella sua vita, l’amore, unico ed irripetibile. La confessione, che lui lascia scaturire dal suo animo verso un prete indegno, è un pezzo veramente da ricordare per l’energia che le parole trasmettono, come schiaffi a chi vorrebbe seminare il male, come carezze per John che, sempre più confuso, viene investito da una corrente impetuosa di emozioni ( “…Non ho ancora smesso di amare….”). Altro momento in cui ci hai regalato qualcosa di potente è quel ritratto di Sh, che tu fai vibrare di luci ed ombre, di vigore e di tenerezza: “…stelle implodono e stelle nascono, la loro luce ed energia filtra prepotente attraverso le cortine iridescenti…”. John è come se stesse assistendo ad un evento naturale che, per la sua forza e bellezza, non ha eguali. Ma Sh è così...Guarda, hai scritto cose veramente notevoli.

Recensore Master
19/07/16, ore 22:50
Cap. 10:

Ciao Clock!
Come vedi, rieccomi di nuovo qui!
Devo confessarti una cosa: IO AMO QUESTA STORIA.
So che meriterebbe più recensioni e, soprattutto, più approfondite; l'unico momento di pace in cui riesco a leggere questa fanfiction, però, è di notte, dunque trovo sempre difficoltà a recensirti un capitolo alla volta.
Vedrò di andare per gradi:

SHERLOCK
Sherlock è Sherlock in tutto e per tutto. Devi essere davvero bravissima e molto in sintonia col personaggio, perché quello di Sherlock è SPAVENTOSAMENTE IC.
Sherlock è praticamente ricomparso dal nulla, dopo anni di silenzi, dolore e... ritorna portando con sé una ventata di altro dolore.
W l'angst, in parole povere.
Mary è morta, ma questo non è abbastanza: anche Mycroft è morto e Amanda scopre di non essere la figlia del famoso consulente investigativo, Sherlock Holmes, ma del suo blogger, John Watson.
E Amanda deve incassare tutti questi colpi in silenzio, come se tutta la sua vita fosse stata un'eterna bugia. La verità che si palesa dinanzi ai suoi occhi però, le dona solo dolore.
E' stato comunque bello vedere la "nuova coppia" all'azione: Sherlock che porta con sé Amanda, la ragazza che si rivela essere un'ottima spalla investigativa...
Insomma, hai ridato vita ad un qualcosa che tutti gli amanti di Sherlock hanno sempre adorato: Sherlock e la sua corsa alle deduzioni insieme ad un povero mortale che, seppur abbastanza intelligente e ferrato, rimane un comune mortale.
Ma tu non ti limiti a mostrarci uno Sherlock che incassa silenziosamente il dolore (vedi le risposte che offre a Molly - che, tra parentesi, sembravano scritte dagli autori della BBC); uno Sherlock che deve imparare a convivere in un mondo senza Mycroft.

"Tutte le vite finiscono, tutti i cuori si spezzano", e in quel momento la vita che si è spenta è quello del più grande degli Holmes, ed è stato anche bello che in quel momento di debolezza Sherlock abbia ripensato ai lati più "bui" della sua relazione clandestina con John.
Questa storia è un misto di emozioni incredibili, credo che mi ci fisserò.

JOHN

John, il TUO John è il personaggio che più adoro in questa storia. Sarà che fin dall'inizio ci hai mostrato il suo punto di vista, il suo dolore e il fardello della separazione di Mary che gli gravava e che ancora gli grava sulle spalle.
Mary è morta e sua figlia aveva scelto Sherlock...
Impossibile dire chi dei due abbia sofferto di più in quella relazione, se Sherlock (che comunque cominciava a non essere più se stesso) o John, vinto dai fantasmi di una moglie e una figlia scomparse, illudendosi di non potersi godere il suo amore per Sherlock.
E' stata dura leggere di quei momenti, ma anche molto intenso.
Vedere John riprendersi la sua vita tra le mani, "rinascere" come ha giustamente detto Amanda, è stato il passo più emozionante di tutto il capitolo!

AMANDA
Amanda continua ad essere il perno di tutta la storia. E' lei l'enigma ed è sempre lei - in un certo senso - la protagonista della storia.
Sai cosa AMO particolarmente di questa tua fanfiction?
Amanda.
Amanda che è un personaggio di tua invenzione ma che è spaventosamente ben riuscito. Amanda che è il punto di unione tra Sherlock e John, ma anche il promemoria della loro rottura.
Amanda che, in un certo senso, rappresenta l'amore perduto sia per John che per Sherlock, ed è bello leggere di questo tipo di amore.
John che vorrebbe soltanto che Amanda lo amasse per ciò che è, che le desse la possibilità di essere ciò che per lei non è potuto essere.
Amanda che, per John, sceglie ancora e sempre Sherlock.
Forse è stato anche questo a smuoverlo.
E poi...
ADORO il rapporto tra Amanda e Sherlock, però mi trovo a dissentire con il Signor Holmes: psicologia è il suo campo!
Tengo alta la bandiera ahahah
A ripensarci, una psicologa è proprio quello che manca nel team xD


Il finale mi ha messo un po' di ansia addosso e devo dire che rimango stupita per ogni cosa che scrivi: rendi la trama logica, le deduzioni di Sherlock brillanti come gli enigmi e poi... adesso te ne esci anche con il cifrario di Vigenère (che non saprò mai come funziona). Ecco, sono tutti questi piccoli aspetti a fare di questa fanfiction una delle migliori del fandom!
BRAVISSIMA.

Bellissimi i riferimenti agli altri lavori dei corrispettivi attori che interpretano il ruolo di Sherlock e John! (Ben ha proprio una parte schifosa...)

E nulla, credo e spero di aver detto tutto, ma so che non è così, ma credo di averti disturbata già abbastanza. Sappi solo che non vedo l'ora di andare avanti con la lettura!
Concludo, rinnovandoti i miei complimenti.
Alla prossima!

Nuovo recensore
18/07/16, ore 23:38
Cap. 12:

Ciao!
Rieccomi di nuovo a dirti "brava"! Capitolo bellissimo ed emozionante. Il paragrafo in cui descrivi gli occhi e il viso di Sherlock è bellissimo e le emozioni che sei riuscita a trasmettere, soprattutto nella rabbia di John e nel pianto finale di Sherlock, sono vere, coinvolgenti. L'ultima frase, "Ancora non si incastrano perfettamente, però.", riassume tutto il tormento della coppia e la ricerca di armonia che alla fine è in tutte le coppie.
Davvero brava, aspetto con ansia il prossimo capitolo!
Un bacio,
Lu

Recensore Master
17/07/16, ore 22:33

Ciao Clock!
Comincio questa recensione aprendo una piccola -e grande - parentesi: ho letto la tua storia per puro caso.
Molto tempo fa, non ricordo neanche più quando, l'avevo cominciata per puro caso, ma poi - il tempo di due righe - l'avevo abbandonata.
In mia discolpa posso dirti che erano le 2 di notte, quindi... stavo combattendo con la solita insonnia e la voglia di restare sveglia/addormentarmi piacevolmente. La tua storia non era stata tanto gradita dalla sottoscritta quella notte, dunque l'avevo accantonata nel dimenticatoio per un po'.

Quest'oggi, annoiata dal fandom che "frequento" più o meno regolarmente, ho deciso di "fare un salto" in quello del mio amato Sherlock - che, ammetto, seppur amandolo alla follia, qualcosa comincia a svanire. I tempi di ripresa e di messa in onda sono troppo prolissi, a mio dire.
Ho scoperto questa serie il primo anno delle superiori e adesso, a qualche mese dal mio diciottesimo compleanno, sto ancora aspettando la quarta stagione. (Lo speciale di Natale non mi ha saziata per niente!)
Ma, ritornando a noi...
Questa sarà una recensione piuttosto lunga e spero non ti spiaccia.

Ho curiosato nelle varie recensioni prima di decidermi a leggere, e quando ho letto quella di una delle scrittrici qui su efp che più ho amato, mi è salito il dubbio: cosa non l'avrà fatta andare avanti con la lettura? Se lei dice che scrive così bene, sarà vero?

Ho voluto testarlo prima su altre storie, originali.
MI SONO COMPLETAMENTE INNAMORATA DEL TUO STILE E DI OGNI STORIA LETTA.
Infatti siete finite dritte, dritte nelle preferite!
E devo dire che sento la mancanza di alcuni personaggi, ma parliamo di questa storia, per il momento.

MI HA PRESO MOLTISSIMO.
Quando ho cominciato la lettura - già terribilmente innamorata del tuo stile - ero convintissima che Amanda fosse la figlia di Sherlock, ma tu mi hai spiazzata.
Amanda è la figlia di John e, okay sarò Capitan Ovvio, sono sicurissima che il signor M. sia Mycroft. (A mia discolpa posso dire di averlo intuito nella prima citazione del suddetto!)

Hai creato un'atmosfera angosciosa, lacerante, senza essere assurda. L'hai fatto con una logica ed con un'eleganza non banale: John sa di essere il padre di Amanda, ma sua figlia crede che il suo genitore biologico sia Sherlock Holmes - uomo che John ha amato e che ama, ma che non rivede da tantissimo tempo.
Insomma, un viaggio pieno di cicatrici per il nostro povero John.
Credo che nessuno ci abbia mai pensato, per questo già meriteresti mille punti bonus.

Amanda.
Hai dato vita ad un personaggio femminile originale stupendo.
Amanda è semplice, ordinaria.
Amanda è un personaggio che si fa amare da sé; non è stupida, ma non è neanche un super-genio. Sicuramente ha la stoffa degli Holmes - o più che altro di Mary, visto che non è imparentata con Sherlock (credo. Nessuno di noi sa Mary chi sia realmente).
Merry mi sembra la copia un po' strana di Watson, lo ammetto. Certo, certo: è adorabile anche lei e spero di rivederla/risentirla più spesso prima del termine della storia.
Amanda sente la puzza di bruciato ed è ovvio tifare per lei. (Non solo è una Johnlock implicita, ma è anche una #TeamFreud! Per una studentessa di un liceo delle Scienze Umane come me, è impossibile non provare una sorta di ammirazione verso Amy!)
E... piccola parentesi che non c'entra niente (io avrei smesso di mangiare quel panino, caro John...)

JOHNLOCK

Non ho letto molte Johnlock, ma a dire il vero non ho letto molto in questo fandom e basta, ma ho adorato il modo in cui ce li hai riproposti.
Sono, a mio dire, abbastanza IC. Sherlock è Sherlock, impossibile dire altrimenti.
John... John non saprei descriverlo.
Continuo a precisare che non vedo la serie da molto, ma non saprei inquadrare il John della terza stagione in questa storia... forse dovrei provare con il "John-senza-Sherlock"; quello che dava i numeri, nevrotico e distaccato. Un po' depresso, fragile e vuoto.
Non ho idea di dove sia Sherlock e del perché lui e John si siano "separati", ma sono davvero curiosa di scoprirlo!
Gli spezzoni Johnlock sono quelli più "difficili", quelli più tristi, perché sappiamo precedono una fine.
Ed io ne sono rimasta del tutto affascinata.

JOHN/AMANDA
Malinconia, ecco cosa mi viene in mente come prima parola.
C'è tanta malinconia nel riflesso di Amanda negli occhi di John... dover mentire, starle accanto senza poterla abbracciare come vorrebbe. Saperla al sicuro - anche se quel viaggio la espone in qualche modo, ne sono certa -, ma non saperla "sua".
In qualche modo, c'è dell'angst anche tra loro, ma non è intenso come la separazione tra John e Sherlock.
John mi fa tanta, tanta pena.

MYCROFT/MARY

Non avevo mai pensato ad un tipo di relazione tra questi due personaggi, nemmeno come due persone che si siedono vicino o che si sorridono da lontano.
Li avevo sempre visti come due entità scisse e divise. Due realtà che non coesistevano. Sarò pazza io, ma in quel breve flashback, dove Mary stringe la mano di Mycroft, dove lui quasi tenta di consolarla e salvare ciò che non può essere salvato... Ho notato della tenerezza - nel senso più casto del termine, s'intende.
Mi è piaciuto molto.
A dire il vero mi puzza, perché sono certa che Mycroft non fa mai niente per nulla, ma chi lo sa?
Certamente Amanda è una pedina. Servirà a qualcosa, ma non ho ancora capito a cosa. LOL. (Scusa il gioco di parole).
Non mi resta che scoprirlo, insomma.

Riguardo te e il tuo stile, quasi t'invidio.
Scrivi divinamente, come tutti dovrebbero scrivere.
Sei dettagliata ma non prolissa, sai descrivere bene i personaggi senza cadere in stucchevoli metafore - anche se le adoro, ma vabbé.
Semplicemente, AMO il tuo modo di scrivere e non è roba da poco conto. Sappilo.

E adesso credo di averti annoiata abbastanza, povera te.
Vorrei solo che sapessi che continuerò a seguire questa storia, e spero con regolarità, dopo essermi rimessa in pari con i capitoli.
Detto questo, ti saluto.
Passerò sicuramente anche dalle altre shot.
Te lo meriti.

Bandierina verde, of course.
Alla prossima!

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