Recensioni per
Their bones
di Erodiade

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/05/16, ore 16:22
Cap. 1:

Ciao. Entro su efp e trovo una nuova, rarissima fiction su Roose, non posso che tuffarmi a leggere.
Mi spiace molto che nella serie tv abbiano deciso ancora una volta di sacrificare un gran personaggio in favore di uno mediocre, ma con questa shot sei riuscita a farmi nuovamente immergere nelle atmosfere dark e inquietanti dei capitoli di ASOIAF.
Mi ho sempre intrigato il rapporto padre-figlio tra i due Bolton, specie in relazione con quello che è successo a Domeric. Roose è "un uomo di ghiaccio", come lo definisce giustamente Catelyn, eppure dentro di lui deve esserci qualcosa, almeno una parvenza di sentimento o di conflitto, e tu, mia cara, sei riuscita a dare uno scorcio su di lui davvero azzeccato.
L'ultima sequenza sul sogno è davvero inquietante, anche se vediamo Roose sotto una luce forse un po' diversa da quella a cui siamo abituati.
Lady Dustin personalmente non la sopporto neanche nei libri, ma tu l'hai mantenuta davvero Ic.
Il Roose dei libri mi piace da impazzire, ma anche quello della serie mi mancherà terribilmente. Nonostante sia diverso fisicamente da quello cartaceo, ho sempre avuto un debole per Michael McElhatton, soprattutto contando che in GoT è doppiato da Roberto Pedicini <3
In conclusione, complimenti per la storia, finisce tra le ricordate.
TaliaBaratheon

Recensore Master
09/05/16, ore 20:44
Cap. 1:

Grazie per questa storia, ne sentivo davvero il bisogno. Devo ancora elaborare del tutto il lutto per il Roose della serie: non sarà quello del libro, ma a me piaceva. Mi piaceva parecchio. Avevo anche un debole per la sua voce, ma questa è un'altra storia XD
E niente, amo come tratti il punto di vista di Roose. Calcolatore, composto, spassionato. Non odia veramente il figlio. Forse non odia veramente nessuno, forse insieme al sangue le sanguisughe gli hanno succhiato via anche la capacità di provare sentimenti forti. Non fa uccidere Ramsay per odio, lo fa perché gli conviene, perché gli è utile. Non ne gioisce e non se ne dispiace.
Il dialogo con lady Dustin poi è un capolavoro con la sua danza di sottintesi e mezze verità. Composto e misurato come è Roose. Lei è un personaggio femminile che mi ha sempre intrigato, la vedo - come tu qui la mostri - come una delle poche persone che potrebbe stare al passo di Roose e dei suoi piani. Mi piace molto.
Do un'occhiata anche su AO3, mi fa piacere trovare cose nuove scritte da te ;)

Recensore Junior
09/05/16, ore 20:09
Cap. 1:

Oddio sì, è stato un piacere peccaminoso riassaporare l'atmosfera autentica di ASOIAF. Grazie per questa meraviglia!
Non ci sono sentimentalismi inutili e trash, non c'è il Roose che da gran stratega (nonostante mi piacesse tantissimo anche quello dello show, più per via dell'attore che per altro...) non fa altro che sventolare a Ramsue la faccenda del figlio, come se Domeric non fosse mai esistito. Qui c'è tutto il vero Bolton, freddo e spassionato come il filo di una lama. Lo hai reso splendidamente IC, ho adorato lo scambio di battute composte, minimali ma piene di messaggi non detti ma comunque recepiti, tra lui e lady Dustin, anche lei tagliente come una pietra scheggiata. Un vera boccata d'aria fresca dopo l'orrore della serie TV, anche se il contesto in cui si trova Roose non è proprio tra i più rilassanti. Sei una veterana e quindi non so a che possano servire, ma ti faccio comunque tantissimi complimenti per come hai mosso il personaggio e per l'atmosfera che sei stata in grado di creare. FF sublime!

Nuovo recensore
09/05/16, ore 19:49
Cap. 1:

Perfetta. Mi scuso per la banalità ma davvero non saprei davvero come definire altrimenti questa breve ma decisamente intensa risposta allo sfacelo che ci hanno propinato con la serie tv. È anche una sorta di elogio (funebre?) ad uno dei personaggi più affascinanti creati da Martin ingiustamente messi da parte, o peggio tolti di mezzo senza tanti complimenti e in barba alla caraterizzazione, per favorire i prediletti degli autori (che poi diciamolo, Ramsue è una creatura di D&D. Il vero Ramsay è a modo suo decisamente più interessante, ma è inutile che lo dica proprio a te :P). Ho amato tutto di questa breve storia, anche le parti che sostieni aver preso dalla serie, perché COSì almeno hanno un senso e sono inserite in maniera credibile nel canon libresco. Inutile dire che padroneggi il PoV di Roose in maniera eccellente, ma questo si sapeva già; Ora però il desiderio di leggere altro attraverso i suoi occhi è diventato incontenibile.
Mi piace molto, tra le varie cose (leggi= tutto, dall'inizio alla fine) che Roose non si sia neppure posto il pensiero se Ramsay meritasse di riposare accanto al figlio legittimo. È una convenzione è vero, e SICURAMENTE non è amore o attaccamento paterno verso il suo Bastardo, ma alla fine perché no? Lui non lo odiava di certo. Inoltre tutto il pragmatismo ma anche un certo senso dell'ineluttabile che permeano i modi e i pensieri di Roose. Non si scompone neppure nel e per il sogno: Non ha importanza. Oh, Roose.
Termino sottolineando una frase: "lo avrebbe ucciso piano, con la calma che ha per le torture e null'altro." Non è la più significativa dell'intera storia e riguarda Ramsay, ma solo tu potevi abilmente tracciare in due parole l'immane divario tra i due Bolton, bestiale e sanguigno uno e pragmatico e glaciale l'altro (ora, sono semplificazioni capiscimi :P) eppure nella tortura, e in null'altro, Ramsay diventa simile a Roose. <3