Ciao, mi intrufolo nella tua pagina. Ti ho vista tra i commenti a Molang e, attirata dal tuo avatar, ho voluto curiosare.
Beata te quanta fantasia hai per i titoli!
Non ho letto i libri di Harry Potter e non conoscevo questi personaggi però questo breve racconto è stato davvero piacevole.

Ariana aveva bisogno d’aiuto. ... «Li senti i passeri che gracchiano nella notte?» ... Probabilmente Albus era ancora sveglio, impegnato a scrivere a quel suo amico.
Dovevo parlare con mio fratello.
La situazione era andata troppo oltre. ....

L'amico a cui probabilmente Silente stava scrivendo c'entra niente con il motivo per cui Ariana è così depressa? Però Albus ho sempre pensato che fosse la persona più corretta della storia vista in tv. Non so proprio che motivi poteva avere per non curarsi di loro.
Lei, poveretta, come muore?

E' un racconto breve ma che mi ha colpita, specie il finale dove il fratello senza di lei si sente un corpo freddo mentre la ragazza pur essendo stata sotterrata appare come un corpo caldo: un'esistenza che non ha appigli per vivere e un'altra che non verrà mai dimenticata.

Alla prossima! ^^

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No, vabbè. Questa finisce per direttissima tra le mie preferite...
Cioè, sono stata con i brividi per tutto il tempo della lettura.
Ho avuto un senso di malinconia, tristezza, ma anche dolcezza dovuti al ricordo di una giovane Ariana accudita da un premuroso Aberfoth, quasi come se entrambi fossero stati un po' anche fratelli miei.
Ma come arciderbolina* fai ad essere così maledettamente espressiva, come riesci ad imprimere tanti profondi sentimenti nelle parole, un giorno dovrai proprio spiegarmelo!
La lettura è piacevole, scorrevolissima e l'impaginazione è impeccabile! Penso che tu abbia azzeccato la punteggiatura alla perfezione... e non mi riferisco solamente al saperla usare in maniera corretta (questo lo sai fare ed anche bene, ma l'ho notato praticamente da subito!), mi riferisco soprattutto alle pause azzeccate che hai creato posizionando punti e virgole in maniera strategica :)
Ti adoro *.*

*: termine scemo usato di proposito anche se avrei voluto usarne un altro; ma la mia buona etica morale (che ogni tanto si fa sentire) me l'ha impedito, ricordandomi che una signora non usa certe parole XD

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E' una storia molto bella, sia nello stile che nel contenuto. Piena di felicità mancata e malinconia che, però, la fanno sentire calda e colorata come l'amore incondizionato ed avvolgente, protettivo come una coperta, che Aberforth ha provato nei confronti della sorella.
Hai creato una bellissima scena di loro due che, uniti dall'affetto e dalla totale inesistenza di sostegni esterni, provano in ogni modo ad affrontare il presente e il domani.
E, quando lui resta solo, forte, ma provato dalla perdita, non gli resta che accettare, con rabbia, il canto triste dei passeri che piangono.
Ti dirò: da questo punto di vista Silente non ha mai avuto né la mia comprensione né la mia compassione. Anzi il suo atteggiamento mi ha sempre fatto venire voglia di fargli ingoiare la bacchetta. Tutta intera.
Ciao

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Oh mamma, che bella storia! Hai descritto benissimo il rapporto tra Aberforth e Ariana, davvero brava! E niente, mi e' piaciuta un sacco...
Baci,

Anna

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