Recensioni per
Full Circle
di lilac

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
24/03/15, ore 00:59
Cap. 1:

Una storia bellissima! Mi sono commossa in più punti e non sono proprio una dalle lacrime in tasca. Ogni introspezione era perfetta; soprattutto Trunks, molto difficile da analizzare e da descrivere ma sei riuscita a renderlo reale in tutto e per tutto, nonostante lui stesso non si sentisse in sintonia con quella storia dei suoi amici. Ho sempre trovato molto triste il futuro di Trunks, che in fondo è un po' il vero risvolto della storia. 

Mi spiace non riuscire a scrire di più, ma ho davvero apprezzato ogni riga di questa lettura che va assaporata con calma. Bravissima, come sempre! Alla prossima!

Recensore Junior
14/04/09, ore 14:19
Cap. 1:

Il tempo e la sua fragilità fanno da filo conduttore a questa storia, eppure così forte e resistente da ricordarci come la stessa saga di Cell ruoti intorno a questo concetto tramite i viaggi nel tempo di Trunks e gli allenamenti che tutti attendono trepidanti di compiere nella famosa Stanza dove regna un'altra dimensione senza spazio e senza tempo.
Il tempo sembra passare in fretta e in "modo strano" per ciascuno dei personaggi, i quali non compiono particolari azioni se non quella di attendere, e vivono il suo scorrere soprattutto nel proprio inconscio.
Lilac ha la capacità di farcelo sentire incombere con tutto il suo peso grazie all'analisi minuziosa di ogni movenza e all'uso di immagini eloquenti.
Il concetto che ella ribadisce a più riprese diventa ancora più forte nel finale, grazie a un ponte di "percezioni" che si instaura tra due diverse dimensioni, tra il passato ed il futuro. Bulma non conosce le lezioni che Popo impartiva a Goku da bambino, eppure tendendo l'orecchio alla porta dimostra agli altri di aver capito che è più importante "sentire che vedere".
A Bulma, di entrambe le dimensioni, basta questo gesto per ritrovare la serenità del cuore.
Ho molto apprezzato il momento in cui Trunk osserva Vegeta rallentare il passo innanzi alla chiamata di Bulma e la familiarità con cui questi si osservano "Quell’insolita sensazione di essere nel posto sbagliato, spettatore di una storia non sua...".
E' una storia che va letta con calma, con concentrazione, non è di facile presa, il concetto del tempo si muove tra le righe, qualche volta contorte e qualche volta immediate, e va afferrato al momento giusto. E' la storia scritta da un'autrice matura sotto ogni punto di vista, che ama la ricercatezza, il dettaglio, l'analisi dei personaggi, scavati dentro, rigirati e cacciati fuori neanche fossero le sue tasche.




(Recensione modificata il 20/10/2009 - 10:14 am)

Recensore Junior
09/04/09, ore 20:51
Cap. 1:

L’attesa è finita, dunque XD. Allora, tanto per cominciare, ti ringrazio per questa storia, per come l’hai curata e come l’hai scritta, ti pagherei io se potessi (purtroppo ti sei beccata una lettrice squattrinata, quindi alla fine non te ne viene in tasca nulla comunque XD). Ok, battute a parte, ti dico seriamente che mi è piaciuta parecchio. I sentimenti dei tre protagonisti sono descritti magnificamente e in perfetto stile “dragonballiano”. Così come Toriyama ci ha abituato, lasciandoci intravedere i pensieri, ma senza mai raccontarceli esplicitamente. Partendo da Bulma, la sua inquietudine e il suo disagio che si spengono con un gesto apparentemente insensato quanto semplice. Lei arriva trascinando con sé un’allegria unica, che contagia tutti con il suo modo tanto “bizzarro” di fare. Nessuno capisce perché fa quel che fa, in un certo senso neanche lei, ma il solo fatto di farlo scioglie la tensione che aleggia in tutto il Santuario. Così come Vegeta e Trunks, che osservano, in modi diversi, da lontano ciò che li circonda. E se per Vegeta è “solo” il bianco, per Trunks è un’altra vita. Ad accomunarli, per di più, c’è la preoccupazione del tempo perso e, quello sguardo che, in modo diverso, avvicina anche Gohan e suo padre. Gohan e Trunks dimostrano entrambi una profonda similarità con i rispettivi padri, e Bulma lo sa. Ma non sono solo Bulma, Trunks e Vegeta ad essere protagonisti. L’inquietudine di Dende, timido Dio che conserva ricordi legati a quelle stesse persone su un pianeta lontano e ormai distrutto. L’apparente impassibilità di Piccolo che rivaleggia in silenzio con Vegeta, arrivando addirittura ad ottenere il suo taciturno rispetto. Rivalità, fra l’altro, troppo spesso dimenticata o accantonata. Tutto, in questa storia, è stato studiato nei minimi dettagli, tanto da rientrare in un “circolo vizioso”, dove tutto trova la sua perfetta collocazione. Il finale, che ritorna come a voler ricominciare da capo, lascia una piccola speranza nel lettore, come se, realmente, anche in “un’altra vita” tutto po’ ricominciare. Bulma ascolta un messaggio inascoltato ed inconsapevole, abbandonato in quella stanza e udito da nessuno. Ho apprezzato anche Mr. Popo, che attende il suo Dio nella solitudine di un Santuario ormai dimenticato. E il suo insegnamento, che ha dato a un bambino pronto a tutto pur di migliorare. Per concludere questo polpettone (che ormai è un vizio XD) ti ringrazio nuovamente per aver creato una storia che ho letto con grande piacere e che ho apprezzato in ogni sua sfaccettatura, soprattutto perché scritta da un’ottima autrice. Grazie ancora! ^_*