Eccomi qui, da brava stalker che sono (in ritardo ma vabbè), e ancora una volta devo farti i miei complimenti.
Inizialmente non avevo capito il contesto nel quale Petra ed Auruo erano, ma continuando a leggere tutto diventa più chiaro ed è proprio quella vaghezza, sostituita alla fine dalla cruda realtà della morte, che rende questa fic davvero bella.
Sicuramente la parte più dura è quando Auruo incita Petra a cominciare a parlare al passato, sono quel genere di parole che ti lasciano il macigno nel petto.
Ancora complimenti, continua così!
Alla prossima!

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Bella, davvero molto bella. Stupendi questi dialoghi quasi scarni, stringati ed affilati tra Petra ed Oluo. Il loro scambio è asciutto, privo di arzigogoli e retorica. È il linguaggio di due soldati, di due compagni d’armi, di due amici. E soprattutto è il linguaggio di due ragazzi che insieme hanno vissuto l’inferno ed insieme sono caduti. Eppure, ciò che hai volutamente tolto ai dialoghi lo hai inserito negli intermezzi, che sono di un’eleganza stupefacente. Sono potenti, evocativi e poetici. Sei riuscita a trasmettere tutto il dolore e il rimpianto di Petra e l’hai fatto in modo magnifico.
Complimenti
spero di leggerti presto

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Avevo messo questa carinissima One Shot tra i preferiti già ieri, ma non ho avuto tempo per recensire, scusa!
Parlando del contenuto, non penso di aver mai letto nulla di simile. Davvero complimenti per l'originalità.
La narrazione lascia il lettore piacevolmente sorpreso in quanto Petra, nonostante la sua morte, parli sempre al presente della sua vita terrena, come se non fosse successo nulla. Solo grazie ad Auruo si comprende la reale situazione, in modo crudo, freddo, in un modo che però riesce a portare la soldatessa con i piedi per terra. La verità fa male, ma deve obbligatoriamente accettarla in quanto il passato non può essere cambiato.
La lettura procede liscia, scorrevole, senza errori grammaticali o di punteggiatura. Uno stile impeccabile, dico davvero.
L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è l'utilizzo della parola "fiera"; ti consiglierei di sostituirla con "bestia" o "belva", insomma, è un termine molto antico, quasi dantesco. xD
Comunque il mio è solo uno stupido consiglio, puoi benissimo ignorarlo dato che, per il resto, la storia non presenta alcun tipo di errore.
Alla prossima!

P.S.: Scusami in anticipo per eventuali obbrobri nella mia recensione, ho scritto di fretta e non ho avuto tempo di rileggerla!

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Ciao! Finalmente ho trovato il tempo per recensirti. Ho letto la tua storia nel pomeriggio, ma volevo aspettare di essere a casa per poterti scrivere in tutta tranquillità. Di certo la tua storia merita più di un semplice "Che bella storia, brava!". No, ecco... vorrei evitare di abbassarmi a tanto, soprattutto se la storia vale.
Cosa mi ha colpito? Il ritmo. Si passa da Petra che si mangia le unghie ad Auruo che le sbatte in faccia la realtà. Il lettore, all'inizio non capisce, esattamente come Petra che, con non curanza, continua a mantenere le stesse abitudini come se fosse in vita. E ci pensa Auruo a riportara con i piedi per terra, se così si può dire.
Emozionante il dialogo che c'è tra i due. I sogni di Petra, i continui riferimenti a Levi che, sebbene non sia presente, è come se ci fosse anche lui. Straziante la reazione di Petra, i pugni che sbatte a terra, il dolore di una vita perduta troppo presto, un amore che non potrà più abbracciare.. Insomma, mi sono venute le lacrime agli occhi.
La conclusione di Auruo è decisamente una secchiata di acqua ghiacciata dritta sulla faccia. Auruo è diverso, non è più il pallonegonfiato che imita in tutto e per tutto Levi... è finalmente lui, ora che è morto. E' rigido, forse un po' crudele, ma sono morti e Petra farebbe meglio ad accettarlo.
Bellissima... davvero, mi ha coinvolta fin da subito e pensando a come sono morti, sei riuscita a trovare le giuste parole per esprimere il dolore di Petra senza sembrare troppo struggente, stile Telenovelas XD
Ti rinnovo i miei complimenti!
Un bacio e a presto (spero)

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