E' sempre interessante la tematica dell'arte e della sua evoluzione nel mondo dei media, ma mi piace soprattutto il modo in cui questa "ragazza" abbia un ruolo non solo alienato ma completamente passivo nella scoperta del cambiamento. Insomma: sottile e concisa rappresentazione del problema, davvero ottimo lavoro ;)

Sembra una favola raccontata ai giorni nostri. Lo stile così asciutto, sbrigativo e incentrato sui fatti rendono molto a mio avviso. Magari i riferimenti, a livello di "critica sociale" (possiamo dire così?), non sono particolarmente nuovi, ma lo trovo abbastanza irrilevante. Il modo in cui la storia è scritta credo che compensi decisamente. Di tutte le immagini evocate credo che la più potente, perché lontana da un immaginario già esistente, è quella dell'arte. Trovo molto delicato, ma al tempo stesso interessante e arguto quel passaggio. Quello in cui c'è davvero da chiedersi cosa sia sbagliato, dove manchi il passaggio della comunicazione: perché non riusciamo a capirci e a sentirci?
Credo che la ragazza non debba inseguire il mondo, tante volte non essere ascoltati non è un così grosso problema, forse. Smettendo di inseguire, però, si può concentrare sulla propria andatura. E magari, si renderebbe conto di essere meno sola di quanto immagina, non è l'unica ad essere rimasta indietro. Forse potrebbe sembrare più noioso o meno interessante ma, se non altro, almeno per lei, sarà stato vero.