Recensioni per
Space Oddity
di Stellareika

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/06/18, ore 19:29
Cap. 1:

O-MIO-DIO.
Questa piccola chicca da dove arriva? No, sul serio, io mi devo inchinare alla tua immaginazione. Collegare una canzone (stupenda) come Space Oddity, con il suo tema della deriva nello spazio, lo smarrimento del fuoriuscito che guarda la Terra dallo spazio, a Shura mentre si perde nel vuoto è un colpo di genio. Shura, lui che pensava di essere il servitore più fedele di Atena, è in relatà l'assassino del suo più grande paladino ed Eroe. Nel lasciarsi andare verso il nulla ravviso tutto il senso di colpa e la voglia di sparire - letteralmente, in questo caso - dalla faccia della Terra, perché fronteggiare le conseguenze delle proprie azioni è impossibile, e troppo doloroso. Restano solo la morte e l'oblio per chi ha un peso così enorme sulla coscienza.
Questa è una vera perla. Fantastica. Pura emozione.
Ti faccio i miei più grandi complimenti.
A presto!
Nakata

Recensore Master
25/08/16, ore 23:14
Cap. 1:

Shura meritava il suo spazietto....
e questo momento... me l'ha fatto amare

Recensore Master
27/06/16, ore 18:07
Cap. 1:

Shura che se ne va in orbita.
Ti confesso che io non mi ponevo domande logiche del tipo: ma come fa a oltrepassare l'atmosfera? Ma orbita tuttora attorno al Globo? Ma il suo corpo si decompone?
Per me era normale che il Dragone avesse la forza propulsiva dell'Apollo.
Le stelle sono testimoni silenziose di una sorta di sacrificio.
Shura è a mio avviso uno dei personaggi più tragici di Saint Seiya, ma a differenza dei Bronze ( le cui tragedie sono sempre in primo piano Shura si porta dentro le sue pene).
Questo è un addio e gli addi sono sempre tragici, maliconici.
Abbraccio

Recensore Master
14/06/16, ore 13:32
Cap. 1:

Beh, devo dire che l'immagine che ne è venuta fuori è davvero splendida.
Non sono una grandissima fan di Shura, ma ho sempre provato una certa pena nei suoi confronti, a causa dell'immenso senso di colpa che il povero ragazzo si porta dietro da sempre.
Credo che tu, grazie anche alla suggestiva immagine che David Bowie ha saputo ispirarti, abbia saputo cogliere alla perfezione quel suo senso di colpa: Si percepisce il dolore del Capricorno per il suo tradimento, per aver ucciso un amico e per non aver mostrato pietà nei confronti di una povera bambina.
Se lo porterà dietro a lungo, quel dolore... E se per molto tempo qualcuno avrà persino l'ardire di chiamarlo eroe, dentro al suo cuore Shura saprà per sempre di non essere altro che un traditore.

Davvero uno splendido componimento, tesoro... Non posso che farti come sempre i miei più che sinceri complimenti. <3 

Un abbraccio

 

Recensore Veterano
09/06/16, ore 22:22
Cap. 1:

È già dal titolo mi è piaciuta. Bowie ... un alieno che ci ha deliziato con le sue canzoni per un po' per poi volare via. E mentre Shura vola via, chiude il conto con il suo passato. Che bella immagine, veramente. Le parole che usi per descrivere le sue emozioni sono così attente, adeguate e non cadono mai nello scontato o nel sentimentalismo. Breve ma intensa. Complimenti come al solito.

Recensore Veterano
06/06/16, ore 23:24
Cap. 1:

Mi hai conquistata già dal titolo, quindi attraverso i sapienti riferimenti alla poesia musicale del Duca Bianco, considerando che adoro il genio artistico di David Bowie. Sì la sua musica ed i suoi testi sono arte allo stato puro.
Poi, mi sono addentrata nello scritto e mi sono emozionata. Lo stile da te scelto per questa drabble ha qualcosa di magico, un sottile ibrido tra linguaggio poetico e prosastico.
Le frasi volutamente brevi sottolineano questo momento tragico e infinito al tempo stesso. Le tue parole penetrano nel lettore con la tipica profondità della prosa evocativa.
Il ripetersi del motivo dal quarto al sesto verso (“Non le…”) e la scelta del tempo futuro ad inizio frase (versi sette e nove) donano poi quel tocco di ritmo ciclico tipico del linguaggio poetico.
I miei più sinceri complimenti per questa mini perla, che mi ha profondamente toccata.
gratia

Recensore Master
06/06/16, ore 22:23
Cap. 1:

Davvero stupenda questa piccola storia, mi è piaciuta tantissimo.
Anche prescindendo dalla canzone a cui si ispira, questo componimento rimane una piccola perla. Forse sono troppo buona, ma veramente... penso che in pochissime righe descriva alla perfezione i pensieri che Shura ha provato in punto di morte.
Si dice che quando si muore tutta la vita ci passi davanti, ogni singolo istante, ed è proprio questo quello che accade a Shura in questa storia; ma a passargli davanti agli occhi non è solo la sua vita in generale, sono quei maledetti istanti in cui è venuto meno al suo ruolo di Santo d'Atena, quando non ha capito che Aiolos era nel giusto, quando non si è accorto che quella bambina che stava quasi per uccidere era davvero la dea alla quale si era dichiarato fedele, e a ricordarglielo è proprio la voce delle stelle, quelle stelle che ora lo stanno guardando morire. 
E lo sa, Shura, sa di essere nel torto e di star morendo come un antieroe, come un traditore, cosa alquanto ignobile per un Santo d'Oro, ma vuole concedersi di brillare almeno per una volta, riconoscendo i propri errori e salvando la vita di Shiryu, per poi morire sì come un antieroe, ma trovando almeno un po' di pace, seppur con il senso di colpa che ancora lo consuma e che continuerà a farlo anche con il sopraggiungere del sonno eterno.
Che dire, dunque, mi è piaciuta tantissimo, sono del parere che Shura abbia provato esattamente queste sensazioni prima della morte, per cui ti faccio i miei complimenti per averle rese in maniera così impeccabile.
Bene, ora che ho finito di delirare posso anche tornarmene nel mio cantuccio.
A presto! 

Recensore Master
06/06/16, ore 22:01
Cap. 1:

E' la redenzione, quella che cerca Shura. A costo di consumarsi, nel cielo, nel pieno fulgore del Dragone, insieme a Shiryu.
Credo che tu abbia reso magnificamente lo stato d'animo di Shura: il suo animo di saint si è macchiato di troppe colpe. Tradimento, sacrilegio, mancanza di fede. Ecco i capi di accusa: lui stesso è giudice e carnefice di se stesso.
La fede di Shiryu lo ha condannato.
La volta celeste sarà il suo patibolo.
Ottima prova: sei stata colta da una splendida ispirazione, di quelle felici che ti fanno comprendere appieno un personaggio... anche meglio del suo autore originale!
Brava,
Lou
 

Recensore Master
06/06/16, ore 21:01
Cap. 1:

Planet Earth is blue, and there's nothing I can do.

Me l'avevi detto che l'avresti fatto. E io ti aspettavo al varco.
Tralasciando che la canzone è più che legata al Capricorno (l'avresti mai detto che l'istrionico Bowie fosse un figlio di Saturno?), mi piace riscoprire nelle tue parole quel senso di impotenza nel lasciarsi fluttuare tra le stelle. Che sono diverse, sì; diverse perché le vediamo per davvero, da vicino, mondi di luce e fiamme, e non più puntini sbiaditi cui non prestiamo la dovuta attenzione. Il che è anche drammaticamente ridicolo, se diamo per assodato il fatto che è proprio dalle stelle che Shura raccoglie (dovrebbe raccogliere) il suo potere.
Uno come Shura sa che la colpa ha un solo salario: la morte. Ed è con stoica (e spagnola) rassegnazione che la accetta - che la vuole, verrebbe quasi da pensare - lasciando i lettori - lasciando i suoi fan - a chiamarlo invano, con quel laconico "Ground Control to Major Tom" che non avrà mai risposta.