ciao, beh quella di Caroline non è certo una situazione familiare facile, l'assenza del padre, la madre che per lavoro non è mai a casa, un po' mi fa tenerezza.
Poi il padre ricompare per riperderlo nuovamente.

Povera Care!

Ciao.
Capitolo a dir poco breve ma intenso.
Rebekah , la bionda originale, ormai ha davvero si fatto l'abitudine col paletto ahahah.
Mi dispiace un po' che viene sempre ingannata, ma alla fine non mi sorprendo più di tanto su Elena, perché alla fine è sempre una Petrova.
Alla prossima.

Recensione premio

Ciao, sono qui per il contest "Drabbleggiamo?" :D Ho deciso di dare un'occhiata alla raccolta perché su questo fandom sono più ferrata rispetto a quello di Percy Jackson. Ho apprezzato entrambe le drabble: a mio parere hai centrato sia Rebekah che Bonnie, non hai solo scelto due frangenti particolarmente significativi della loro vita, ma li hai anche rappresentati al meglio. L'introspezione della prima mi è parsa molto calzante, il tema dell'inganno riveste infatti un ruolo importante per Rebekah. Quel "vera" posto in rilievo per descrivere Elena, inoltre, crea un contrasto sentito con l'indole di Klaus, sottolineando la delusione provata dalla protagonista nel momento in cui si rende conto che il fratello e la ragazza hanno agito alla stessa maniera con lei. La drabble incentrata su Bonnie mi è piaciuta altrettanto, quel "nessuno" in corsivo è perfetto per indicare quanto Enzo significhi per lei e al contempo permette di percepire il dolore che lei sta provando, mentre cerca di resistere all'istinto involontario di ucciderlo. 
Seguirò senz'altro la raccolta, scritta con uno stile pulito, diretto e coinvolgente, e soprattutto frutto di un'idea molto interessante! Alla prossima :)

Questa drabble su Bonnie mi è piaciuta molto perché, in effetti, racconta bene la paura di non saper resistere e la volontà ancora più forte di contrastarla.
E la descrizione di questa ragazza in un frangente così pregno di tensione, la fa sentire, finalmente, empatica verso gli amici immortali che, per anni, ha tollerato, talvolta apprezzato, ma solo ora, forse, compreso nelle loro difficoltà di trattenere impulsi slegati dalla ragione.
Ciao