Recensioni per
Rimettere insieme i pezzi
di arsea

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/03/17, ore 10:09
Cap. 10:

Questa storia è davvero bella, veramente profonda e appassionante. Vorrei tantissimo che andassi avanti, non puoi lasciarci nella parte più bella!
Un bacio AceofHearts

Recensore Veterano
24/09/16, ore 09:40
Cap. 10:

Oho, e adesso AZIONE!!! XD
Alors.
Confesso che mentre leggevo la conversazione iniziale tra i due mi aspettavo quasi - quasi - che a questo giro Erik finisse per piangere. Giusto un po', per carità, ma...
... e invece no, ma non badare ai miei film mentali, al solito ho trovato il tutto estremamente interessante e ben riuscito (eddai: sbaglia qualcosa, qualcosa di grosso intendo, storpiami i congiuntivi, scrivi una scena improbabile dopo aver tracannato una bottiglia. Per una volta, oh).

Erik che si illude sul benessere di Charles, Erik che nonostante abbia avuto bisogno di odiarlo lo richiama poi a sé nella follia (altro cenno ad un tema scivoloso, ma tu sembri avere le pattine ai piedi: non ne canni uno).
Amo quell'uomo, anche quando fa lo stronzo.
E' una continua fonte di ispirazione, sìsì :)
Certo, dovrei strigliarlo per aver parlato di "rimpiazzo", mentre Charles non voleva altro che salvarsi, andare avanti. E che doveva fare, venire da te in prigione a mendicare una vicinanza che tu stesso gli avevi negato?
Eh no, bello mio. Hai toppato, hai fatto un casino, stacce.
Tocca a te rimediare!

Dolcissima la scena con Raven.
Vent'anni, santo Cielo. Di tutte le cose delle quali Erik può pentirsi, questa è decisamente una delle più pesanti.
Mi chiedo se i due ne parleranno apertamente.
In ogni caso, è miele sul cuore vederli insieme, tutti e tre. In pace.
Almeno per un momento, perché mo' è in arrivo l'ennesima sciagura.
(Aggiorna con calma, ma ti prego... fallo. Depongo la mia consueta diplomazia da lettrice rispettosa dell'autore e ti dico: coltiva questa tua creatura e deliziaci ancora. Bitte!).

p.s.: Non si stupisca Erik dei trascorsi di Charles. McAvoy in un'intervista l'ha definito una "sex pest"... fai un po' tu!

Recensore Veterano
24/09/16, ore 09:40
Cap. 9:

E anche questo capitolo è andato - stupendo.
Detesto Saman, com'è giusto che sia, e son ben felice di sapere che non ti dilungherai oltre su quel che c'è stato tra lui e Charles; ma oh, quant'è bello e interessante e rigenerante (anche se a suo modo sempre doloroso...) leggere di altri personaggi, di altri tempi, di altre storie nella storia.
Adoro che tu faccia continue incursioni in periodi diversi dal presente, e inserisca digressioni che non hanno nulla della pesantezza dei flashback che spesso... infestano le fic.

I due momenti che mi hanno fermato il cuore?
@ Charles che decide di morire. (Perché desiderarlo è cosa comune per molti, anche se sottaciuta, deciderlo è altro).
C'è la consueta acutezza, sufficiente realismo e rispetto, nella tua descrizione di quel frangente.
Ed è qualcosa di orgasmico riconoscere ciò che si è vissuto e sapere di esserne fuori (nessun merito tuo particolare, in questo, solo una coincidenza che però ancora una volta mi fa sorridere).
@ E questo: La bottiglia di scotch si infranse sul pavimento, spandendo il suo aroma penetrante intorno a loro in una nube protettiva e inebriante, che accese i loro corpi come fossero fiamma per quell’alcol.
Solo per citare una frase fra le molte che mi hanno colpito.
So che c'è del lavoro dietro, anche molto lavoro, tuttavia non chiunque e nemmeno con l'impegno più intenso arriva a creare un tessuto di parole così vellutato, e affascinante, come quello che hai steso per raccontare Charles e Saman insieme.

E ora l'ultimo capitolo pubblicato: so cosa mi aspetta, almeno all'inizio, perché... beh, ho sbirciato muahah XD
Che ci posso fare? Ma solo due frasette, dai XD
Vamos!

Recensore Veterano
23/09/16, ore 15:06
Cap. 8:

E' ragionevole causare migliaia di morti per non togliere la libertà ad altre migliaia, milioni, miliardi di persone?
Se ci fosse una risposta possibile, un lato della bilancia da cui anche se di poco l'ago pende, non ci danneremmo tanto a chiederci se la guerra possa essere, in certi casi, giusta.
Avremmo precisi confini che ci direbbero quando lo è.
Ma Charles è oltre la domanda.
Non contempla il male deliberato, non può mentire a se stesso trovandovi una giustificazione di qualsivoglia tipo.
Per questo quel "non posso" ha senso, anche se Devine giustamente gli ricorda che materialmente può eccome: ma non può moralmente.

Mi conforta sapere che, almeno, Charles lo può un po' giostrare, che non è una minaccia diretta e invalicabile - certo, c'è il piccolo problema dei poteri rubati ad altri mutanti da risolvere, ma tant'è.
Professore o assassino, non è la semplice somma di azioni che compiamo che determina il nostro essere malvagi o meno (posto che nessun essere umano è scevro di cattiveria, Dio benedica Erik che ce lo ricorda a pié sospinto).

Mi conforta un po' meno, ma è tutto sale nella minestra, sapere con certezza - perché avevamo intuito le mire di Devine, ma chissà... - che effettivamente sono stati a letto.
Di nuovo: siamo tutti umani, con poteri o senza. E per quanto particolare possa essere il rapporto tra Charles ed Erik, beh, la cosa non può filare via liscia come se non contasse nulla.

(Ah, ti segnalo che hai pubblicato il testo del capitolo due volte).

Recensore Veterano
23/09/16, ore 15:06
Cap. 7:

Un cuore insaziabile e una persona insostituibile.
La vita, quando non la zittiamo, morde dentro e strappa le viscere.
Io la sento palpitare sempre forte e precisa in questa storia.

E vorrei avere di nuovo qualcuno che mi dica in tutta coscienza e con semplicità quanto sto messa male, quando lo sono, che mi restituisca alla mia verità senza patemi ma soprattutto senza finzioni e salamelecchi.

Vorrei avere un Erik che attende sul tetto, che soffre della mia sofferenza senza tuttavia soccombervi; la cui sola esistenza mi sia di sollievo a prescindere da quanto male possiamo esserci fatti a vicenda.
(Ho amato la descrizione che ne fai attraverso gli occhi di Charles, quando lo vede uscire dalla sede della CIA se ho ben compreso: pulita, limpida, tocchi solo alcuni dettagli essenziali e non scadi nel catalogo delle figaggini a rischio di descrivere un... Mike Sue, suppongo).

Voglio incontrare una persona che mi faccia scoprire di essermi persa in giro un pezzo d'anima, senza che me ne rendessi conto.

Chicca del giorno, questo periodo:
Charles non si credeva migliore degli umani, non come razza almeno, credeva semplicemente nelle proprie capacità, confidava nel fatto di essere diverso dagli altri e dover agire di conseguenza, valorizzando con responsabilità i propri doni.
Non sarebbe stato degno della propria telepatia vivere come semplice professore, per quanto ammirato e influente, e non l’avrebbe mai capito se non lo avesse incontrato.


Saman Devine, il Collezionista, (il maledetto supercattivo), mi piace molto.
Come può piacere un nemico, certo: ammirazione per come ce l'hai fatto assaggiare in un precedente capitolo e per come l'hai delineato ora.
Piacere di trovare coincidenza tra l'aspetto estetico invitante e la malizia interiore. Il diavolo, si sa, è affascinante; altro che corna e zoccoli.

Anche per stasera, basta così.
Come con le patatine fritte (per ogni tua fic troverò senza sforzo una metafora culinaria...), ne vorrei sempre di più, ma al tempo stesso ne resto deliziosamente saziata con poco.

Recensore Veterano
23/09/16, ore 15:06
Cap. 6:

Ma shììììì! Evvai, come sono felice ^___^
Necessitavo disperatamente un bacio.
Ma ancora di più mi hanno sciolto quelle poche parole che i due si sono scambiati a proposito del "restare": come mostrano bene sia l'affetto che provano vicendevolmente, sia la loro comune debolezza di non saper chiedere di più, e per primi.
Vogliamo poi parlare di quel Se chiedessi loro la luna, se chiedessi a me la luna, non ci soffermeremmo nemmeno a chiederci il perché di una simile richiesta? OMG, ma sul serio, detto da Erik.

Un altro capitolo-meraviglia, tessuto sulla continua schermaglia tra loro.
Le magagne finalmente emergono, il pozzo nero viene scoperchiato, e non può che essere un bene.
Charles inzia a fare i conti con le proprie umane meschinità, con la sua ombra, e - ancor più difficile - a capire di non sopportare che la luce degli altri, di un altro in particolare gli sveli com'è fatto nella sua interezza.
"... quell'angolo di luce dentro di te" ❤

E' eccezionale leggere per puro divertimento e ritrovarsi immersi in riflessioni più che importanti, esistenziali, quali quella sul non aver diritto a cedere per mera stanchezza anziché per un cambiamento di prospettiva sulle cose.
Oppure quella sulla colpa, la responsabilità personale in rapporto a ciò che si è vissuto e che ci ha segnato: se siamo il prodotto di ambiente, epoca, circostanze, fino a che punto siamo davvero responsabili del male che attuiamo, specie se altro male ci è stato fatto in precedenza?
E non è forse facile convincersi al contrario, una volta abituati a quel male, che dopotutto non c'è attenuante che valga ad assolverci?
In fondo, il male che facciamo è la scelta più semplice, e spesso la NON scelta; il fatto più banale, e in quanto tale orribilmente a portata di mano, di mente. E' sufficiente, come ricorda Erik, dichiararsi stanchi e gettare la spugna, smettere di nuotare controcorrente.

Recensore Veterano
22/09/16, ore 15:06
Cap. 5:

Tanto per cambiare sono senza parole, questi due me le levano tutte e a questo giro mi hanno lasciato pure il magone, sniff sniff :(
E certo che è un testone eccome, Erik. Ti pare che Charles non abbia avuto il tuo stesso bisogno, e di te in particolare e solo di te? Temeva un ulteriore danno, tutto qui. E questo perché ancora e sempre eri insostituibile. Avessi contato così poco, sarebbe stato facile per lui sceglierti come sfogatoio personale... no?
(Gesù. Adesso parlo direttamente coi pg, pure).
Doppiamente testone per aver avuto paura di essere rifiutato, dalla persona che meno al mondo sarebbe in grado di farlo.
Insomma, un bel paio di pirla con le stesse paure e gli stessi freni, alla fine dei conti.
Che Dio li aiuti, perché da soli come ne verranno fuori?
Autrice, contiamo su di te!! :)

Recensore Veterano
22/09/16, ore 15:06
Cap. 4:

Mi sembra azzeccata la scelta di piazzare, in un capitolo corto, la rivelazione del supercattivo di turno. Anche se io li sto leggendo uno via l'altro, comunque avevo bisogno di un piccolo stacco - e se vuoi, di qualcosa che permettesse poi a Erik di prendersi tra le braccia il patato del suo cuore e stringerselo al petto e mostrare incurante di tutti come al solito cosa significa per lui ❤

Detto ciò, nel merito dei fatti... alles ist gut un par di balle! -.-
Chi accidenti è 'sto tizio?
Come accidenti fa a comunicare con Charles se è davvero un "semplice umano"? (Magari è una cosa che dovrei sapere, una delle mie lacune).
E soprattutto: cosa accidenti vuole costui?!
Il soprannome dovrebbe dare un'indicazione in tal senso, ma preferisco non formulare ipotesi... anche perché sarebbero tutte a tinte fosche.
Mi raccomando con Erik di non far pasticci, stavolta, altrimenti Signore dei Metalli o meno gli infilo una traversina dei binari in un occhio >.< E non la vedrà nemmeno arrivare!

Recensore Veterano
22/09/16, ore 15:06
Cap. 3:

Già: cosa dovrebbe fare Charles, in alternativa a quella che è una follia ma sembra anche, al momento, l'unica possibilità per sfuggire a due mali altrettanto grandi - vivere perennemente nascosti o al contrario soggiogare i non mutanti prima che lo facciano loro?
La storia insegna che la storia non insegna nulla (cit.), e per come la vedo io (parere del tutto non richiesto) non c'è soluzione al problema, non c'è esenzione dal fallimento. Mutanti e non potranno convivere e creare una società differente da questa in costante tensione, ma solo dopo essersi distrutti a vicenda.
E anche se è sacrosanto che Erik lotti per dare un senso a ciò che fanno e per limitare i danni, concordo con lui sul fatto che si tratta sostanzialmente di fallire insieme.

Non so se sia plausibile, ma a proposito di Flint, che pare abbia scatenato il terremoto pur non avendone la facoltà, e di quella voce non meglio identificata che Charles ha sentito, lì per lì ho pensato si potesse trattare di un non abbastanza morto En Sabah Nur.
D'altronde, qualcosa o qualcuno deve ancora accadere: gli scontri di Charles con Erik non sono certo il picco massimo dei guai, qui!
E per quanto il tutto mi inquieti sommamente, non posso che essere lieta di avere una storia così intrigante a traghettarmi nell'autunno.

I dialoghi ed i tempi sono così perfetti, al millimetro, che vorrei tanto vederli rappresentati su un palco, recitati.
Compreso quello tra Erik ed Hank - anche qui hai dato spessore ad un personaggio che facilmente può passare per il nerd sfigato buono solo a far da spalla.
Non mi soffermo su ogni frase o particolare che mi ha fatto riflettere: troppa roba, ma sappi che sono sopraffatta, un po' come il nostro tesoro calvo quando apre la mente e raccoglie i pensieri del mondo come nella pesca a strascico :)

Recensore Veterano
22/09/16, ore 15:05
Cap. 2:

Ohssignorebenedetto.
Mammuzzabella.
Per Diana, perdindirindina e arcipuffolina.
Inizio col dire che questo capitolo è stratosferico.
Intensissimo, strappacuore sia nel bene che nel male, e profondo.

Ho amato da impazzire non solo "l'avvicinamento", chiamiamolo così, del temerario tedesco (una pantera fatta e finita) a quel grumo di dolore e incasinamento mentale che è Charles, ma anche ed anzi ancora di più il loro confronto sull'aereo; brillante, raffinato e incisivo.
Già te l'ho detto e suonerò noiosa, ma non posso non stupirmi della tua capacità di costruire non tanto la dialettica in sé, quanto un'intera personalità strutturata nel dettaglio e sempre coerente, e di farla interagire con un'altra altrettanto strutturata.
Gesù. Leggendo quei due tenersi testa l'un l'altro mi ha fatto sentire una povera, miseranda mortale con una facoltà intellettiva assai grezza.

Nulla è banale, nulla è facile, e non concedi nessuno zuccherino - ma nonostante questo il livello della storia resta alto, non si tratta di un pippone incomprensibile e pretenzioso, al contrario.
Proprio per questo mi stupisco che non ti piovano addosso recensioni come se non ci fosse un domani - consentimi questa piccola incredulità.
E niente: fossimo faccia a faccia come i due mutanti non perderei l'occasione per sviscerare quel magnifico ping-pong verbale che hai descritto, ma qui rischierei solo di ammorbarti più di quanto già non faccia.
Passo, mi stra-complimento e chiudo.

Recensore Veterano
22/09/16, ore 15:05
Cap. 1:

Fantastico.
Non sarei mai in grado di scrivere due long contemporaneamente, almeno non per lo stesso fandom, ma quanto a leggere è un altro discorso: e non posso che congratularmi con me stessa per aver scovato le tue, e con te per averle scritte natürlich.
Mi chiedo se l'angst si scioglierà, più avanti, in qualcosa di meno doloroso.
Per ora mi godo queste ennesime sfumature e sfaccettature dei miei due adorati... entrambi molto credibili e ben descritti, ma che te lo dico a fare?
Mi diverte molto vederli rapportarsi agli studenti - e con Raven - mi dà il senso del tempo e del loro essere, dopotutto, abbondantemente "maturi".
Come quando passo davanti a una scuola superiore e penso Oh mamma, son già passati tredici anni.

In sostanza: un buon inizio.

Recensore Junior
31/07/16, ore 22:56
Cap. 10:

Heeey dear <3
Ho aspettato questo capitolo con ANSIA perché non vedevo l'ora di assistere alla reazione di Erik e posso tranquillamente dire di esserne rimasta soddisfatta! Jealous!Erik è la mia debolezza più grande (insieme a Sassy!Charles) e sarà di sicuro la mia morte. Con Erik ho un rapporto davvero particolare, decisamente diverso da quello che ho con Charles (lui è il mio piccolo bambino <3). Quando si tratta di lui oscillo sempre tra la dolcezza più profonda ed un fastidio allucinante; sarà per questo che 3 volte su quattro vorrei prenderlo a sberle? Mmm.
Anyway, quando Erik inizia a ricordare e/o parlare del suo passato io mi sciolgo come neve al Sole e inizio a frignare come una scema perché tutto il dolore che Erik ha vissuto non è umanamente accettabile, io mi rifiuto ç_ç
Il mio odio per Shaw è direttamente proporzionale per il mio amore per il tè e fidati che io amo il tè con ogni cellula del mio corpo e, as always, sto divagando. Torniamo al punto.
La situazione è questa: leggendo mi sono sentita divisa in due, da una parte ero consapevole che Charles avesse tutto il diritto di andare avanti, dall'altra ne sono stata profondamente infastidita. Parlando della seconda (riguardo la prima mi sono espressa nella recensione precedente), ho davvero "odiato" e del tutto ingiustamente I know Charles per essere stato con Saman mentre Erik impazziva in prigione! 
Mi sono immaginata Erik parlare da solo ogni giorno con solamente il ricordo di Charles a tenerlo insieme e a fargli compagnia. Dieci anni sono incredibilmente lunghi e ho i brividi solo a pensare a come deve essere ritrovarsi completamente da soli, estraniati dal mondo, per interi e lunghi dieci anni. Non lo sopporterei mai.
Quindi un pò posso capire la rabbia, la gelosia e il fastidio di Erik quando ha scoperto che Charles è stato con Saman! Nel mezzo della lettura potrei aver esclamato un chissenefrega quando Charles ha chiesto se il fatto che lui fosse stato con Saman una cosa tipo 15 anni fa contasse. Seriously Charles?
Erik è, e questo è sempre stato palese, un tipo protettivo e geloso; come puoi chiedergli certe cose? Certo che contano *inserire faccina frustrata*. Non ho mai pensato ad Erik come ad un tipo che palesa la sua gelosia in grande stile, urlando o imprecando. Infatti, lui sembra proprio il tipo di persona che digrigna i denti e stringe i pugni fino a farli sbiancare. Quando, sull'aereo, ha rivolto il viso verso il finestrino mi sono sinceramente sentita male per lui. 
Arrivata a questo punto le mie due parti erano in aperto conflitto (le mie due parti si chiamano Steve e Tony, denominate così perché sono la miglior rappresentazione della mia personalità e sono sempre in conflitto tra di loro but questa è un'altra storia e io devo smetterla di divagare); era tutto un Charles aveva tutto il diritto di andare avanti! Erik non può pretendere nulla subito seguito da L'unica cosa che ha tenuto insieme Erik dopo tutti questi anni è stata Charles e adesso lui scopre di essere stato rimpiazzato! Non pensi a come si sente? E giù di altre cavolate varie, insomma ho un'immaginazione che viaggia parecchio.
Comunque, per Erik deve essere stata proprio una bella botta. Scoprire di essere stato rimpiazziato e, come se non bastasse, che Charles voleva disperatamente farlo, deve essere stato realmente brutto. Lui sa che non può, che non deve, pretendere nulla ma, lo dice lui stesso: "il mio è un cuore malato e meschino"
Sinceramente parlando, non so se questo sia vero anzi, ogni volta trovo sempre più difficile crederlo. Immagino che ai miei occhi, nonostante tutti gli sbagli e le volte in cui vorrei ucciderlo, Erik rimanga comunque l'essere più puro (dopo Charles) che io "conosca". Quando poi Charles, parlando dei poteri di Saman e di come la sua mente è perfettamente costruita, lo ha paragonato ad Erik non sapevo se ridere o piangere per la reazione di quest'ultimo. Non so, fossi stata in Erik sarei stata in conflitto (oddio lo so sono bipolare) perché da una parte sapere che Charles, seppur la voglia di dimenticarlo fosse forte, alla fine sia "caduto" per un uomo simile a lui (oddio questa influenza che l'inglese ha su di me deve finire ma non so come esprimere il concetto se non così ahaha) deve essere stato un pò confortante, diciamo come esempio che, alla fine, Charles non è mai stato in grado di andare oltre Erik; come se cercasse in Saman qualcosa che lo accomunasse a lui sapendo comunque che nulla sarebbe mai stato lo stesso. Dall'altra sarei stata troppo infastidita, feel u Erik.
Questi due saranno la mia rovina, lo so. La scena in cui Charles gli afferra la mano è di una dolcezza unica, li amo tanto.
Poi c'è Raven e il mio conflitto interiore è peggiore di quello che ho per Erik (diciamocelo, nonostante tutto io amerò sempre Erik più della mia incapacità di sopportarlo). Se con Erik ho degli scontri, con lei è guerra aperta. Non so mai come comportarmi con questo personaggio. In questo capitolo, comunque, mi è piaciuta particolarmente. Chissà, magari un giorno sarò in grado di apprezzare a pieno questo personaggio come merita. Penso che a non farmela piacere sia il modo in cui tratta Charles, sembra quasi ( e questa è una mia personalissima impressione) che non lo apprezzi abbastanza. Anche il comportamento di Charles non mi è sempre andato a genio ( in particolar modo in First Class) perché sembra quasi che lui la dia per scontata. Dopo Cuba, ovviamente, tutto è cambiato, e seppur io abbia notato un cambiamento del rapporto in Charles in DOFP, questo non vale per Raven. In Apocalypse tuttavia la situazione si risolleva un pò. Nel capitolo li ho trovati teneri e vorrei fossero sempre così. Il rapporto Raven/Erik è un'altra cosa che apprezzo molto ( senza la chiave romantica) perché come amici mi piacciono parecchio.
Il senso di colpa di Erik, per l'infermità di Charles e per avergli portato via Raven ( qui vorrei dire ad Erik di farsi meno pippe mentali perché non ha portato via proprio nulla, Raven se ne è andata VOLONTARIAMENTE), mi fa davvero capire come questo magnifico e complesso personaggio sia, a volte, simile a Charles. La finiranno mai questi due scemi di assumersi sempre la colpa di tutto? Invece di rimuginare sugli errori passati, farebbero prima a chiarirsi in modi più costruttivi e produttivi (if u know what I mean okay basta).
Saman.
Tasto dolente, decisamente.
Lo sapevo che non c'era da fidarsi. Posso dire che, sapere che abbia usato Charles tutto il tempo, mi abbia lasciata con un profondo desiderio di ucciderlo? Posso fare squadra con Erik per farlo fuori? Nessuno usa il mio piccolo bambino! Charles è così magnifico splendido adorabile intelligente bellissimo che non concepisco l'idea di usarlo, no signore.
Insomma, il capitolo mi è piaciuto davvero tanto <3 complimenti come sempre tesoro **
Mi lasci ogni volta piena di emozioni quando leggo i tuoi capitoli e davvero tutto quello che scrivi è meraviglioso, tu sei meravigliosa <3
Alla prossima, Liebling <3
Fra xX

Ps: giusto perché non lo dico mai e non rompo ogni volta l'anima con lui: amavo Azazel, capirai quindi perché questa frase "quando Azazel era infine caduto" mi abbia distrutto il cuore in tanti piccoli pezzettini.

Recensore Master
30/07/16, ore 16:08
Cap. 10:

Ciao cara! *-*

awhhhhhhhhh, ma questo capitolo è bellissimoooooooo <3 .hahaha Erik che vuole saperne di più sul passato e sulle esperienze di Charles mi fa morire XD Geloso poi <3. Ancora di più <3 <3. *W* Scherzi a parte il capitolo mi piace u.u.. Charles mi fa sempre tenerezza ç_ç. Raven/Mistica dal mio punto di vista è adorabile XD raccontare ad Erik tutto quanto è stata una genialata enorme. XD Anche se questo..Saman... (di cui non mi fido particolarmente...), ha "rubato" (modo di dire) il cuoricino al telepate. Cosa della quale sono consapevole che solo Erik è il patato di Chrles..u.u. Sono destinati quindi c'è poco da fare :P. Ora però sono stra curiosa di sapere il seguito XD Il cattivo??! Xd Finalmente si aprono i giochi! O le danze, dipende...u.u. Forse un arena stile Hunger games ci starebbe bene... o forse no...O.o.. sinceramente vedermi Charles ed Erik mi causerebbe molte sincopi. ç_ç. Sto divagando.. *sorry*. Ad ogni modo Erik è dolcissimo <3 Ed è una patata perché ama Charles e in questa storia devono finire felici e contenti nella bella loro scuola di mutanti Xd.. ahah- Quindi, mi scuso per l'orribile recensione.. e sappi che aspetterò il prossimo capitolo <3 Un abbraccio, un bacione grandissimo <3 Alla prossima <3
franny
:***********

Recensore Veterano
23/07/16, ore 07:51
Cap. 9:

Sono contenta per Charles: Ci voleva questo per lui.
Saman, nel tempo in cui sono stati insieme, lo ha riportato un po' alla volta ad assaporare quella vita piena di speranza che tanto amava prima di cuba. Mi é piaciuto vedere questo trasporto, vedere un Charles fragile che trova qualcun altro in cui credere e sperare, un altro da amare. Se lo meritava.
Anche se poi, anche questo, l'ha fatto poi star male.
Mi é piaciuto molto anche l'ultimo suo pensiero e quando scarta i regali e vanno a cena, perché non ha da pensare altro che a quel momento - niente voci che si affollano nella sua mente, niente sorprese svelate, solo quel momento.
Bene, alla prossima 😉

Recensore Junior
23/07/16, ore 05:19
Cap. 9:

Uhm, hello dear <3
Sono le 3:40 quindi ti avviso che potrei scrivere cose di poco senso e quando mai non lo faccio? e quindi non far caso se dovessi trovare frasi di dubbia intelligenza. Probabilmente non è saggio recensire alle 3:40 di mattina ma, ehi il mio dovere da fangirl chiama e Doctor Who deve essere visto.
Anyway, passiamo alle cose importanti che è meglio.
Allora, come ormai ti sarà chiaro (se no potrai averne la conferma in questa recensione) io amo Charles Xavier. Lo so che può sembrare una cosa inaspettata ma, beh è così. Dunque capirai bene che non solo ho apprezzato questo capitolo ma l'ho A M A T O.
Santo cielo se l'ho amato.
Capitolo Charles-centrico? Cosa posso chiedere di meglio?
C'è da dire che questo capitolo mi ha lasciato un mix di emozioni che manco un minestrone. E quando dico mix intendo proprio mix, tanto che alla fine non ci stavo capendo più nulla. Prima di tutto angoscia ;_; my poor child non merita di soffrire così e deve essere protetto dai mali del mondo. Continuiamo con tristezza, gioia, ammmmore, dolore, disagio e rabbia. 
Direi che è meglio procedere in ordine.
Tristezza: non credo di poter affrontare l'idea di Charles in quel periodo della sua vita senza sentire un pezzettino di anima che si suicida. No ma sinceramente, quanto ha sofferto quel piccolo orsacchiotto? Io non sarei mai in grado di sopportare tutto quel dolore credo, è troppo per una singola persona specie se portato tutto sulle proprie spalle. E damn Charles è sempre così orgoglioso e difficilmente si lascia aiutare, sciocco bambino ;_; but I feel u my sweet child. Sono contenta che hai affrontato a pieno questo suo lato così umano, è stato un modo per capire ancora meglio chi è davvero Charles Xavier e come è diventato l'uomo che è adesso. Risulta sempre dura, per me, affrontare Charles in questo stato. Rinunciare ai suoi poteri, prendere il siero per riavere indietro almeno le sue gambe, combattere con la perdita di Raven e di Erik, insomma è un bel pò di roba con cui fare i conti. Vederlo "combattere" con l'acool per non diventare come sua madre, seppur concedendosi il vizio del fumo, schermarsi dalle altre persone e quasi abbandonare se stesso; è difficile vedere un Charles Xavier così. Lui che riesce a capire le persone in modo così semplice grazie alla sua telepatia, adesso è costretto a doversi relazionare con loro in maniera del tutto diversa e confusa, risulta quasi spaesato come un bambino alla scoperta di un mondo nuovo. Ha sempre avuto l'aiuto dei suoi poteri ma adesso li ha sacrificati per, come dice lui, riuscire a dormire. In qualche modo è doppiamente solo; ha perso Erik, Raven, le gambe, i suoi studenti, la sua telepatia e con essa l'abilità di confrontarsi, capire e relazionarsi con le persone. Per lui è tutto nuovo; da piccolo ha dovuto imparare a gestire questa sua abilità di sapere cosa la gente pensa o immagina e, adesso, deve imparare a parlare con loro senza sapere cosa gli passa per la testa. Insomma è un bel cambiamento.
Gioia: yep ho provato anche questa, non tanto per Charles che affronta i suoi demoni interiori (non totalmente almeno) ma più per il fatto che in qualche modo, grazie (e questo mi costa dirlo, sappilo lol) all'aiuto di Saman, riesca ad uscire un pò da quel tunnel di depressione e autocommiserazione che lo avvolge. Tornare ad essere un professore, passare il suo compleanno con Hank e damn Saman gli ha restituito un pò di serenità ed è sempre una gioia vederlo meno.. depresso? Consumato? Vuoto? Scegli tu.
Ammmmore: perché lo amo. C'è bisogno di aggiungere quanto fantastico, forte e magnifico lui sia? Sì. Perché qualcuno, vedendo Charles in XMDOFP, potrebbe pensare che sia un debole, che appena gli venga tolta qualcosa non sia più in grado di rialzarsi, che in realtà lui non possegga un briciolo di coraggio e che la sua vita giri solo intorno ad Erik e che dunque, senza quest'ultimo, Charles Xavier non sia nulla. La cosa mi fa abbastanza infuriare, in più mi fa capire come queste persone (migliore amica sto guardando te e la mia dannata sorella non capite niente) non abbiano capito un accidenti di questo personaggio. Quindi è giusto ricordare al mondo che Charles Xavier è prezioso e va amato con la forza di mille soli. In questo capitolo, nonostante il tentato suicidio, ho visto un Charles coraggioso. Per me anche solo la voglia di riavere indietro un pò di pace, nonostante il vuoto che si sente dentro, è qualcosa da apprezzare. Charles si sente vuoto, solo, abbandonato e patetico, lui prova pena e disgusto per se stesso e, accidenti, quanto avrei voluto entrare nella tua storia, prenderlo a schiaffi e ricordargli della persona magnifica che in realtà è. Perciò grazie Saman per aver aiutato il mio bimbo e senza riempirlo di schiaffi come avrei fatto io un pò di amore lo meriti anche tu <3.
Dolore: il tentato suicidio. Quella parte è stata come una stilettata nel cuore. My poor baby ;_; credici o no ma quello del tentato suicidio è un mio headcanon fin da quando ho visto DOFP e la cosa fa male, tanto. Non so neanche descriverti cosa provo quando ci penso, so solo che fa male. Sono sempre stata divisa, e lo sono ancora adesso, tra il considerare il suicidio come un atto di coraggio o come un atto di codardia. Non sono mai riuscita a trovare risposta a questo mio dilemma. Anche qui, da una parte Charles lo "perdono" perché penso ci voglia coraggio a decidere di mettere a tacere il proprio dolore per sempre, per decidere di privarsi di una cosa tanto bella come la vita. Dall'altra, e per gli stessi identici motivi, penso sia da vigliacchi e da stupidi rinunciare a qualcosa di così prezioso. La vita è bella e vale la pena combattere per essa. Quindi non saprei proprio che posizione prendere, so solo che quando Charles ha realizzato l'enorme errore che stava facendo mi è parso chiaro cosa sia realmente il coraggio, ovvero: lottare per restare a galla, nonostante tutto e nonostante tutti.
Disagio: che tra l'altro non mi aspettavo come emozione ma eccoci qui. Saman mi provoca disagio e non capisco (o magari si) perché. Non lo so, c'è qualcosa che mi turba in lui, dal modo in cui gli prende la mano con troppa familiarità, da come si insinua nel suo spazio vitale (cattivo Saman), da come si mostra gentile e pronto ad aiutare my poor baby. Non lo so, mi lascia una sensazione di dagio assurda, giuro che non c'entra neanche la Cherik (okay un pò sì lo ammetto). Sapevo che, quando avevi menzionato l'alzamento del rating (*smirk*), ci sarebbe stata una scena Charles/Saman, me lo aspettavo anche se obv speravo nella Cherik ma tempo al tempo eppure il mio cuore ha protestato durante la kiss and sex scene. Ma di brutto. Era così.. sbagliato, in qualche modo, eppure era la cosa più giusta che dovesse accadere. Ha un qualche cavolo di senso quello che ho appena scritto? Mi sa proprio di no.
Provo a spiegarmi e sarebbe pure ora:
Charles in questa fase della sua vita è vulnerabile, solo ed è stato brutalmente abbandonato quindi, come è giusto che sia, deve e vuole cercare di andare avanti, non può restare per sempre ancorato al passato, all'uomo che era prima di Cuba e, sfortunatamente, ad Erik. In questa realtà, dove lui è così rotto e spezzato ed Erik è in carcere, Charles ha bisogno di qualcun altro che gli ricordi cosa significa vivere, sperare e, ahimè, amare di nuovo. In questo contesto, Erik è ormai una realtà irraggiungibile e se Charles non vuole sprofondare deve appigliarsi a qualcos'altro. Ed ecco che entra in gioco Saman.
Saman che lo capisce, lo ascolta, gli tende una mano, non forza i suoi spazi e prova ad aiutarlo come meglio può. E Charles vuole andare avanti solo che, come mostrano le ultime righe che hai scritto, non ci riesce appieno. Non riesce ad andare oltre Erik; prova ad aggrapparsi a Saman, per un pò ci riesce, ma inevitabilmente riaffonderà giù verso Erik. E sono piuttosto convinta di questo. Per me è più o meno la stessa cosa: voglio che Charles vada avanti e ritrovi un pò della sua luce ma allo stesso tempo non voglio che faccia tutto questo con una persona che non sia Erik. E'... complicato e tremendamente senza senso. Quindi leggendo la scena in cui si baciano e poi fanno sesso ho provato sentimenti contrastanti che si sono evoluti in disagio. Continuo a pensare non abbia senso ma perdonami ora sono le 4:23 di mattina il mio cervello potrebbe non funzionare bene.
E infine rabbia. 
Rabbia perché, nonostante io ami Charles, mi fa davvero infuriare vedere quanto sia facile per lui pensare che dopo Erik Cuba lui non sia più buono a nulla. Sinceramente, il mio amore per lui è direttamente proporzionale alla mia voglia di riempirlo di schiaffi. E non sopporto, proprio per niente, quando accusa Erik di averlo abbandonato perché okay, Erik è stato un pò un bastardo a lasciarlo su quella maledetta spiaggia, però come ci viene ricordato proprio da Erik, Charles ha abbandonato tutti i mutanti. Mentre Emma (*inserire dolore qui*) Azazel (*e qui*), Angel e chissà quanti altri mutanti sono morti per via degli esperimenti, Charles se ne è rimasto chiuso nella scuola con Hank e non ha fatto nulla se non lamentarsi. E non sopporto questo suo atteggiamento, sorry child ma meriti di essere sgridato ogni tanto. Questo suo continuo accusare Erik, che per carità avrà pure la maggior parte delle colpe chi dice nulla, mi fa innervosire e non poco lol.
Charles bambino torna in te e fai il bravo <3.
Ora che ho finito di scrivere cavolate davvero? passiamo alla parte che adoro di più, ovvero quella dove ti faccio i miei più sinceri e vivi complimenti <3 non solo per la storia ma (come già ti avrò detto lol) per il tuo Charles così ben scritto e rappresentato. Mio Dio tu davvero non immagini che piacere sia stato leggere questo capitolo. Lo hai descritto in modo divino, perfetto, impeccabile e io boh, non so come farti capire che A M O il modo in cui parli/scrivi di Charles. Si capisce che basically ti venero? E' così difficile trovare una tale accurata rappresentazione dei vari personaggi che quando ne trovo una sento il bisogno di farlo notare più di una volta; come ti ho già detto: hai un dono, mia cara, e un'abilità nello scrivere e nel far entrare il lettore a contatto con la storia davvero sorprendente.
Sicuro sto tralasciando qualcosa.. ah sì.
Sean ;_; il mio cuore si spezza </3 la Marvel deve smetterla di far morire tutta questa gente, è stata straziante la scena del funerale. Non tanto per la morte di Sean in sé quanto per Charles che cerca di tenere tutti fuori. Ha già il suo dolore, di certo non gli serve anche quello della gente che lo circonda; da un lato capisco perché vuole zittire la sua telepatia ma dall'altro, again, è da prendere a sberle. Per questo ho apprezzato (uhuh sembra che oggi io lo abbia apprezzato più di una volta) Saman, specialmente per quella "gita" al mare, lontano da tutti in modo che Charles, in minima parte, potesse rilassarsi un pò. Tenere tutti quanti fuori e le sue emozioni a controllo... ci credo che poi è stressato e non si fa la barba da tre giorni ;_; (che poi non dispiace mica con la barba eh anzi).
La sex scene merita un sonoro applauso (il mio cuore Cherik piangeva ahaha), l'hai descritta così bene e senza risultare troppo pesante (come mi è già successo di leggere nella mia lunga carriera di fanfiction reader) e non vedo l'ora di leggere quella Cherik perché io ovviamente ci spero e da brava fangirl... fangirlo lol. E a proposito di Cherik... ho sofferto malissimo quando Charle trovava ogni metafora collegata ad Erik nelle cose riguardanti Saman e, soprattutto, sono lentamente morta (in senso buono, oh wait esiste un senso buono di morire?) quando, al momento culmine, Charles ha immaginato degli occhi grigi, G R I G I e non verdi. Charles, my poor child, puoi fare quello che ti pare con chi ti pare (no non è vero si dice tanto per dire) ma Erik sarà sempre e solo l'unica persona di cui avrai mai bisogno.
In più trovo che la frase: " ama ciò che può farti star bene, non che può solo distruggerti." sia maledettamente giusta e se tutti quanti la seguissimo soffriremmo un pò di meno. Non ho mai capito questa tendenza dell'essere umano a cercare sempre la cosa/persona che più sappiamo ci farà del mano, è strano. La persona che amiamo è sempre quella che può ucciderci più facilmente e brutalmente di chiunque altro. Una cosa su cui meditare lol.
Anyway, ancora tanti complimenti e pardon per le scemenze che di sicuro ho scritto.
Love you, sweetheart <3
Fra xX

 

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