Recensioni per
Gli umani la chiamano kenopsia
di Monique Namie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/04/18, ore 15:23

Ciao Monique!!

Da un po' tenevo d'occhio questa storia e posso dire a lettura ultimata che è impressionante.
Adoro i termini unici o, come in questo caso, creati ad hoc per esprimere un concetto. Io stessa mi segno in una lista tutte quelle parole, inglesi soprattutto, che sanno ispirarmi e intrigano al suono.
Detto ciò, in così poco hai costruito davvero tanto. Una razza, dei rapporti, dei conflitti.
La storia presenta un cerchio che si chiude. Ho notato come hai riportato il ronzio sinistro in apertura e in chiusura, quando tale ronzio assume tutt'altro aspetto. La protagonista riesce ad evolversi in questo arco ristretto. Forse una scelta impulsiva per una della sua razza, ma che regala un non so che di imprevedibile al finale.
A tratti, il tuo stile mi ha ricordato molto quello di Douglas Adams, di cui sto leggendo in questo periodo il seguito della Guida Galattica.

Un'altra tua storia stupenda *^*

Recensore Junior
15/11/16, ore 14:56

Recensione premio per il secondo posto al contest "Scienza e Fede" (1/2)

L'unico punto debole della storia lo hai già presentato tu stessa: dei personaggi così particolari e ben delineati è un peccato che non trovino spazio in una raccolta più ampia. 
Ho trovato molto toccante il fatto che la nostra protagonista aliena si interroghi sul proprio modo di esprimere le emozioni nei confronti del marito umano, che vede "sfiorire" dinanzi a sé per l'aridità dei rapporti che lo circondano: immagino che quella con Kathra sia solo la punta di un iceberg fatto di relazioni improntate sulla ragione senza alcuno spazio per il sentimento. Niente di strano che sia scappato a gambe levate, poveraccio. 
Fortunatamente (o no? Non per forza è positivo) l'influenza di Lerol porta la ghiacor a desiderare per una volta di agire contro la logica pur di avere una speranza di rivederlo.
Ritrovo molti degli elementi stilistici della storia che hai portato al contest in questo scritto, per esempio la ripetizione quasi esatta di una delle frasi d'esordio più avanti nel testo, che crea un certo effetto dissonanza molto particolare.
Ti auguro di riuscire a trovare il tempo di portare la serie a compimento perché merita davvero! 

Recensore Master
28/09/16, ore 14:26

Ciao di nuovo Monique :)
Ho pensato di fare un salto sulla tua pagina per ringraziarti della recensione, ed ho scelto il primo racconto di fantascienza che mi è capitato a tiro, avendo io una grande passione per il genere.
Mi sento fortunata, poiché questa piccola storia mi è piaciuta tantissimo. Molto bella l'atmosfera che si respira innanzitutto, in questo luogo splendido ma vuoto che trasmette angoscia e una certa ansia, riflessa nei sentimenti della protagonista.
In secondo luogo complimenti per essere riuscita a creare un universo intero in una narrazione così breve. S'intravede una trama molto complessa dietro queste poche righe, e il background è gestito magistralmente, così come i sentimenti di Kathra al riguardo.
Trovo molto affascinante questa razza, i ghiacor, che non possono esternare le emozioni. Mi è rimasta la curiosità di scoprire cosa sia accaduto in passato tra loro e gli esseri umani e cosa potrebbe accadere in futuro, ora che il principe Lerol è scomparso.
Vorrei anche sapere dov'è andato a finire, e se effettivamente Kathra deciderà di raggiungerlo.
Chiudo con un piccolo appunto sullo stile: Mi è piaciuta la narrazione a descrizione ciclica, con l'osservazione personale della giovane riguardo al ronzio, che si ripete, creando una sorta di spirale che riporta il lettore al momento presente, dopo il suo breve viaggio nelle emozioni tacite e nei ricordi di Kathra.
Per cui ti faccio i miei complimenti, e a presto!

~Sky

Recensore Veterano
20/09/16, ore 13:08

Buon giorno e buon salve! Eccomi qui per lo scambio delle recensioni indetto da Christine Carter e... che scelta felice è stata questa!

Scrivere attraverso un Punto di Vista può essere molto difficile, scrivere attraverso un punto di vista addirittura alieno nel vero senso della parola lo è ancora di più ma te la sei cavata egregiamente e per questo ti faccio i miei complimenti. 
Si riesce a vivere la natura di Kathra, che è aliena ma lo è in un modo tale da permetterci di comprenderla pur senza essere troppo umana da fare diventare questa comprensione troppo semplice. La differenza principale, come tu dici, è l'esternazione dell'emotività.
Non limitandoti a dirlo ma mostrandoci come mai è diversa, sempre attraverso gli occhi di Kathra, riesci a farci vedere l'umano attraverso gli occhi alieni e ciò non è affatto facile.
Molte volte si finisce per descrivere noi -tramite gli occhi alieni- o troppo precisamente oppure in maniera grottesca togliendo magari la curiosità o l'incomprensione per un semplice valore di "oh, guarda gli umani fanno questo e poi questo".
Ma se noi siamo curiosi verso gli alieni e non riusciamo a capirli del tutto perché alieni, come mai non dovrebbe essere lo stesso per loro?

Tuttavia un matrimonio politico umano-alieni solleva qualche domanda di fondo che forse non hai voluto trattare per lasciare la storia così com'è, un viaggio nella differenza dell'emotività e nel senso di vuoto che viene da un luogo.
Come funziona però un matrimonio simile? xD Entrambe le culture hanno tale idea ed è compatibile? Viene riconosciuto da entrambe? E' religioso oppure civile? Può generare una prole oppure è sterile fisiologicamente parlando?
Non ci dici nulla in merito e da un lato apprezzo il fatto che non ci dai uno spiegone in merito, dall'altro mi viene da immaginare che questi ghiacor siano estremamente simili a noi, anche in ambiti culturali, e che l'unica differenza sia nell'emotività.
Probabilmente volevi proprio questo quindi se tale è il caso, complimenti ancora ^^

Le descrizioni sono davvero evocative, una cosa che mi è piaciuta molto, però il pregio viene dal focus che fai proprio sull'oggetto narrativo della kenopsia. Riesci a darci l'immagine di questo palazzo un tempo affollato ed ora caduto nel silenzio ed in un ancora ben custodito abbandono.
C'è quasi un senso di tutto deve andare alla polvere, quasi un monito verso il realizzare cose grandiose che per quanto durature non sopravviveranno per sempre. 
E' una storia che si legge velocemente, fluida nonostante la difficile sfida del narrare una simile situazione attraverso gli occhi alieni, ed offre una bella xeno-introspezione senza flashare denunce morali o simili trucchi n po' abusati.   
Ci dici la differenza, il che è ottimo, ma senza usarla per additare qualche difetto in noi. E' semplicemente come siamo e la cosa funziona proprio bene.

Bandierina verde! ^^

Recensore Master
10/08/16, ore 15:14

Ciao.
Siccome non è la prima volta che leggo le tue storie e so quanto tu sia originale e brava a coinvolgere il lettore, ho deciso di farti visita di nuovo.
Che cosa posso dire di questa storia, se non che mi ha lacerato il cuore?
Andiamo con calma. Prima nota di merito, l'ambiente e il contesto che sei riuscita a creare. Il palazzo e le sue bellezze, come la sua desolazione nel momento in cui la protagonista parla, mi è parso così tangibile che camminavo anche io in quei corridoi, osservando i fossili intrappolati nel pavimento e i quadri alle pareti.
Sono riuscita veramente a vedere le luci, a sentire i rumori e anche il silenzio dell'abbandono.
Seconda nota, i personaggi: diversi... e soli. Mentre leggevo, sentivo come nelle orecchie le parole della canzone "The Sound Of Silence"; è una delle mie preferite, e parla della difficoltà di comunicare, anzi, dell'Incomunicabilità. Anche qui ho vista questa forza disgregante, che dà solo solitudine; e dire che Kathra e Lerol non sono inconciliabili... o almeno, Kathra fa del suo meglio per andare incontro allo sposo, e sembra una voce che rimbalza contro un muro, un muro che, così pare, solo l'arte e il suo perseguimento riesce a incrinare.
Anche in questo caso ho vista ogni cosa scorrere davanti a me, i sentimenti che la protagonista non riesce ad esprimere, la paura di esporsi... e alla fine la resa all'amore.
Non voglio dare un finale, perché io con i finali aperti non sono mai brava; però ho apprezzato moltissimo il gesto di Kathra di lasciarsi andare al baratro oscuro e cercare l'uomo per il quale ha dato la felicità.
Bellissima storia, davvero.

Alla prossima,
Manto :*

Recensore Master
07/08/16, ore 14:38

Ciao!
Sono qui per lo scambio recensioni!
Il genere fantascientifico non è il mio preferito, ma volevo ricambiare in qualche modo la recensione ricevuta e poi si trattava di una storia originale!
Hai creato un mondo dove umani e alieni convivono e dove principi e principesse, secondo la tradizione si sposano nella speranza di riuscire a colmare i propri odi e le proprie insofferenze.
Ho notato che avevi un prompt che, secondo me, è stato rispettato a pieno.
La principessa Kathra che cammina in uno spazio desolato e vuoto come se fosse un fantasma che si aggira per un castello in rovina, anche se si tratta di spostarsi solamente in un altro palazzo per l'estate.
Poi c'è la sotto trama quella tra la protagonista e il suo sposo. All'inizio timidi e poi il rapporto tra i due si raffredda, quasi come se fosse successo qualcosa, ma lei non può capirlo e all'improvviso lui se ne va via, chissà dove.
Il finale però lascia l'amaro in bocca. Mi piacerebbe leggere di più su questi due personaggi, comprenderli meglio e soprattutto sapere se la protagonista riuscirà a ritrovare il suo amato e a chiedergli perché è andato via.
Ti faccio i miei sentito complimenti
Alla prossima
Balder Moon

Recensore Veterano
25/06/16, ore 06:39

Ciao!
Sono qui per lo scambia recensioni.
Ammetto che era da molto che non leggevo storie originali e questa mi ha attirato subito, sia per il prompt, che personalmente non conoscevo proprio a livello linguistico, sia per l'ambientazione creata.
Infatti, credo che tu abbia realizzato davvero un contesto realistico. Le descrizioni sono impeccabili e davvero evocatrici, creano un mondo (e una villa, in questo caso) perfettamente realistico. Potevo quasi vedere i quadri della sala da ballo, ad esempio.
Molto toccante e originale anche la caratterizzazione di Kathra e della sua razza: finalmente sono riuscita a trovare una rappresentazione di un'etnia aliena con delle proprie precise caratteristiche e non un ammasso di invasori crudeli o cose del genere. La malinconia e il dramma della situazione sono espresse magistralmente e il fatto che Kathra provi dei sentimenti per l'uomo che ha sposato, ma sia incapace di esprimerli nel modo che lui si aspetta... è di una bellezza straziante.
E allo stesso tempo, è anche molto attuale, sia perché si tratta di una malattia psicologia veramente esistente (purtroppo al momento mi sfugge il nome), sia perché molti nella nostra era digitale, tendono a esprimersi soltanto attraverso lo schermo di un computer- e anche se si rischia di andare un po' fuori tema, con un collegamento del genere, credo che comunque ci possa essere una stretto correlazione tra questo e Kathra, anche se per lei e per la sua razza si tratta di una assolutamente normale e naturale. Anche questo potrebbe essere un buon punto, il conoscere l'altrui natura per riuscire a comprenderne una prima parte e, magari, ad apprezzarla. È qualcosa che, purtroppo, Lerol non è stato in grado di fare- d'altronde, se vogliamo dirla tutta, non così tanti umani ne sono in grado.
A proposito di Lerol mi sono sorti alcuni dubbi: il suo era una sorta di suicidio premeditato? Perché, seguendo i pensieri di Kathra, io sono un po' giunta a questa conclusione, ma non ne sono certa... e il loro era un matrimonio combinato?
Comunque, concludendo, un'ottima storia, con un climax in crescendo nel finale che davvero rende il tutto ricco di pathos. Non ho riscontrato nemmeno errori grammaticali.
Complimenti!
Baci e a presto,
Nox