Recensioni per
A Pain of Circumstance
di alimanga

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/06/16, ore 16:54

Forte. 
È il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere la tua poesia in relazione all'uragano di emozioni contrastanti che ho provato leggendola. Ho sempre pensato anche io che "condoglianze" fosse una parola vuota, priva di un senso vero e proprio in quanto non reca alcun sollievo, anzi, è solo un modo ulteriore per portare a galla tutti i pensieri negativi dovuti alla perdita. Proprio per questo non so mai di preciso come comportarmi con persone che hanno perso qualcuno di importante... In fondo chi lo sa davvero? 
Lo stile e la scrittura mi sono piaciuti moltissimo, l'atmosfera che hai saputo creare idem, nella mia testa hanno iniziato a scorrere immagini suggestive già dai primi versi con la metafora pilastri-colonne-persone. 
Continua a scrivere, ho dato un'occhiata anche ad altre tue storie e sei davvero molto brava!
Alla prossima, 
​Lyla. 
(Recensione modificata il 19/06/2016 - 05:00 pm)

Recensore Veterano
15/06/16, ore 21:44

Non so, ma ho amato questa storia dalla prima parola all'ultima. Lo ammetto, non ho mai perso qualcuno, quindi non sono riuscita a calarmi pienamente, ma so bene quanto la parola "condoglianze" sia vuota e stupida davanti alla morte di una persona cara. Non è altro che una parola di circostanza, e molto spesso non ha nessun significato per chi la dice.
Non perdere fiducia nella tua scrittura, perché scrivi davvero bene!

Nuovo recensore
15/06/16, ore 15:27

Premetto che il tuo scritto è il primo che leggo e recensiscono in questa sezione, quindi non ho modo di dirti se sia più valido di altri, ma in ogni caso, devo assolutamente dirti che mi ha emozionato tanto. Penso che la poesia debba innanzitutto trasmettere sensazioni e io sono rimasta molto colpita dalla tua. Scritta in modo aggressivo e in un certo senso malinconico, traspare sicuramente personalità, sentimenti verosimili e ferite reali. L'unica cosa che posso dirti è di continuare a scrivere e non vedo l'ora di leggere altre tue composizioni. Ci si legge in giro! ~Fru

Nuovo recensore
15/06/16, ore 13:49

Il primo scopo del poeta è scrivere. Scrivere per se stesso, con l'ansia e la smania di farsi comprendere, di essere capito. E' incredibile: si mette al primo posto la posizione del lettore invece che della nostra stessa posizione (e cioè la posizione di chi ci butta il sangue e vorrebbe un solo incentivo per continuare).
A volte si sottovaluta l'importanza di un parere, di una critica, di un complimento. Per alcuni è difficile comprendere il reale passo avanti che un parere è capace di fare: ma nonostante questo, tu che sei poeta, devi continuare a scrivere, devi continuare con la tua arte, anche se non sempre le soddisfazioni arrivano, anche se non sempre il risultato è quello che ci aspettiamo.
Ti sto dicendo questo perchè spesso avrei voluto che qualcuno mi dicesse di non buttarmi giù, di continuare per me stessa perché il talento forse c'è o forse no, ma esiste comunque un messaggio da promulgare, un qualcosa che deve essere assolutamente detto in qualunque modo possibile.
Non c'è cosa più soddisfacente dell'essere un'artista e la soddisfazione va oltre i risultati. Oltre il parere del pubblico, oltre la tua stessa opinione. Fatti trascinare, senza aver paura.
Non rinunciare a questa cosa che hai dentro e che ti fa scrivere (in modo sublime, fattelo dire).
I poeti hanno bisogno di certezze e sono ben contenta di dirtelo senza mezzi termini: la tua poesia è poesia. Non è una canzonetta, non è un mucchio di frasi stile tumblr, è un qualcosa che va oltre. Che ti tocca, ti penetra e sì, ti uccide.
Penso che ''Condoglianze'' sia la cosa più stronza e infame da dire. E ciò che hai scritto in questo tuo componimento, l'ho pensato nel momento in cui mi è stato detto che certe cose succedono perché devono succedere. Che certe cose accadono perché siamo forti e le sappiamo affrontare, che certe persone restano sempre con noi anche se non le vediamo. Lo chiamo ''arrampicarsi sugli specchi''.
Ti cito una canzone assai bella:''Ogni tanto amo fare un salto al cimitero, guido calmo, il ricordo non è certo in un marmo volto a un cielo''. Anzi, ti consiglio quasi di ascoltarla (pur non sapendo assolutamente quali siano i tuoi gusti musicali. Rancore e Dj Myke, Non esistono).
Ho da dire un'ultima cosa: così come non rinuncerai alla tua arte, non rinunciare ai tuoi ricordi.
Un saluto! 
(Se si potesse votare con le stelline gialle, te ne metterei tre e mezzo, perché mi aspetto tanto da te.)

Recensore Veterano
15/06/16, ore 10:40

Ciao,
una poesia bellissima, perchè molto aggressiva, diretta e ricca di sentimento, parola completamente assente per tutti coloro che,
chiamati al rapporto solo dalla apperente superficie della circostanza, risultano essere dei contorni vuoti, intorno alla solitudine colma di dolore.
Complimenti

Un abbraccio
Luca