Ciao, ho appena finito di leggere queste tue brevi lettere e ci tenevo a lasciarti una recensione. In particolare riguardo questo quarto capitolo. Devo essere sincera mi mette anche un po' di timore farlo perché scrivi talmente bene che ho paura di sbagliare o risultare mediocre anche con un piccolo commento. Comunque sia, è il momento di parlare di questa raccolta: beh, cosa c'è da dire? Critiche non è ho assolutamente, le parole che esprimono apprezzamento non sono neppure abbastanza, dovrei inventarne delle nuove da dedicarti; ma per il momento mi limiterò a dirti un paio di cose che mi sono davvero piaciute. Amo i termini che utilizzi per descrivere certe azioni o sentimenti; originali e capace di trasmettere in modo così vivido le emozioni che l'autore stesso sta provando. Insomma ti fanno esclamare: 'wow, è proprio così che mi sento! E' proprio così che queste cose dovrebbero essere dette!' Magari è una sciocchezza ma le ho interpretate così.
Per quanto riguarda il fatto che abbia deciso di commentare proprio la quarta lettera, beh il motivo è sempre lo stesso: è quello in cui mi sono identificata di più. Ho adorato anche le altre lettere e sopratutto mi è piaciuto il fatto che fossero indirizzate non solo a qualcuno in particolare o all'autore stesso, ma anche ai lettori; ed è una cosa che non tutti gli scrittori sanno fare. E' proprio per questo che il quarto capitolo mi ha parlato. Come te, mi ci identifico molto e capisco ogni singola parola. Ho questa idea nella mia testa che vorrei buttare giù e basta. Provo a schematizzarla, provo a cambiare struttura, provo a pensare a un titolo, poi lo trovo e mi sembra tutto un progetto destinato al fallimento. So cosa vuol dire provare a scrivere un libro ed avere tutti quei pensieri per la testa. Non voglio risultare banale o dirti qualcosa in cui non credo, perché non sono quel genere di persona né ho le competenze per affermare che tu possa farcela. Che tu riesca a scrivere quel libro è semplicemente una cosa che mi auguro. Da 'aspirante' scrittrice ad 'aspirante' scrittrice, da persona a persona, ma sopratutto da lettore a scrittrice. Perché dalla mia inesperienza posso solo dirti che mi hai emozionato e se dovessi scrivere ancora, scrivere di più, scrivere qualcosa di più impegnativo e farlo nel modo meraviglioso in cui hai fatto in queste poche righe, io lo leggerei. E a parer mio, il supporto di un lettore (che è poi il destinatario, implicito o esplicito, delle cose scriviamo) dovrebbe essere un bell'incoraggiamento e qualcosa degna di essere conservata per pensarci su.
Beh, credo di essermi dilungata anche troppo, ma quando parto non c'è modo di fermarmi. Forse è la recensione più lunga che faccio e probabilmente ti sarai già stancata di leggere.
Ti faccio ancora tanti complimenti, per quello che valgono e con tanto tanto imbarazzo ti invito a passare a leggere qualcosa di mio se ti va e farmi sapere che cosa ne pensi; mi farebbe tanto, tantissimo piacere.
Ti saluto e alla prossima! |
