Ciao Ems!
Devo ammettere che ho ritardato volutamente tanto la lettura di questo capitolo perché l’idea che fosse l’ultimo mi spiaceva davvero davvero tanto. Era da un po’ che ce l’avevo lì da leggere e che magari iniziavo per poi lasciarlo a metà. Mi spiaceva finire questa raccolta. É stata davvero una piccola rivelazione questa raccolta e sapere di doverla abbandonare così presto mi faceva venire un po’ tristezza. Stasera mi è venuta voglia di leggerla e finalmente finirla, nel bene e nel male, e quindi, dopo secoli e secoli di ritardo, eccomi qui a recensire a malincuore anche l’ultimo capitolo. Mi piace come sia una chiusura che riprende un po’ tutti i capitani delle squadre. Trovo che sia molto carino vederli tutti insieme nell’ultimo capitolo. Hai fatto poi un ottimo lavoro a gestire, tutt’e insieme, così tante storie e personaggi contemporaneamente. La storia di Ushijima e Oikawa, qua, per me è la rappresentazione del trope enemies to love, che per loro è azzeccatissima. L’orgoglio di Oikawa che non riesce ad ammettere di provare qualcosa che non sia odio per Ushijima é reso davvero da dio, ed è perfetto anche il modo con cui questo si infrange contro l’impassibilità di Ushijima a tutte le provocazioni, agli insulti e al tono acido. Loro due sono una delle mie crack pairing preferite e qua, nonostante rimanga quasi tutto velato e nascosto, mi sono piaciuti da morire. Per quanto riguarda Bokuto e Kuro devo dire che mi hanno sorpresa. Non apprezzo particolarmente la ship, non ce li vedo oltre un’amicizia molto molto forte, mi spiace, ma le loro dinamiche qui sono state molto interessanti lo stesso per me. Prima di tutto vedere Kuro così fragile, che scappa addirittura da Bokuto, o che sa di essere debole e star cedendo, é stato bellissimo. Non so, sarò io strana, ma ho sempre fatto fatica a vedere oltre la superficie di Kuro quando è preso da solo, e sono davvero contenta che qui invece ho avuto modo di vedere anche questo suo lato così umano al di fuori della maschera di perfezione che si dipinge sempre. Bokuto l’ho trovato adorabile, un po’ ingenuo come è sempre, ma anche molto acuto e lucido, come nel discorso sulla fine della sua storia con Akashi. Mi hanno davvero sorpresa questi due. Daichi semplicemente si meriterebbe una medaglia per la pazienza che ha dimostrato con tutti e quattro, dovendo starci dietro per impedirgli di bisticciare a ogni secondo manco fossero dei bambini. Qualcuno premi quell’uomo, davvero. Cavolate a parte eccoci qui alla fine di tutto. Mi mancherà sta storia ma sono contenta di averla finita e di essere arrivata fino a qua. Ti faccio ancora un sacco di complimenti per questa raccolta, dove hai saputo gestire benissimo parecchie one shot, una più bella dell’altra, tutte con ritmi, toni, personaggi e ambientazioni diversi. Ognuna one shot è stata affascinante e interessante a modo suo e anche ogni personaggio, che per capitolo assumeva una nuova sfumatura da poter analizzare e svelare. Complimenti, complimenti, complimenti! Da quello che ho visto sul tuo profilo e quello che mi hai risposto sotto qualche altra recensione, ho visto che hai smesso di pubblicare qua da parecchio. Mi sarebbe piaciuto molto vedere come te la cavavi nella scrittura adesso, a poco meno di dieci anni di differenza, ma mai dire mai. Spero di vederti tornare con qualche altro lavoro, e se mai dovesse succedere io mi leggerei immediatamente il tutto. Se anche non fosse così é stato molto bello, e spero che tu non abbia abbandonato la passione della scrittura perché si vede la passione che ci hai messo proprio all’interno di ogni capitolo. Spero di sentirti presto allora, e anche in ritardo ti faccio tanti auguri di natale, alla prossima allora,
Will <3 <3 |