Recensioni per
Il cibo degli dei
di lilac

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/12/16, ore 11:08

Anzitutto, anche se con enorme ritardo, ben tornata!
È davvero un piacere tornare a leggerti! Mi ero segnata tante cose da dirti e tantissime citazioni dalla tua storia da riportare, ma penso che il tutto si possa riassumere così: sei davvero brava e mi sei molto mancata!

Recensore Master
06/07/16, ore 14:50

Ciao,
Non credo di aver mai commentato una tua storia...e non l'avrei fatto nemmeno 'sta volta perché, letto il riassunto, non mi sembrava cosí interessante. Effettivamente non so nemmeno io perché ho deciso di aprirla e di leggerla, ma meglio cosí...l'ho trovata davvero intensa.
La morale potrebbe sembrare la solita retorica: prendi gli uomini per la gola ed é fatta...
Ma non é questo il caso, vero?
Qui c'é proprio tutta l'arte 'innocente' di Bulma di sedurre un uomo 'NON seducibile' semplicemente mostrandogli come si prepara uno stupido piatto precotto (che diciamocelo: farsi sedurre dalla preparazione del Ramen...hanno molto da imparare i giapponesi in fatto di cucina...Parere mio, ovviamente...).
Il dopo preparazione é un classico del comportamento inaccettabilmente bastardo di lui che prima di mostrare anche un semplice cenno di riconoscenza deve far passare giusto quella milionata di puntate di manga.
Il pezzo che mi ha fatto scappare un sorriso é la richiesta di lei (sconsolatissima): "Non lo provi nemmeno per dirmi se é buono?"
Detto-fatto.
É andato a provarlo direttamente sulla bocca di lei, sortendo il doppio effetto di tappargliela e assaporare il Ramen.
Che dire, grazie per la piacevole lettura e alla prox!
Ssjd

Nuovo recensore
06/07/16, ore 10:59

Cara Lilac,
Inutile tediarti sulla manifesta ammirazione che ho per te da sempre.
Perció passerei tuo scritto che, davvero, mi ha riportata dolcemente indietro nel tempo, all'interno di quel clima intimo e coinvolgente, assuefacente, eccitante, della Capsule Corp. tipica della produzione letteraria tua e della cara Lilly. Mi sono sentita di nuovo ragazzina, in disparte in biblioteca, nella cameretta a casa dei miei genitori... Già solo per questo debbo ringraziarti. Inoltre, come già altre tue ammiratrici hanno notato, in questo scritto si riesce a tenere una sorta di sorrisetto sulle labbra dall'inizio alla fine, perchè pur essendo il Super ancora abbastanza lontano, taluni dettagli, per chi lo segue, fanno balzare la mente tra questa nuova serie ed il mitico Z, ma in maniera molto armonuosa e piacevole, affatto confusionaria. Mi viene spontaneo citare il tuo celebre Full Circle: ecco, come in quel magnifico ed alienante -in senso più che buono!- racconto, anche qui si ha quel sentore di completezza, di... Chiusura del cerchio.
Anche se di chiusura fortunatamente ancora si puó parlare impropriamente, poichè la serie Super menomale è solo a metà -cosí almeno si diceva qualche tempo fa, se hanno aumentato il numero di puntate in programma salto dalla gioia!-, affatto "chiusa", conclusa e, come in recensione e tua risposta tu e Lilly avete già osservato, è piuttosto difficile e rischioso scriverne a proposito, proprio per questo susseguirsi quasi frenetico degli eventi... Mi manca la voce grave, ma pacata del narratore italiano che ci introduce alla nuova saga con quel tipico "Intanto, sono trascorsi [...]"!

Insomma, grazie Lilac, sei mancata moltissimo.
Non ho volutamente toccato l'ambito stile, grammatica, perché a questi livelli, si è già sulla vetta.
Augurandomi di leggerti nuovamente presto, ti auguro una buonissima giornata.


Giulia
(Recensione modificata il 06/07/2016 - 11:03 am)

Recensore Junior
05/07/16, ore 18:05

No, grazie a te per aver trovato il tempo di scrivere questa storia. Personalmente l'ho trovata molto interessante per un periodo nella storia di DB ed in particolare di Vegeta che resta molto avvolta nel mistero. Mi piace questo Vegeta riflessivo, che non sa ancora bene se è un soldato o un guerriero... o un dio e che si prende del tempo per ascoltare il respiro del figlio addormentato. In particolare la frase “Poteva essere un Dio, sul quel pianeta... e non si era mai sentito così debole” la trovo molto azzeccata, avendo scelto un momento in cui il principe dei saiyan sta lentamente tornando ad essere quello di un tempo, eppure così diverso, dopo la batosta subita al Cell Game.
Per chi segue DBS il riferimento al ramen suona divertente, avendo la consapevolezza che, un giorno, aver imparato come si prepara gli tornerà mooooolto utile. Ed è bello che in questa storia sia stata Bulma ed insegnarglielo. Ho trovato la scena del ramen molto intima pur non essendo tale nel senso più stretto del termine e questo me l'ha fatta molto appezzare. Si sente una certa sintonia tra i due protagonisti pur mantenendo una certa distanza per quasi tutto il tempo. E ho trovato molto bello anche quando la sintonia è molto più esplicita. XD
Parlando di Bulma, mi piace come sembra approfittare di ogni secondo per poter passare del tempo con lui, per quanto breve o silenzioso quel momento sia. Dal fatto che si comporta quasi come una bambina quando lui accetta di provare il ramen, speranzosa di poter condividere qualcosa con Vegeta. Molto bello il suo modo di comportarsi “giusto o normale” con il saiyan, sebbene tutto il resto dell'universo non sarebbe dello stesso avviso. E neanche Vegeta se è per questo.
Concludo, prima di cominciare a servire polpettoni (altroché ramen XD), dicendo che se ti viene in mente di tornare più spesso sul luogo del delitto io apprezzo. XDD

Recensore Junior
05/07/16, ore 15:47

~~Non ci posso credere! Quanti anni dall'ultima volta? Quasi sette!
Sia benedetto Toriyama che, con Dragonball Super, ha risvegliato vecchie passioni, quelle che si assopiscono ma non cadono nel dimenticatoio, nutrendosi silenziosamente di bei ricordi.
Tuttavia, essendo la nuova serie ancora in fase di sviluppo, hai preferito seguire ancora la vecchia linea Z, che hai sempre maneggiato con destrezza.
Allo stato attuale, infatti, non è facile scrivere su Dragonball Super, perché le lacune temporali, provvidenziali per imbastire ff, in questa serie scarseggiano.
Eppure, nella tua storia ambientata quando Trunks di anni ne ha soltanto due, la nuova serie fa la differenza, e si vede eccome.
Gli sceneggiatori, come non fosse bastata l'ingordigia dei saiyan, se ne sono approfittati della voracità di Bills e di Whis per impartire lezioni sulla cucina giapponese ed hanno vinto: molte più persone adesso sanno cosa sia un ramen istantaneo e come vada preparato.
Lo apprende anche Vegeta in questa storia, in una serata qualunque, quando la normalità gli faceva ancora paura, grazie a Bulma, che conserva sempre una scorta in cucina e ne va ghiotta. Non è un caso che a partire proprio da questo cibo, offerto agli dei in cambio di un allenamento in un futuro non lontano, anch'egli assurgerà allo stadio di dio.
E intanto già sperimenta  qualcosa di simile, nell’estasi dei sensi: “…Socchiuse gli occhi in un'espressione indefinita; assaporò ancora a lungo l'aroma di quella pietanza e il piacevole silenzio dei suoi pensieri, prima di mangiare. Fu come innalzarsi in un altro mondo, e lasciare ogni idea in quello sottostante…”.
Grazie, inoltre, per aver riportato la Capsule Corp. ad una dimensione molto più familiare: più intima, raccolta, silenziosa, come esistessero soltanto loro due, ed ancora non avesse giardini immensi ed intrusi di ogni sorta, ed i corridoi non fossero labirinti da percorrere con mezzi di trasporto.
Mi mancava la Capsule Corp vista da questa vecchia e tanto cara angolazione.
Che splendido ritorno!
 

Recensore Master
04/07/16, ore 21:21

Ciao, veramente molto poetico ed inteso questo racconto. Mi é piaciuto davvero, Bulma che si comporta con Vegeta come se lui fosse un uomo normale da non temere e questo suo modo di fare lo spiazza più di qualunque cosa. Lui non conosce i sentimenti umani o almeno il suo orgoglio glielo impedisce, ma Bulma é un'ottima maestra in questo e con semplicità riuscirà a farlo vivere in un paradiso. La trovata del ramengo molto azzeccata e personaggi perfettamente caratterizzati, complimenti, yori