Recensioni per
NE RESTERÀ SOLTANTO UNO
di TigerEyes

Questa storia ha ottenuto 724 recensioni.
Positive : 724
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
27/05/21, ore 10:28
Cap. 1:

sto rileggendo questa meraviglia da capo.
Lo sto facendo perchè nonostante adesso mi sia appassionata al mondo delle ff e ne ho lette abbastanza, questa rimane la mia preferita. Per un'infinità di motivi, per la profondità dei sentimenti, per il dolore che trasuda, per la narrazione che trovo perfetta. Per lo spunto narrativo così particolare, unico direi, per la caratterizzazione dei personaggi.
le letture successive danno modo di apprezzare più a fondo tutti i dettagli, ogni singola riga, e già il prologo è ricco di una forza che mi fa pensare al mare in tempesta. Ho i brividi.

Recensore Junior
22/05/21, ore 20:22
Cap. 6:

E niente, Tatewaki trovato, Tatewaki lasciato…ma la sua presenza ha permesso comunque di imparare tanto (diciamo che è servito a questo, il nobile Kuno XD) e riguardare al passato di Ranma, agli inizi della sua nuova vita con Happosai, al suo smarrimento di fronte alla notizia di essere immortale e al fragile inizio di un lungo percorso verso la consapevolezza di sé. Un flashback che naturalmente ho amato leggere, come ti ho già detto penso sia il pezzo del puzzle che – almeno in questa fase – mi affascina di più (tanto da farmi tollerare anche l’idea di Ukyo come prima moglie ^^’).
Ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai introdotto, tramite le parole di Happosai, alcune informazioni essenziali sugli immortali, nonché l’introspezione a cui l’idea di avere davanti a sé un’infinità da passare in solitudine costringe. Sarà forse proprio per la sua umanità – l’aspetto per cui, in fondo, Happosai l’ha scelto – che Ranma finirà, nei secoli, per legarsi comunque agli esseri umani (penso a Shan pu, ma magari ne scopriremo altri) autocondannandosi al ciclico dolore della perdita pur di vivere, attraverso loro, una vita mortale. Quasi incapace di recidere quel legame con la propria vita umana, che più che un lontano ricordo si è tramutata in un ricorrente tormento (questi almeno i film che mi faccio).
Cambiando location, complimentoni a Nabiki che è riuscita a ingannare Happosai (come abbia fatto non lo so!) ma mi sfugge il motivo, ovvero: fa anche questo parte del piano “concordato” con Akane, o è una mossa di cui Akane non è a conoscenza? Attendo di leggere le evoluzioni per avere risposta.
Da un capitolo intitolato Petali, non potevamo poi che aspettarci l’apparizione di Kodachi (brividi di orrore, non credo esista personaggio nell’originale che mi infastidisce di più…e a giudicare da questo capitolo, rimango della mia opinione). Però ora grazie a lei posso iniziare a pensare al perché-percome-perquando sia nato questo odio verso Taro (immagino possa essere a lui che Ranma si riferisce quando, dopo aver ucciso Kuno, pensa Io non sono come lui) e a come sarà quando si incontreranno di nuovo…e presumo che anche Kodachi ritornerà presto in tutto il suo malato splendore, dato che Ranma non è riuscito a darle il colpo di grazia. Anche questa scelta dice molto di lui…ma immagino se ne pentirà a tempo debito.
Adoro questi incontri tra immortali (consapevoli e non), mi lasciano sempre con mille domande.
Se ne era completamente dimenticato. Dell’oggetto, dell’intarsio, del perché fosse nelle sue mani.
Eh, perché è nelle sue mani? Quale storia c’è dietro? Cosa è successo? Come è finito in mano sua e che ruolo ha avuto Ranma in tutto questo?
Appunto, come dicevo, domande.
Ti faccio nuovamente i miei complimenti per la resa straordinaria di questo capitolo, sono uno meglio dell’altro…la cura che ci metti si vede tutta ed è un regalo bellissimo ai lettori.
A presto!

Recensore Junior
17/05/21, ore 20:44

Ok, questo è decisamente il capitolo che mi ha finora più intrigata, è stata una lettura super avvincente, sono più volte tornata indietro a rileggerne dei passaggi.
Innanzitutto, Nabiki. Mi sarei aspettata di vedere Akane saltare di gioia di fronte alla proposta così invitante del maestro (anche se il Giappone del tempo era bello cruento) e invece no. Ovviamente, gatta ci cova (per quanto sperassi sinceramente che Akane avesse quantomeno rivalutato un po’ il poveretto pronto a proteggerla con il proprio corpo), difatti ecco che la burattinaia nell’ombra si rivela (e io inizio ad arrovellarmi su quale possa essere il suo tornaconto).
La parte del capitolo nella foresta delle nebbie mi ha semplicemente stregata. L’ambientazione, il tono, le sensazioni, le descrizioni…ha tutto! Poi adoro leggere di questo personaggio, potresti descriverlo mentre si lava i denti e io rimarrei incantata e sognante. Lo amo qui come nell’originale, non c’è niente da fare!
E mentre iniziamo a farci un’idea della sua psiche sofferente, arriva lui, Il più fulgido esponente del kendo che lo Yamato abbia mai conosciuto, che entra in scena come solo lui sa fare, pomposo e delirante, dilaniato da dilemmi degni di un grande pensatore (ad esempio, se la sua calligrafia possa eclissare la profondità dei suoi versi) – IC, IC, IC! (geniale, poi il breve dialogo mentale tra Ranma e Kuno mi ha stesa!) - ma soprattutto, grazie a questo scontro, possiamo iniziare a intuire cosa leghi gli immortali tra loro, scoprendone alcune caratteristiche affascinanti.
E poi, dulcis in fundo. Io ti ringrazio per aver inserito quel flashback finale, ho letto che in questo senso hai apportato alcune modifiche rispetto alla prima versione, come ripeto ogni volta (come sono ripetitiva), secondo me è la scelta vincente, mantiene viva la curiosità, che non si esaurisce mai.
Avrei letto altre 100 pagine di questa "storia nella storia", un’intera altra FF dedicata solo a questa parte della vita di Ranma, ma è proprio per questo “stratagemma” che il lettore, mai sazio, continua a leggere.
In poche parole, questo capitolo mi ha fatta sognare!
Ma orsù, proseguiamo!

Recensore Junior
16/05/21, ore 22:44
Cap. 4:

Eccomi finalmente a commentare il quarto capitolo!
Aprirei complimentandomi per la cura e l’attenzione con cui hai costruito questi personaggi originali che, seppur secondari, sono collocati e rappresentati magnificamente. Normalmente non amo leggere FF con personaggi originali (con le dovute eccezioni, come in questo caso) – non so, li trovo spesso insignificanti e noiosi – ma sono ovviamente necessari per reggere una struttura così articolata e anche in questo capitolo, come per i personaggi originali introdotti nei capitoli precedenti, li ho trovati semplicemente perfetti.
Mi fermo un secondo su: quel sedicente giapponese con gli occhi di un barbaro europeo, che si acconciava come un cinese, indossava indumenti di fattura vietnamita e parlava coreano come fosse la sua lingua madre, a parte qualche accento fuori posto
Azzeccata e divertente questa descrizione, l’ho trovata molto pertinente perché mi pare di ricordare (se non me lo sto immaginando!) un paio di interviste alla Takahashi in cui spiegava di aver puntato all’internazionalità anche tramite l’uso studiato di luoghi e costumi non nipponici (oltre al fatto che abiti e acconciatura “alla cinese”, essendo adatti a entrambi i generi, le permettevano di disegnare molto facilmente le transizioni uomo/donna). Dà ancora più senso a questo Ranma che sconfina di terra in terra.
Finalmente incontriamo il promesso sposo, un Ryoga che è lo specchio del tanto amato personaggio conosciuto nel manga. Forte, temprato dall’asperità degli allenamenti, intenso, ma sempre e comunque lontano anni luce dalla maturità sentimentale e tanto impacciato. Anche se ho adorato i suoi film mentali, lo rendono piacevolmente familiare in questa realtà così ingessata e costruita, sono una boccata d’aria fresca! Solo il pensiero di Akane e niente, è andato, puntuale come un orologio! D’altra parte, la sola idea che lei possa servirgli il tè lo manda nell’iperuranio…poi vabbé, se lo abbiniamo ai dolci di riso, andiamo diretti in un’altra galassia. Direi che più IC di così non si può, la idolatra tanto da paragonarla alla dea delle dee!
Poi cambia la prospettiva, la scena ha un sapore completamente diverso attraverso gli occhi di Happosai (il che ci fa capire quanto poco a contatto con la realtà fosse Ryoga in quel momento ^^’), così come diversa è attraverso gli occhi di Akane.
Come ho potuto sperare che arrivasse almeno un poco ad assomigliargli?
Come biasimarla? Non solo Ryoga è inadatto e impacciato, ma ha anche la sfortuna, a sua insaputa, di dover reggere un confronto insostenibile…ma lo vedremo crescere e, spero, farsi valere (forza!), perché la chiusura del capito è stata una mazzata all’autostima.
Al solito, il capitolo è costruito molto bene, apprezzo sempre tantissimo come i flashback vengano inseriti nel racconto senza interrompere la narrazione – rendendola così molto più efficace.
E per risponderti, impossibile che la storia o la tua scrittura mi deludano (fidati, conosco i miei gusti), questa FF è talmente ben scritta e pensata che qualunque piega prenda la storia, ne resterò sempre e comunque una grandissima ammiratrice!
Spero di riuscire ad accelerare un po’ la lettura, sono lenta (per cause di forza maggiore -.-‘ ) ma arrivo!

Recensore Veterano
09/05/21, ore 14:37
Cap. 24:

Oro puro. Ecco cosa sono questi ultimi capitoli. Io ormai ho una autentica venerazione per te, lo sai! Quando pensavo che non avresti potuto emozionarmi ancora di più, mi hai completamente fregata! Intanto ti scrivo queste righe di getto, rileggerò NRSU tutto da capo perché penso di aver corso troppo, voglio assaporare ogni parola al meglio, per arrivare davvero preparata al prossimo capitolo che, ragazza mia, se tanto mi da tanto, mi farà esplodere un ventricolo!
Ma veniamo a noi, piccoli appunti veloci:
1-Akane che sveglia Ranma con un bollitore di acqua fredda mi ha fatto uscire la lacrimuccia; 2-sono matta io o l’ambientazione della cascata e la caduta di Akane e Ranma richiamano il monte Hooh?
3- Kasumi: in poche pennellate hai fatto un ritratto di quella dolcissima, candida ma profondissima donna proprio come l’ho sempre immaginata, favolosa! Chiaramente sogno un lieto fine per lei e Tofu, fonderò un gruppo di pressione con altri fan per far finire insieme quei due😜!
4- geniale la bugia di Ranma su come assorbe il Qi, ho riso come una pazza!🤣
5- ho avuto un’intuizione sulla donna per cui Ranma aveva perso la testa fino a portarlo al suicidio..... lo dico?? No, non lo dico! Te lo scrivo in privato!
6- avevo dimenticato: Ryoga/Akari... una storia nella storia... (hai capito con Sayuri..😏)sono felice che quel fessacchiotto di Ryoga abbia finalmente il giusto spessore e sono felice di vederlo così maturo, finalmente consapevole di Akari. E poi l’intrigo di corte... che figata! Sei un genio! Però..... ecco la mia prima critica dopo quintali di messaggi di amore, pronta? Ho trovato un po’ inverosimile che Ryoga dal suo arrivo all’airone bianco abbia dimenticato così improvvisamente Akane e la sua malattia, è vero che lo stupro di Akari è uno strappo talmente brutale da lasciare secco chiunque, ma forse due righe qui e là fino alla consapevolezza in questo capitolo che Akari abbia soppiantato Akane, lo avrei trovato più vero. Comunque, nell’esatto momento in cui in ho pensato “eh però Ryoga mio, di Akane non ti importa più niente?” È arrivato il ciambellano, quindi ti sei salvata in corner😜. Detto ciò vado ad autoinfliggermi qualche punizione per essermi permessa di muoverti la mia prima critica...🤪🤣!
Scherzi a parte: sei il mio idolo e adesso, -presto!- corri a scrivere che ho bisogno di un capitolo fresco fresco per alleviare le mie giornate a curare i malati di casa 😥!
Un abbraccio a presto

Recensore Veterano
04/05/21, ore 11:49

Vabbè.
Magnifico capitolo.
Sono sempre più colpita dalla tua bravura, dalla dovizia dei dettagli sussurrati: noi siamo lì con loro, li vediamo, sentiamo i loro respiri, il loro calore. Te lo ripeto di nuovo, scusa: sono in totale adorazione di questa storia e del tuo modo di raccontarla, hai un grandissimo dono....Mi auguro che tu ne sia consapevole! Come ti avevo già scritto, adoro ritrovare piccoli richiami al manga...chicche meravigliose, come “Chiudi gli occhi” o l’avversione di Ranma per i gatti che finalmente viene superata dal nostro adorato trasformando il demone gatto in una sorta di consigliere/spirito guida..(io ovviamente l’ho immaginato come Maomolin )!!!... cosa altro dire... Io sono completamente pazza di questi due! Però devo dire che tanto mi esplode il cuore di gioia per i loro consueti rituali di accoppiamento, fatti da due passi avanti e otto indietro, quanto mi addoloro per tutti gli altri personaggi... Mi intristisco sempre di più per Ryoga e Akari, Mousse, kasumi e tofu, Soun e Nabiki (di lei ne abbiamo già parlato ma proprio non me ne faccio una ragione!🤣)... Non riesco a immaginare un lieto fine per nessuno di loro, sono davvero curiosa di vedere cosa ne sarà di questi poveretti!
Spero, con grande egoismo, che tu riesca a scrivere con più frequenza perché più mi avvicino all’ultimo capitolo pubblicato e più mi sale il panico da drogata Ranmaniaca...! Come farò senza il mio pane ... ehm...capitolo quotidiano??? Scherzi a parte, sono sempre più incuriosita da te, prima di NRSU avevo letto altre tue storie e mi erano piaciute tantissimo, la caratterizzazione dei personaggi, anche lì, è sempre profonda e accurata, le storie sono originali, divertenti, emozionanti... ma qui siamo a un altro livello di bravura.... o follia 🤣se mi permetti di prenderti un po’ in giro! Tanto per curiosità, tu hai già ben chiaro dove questa storia andrà a parare o scrivi in una sorta di flusso di coscienza? La storia mi sembra ancora bella lunga a giudicare da quante finestre aperte ci sono... per esempio, a chi dobbiamo la delusione d’amore di Ranma che lo ha spinto quasi a suicidarsi? E (collant/magnifico)Taro, che è stato solo nominato qualche volta ma ancora non lo abbiamo mai incontrato?!
Mi inchino di fronte a te, Tiger Eyes, mi stai facendo battere il cuore come fossi una ragazzina 😍! Un grande abbraccio pieno di riconoscenza

PS1 Forse mi sono persa qualcosa e in tal caso chiedo venia, ma il mutaforma al servizio di Ryoga del capitolo precedente era già stato introdotto prima?

Ps2 Chiedo scusa, mi sono resa conto che finora non ti avevo ancora scritto niente sulle tue illustrazioni: mi inchino davanti ai tuoi talenti! 😉👏👏🤩

Recensore Junior
03/05/21, ore 22:29

Ogni sera aveva srotolato per lei pergamene immaginarie.
Posso partire da qui? Ok, inizio a caso, ma ti rendi conto che queste parole proiettano immagini? Io questa frase l’ho vi-vi-se-zio-na-ta. Poesia. Mi ha ricordato (associazione d’idee, forse per la struttura della frase? Mah…) “Ho sceso, dandoti il braccio” di Montale.
Vabbè, delirium.
Iniziamo a conoscere Akane e il suo mondo, opprimente, buio, soffocante, come quella stanza.
“Guardo attraverso lo specchio, Yuki, per non vedere quello che c’è dentro”
Beh, dentro a questa frase c’è tutto quello che serve per capire Akane – quantomeno, per capire l’Akane che ci si presenta in questa specifica fase della storia.
Poi, Nabiki.
Il dialogo scorre benissimo e ci fa capire tanto di lei. Quella frase “O forse hai ancora l’ardire di pretendere qualcosa di più?”, cela qualcosa, risentimento, astio, la necessità di livellare i ruoli e le possibilità – grida “se io non posso essere libera, non puoi esserlo nemmeno tu”. Una frase distruttiva, manipolativa, aggressiva, volta ad annientare ogni speranza – l’essenza del controllo. Possiamo già immaginare che anche a Nabiki sia toccato il turno di essere una vittima, una pedina – come difatti ci conferma lei stessa più avanti – in un gioco che si è imposta di padroneggiare, finendo per trarre nutrimento dalla miseria altrui, carburante per il suo piano machiavellico.
Andiamo avanti, raccogliamo le informazioni e arriviamo qui: “Cos’è accaduto dieci anni fa?”
E mentre scatta il clic, siamo trasportati in un flashback fluido, sognante, elettrizzante, saziante e così ben descritto. Entrambi i protagonisti assolutamente IC (quel “Allevi galline, adesso?” mi ha stesa!), dialoghi da manuale, nella rivisitazione di una scena, quella del primo incontro nel dojo, carissima e impressa un po’ nella mente di tutti noi. È stato geniale riproporlo così.
Aggiungo che la scelta di incorporare i dialoghi alla narrazione si è rivelata azzeccatissima, un espediente molto intelligente e a mio parere molto efficace – ci sono tutte le informazioni che servono, ma il ricordo non è mai interrotto…questo è proprio lo stile che piace a me *.*
Se posso, una menzione d’onore per questa:
Le pozzanghere catturano il cielo e lo portano sulla terra, aveva ribattuto. Ma non è il cielo che tocchi, quando affondi le mani nell’acqua putrida.
A parte il fatto che mi ha tolto il fiato, ma mi ha fatto pensare (magari è un pensiero random non rilevante) che questo Ranma odia la propria natura in un modo non diverso da quello in cui il Ranma del manga odia la propria (chiaro, in misura infinitamente maggiore e con una drammaticità potenziata, ma a pensarci quanto lo fa penare quel corpo da ragazza, quanto lo fa sentire inadeguato e lontano dall’immagine dell’uomo che vorrebbe essere). Questa sofferenza mi ha suscitato una gran tenerezza.
Ora inizia l’attesa per il colpo che farà scattare la molla e io non posso che farti i complimenti per questi ingranaggi così ben studiati che scivolano l’uno sull’altro, perfettamente.  
Alla prossima!

Recensore Junior
03/05/21, ore 19:43
Cap. 2:

Bene, bene…da dove partiamo? Mi sono segnata diversi passaggi incantevoli, proprio in termini di stile di scrittura, che non solo sono efficaci a livello emotivo, ma scritti in una prosa bellissima, che ti invidio tantissimo e che trovo d’immensa ispirazione! Per dirne alcuni:
Respiro dopo respiro la sua esistenza andava dannatamente avanti.
Seguito da:
Pensieri appena distinguibili che avevano iniziato inaspettatamente ad agitarsi con sempre maggior frenesia per tentare di liberarsi da quel mare vischioso e putrido in cui aveva annegato la memoria.
In cui aveva annegato la memoria – l’ho letta dieci volte.
Le descrizioni sono curatissime, ma non ridondanti o fastidiose e per quanto dettagliate, mai troppo (sì dettagliate, ma lasciano spazio alla fantasia del lettore – odio, odio, odio quando l’immaginazione non ha margine di manovra!). Entriamo accompagnati in questa stanza da letto (la stanza di Shan pu – ed è lei che troviamo nei colori, nei ninnoli, nella coperta ricamata, nell’odore dell’incenso), incontriamo Ranma attraverso gli occhi di un becchino disgraziato, anche noi, come lui, in soggezione.
una ciocca sfuggita all’acconciatura scivolò come il ramo di un salice
Quant’è bella.
E invidiandola fino a odiarla, per questo.
E poi carica, attraversiamo le stradine, vediamo volti, sentiamo voci e odori – il finale mi ha catturata, ho immaginato tutto, la voce del servo, le mani sulle briglie, il rumore dalla pioggia.
Niente da fare, ero lì.
Al prossimo capitolo!

Recensore Junior
02/05/21, ore 17:38
Cap. 1:

Riprendo in mano questa storia dopo tanto tempo. Ho pensato “che fare? Leggere tutto e lasciare una macro-recensione solo quando mi sarò rimessa in pari? O leggerla e recensirla dall’inizio, come fosse la prima volta?”
Ho optato per la seconda, voglio dedicare del tempo ad ogni capitolo, perché una struttura così lo merita. Non so se ti andrà di sorbirti altri x commenti (tu magari pensi “e basta!” – anche perché il numero di recensioni è da capogiro!) però credo che sia solo giusto.
Ma veniamo a questo prologo: una delle cose che ricordavo di questa storia, mi aveva colpito allora, mi colpisce ancora oggi.
Semplicemente perfetto: input giusto, lunghezza giusta, atmosfera giusta – e ci lascia un’immagine già di per sé bellissima (ammetto anche che, sotto sotto, ho sempre avuto una certa curiosità per questa coppia).
Conoscendo la premessa della storia e qualche sviluppo successivo, capisco questo Ranma così…tetro, drammatico.
Shan pu: caratterizzata alla perfezione. Anche in punto di morte, donna di polso – con i suoi desideri, le sue manipolazioni.
E poi questo:
“Tu non senti… freddo?”
No Shan-pu, non sento più nulla, ormai.
Semplice, triste, disarmante.
Anche lei, alla fine, se n’era andata.
Quando dico che meno è più…anche lei, alla fine, se n’è andata. E ormai non fa neanche più male.
 
Questo prologo poteva essere pubblicato anche da solo, tanto è bello.
Avanti il prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 02/05/2021 - 05:41 pm)

Recensore Veterano
02/05/21, ore 08:54

... Che dire e come dirlo...? Hai preso due personaggi e li hai sublimati a persone... persone incredibili ma straordinariamente credibili, spiriti affini che si incastrano alla perfezione...e sei riuscita a far sentire il lettore un osservatore privilegiato, una spia ninja dietro un paravento (come quelle di Hibiki)immedesimandosi perfettamente in Daisuke (personaggio stupendo!)... avevo paura anche solo di battere le palpebre o respirare troppo forte per non disturbarli mentre leggevo! Leggo nei prologhi degli ultimi capitoli scuse (ma scuse de che?!?) a profusione per lo stile più “sbrigativo”, in realtà a me non sembra affatto sbrigativo, assolutamente accurato come sempre, più di pancia per così dire; non che i primi capitoli non fossero altrettanto belli ma diciamo che - se mi permetti di indovinare quello che ti ha spinta ad alleggerire, per così dire, lo stile- si percepisce una rilassatezza dovuta probabilmente al fatto che ormai è stata ben introdotta l’ambientazione e i personaggi e ci si può concentrare solo sulla trama. Ciò non vuol dire che ci sia banalità o semplicità nello stile, semplicemente è più fluido. Mi piace moltissimo!
Comunque sappi che questa storia mi sta togliendo anche il sonno, sono le 8,40 di domenica mattina, mi sono svegliata prima di tutti per poter leggere in santa pace... non ho più una vita, una famiglia... non ti senti un po’ in colpa??😂 Grazie grazie grazie
(Recensione modificata il 02/05/2021 - 09:27 am)

Recensore Veterano
01/05/21, ore 20:20

Cara Tiger, mi ero ripromessa di scriverti tutto insieme alla fine, in maniera concisa e asciutta (nel senso di scarna ma anche senza lacrime di commozione) ma devo dirti che questo capitolo mi ha davvero stravolto emotivamente. Ritrovare in questi due Akane e Ranma quei due sciocchi adorabili takahashiani e le loro tipiche dinamiche, è stato un colpo magistrale (bassissimo per il mio povero cuore), quel “sei carina quando sorridi” mi ha fatto quasi uscire la lacrimuccia! Per non parlare dell’alternanza del filo narrativo disteso/drammatico: passare dalla leggerezza delle risate sul lago ghiacciato alla scoperta del cadavere della bambina mi ha davvero straziata. ADORO questa storia, mi sto avvicinando all’ultimo capitolo pubblicato troppo velocemente, già so che soffrirò moltissimo ma non riesco a smettere di leggere❤️! Non so dirti quanto ti sono grata per aver condiviso questa meravigliosa storia, sono incantata dal lavoro meticoloso che c’è dietro, dalle ricerche e dal talento con cui hai riportato quei personaggi tanto amati a una dimensione così drammatica e profonda...GRAZIEEE❤️❤️❤️❤️

Ps per ora quello che mi ha addolorato è la perfidia di Nabiki (che spero si redima con un gesto davvero eclatante) e la fine ingloriosa di Kuno per il quale ammetto di avere un debole🤣!
Corro a leggere il prossimo capitolo

Recensore Junior
17/04/21, ore 23:08
Cap. 24:

Dio mio che suspance!!!!! E ora come faccio ad aspettare il prossimo capitolo???? Una storia davvero straordinaria!!!!

Nuovo recensore
08/04/21, ore 16:48
Cap. 24:

Eccomi qui a recensire questa ff.. All'inizio ero un po' scettica perché la trama mi sembrava troppo distante dal mondo di Ranma, poi, complici le diverse notti insonni passate a cullare la mia bimba appena nata, mi sono decisa ad iniziare a leggerla, anche per tenermi sveglia e praticamente più leggevo, più non volevo smettere... è diventata una droga.. 😅 Ciò che salta subito agli occhi, oltre alla passione per la scrittura, è senza dubbio il grande lavoro di studio e ricerca che trapela da tutta la narrazione... Ciò che mi piace molto è poter leggere i diversi punti di vista dei personaggi, soprattutto dei due protagonisti perché aiuta a capirli meglio e anche l'intreccio con le diverse storie parallele( Ryoga e Akari per fare un esempio..). All'inizio vedere Ranma così freddo e insensibile mi ha fatto un po' impressione, poi, man mano che andavo avanti con la lettura sono emerse tante caratteristiche proprie del personaggio: coraggioso, intrepido, ma anche a tratti dolce e timido... Akane la trovo molto simile al personaggio originale, forte, intraprendente, nobile d'animo, ma anche ingenua e un po' goffa... Forse il personaggio che mi sembra si discosti totalmente è Soun... Onestamente non ce lo vedo tanto nei panni del "cattivo", ma qualcuno doveva pur esserlo.. 😅 Ti faccio i miei complimenti perché anche se i capitoli sono un po' lunghi, non ti stancano, anzi, la curiosità aumenta di volta, in volta... Unica piccola "pecca".. se posso è il fatto che la storia viene aggiornata con lentezza e per una lettrice curiosa e appassionata di questa storia è una agonia infinita... 😂😂 Naturalmente scherzo... Ho capito che sei molto meticolosa e perfezionista, quindi immagino che se un capitolo non ti soddisfa a pieno non lo pubblicherai, oltre al fatto che immagino avrai altri impegni.. Spero solo che non lascerai incompiuta questa storia perché merita molto, anzi se dovessi un giorno decidere di farne un vero e proprio libro sarò ben felice di acquistarlo... ☺️ Aspetto con ansia il seguito... Intanto grazie per averci regalato questa storia... A presto..

Nuovo recensore
04/04/21, ore 22:13
Cap. 24:

Wowww!!
Bellissimo!
Però mi aspettavo una Epic Fight tra Akane e Daichi... T_T  coinvolgente come quella tra Akane e Ranma nel capitolo 11 (one of my favorite chapter).
E Kasumi non vuole essere salvata.. T_T perché!! E quindi lei e Tofu non staranno mai insieme... T_T
Finalmente la Unkido, per la felicità di Akane. E di Ranma?? 
Che ruolo ha Hiroshi?? Chi è? Chi è? I'm so excited! I can't help it! 
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! 

 

Recensore Veterano
03/04/21, ore 14:47
Cap. 24:

Questo capitolo… Come possiamo descrivere questo capitolo? Un’iperbole in cui il cuore del lettore sale fino a esplodere, un’esplosione all’interno di tutto NRSU, un ribaltamento (finalmente, finalmente!) delle circostanze date!
Tutti i ripensamenti, il dolore, i dubbi, le traversie, le angoscie che finora hanno imperversato nell’animo dei nostri due, individualmente e insieme, qui trovano un nuovo ordine, un posto tutto da scoprire, da costruire, nella dinamica finalmente svelata, in un rivelarsi disperato, vulnerabile, scontroso e infantile, a tratti (perchè si tratta di loro), ma, oh, dannatamente dirompente. E ancora una volta hai saputo costruire, non solo nell’arco della  storia, ma dello stesso capitolo, il percorso che li ha portati alla consapevolezza. Il sogno. Oh, il sogno iniziale! quale perfetto pretesto per far crollare ogni dubbio e mostrare il nascosto. Ranma è sincero con se stesso, almeno nell’inconscio, e Akane sa. Sa! Non più: spera, sente, dubita. Lì ho temuto, a dire il vero. Ho temuto i calcoli che un cuore furioso può fare per tirare a sè chi mente anche a se stesso.  Ho temuto di vederla ritornare all’inizio del capitolo, arroccata, spaventata forse, arrabbiata di certo. Ma ancora una volta tu hai tirato quel filo e poi l’hai tirato nel migliore e più imprevedibile dei modi, perchè alla fine dei conti (e del acpitolo) Akane  è diretta anche quando decide di non esserlo. Quanto ho apprezzato questo rivolgersi in modo puro, giù le maschere finalmente!!
Assoluta poesia l’ultima parte del capitolo, per non parlere delle citazioni visive del manga (ma vogliamo parlare della cascata? Del sorriso e delle braccia tese? Un omaggio stupendo all’ultimo volumetto del manga). Ranma ha paura, e la paura fisica ed emotiva sono un tutt’uno, non si ferma neanche a preoccuparsi di nasconderla. Finalemnete! Sono fiera di questi tuoi Ranma e Akane che finalmente hanno il coraggio di essere, e non posso che prevedere un cambio della storia davvero interessante da qui…! Che sfida, anche, ti si prospetta! Il dialogo / avvicinamento fisico tra i due nell’ultima scena è pura arte. Li leggi e li senti, sei lì con loro, ogni sfumatura di paura, appartenenza, desiderio sono palpabili e riconoscibili e colorano l’immagine che tu ci regali in una esplosione di suoni e colori. L’arrivo di Hiroshi, perfetto, mannaggia a lui, smorza il finale e tira via una risata dalle lacrime agli occhi…! Spero davvero che sia una interruzione narrativa e che i due non per questo tornino sui loro passi. Sarebbe un vero peccato! arrivati a questo punto sono curiosa di vedere come avranno a che fare con le conseguenze della loro sincerità!
Ecco, solo per questo il capitolo è un capolavoro di narrativa, ma ovviamente anche di scrittura e di struttura e personaggio.
Andando a random a ritroso, ho particolarmente apprezzato l’ingresso di Kasumi. Una Buddha invincibile, davvero. A cui Akane e poi Ranma non possono che arrendersi, un misto di calma e di forza e di consapevolezza disarmante che tutto può su entrambi i personaggi, al punto da scuoterli, animarli, libererarli. Meravigliosa la metafora ddi akane, che capisce grazie alla sorella di non poter salvare tutti, ma di poter provare con se stessa. Meraviglioso anche l’espediente del terremoto, come anello mancante tra i due.
Il filone Akari/Ryoga prosegue parallelo, e non posso che seguirlo, avida di dettagli, desiderosa di vedere dove porterà questa sottotrama intrigantissima, sperando nella giustizia.
I filoni di Nabiki e Kodachi sono stati tirati avanti con la maestria di sempre e immagino che li tieni in caldo per future interessanti sorprese! Allo stesso tempo, come è ovvio, quelle parti restano in sordina nel conteggio finale, vistri gli strabilianti sviluppi del capitolo!!
Ma ogni volta non c’è aggettivo che non sia misuato, azione che non venga descritta con l’energia necessaria al personaggio del POV. la scrittura stessa si fa più esaltata con Kodachi e trattenuta, gelida, con nabiki. Scrivi e i mondi si creano. E’ sempre un piacere immenso leggerti.
Grazie davvero per la tua dedizione e per la tua bravura, che ti (ci!) hanno portato fin qui! Grazie.